mercoledì 6 aprile 2022

FINALMENTE!

 

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Credo che la notizia piu' importante della settimana per, noi viaggiatori verso la maggiore delle Antille, sia la fine dell'obbligo di PCR in entrata a Cubs a partire dal 6 aprile, cioe' da oggi.
La notizia e' apparsa su tutti i media cubani ed e' stata motivata con la grandssima percentuale di popolazione oramai immunizzata grazie al vaccino autoctono.
In effetti i contagi sono stazionari intorno ai 600/700 giornalieri, i decessi o non ci sono o sono dell'ordine di 1/2 ogni 24 ore.
Analizzando poi la tabella dei loro contagi quotidiani la percentuale di quelli importati, mesi fa significativa, ora e' poco piu' che irrilevante.

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Quindi all'ingresso nel paese e', da oggi, eliminata la presentazione di PCR, test antigeno e, pare, anche il Green Pass (Constancia de Esquema de Vacunacion, cito testuale).
Viene ancora mantenuto l'uso obbligatorio della mascherina, mi
raccomando sopra il naso...altrimenti fioccano le multe.
In aeroporto potranno esserci controlli “aleatori”, sopratutto per i viaggiatori di quei paesi dove ancora c'e' una forte incidenza di Covid 19.
In quel caso gli eventuali “positivi” che arriveranno saranno sottoposti ai consueti protocolli sanitari.
Inutile dire che si tratta di una ottima notizia, aspettavo proprio questo prima della mia partenza di maggio.
In effetti la complessita' dei protocolli sanitari per chi ha voluto viaggiare in questi 2 anni ha fatto in modo che molti decidessero di non partire, ovviamente il sottoscritto ha fatto scelte differenti.
Rispolveriamo qualche ricordo.

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A dicembre del 2019 feci l'ultimo viaggio a Cuba, nessuno avrebbe potuto immaginare che a breve il mondo si sarebbe capovolto a seguito dell'arrivo dalla Cina del maledetto virus.
Nel 2020 non feci alcun viaggio anche perche' non volava nessuna
compagnia aerea, aprii comunque la mia nuova palestra a settembre, ci chiusero ad ottobre fino a fine maggio 2021.
A gennaio 2021 ne ne potevo piu' di non muovermi, insieme al mio compare di merende torinese decidemmo di andare, avevo ancora 2 voucher da utilizzare con Air France/ KLM, ne utilizzai uno ed una parte del secondo per pagare il volo da Malpensa visto che da Torino non volava nulla.

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Arrivammo a La Habana a sera tardi, una citta' spettrale dove nessuno circolava, i locali tutti chiusi e disponibili solo per l'asporto.
Decisi di fare la quarantena all'Avana, dopo aver fatto un PCR a pagamento a Giaveno prima di partire, passammo 9 giorni in uno splendido appartamento in un doce planta sul Malecon.
Alla sera per un ora fuggivo per andare a correre sul lungomare, ogni mattina arrivavano medici ed infermieri a controllarci, non si puo' dire che la sanita' cubana abbia preso la cosa sotto gamba.
La quarantena doveva durare 4 giorni ma visto che sul nostro aereo c'era un positivo dovettero rifarci il test (che gia' ci avevano fatto all'arrivo) e passarono altri giorni.

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Quando mi diedero il via libera andai a Las Tunas con un taxi collettivo visto che non viaggiava praticamente nulla, l'indicazione di questo taxi me la diede Mario del paladar tunero, pagai 2880
pesos, durante il viaggio ci furono 2 punti in cui ci fermarono e ci misurarono la febbre, prima di entrare a Las Tunas dovetti, in un tenda con un medico, dichiarare dove andavo e quanto mi fermavo.
Anche nella casa de renta la sanita' locale chiamo' il dueno per avere informazioni, pero' in realta' non si fece vivo nessuno di persona.

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Alla fine fu una vacanza quasi normale, a Las Tunas si era nella Nueva Normalidad, voleva dire che i contagi erano molto bassi ed i locali tutti aperti ma
all'orizzonte il peggioramento delle cose perl'isola era in agguato.
A Capodanno erano arrivati migliaia di cubano americani che non avevano rispettato la quarantena impestando tutto e tutti, dal 6 febbraio decisero che le quarantene non si sarebbero potute piu' effettuare nelle case de renta ma solo negli hotel da loro indicati , l'avevo scampatabella.
CONTINUA

13 commenti:

  1. CREDERE, OBBEDIRE, COMBATTERE
    Tony Capuozzo

    Se provo a distogliermi dalla certezza dell'orrore, la cosa che mi fa male non sono gli insulti, ma certe piccole notizie. A Nikolajevka, oblast russo al confine ucraino, qualcuno ha vergato una Z – simbolo dell’aggressione russa – sul ponte costruito dagli alpini, che ritornano nei luoghi della ritirata facendo del bene. Chi avesse visto lapidi e celebrazioni sa che i russi, parlando dell’invasione subita nella seconda guerra mondiale, scrivono sempre “i tedeschi e i fascisti”, mai gli italiani, come a salvare un affetto che ci assolve. Evidentemente, si avvia a non essere più cosi: risentimenti, sanzioni, espulsioni, la china della guerra. Già, gli insulti di chi combatte da casa.
    Il più gentile è Capezzone, e gliene sono grato. Ma c’è anche chi, come un certo Giuliano Cazzola (una vita nella Cgil, poi nel Partito socialista, poi nel Partito della Libertà), dice di provare disprezzo per me. E, per qualcuno che contesta con rispetto, tanti che mi accusano di percepire rubli, o peggio. “Porco”, “servo viscido del Cremlino”: la brigata del Bene è affamata di unanimismo, di conformismo, di silenzio. Bullismo di combattenti da tastiera, e un misto di ingenuità, ignoranza del passato, bisogno di credere qualcosa, qualsiasi cosa, e paura del dubbio. Non sarà questo a farmi perdere, da vecchio, il vecchio vizio di dire le cose che penso. L’ho fatto in ogni redazione in cui sono stato, in ogni conflitto che ho seguito: difficile reclutarmi. Sono fermo a un giudizio: la Russia è l’aggressore, l’Ucraina è l’aggredito. Sul come ci siamo arrivati, ci sarà tempo di discutere. Sono fermo a un obbiettivo: la guerra va fermata, bisogna negoziare. Ero contrario all’invio di armi, ma resto perplesso vedendo i vecchi carri cechi che viaggiano verso l’Ucraina: sono tombe ambulanti. Sono fedele a un principio: dubitare sempre, anche quando ti accusano di intelligenza con il nemico, anche quando sei solo: l’ho fatto con i miskitos del Nicaragua, l’ho fatto con i marielitos di Cuba, l’ho fatto con le foibe o con i marò, con Abu Ghraib e Fabrizio Quattrocchi, con i bambini uccisi in Libano e con la Chiesa della Natività. E dovrei adesso fare meno di chiedere come mai nelle foto satellitari del New York Times, che vogliono essere del 19 marzo, non c’è la neve, che quel giorno a Bucha c’era ?...

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  2. ... Dovrei rinunciare a interrogarmi sulla conservazione stupefacente di quei cadaveri per più di venti giorni sull’asfalto ? Dovrei non meravigliarmi che il 2 aprile l’operazione del battaglione speciale Safari viene presentata come un pulizia di sabotatori e collaborazionisti ? La scoperta dei morti di Bucha (non quelli delle fosse comuni, note da tempo, e delle vittime dei russi durante gli scontri e l'occupazione, no i morti che hanno sdegnato il mondo, presentati come il sanguinoso ocngedo dei russi in ritirata) incomincia il 3 aprile e diventa globale il 4.
    Ieri tgcom24 ha echeggiato una specie di gioco al massacro denunciato dal sindaco di Bucha: hanno fatto un safari con i civili. Paragone strano perché Safari è il battaglione speciale che come vedete il 2 aprile inizia un’operazione sì, di bonifica esplosivi e quant’altro ma anche di repulisti di sabotatori. Dove sono finiti i sabotatori ? Non ne hanno trovato nessuno ? O forse solo quel cadavere ch eieri è apparso sullo schermo alle spalle di Giordano, ma lui non se ne è accort, ch eh anacor ail bracciale bianco dei filorussi ? E’ una fonte ucraina, quel giornale, non la Tass. SE c'erano sabotatori che fine hanno fatto ?
    Ho solo un sospetto, e quello, invece, non è dimostrabile. Che ci stiano reclutando a una guerra lunga e costosa – in termine di vite, innanzitutto, e questo richieda -come dire ? - una spinta su spalle riluttanti. La Gran Bretagna ha rifiutato di discutere Bucha in Consiglio di Sicurezza, come aveva richiesto la Russia. Ho la sensazione che Bucha sia usurata da troppi dubbi, e la stampa inglese già ci abitua al nome di Borodyanka. Ma proprio così vecchi dobbiamo mandarli i carrarmati ? Ma siamo così insensibili all’orrore ? La guerra è questo: orrore tirato per la giacca. escalation strappata ai cuori. Ovviamente non posto l’immagine di un uomo riverso con un fazzoletto bianco al braccio, perché non so da dove venga, e come sia stato ucciso. Né le immagini di una uccisione in punta di coltello di un prigioniero russo o un civile, si capiscono solo le urla. Né i 267 marines ucraini che si sono arresi a Mariupol. Dove secondo alcuni vi sarebbero ufficiali Nato intrappolati con il battaglione Azov. E l’altra propaganda, in fondo.

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  3. Dal 5 al 10.Aprile.2022 Riccardo Cocciante sarà protagonista ai “Sanremo Music Awards” all’Habana de Cuba nel Teatro Nacional, Club 500 e all’Avenida de Italia.

    Dal 5 al 10.Aprile, all’Habana de Cuba, all’interno dei “Sanremo Music Awards “di Nicola Convertino, Riccardo Cocciante sarà il Super Ospite della manifestazione: si esibirà al Teatro Nacional de Cuba, al Club 500 e all’Avenida de Italia.

    Nei 5 giorni di manifestazione Riccardo sarà anche in giuria per selezionare i vincitori cubani del Contest e per presentare i suoi brani più famosi.

    Riccardo Cocciante è considerato uno dei maggiori cantanti e autori italiani e la sua presenza a Cuba rappresenta un momento di grossa unione delle due culture; quella sudamericana e quella mediterranea.

    Cuba ha la particolarità di rendere ogni evento musicale grandioso e di respiro internazionale, quando si crea un evento in questa magica terra ne parla tutto il mondo, in particolare negli ambienti culturali più vivaci.

    Per la prima volta il Sanremo Music Awards approda all’Habana e lo fa portando le perle generate dal nostro mitico stivale: La Moda, la Gastronomia e la Musica.

    Per la musica il Patron del Sanremo Music Awards Nicola Convertino, il responsabile per le relazioni estere Flavio Ferrari e Jorge Luis Robaina, Direttore Artistico hanno puntato il dito sul grande Riccardo Cocciante come miglior rappresentante della musica italiana.

    Riccardo nel corso della sua carriera ci ha regalato delle delizie musicali uniche: Da “Margherita” a “bella senz’anima”, “quando finisce un amore”, “se stiamo insieme” e tante altre, senza parlare del capolavoro realizzato con “Notre Dame De Paris”, la sua vicenda musicale in questo periodo infatti è incentrata su “Notre Dame de Paris” ma saltuariamente Riccardo ci regala dei momenti esilaranti con delle performance delle sue storiche canzoni, così sarà a Cuba.

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  4. FACEBOOK
    Rimane l'obbligo di complicazione di PLF, D'viajeros e check-in online?
    ALESSANDRO

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  5. Questo pezzo è stato pubblicato in BLOGRAMA
    Grazie ai gestori del sito.

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  6. FACEBOOK
    Buongiorno, da mie notizie, ancora oggi le compagnie aeree, richiedono il PCR molecolare, per salire in aereo, senza non puoi salire. Air france, partenza Firenze-Parigi-havana. Saluti Mario

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    1. Grazie dell'informazione Mario, credo che a giorni si adatteranno all'informativa del governo cubano.

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  7. ‼️El Minsap informa hoy 6️⃣7️⃣6️⃣ nuevas muestras positivas de #COVID19 en #Cuba‼️
    ✔️1 094 352 muestras positivas acumuladas
    ✔️9 998 muestras realizadas
    ✔️13 508 855 muestras acumuladas

    ⭕️Se lamenta el fallecimiento de un paciente procedente de la provincia Guantánamo, comprendido en el grupo de edad de entre 70 y 79 años.

    De los 676 casos:
    🤝655 contactos de casos
    ✈️4 importados
    ❓17 fuente no precisada

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  8. Ciao, hai indirizzo ristorante da Mario, grazie Roberto,

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  9. ‼️ El Minsap informa de 6⃣5⃣4⃣ nuevas muestras positivas de #COVID19 en #Cuba.

    ✅ 1 095 006 muestras positivas acumuladas
    ✅ 11 958 muestras realizadas en el día
    ✅ 13 520 813 muestras acumuladas

    ⭕️No se lamentan fallecidos en el día.

    De los 6⃣5⃣4⃣ casos diagnosticados en el día:
    🤝 633 contactos de casos
    ✈️ 7 importados
    ❓ 14 sin precisar fuente de infección

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  10. Covid, 69.278 positivi, 150 morti. Positività al 14,8%

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