giovedì 30 giugno 2022

LAS TUNAS

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Vi ho gia' raccontato piu' o meno come trascorro i pochissimi giorni all'Avana che ogni viaggio mi dedico, prima di rientrare in questa valle di lacrime.
Il resto della mia vacanza, cioe' quasi tutta, la vivo a Las Tunas.
Citta' poco considerata da gran parte del turismo italiano (sopratutto quello al di sotto dell'eta' del dattero) mentre canadesi, tedeschi e israeliani ne hanno fatto una delle loro mete preferite.
Ci capitai per caso, mi invito' un amico italiano ad andarlo a trovare, si chiamava Raffaele era residente, purtroppo ha perso la vita un paio d'anni fa a seguito, a Tunas, di un omicidio mai chiarito.
Negli anni ho trascorso vacanze a Cienfuegos, Santiago, Avana, ho
visto tanti posti ma alla fine rientro sempre dove tutto e' iniziato nel dicembre del 2000, il balcon sull'oriente cubano.

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Il discorso e' antico, dipende da cosa si vuole da una vacanza e dallo stile di vita che abbiamo durante l'anno, per uno come me sempre in mezzo alla gente ed al casino, sempre circondato da persone il poter staccare da tutto questo per farmi un po' i cazzi miei e' una cosa che non ha prezzo, per questa ragione Las Tunas e' perfetta.
170 mila abitanti, 70 km dal mare, il campo appena fuori dalla citta', un paio di laghi naturali nei dintorni, qualche fiume, se si ha la voglia le cose da fare non mancano di certo.
Una piscina, un paio di hotel potabili, qualche locale, una discoteca che un tempo era leggenda ma che ora mi sembra in fase
calante anche se ci manco da molto tempo.

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Alcuni locali di qualita' che non hanno nulla da invidiare a quelli della capitale, neanche i prezzi, qualche ristorante decoroso, altri meno ma ogni tasca trova la sua collocazione, come e' giusto che sia.
Zona assolutamente bianca, non molti/e colored la buona parte dei/delle quali arriva da Jobabo.
Alcune vie molto frequentate, un buon numero di negozi in MLC, alcuni barrios periferici che e' meglio lasciarli dove stanno, una sicurezza per il turista piu' che accettabile a patto di non stare sui coglioni anche alla propria madre o girare con mezzo kg di oro al collo.
Molti asseriscono che c'e' poca vita, il discorso e' piuttosto ampio, se la vita non ce l'hai dentro e' difficile che tu possa trovarla fuori.
Poi dipende sempre cosa uno cerca, dall'eta' media dei frequentatori di Cuba direi che c'e' persino troppo.

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La vita poi te la devi creare tu, una boccia di ron, qualche buon amico oppure un bel legno ed il ristorantino giusto, una sabato sera alla feria, una notte in disco, una serata al Ranchon, Cache', Bella Vita, Monaco....tutti posti dove se vuoi la vita la trovi, se
pero' poi vuoi spendere 50 pesos allora e' meglio che resti a casa a
lamentarti che non c'e' vita.
In citta' ho tutto cio 'che mi serve, il ginnasio, la pista per correre, la piscina, il mare ogni tanto, buonissime compagnie vecchie e nuove.
Come ho detto prima la vita se non ce l'hai dentro non te la puo' regalare. 

1 commento:

  1. Sono in stagione, non ho tempo per gestire i commenti che disattivo fino a settembre, poi si vedrà

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