LA NUOVA STAGIONE

 

Per quanto mi riguarda il vero capodanno e' il primo giorno di settembre.
Col fine agosto si conclude il percorso lavorativo oppure di una eventuale vacanza (mai per il sottoscritto) ed e' il momento di progettare l'anno nuovo cercando di crescere rispetto a quello
precedente o, nel peggiore dei casi come e' stato durante la pandemia, di tenere botta.

L'anno entrante sara' decisamente pieno di tante, forse troppe cose, mi riposero' quando arrivero'' a guardare le margheritedalla parte della radice, non prima.
In questo anno lavorativo sono stato via da casa per 110 giorni: 65 per la stagione e 45 a Cuba.
Per le mie abitudini e per lo storico di tanti anni 45 giorni a Cuba sono decisamente pochi, per lustri sono riuscito ad andarci 70/90 giorni, sempre in eta' lavorativa, e' giusto sottolinearlo.
Pero' gia' nel 2022 mi attestero' sul numero che ho indicato con il
viaggio fatto a maggio e quello di fine novembre, di piu' non posso assolutamente fare.
Detto per inciso 45 giorni per uno che non e' in pensione sono comunque tanta roba.

Fino a settembre 2023 credo staro' via 120 giorni, oltre a quelli a Cuba ce ne saranno 70 o poco piu' per la prossima stagione, probabilmente dove ero quest'anno.
La proprieta' spinge perche ritorni, se lo faro' pero' sara'...per conto mio, senza “intermediari” come invece e' stato in questa estate.
Poi ci sara' la palestra negli altri 240 e passa giorni dell'anno, oltre ai personal di cui pero' non voglio abusare, una decina di persone sono piu' che sufficienti, anzi sono persino troppe.

Ho gia' iniziato a monitorare i voli per il viaggio successivoa quello di dicembre, diciamo fra meta' marzo e maggio 2023, al momento ho trovato a 440 euro ma con un arrivo all'Avana alle 21.30 che non va bene perche' mi costringerebbe a partire per Tunas la mattina dopo, sprecando un giorno di vacanza in viaggio.
Molti sostengono che dopo un volo intercontinentale non ce la farebbero a prendere un Viazul per l'oriente cubano, a me francamente non pesa, dormo quasi tutto il viaggio, ben coperto per quella cazzo di aria condizionata a palla.
Oppure c'e' il buon Pedro i cui taxi collettivi vanno su e giu' da Tunas all'Avana per 3000 pesos, ma parte al mattino dalla capitale e perdo sempre un giorno. Vedremo.

Di sicuro c'e' che nella programmazione della prossima stagione, in accordo col socio della palestra anche lui viaggiatore vero, Cuba ha il suo posto privilegiato.

In una vacanza di 3 settimane non avro' il tempo di annoiarmi o di rompermi le palle facendomi coinvolgere dalle solite menate che dopo un certo numero di giorni crescono di importanza nel nostro soggiorno, a volte, alterandolo.
Cerco, come faccio da sempre di prendere il meglio, Cuba è la mia beauty farm dove dimentico l'Italia e gli italiani.

Mi aspetta una stagione bella piena, del resto non conosco altri
modi di vivere.
Aggiungo che la scelta, fatta decenni fa, di non puntare mai tutto su un solo cavallo oggi, con la situazione che stiamo vivendo, e' a mio avviso la sola percorribile.