martedì 25 settembre 2018

ACQUA



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Qualche settimana fa, sul tardi, guardavo un reportage di Rai 3 riguardante la situazione siccita' in Sud Africa, segnatamente a Citta' del Capo.
Malgrado Cape Town, trattasi zona abbastanza bianca del paese, abitata in prevalenza da anglofoni e afrikaans, la cui gente si e' ritrovata a dover drasticamente cambiare la propria vita a causa proprio della carenza di acqua.
I bacini sono vuoti, la situazione e' gravissima, ogni nucleo famigliare ha diritto a non piu' di 50 litri d'acqua al giorno.
Giusto per darvi un metro di giudizio, quando tiriamo lo sciacquone del cesso se ne vanno 9 litri.
In ogni casa la municipalita' ha posizionato un contatore, chi sgarra paga, nel senso che se vai fuori da quei parametri ti chiudono il rubinetto.
700 poliziotti dell'acqua vigilano che il tutto venga rispettato e che la gente, con strani inventi, non si colleghi a tubature non sue o cose simili.
L'acqua di scarico della lavatrice viene usata per il bagno, sempre nel cesso e' concesso un minimo di acqua solo per...cose non liquide, per il resto c'e' uno spray che risolve il problema.
L'acqua per lavare i piatti viene riciclata, per lavarsi i denti 2 dita in un bicchiere.
Le docce sono quasi inutilizzate, ci si lava a pezzi, sempre con la stessa acqua.
Se anche questo provvedimento non dovesse bastare, e se non tornera' a piovere, ci sara' il GIORNO ZERO.
Rubinetti chiusi in ogni casa e tutti in coda in distributori statali per 25 litri a testa.
Gia' ora ci sono questi distributori, dove la gente fa la coda dall'alba e la polizia vigila che non volino mazzate per passare prima.
Volendo uno puo' provare a farsi un pozzo in giardino ma i prezzi sono lievitati alle stelle, ci sono ditte che dall'aria che respiriamo sono riuscite a ricavare acqua, la situazione dei raccolti agricoli e' disperata.
Tutto vero e documentato.
Le guerre dei prossimi decenni non saranno per il potere o le religioni; saranno per l'acqua.
A Las Tunas ci sono quartieri, sopratutto quelli...meno nobili dove l'acqua c'e' 3 giorni ogni settimana, un giorno la trovi, un'altro stai a secco...a quelle temperature.
Quindi anche a Cuba occorre organizzarsi con le taniche e fare scorta del prezioso liquido durante i giorni di erogazione.
Nelle 2 case abbiamo cisterne capienti e pozzi, ma le cisterne devono comunque essere riempite e i pozzi...devono funzionare.
Anche nelle case de renta, sopratutto negli anni passati ci sono stati momenti dove tirare l'acqua del cesso era problematico.
Senza parlare di quando nello scarico del non si poteva gettare nulla, per noi culi bianchi con le nostre belle abitudini non sono stati momenti piacevolissimi...e la chiudo qua' per non scendere nei particolari.
Per bere occorre organizzarsi comprando Ciego Montero e coi tolloni da 5 litri, oppure bere acqua bollita che, con la bollitura, dovrebbe aver perso le colonie di bichos che la popolano, dovrebbe.
Spesso manca l'acqua per irrigare i campi e per gli animali, ripeto con quelle temperature la cosa e' davvero problematica.
Per fortuna a Cuba piove con una certa costanza, a volte fin troppo pero' l'impianto idrico nazionale, esattamente come quello italico, e' un autentico colabrodo ed e' piu' quello che si perde che quello effettivamente a disposizione della popolazione.
Devo dire che negli ultimi anni le cose sono un po' migliorate.
Finiti i tempi in cui andavi in un ristorante e non potevi lavarti le mani perche' “no hay agua”.
Malgrado' cio' l'approvvigionamento idrico, sopratutto delle zone rurali, resta un bel problema che le municipalita' non sempre riescono a risolvere.
Sinceramente, anche a casa, a Tunas, quando apro il rubinetto non ho mai la certezza matematica che davvero l'acqua scenda.
In Italia, durante la scorsa estate abbiamo avuto i nostri bei problemi, i laghi e i fiumi secchi o con livelli bassissimi li abbiamo visti tutti.
Diamo sempre per scontato che l'acqua ci sia, ma di scontato in questi anni difficili, davvero, non c'e' proprio nulla.

19 commenti:

  1. Oggi il 27° anniversario del più grande concerto della storia della DDR. Oltre 300mila persone affollarono l’impianto per cantare, all’unisono, “Born in the Usa”, in favore del Nicaragua.

    Il velodromo di Weissensee (Radrennbahn Weissensee) era una struttura in calcestruzzo inaugurata nel 1955, dall’allora sindaco della parte Est, Herbert Fechner. 333 metri di lunghezza utilizzati principalmente per le gare in bicicletta e, col tempo e l’evolversi di mode e costumi, anche come arena per i concerti (soprattutto negli anni Ottanta) e per competizioni sportive di motocross e trial che rispondevano ai nomi di “Berliner Bahnmeisterschaft” o “Großer Osterpreis”. L’impianto, inserito nel grande parco di cui fa parte anche il Weisser See, era stato costruito sulle macerie del Weissenseer Trabrennbahn, area dove si correva a cavallo fin dal 1878 e che durante la seconda guerra mondiale era stato trasformato in caserma e ricovero per i lavori forzati. La capienza del velodromo era di 9.000 spettatori e a volte si proiettavano film all’aperto, per via dei vicini studios in Liebermannstraße.

    È stato demolito negli anni Novanta ma resiste ancora il bassorilievo di Siegfried Krepp, posizionato nel 1964 che ricorda il passato a due ruote dell’area. Fate una passeggiata dalle parti della Rennbahnstrasse (letteralmente la via della pista), il Tenniscenter e lo Sportanlage, impianti che facevano parte del medesimo villaggio sportivo, sono funzionanti e si può ancora percorrere la Ringallee e percepire l’aurea del luogo. Ma, come ha messo in luce qualche anno fa la Mitteldeutsche Zeitung, dello storico velodromo rimane solo l’opera di Krepp e un cancello arrugginito. Eppure, oltre ai ciclisti, qui hanno suonato i Rolling Stone, Bruce Springsteen, David Bowie e si è fatta la storia della DDR.

    Tratto da un articolo di Federico Meda

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  2. ARGENTINA
    Una nutrida marcha de los Movimientos populares, la CTEP, CCC y Barrios de Pie más dirigentes sindicales de la CTA A y de la CGT, se concentraron y movilizaron desde el Monumento a los Trabajadores, sito en Av. Paseo Colón e Independencia, y se dirigieron hasta la Secretaria de Energía de la Nación bajo la consigna “Fuera el FMI, Basta de Hambre, Basta de Ajustes y Tarifazos” y con el fin de exigir los siguientes puntos:
    – Tarifa social para todos los barrios incluidos en el Relevamiento Nacional de Barrios Populares y para los trabajadores y las trabajadoras de la Economía Popular.
    – Quita de intereses y punitorios de la deuda acumulada y subsidio del 50% para fábricas recuperadas, clubes, sociedades de fomento y cooperativas.
    – Aumento del límite de consumo para la tarifa social.
    – Garrafa social en todo el país.
    – Ni un solo corte más.
    El referente Esteban “Gringo” Castro, titular de la CTEP expresó: Hoy venimos por el tema tarifario, fundamentalmente porque nuestros compañeros no pueden pagar la luz, y entonces se tienen que enganchar, y si se enganchan, va la Gendarmería a defender los intereses de la empresa y les corta la luz a nuestros compañeros; luego continuó dirigiéndose a la multitud: Nos vamos a organizar en cada barrio para que aquel que no pueda pagar, no le vayan a cortar la luz, este gobierno tiene que rendir cuentas por las transferencias de recursos, por la represión a los más humildes y por el acuerdo con el Fondo Monetario Internacional, que es un acuerdo que nos va a llevar a un genocidio social.
    En el resto del país las organizaciones sociales de la Economía Popular se movilizaron con las mismas consignas y se dirigieron a las oficinas de las empresas y cooperativas prestadoras de servicios.

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    1. Stanno messi male in Argentina....Ma male male...del Venezuela manco a parlarne...in uno dei paesi più ricchi al mondo di risorse pare di essere nella Cuba anni 80 dove gli apagones erano all'ordine del giorno...a Maracaibo in particolare città dalle temperature roventi manca elettricità per settimane intere...se pensare che la povera Cuba ha pressoché risolto il problema senza avere alcuna risorsa....
      Andrea M.

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    2. Non a caso lo sganciamento cubano dal Venezuela è in atto da tempo.

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  3. Per fortuna a Sancti Spiritus negli ultimi anni non ci sono stati problemi di approvvigionamento di acqua. In passato c'erano milliones de apagones ma l'acqua era sempre nel rubinetto!

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  4. Senza corrente un po' si può vivere. Senza acqua no.Giuseppe

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  5. hola! sarà la materia prima più importante a livello strategico. Certo che per noi abituati a una vita decente è difficile convivere senza anche solo per un periodo limitato, per quello dico sempre che vivere nella isla nella situazione attuale è un difficile compito di adattamento. chao Enrico

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  6. Nei quartieri periferici e come dici tu 'meno nobili di Holguin(ma penso di qualsiasi città) passano 2/3 volte la settimana tanque statali che distribuiscono acqua potabile...ora per carità non dubito lo sia ma i tanque sono tutti arrugginiti ed il tutto non mi pare troppo igienico..comunque negli ultimi anni direi che a Cuba l'emergenza acqua (ed ancor più quella elettrica)e'stata superata ovviamente come in qualunque parte del pianeta nei quartieri dove ci sono più cuc migliore è la situazione...
    P.s. :sto cercando ovunque info su quanto riferitomi ieri riguardo le proroghe del visto che al momento parrebbe essersi ridotta ad una ma non trovo niente....un anonimo scrisse ieri che in effetti da agosto si puo stare solo 60gg ..sarebbe bello si firmasse e ci dicesse un po di più
    Buona serata a tutti
    Andrea M.

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    1. L'anonimo è uno dei soliti cazzari che gravitano attorno al blog sperando di mettere becco in uno dei pochi spazi su Cuba...ancora vivo e in salute.
      Cerca fonti più attendibili.

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  7. Gracias por compartir tus pensamientos. Saludos, volveré una vez más desde el momento en que marqué esta página y la twité a mis seguidores.

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  8. "Ho fatto più di tutti prima di me". Trump fa ridere l'Assemblea dell'Onu L'unico momento in cui il presidente Usa Donald Trump è stato interrotto durante il suo intervento all'assemblea generale dell'Onu è stato nei primi minuti quando, parlando dei progressi compiuti dalla sua amministrazione, ha detto: "Ho fatto più di qualunque altro nella storia". Dall'assemblea si è levato quindi un brusio degenerato in una risatina generale. "Non mi attendevo questa reazione, ma ok...", ha liquidato l'episodio il tycoon, riprendendo il filo del suo discorso - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Trump-Onu-Assemblea-ride-223e27eb-6ebc-4d42-8c95-e47e29fe4815.html

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  9. ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, Freuler, De Roon, Gosens; Rigoni, Gomez; Zapata. A disposizione: Gollini, Rossi, Mancini, Castagne, Ali Adnan, Djimsiti, Ilicic, Pessina, Valzania, Pasalic, Barrow, Tumminello. Allenatore: Gasperini
    TORINO (3-5-2): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Djidji; De Silvestri, Meite, Rincon, Baselli, Aina; Parigini, Belotti. A disposizione: Ichazo, Rosati, Bremer, Moretti, Berenguer, Soriano, Damascan, Zaza, Lukic, Edera. Allenatore: Mazzarri

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  10. E' la formazione di domenica con 2 cambi ruolo per ruolo.
    Mazzarri solo cosi' sa giocare.
    Tecnico antico per un calcio antico.

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  11. Portiamo a casa un pareggio orrido.
    Neanche con Sventura si giocava così male.
    Due milioni a Mazzarri per questa merda...

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  12. Mondiali Volley
    Final six
    Italia-Serbia 0-3

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