giovedì 16 maggio 2019

TOLLERANZA

Quasi sempre, quando facciamo riferimento a Cuba e alle sue problematiche ci comportiamo come se l'isola ed i suoi abitanti facessero parte di un altro pianeta e non del nostro.
Le cose che tolleriamo quotidianamente nel nostro ex opulento occidente diventano insostenibili se accadono a Cuba.
Ci scandalizziamo se troviamo situazioni di corruzione, se col salario non si arriva a fine mese, se i politici raccontano balle e se il paese e' in forte difficolta' economica.
Parlo di Cuba?
Dell'Italia?
Di qualunque paese al mondo?
Poi, chiaro, da un paese Socialista, sotto certi aspetti io per primo mi aspettavo e mi aspetto qualcosa di meglio, ma non possiamo scandalizzarci a fronte di situazioni che abbiamo imparato a conoscere bene da questo lato del bloqueo.
Quando ero a Tunas a febbraio e' arrivato Diaz Canel con mezzo gabinetto dei ministri, probabilmente intuendo che nella provincia, per le code ai negozi e la scarsezza di alimenti c'era un po' di malcontento fra la popolazione.
Si e' scagliato contro il robo di combustibile, non quello della tanichetta, quello in grande stile.
“Questa gente ruba, vende il combustibile e nasconde i soldi, noi la catturiamo, infliggiamo 4 anni di gabbio, dopo 2 per buona condotta sono fuori e possono godersi i soldi che hanno imboscato.”
Questo ha detto il Presidente ad una riunione cittadina di amministratori.
Succede solo a Cuba?
Qualche settimana fa hanno arrestato un pezzo grosso della giunta Raggi con l'accusa di corruzione, pare che sia solo la punta di in iceberg.
Voi direte “sono cose romane, questo avviene solo in centro sud”!
Cazzate.
Formigoni e' al gabbio per le stesse ragioni, parliamo dell'ex presidente della regione Lombardia.
In questi giorni stanno uscendo schifezze fra le giunte lombarde e il clan dei calabresi, in Umbria il Pd ha fatto il pieno di inquisiti e via discorrendo.
Siri, sottosegretario leghista di questo governo si e' dovuto dimettere per corruzione
Quando in Piemonte governava la Bresso ci sono state inchieste analoghe, anche qua' si rubava a mani basse.
Entriamo in un market o un ristorante statale a Cuba e subito salta all'occhio che quel locale potrebbe funzionare con meno della meta' del personale attualmente in carica.
Poi ci giriamo verso il bel paese e scopriamo che ci sono piu' guardie forestali in Calabria che in tutto il Canada e che la regione Sicilia ha piu' addetti stampa che il New York Times giornalisti.
La corruzione dei dipendenti statali e' in vigore fin dagli albori dell'impero Romano, gli imperatori cambiavano i consoli delle varie regioni conquistate dopo al massimo due anni o questi si rubavano anche i papiri delle biblioteche pubbliche.
“La gente ruba perche' col misero salario che lo stato paga non possono tirare avanti” questo si dice sempre quando si parla di chi a Cuba lavora per lo stato.
Noi che scusa abbiamo?
Perche' qua' si ruba anche se lo stipendio e' a 4 zeri e non e' certo un problema arrivare a fine mese.
Il problema e' che da noi chi fotte il prossimo (chi ruba allo stato...al final fotte tutti noi) non e' un delinquente come accade nelle democrazie nord europee, ma un “figo”, un “dritto” uno sveglio”.
Accusiamo Cuba e i cubani di ogni sorta di nefandezza quando prima di tutto dovremo essere molto piu' attenti a quanto accade da noi.
“Il cubano vuole lasciare il paese” questo e' un altro mantra che sentiamo ogni due per tre profetare dall'oracolo di turno.
Solo nel 2018 600 mila italiani hanno lasciato il bel paese, negli ultimi dieci anni siamo oltre i 5 milioni...ma di cosa stiamo parlando?
Cuba ha cercato e sta' cercando un'altra via che pero' cozza pesantemente con la natura umana, le sue miserie e le sue debolezze, chi siamo noi per dare un giudizio?
Da che pulpito ci eleviamo per fare la predica?
Cerchiamo tutti di essere piu' tolleranti nei confronti di un paese che, e' bene sempre ricordarlo, non ci ha mai fatto pervenire alcun biglietto di invito.

26 commenti:

  1. Un gruppo di militari turchi si recherà in Russia a fine maggio per ricevere addestramento per il funzionamento dei sistemi di difesa aerea S-400.
    "Entro la fine di maggio, circa 100 militari turchi inizieranno ad addestrarsi in un centro militare russo per gestire i sistemi di difesa con i missili S-400", ha dichiarato oggi una fonte militare russa citata dai media turchi.

    La fonte, che ha parlato in condizione di anonimato, ha indicato che il personale militare turco incaricato di gestire l'S-400 riceverà una formazione insieme al personale cinese.

    La Turchia, ha aggiunto, riceverà sofisticati missili antiaerei dall'esportatore militare russo Rosoboronexport entro la fine di quest'anno, come previsto.

    Secondo la stessa fonte, la formazione simultanea di missili anti-aerei da Cina e Turchia sarà un caso senza precedenti nella storia della ex Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS) e della "moderna Russia".

    Ankara ha lavorato per migliorare la sua difesa aerea, specialmente dopo che Washington ha deciso nel 2015 di ritirare il sistema di missili aria la terra Patriot dal confine turco con la Siria, una mossa che ha indebolito la difesa aerea della Turchia.

    La Turchia, membro della NATO, nel 2017 ha firmato un contratto con la Russia del valore di $ 2,5 miliardi per acquistare sistemi anti-missile S-400, orgoglio dell'industria russa degli armamenti che garantisce il demolizione di obiettivi aerei - da caccia a missili da crociera - a una distanza di 250 km.

    La decisione turca ha generato una rottura e tensioni con gli Stati Uniti, che accusano Ankara di mettere in pericolo l'associazione tra l'aereo da caccia F-35 di quinta generazione tra Stati Uniti, Turchia e altri paesi.

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  2. Brasil está gobernado por «una banda de locos», afirmó este viernes el expresidente Luiz Inácio Lula da Silva en una entrevista concedida a los periódicos El País y Folha de S.Paulo en la cárcel donde cumple una pena de 8 años y 10 meses de prisión.

    El exmandatario de izquierda (2003-2010), de 73 años, reiteró que es inocente y dijo estar «obsesionado» con probar la «farsa» judicial que lo mantiene tras las rejas desde hace un año, bajo cargos de corrupción pasiva y lavado de dinero.

    «Sé muy bien qué lugar me reserva la historia. Y sé también quién estará en el basurero», afirmó Lula, a quien el encierro del último año en Curitiba (sur) no parece haberle afectado el carisma ni la vitalidad, según fragmentos de la entrevista filmada que fueron divulgados por la edición brasileña del diario español El País.

    La entrevista, pedida el año pasado por los dos medios informativos, fue autorizada por la justicia y es la primera que Lula concede desde que fue detenido el 7 de abril de 2018.

    «No puede ser que este país esté gobernado por esa banda de locos (…). El país no se merece eso y sobre todo el pueblo no se merece eso», afirmó Lula citado por Folha de S. Paulo, en referencia al gobierno del ultraderehchista Jair Bolsonaro.

    El exmilitar asumió el poder en enero después de vencer en las elecciones de octubre a Fernando Haddad, designado candidato del Partido de los Trabajadores (PT) tras la impugnación judicial de Lula.

    El líder de la izquierda fue acusado de ser el beneficiario de un apartamento tríplex en Guarujá (litoral del estado Sao Paulo) puesto a su disposición por constructoras para obtener contratos en Petrobras.

    Desde el inicio, Lula se declara inocente y denuncia una persecución política para impedir que la izquierda vuelva al poder.

    Este viernes afirmó estar «obsesionado» con «desenmascarar» a aquellos que lo condenaron, comenzando por el exjuez federal Sergio Moro, actual ministro de Justicia de Bolsonaro, y el fiscal Deltan Dallagnol, dos figuras claves de la Operación Lava Jato que descubrió una vasta red de corrupción centrada en la estatal Petrobras.

    «Tengo una obsesión tan grande por desenmascarar a Moro, a Dallagnol y a su grupo, desenmascarar a quienes me condenaron, que puedo estar preso 100 años, pero no cambiaré mi dignidad por mi libertad», afirmó el exmandatario.

    «Quiero probar la farsa montada» y «salir de aquí con la cabeza tan erguida como cuando entré: siendo inocente», declaró.

    Esta semana, un tribunal de apelaciones en Brasilia redujo su condena de 12 años y un mes de cárcel a 8 años y 10 meses.

    El fallo podría permitirle beneficiarse, en los próximos meses, según juristas, de un régimen semiabierto, al haber cumplido un sexto de su condena.

    Esta victoria parcial de Lula, una de las pocas desde que fue condenado, no despeja otras amenazas sobre su destino.

    El expresidente fue condenado en febrero pasado a otros 12 años y 11 meses de cárcel por un tribunal de primera instancia por la realización de reformas en otra propiedad, igualmente a cambio de contratos en la petrolera estatal.

    Si un tribunal de segunda instancia confirmase dicha condena, esta se sumaría a la anterior y el periodo de permanencia en prisión antes de obtener un régimen semiabierto se alargaría.

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    1. Parlare male di Cuba è diventata quasi una moda

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  4. L'erba del vicino è sempre la più verde. Giuseppe

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    1. Sopratutto se il vicino si conosce solo per sentito dire...

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  5. hola! lezioni di moralità da itagliani sono veramente ridicole, questo è il bel paese solo per i furbi. Meglio comunismo puro alla sovietica che catto comunismo alla europea. chao Enrico

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  6. Infatti l'eurocomunismo è stato un disastro oltre che un tradimento

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  7. Ragazzi siamo giunti al momento di una nuova partenza.
    Terza ed ultima della stagione se la stagione e' calcolata da estate ad estate.
    Partenza che avviene dopo i miei primi 15 giorni da desempleado, giorni che sono stati tutt'altro che noiosi.
    In realta' sono stato spesso a Torino per i cazzi/mazzi di comercialista e consulente del lavoro per la stagione estiva, banche e qualche allenamento nella ex palestra per fare un po' di affiancamento e definire gli ultimi passaggi di consegne.
    Spero che per commercialista, consulente e rapporti con le banche sia davvero l'ultimo anno.
    Lo scorso week end ho vissuto la solita splendida zingarata annuale coi miei Villans.
    Ho rinnovato la tecnologia acquistando un nuovo pc che ho subito dato al mio amico e socio Simone (e' stata un'occasione per vederci, non ci capita spesso) perche' me lo metta a posto rendendolo operativo.
    Ho preso anche un nuovo movil per la linea cubana mandando cosi' in meritatissima pensione l'antichissimo Nokia dell'eta' della bomba, oramai quando a Cuba lo tiravo fuori mi prendevano per il culo anche i sassi.
    A giugno quando rientro cambiero' anche l'auto che sarebbe pure ora.
    Queste cose avrei potuto farle anche prima ma mancava il tempo per girare, vedere, scegliere visto che ero murato in palestra tante ore al giorno.
    Come dice Pepe Mujica le cose non si pagano col denaro ma col tempo, cosa che di per se sarebbe una grande pirlata, pagare con il tempo, ma di cui non riusciamo a farne a meno.
    Domani mattina alle 6.20 ho il volo per Amsterdam, meno di due ore di scalo poi volo per La Habana, orario strano per partire.
    Questa sera tempo permettendo, dopo aver portato Birillo dal dog sitter, ho anche la partita coi miei Villans poi la cena, a quel punto credo che raggiungero' direttamente Caselle dove attendero' qualche ora la partenza.
    Non sara' ne' la prima ne' l'ultima volta che passo qualche ora in aeroporto.
    L'ora di partenza e' assai scomoda, il primo bus da Caselle citta' il sabato arriva alle 6, troppo tardi, il mio amico taxista notturno e' di riposo quindi mi conviene arrivare prima ed aspettare qualche ora.
    Ho preso il boleto a settembre a 370 euro ma solo con bagaglio a mano, non e' un problema visto che ho tutto a casa a Las Tunas, viaggero' col trolley da 12 kg.
    Arrivo a La Habana alle 14.30, alle 15.15 ci sarebbe il Viazul, non ho bagaglio, se il volo e' puntuale e non mi scassano la uallera in aeroporto ce la potrei anche fare, ma siamo nelle mani degli Orishas.
    In caso contrario aspetto quello delle 19.45 oppure vedo coi ragazzi davanti al terminal per un carro collettivo verso oriente, non ci sono problemi mai quando sono in viaggio.
    Sono curioso di vedere com'e' la situazione sull'Isola anche se sono consapevole che ci sara' poco da stare allegri, fossi un turista normale me ne fotterei ma vivo con una familia che, se pure in una situazione di moderata agiatezza, patisce tutto cio' che sta' accadendo.
    Vi raccontero' cio' che vedo come sempre senza omettere nulla ne' riportando cose per sentito dire.
    Vi lascio tutto questo “bel tempo” di maggio, restate in zona, ci si ritrova fra 20 giorni.

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    1. sarò in zona la habana dal 26 se vuoi ci vediamo in capitale Enrico

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    2. Il 2 sono a La Habana....sentiamoci prima. Hai sempre il mio numero cubano?

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  8. Il vicepresidente della Provincia, Antonio Montuoro, ha incontrato, nel corso di una visita istituzionale a Palazzo di Vetro,il primo segretario agli Affari politici dell’ambasciata di Cuba a Roma, Mauricio Martìnez Duque.

    Il diplomatico cubano ha avuto parole di apprezzamento per le bellezze ammirate in questi giorni in Calabria e ha invitato il vicepresidente a recarsi all’ambasciata cubana con sede a Romaper definire i tratti di quella che potrebbe essere una futura collaborazione tra i due territori.

    La promozione dei prodotti locali calabresi a Cuba ed eventuali scambi commerciali sono stati alcuni degli spunti trattati. Montuoro ha espresso piena soddisfazione per aver ricevuto la visita di Duque. “Ho apprezzato particolarmente questo importante momento di incontro con l’ambasciatore che ha rappresentato al meglio i fattori che possono unire il nostro territorio con Cuba. Abbiamo un gran bisogno di interlocutori validi con cui intraprendere ragionamenti seri circa la valorizzazione dell’enorme potenziale che abbiamo. Sono certo che le nostre esigenze di crescita e la possibilità di autorevoli scambi culturali potrebbero essere alla base di un rapporto sinergico con l’ambasciata di Cuba”.

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  9. è questo .......? Enrico 

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    1. perfecto, allora ti chiamo così vediamo di trovarci en la capital. buon viaggio Enrico

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    2. Ok restiamo in contatto.

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  10. Diciamo che ognuno é libero di pensarla e criticare, come é giusto che sia. Peró quando si critica in continuo e allo stesso tempo si passano settimane se non mesi sulla isla ... quella é un’antitesi un po’ assurda.. mat.

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    1. Certo
      Poi ci sono i poveracci che vorrebbero ma non possono più...la storia della volpe e dell'uva. 😎

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  11. Santa Fe- Fai un bel brindisi per me con una fresca Bucanero! Buon viaggio Milco.

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  13. Mi raccomando tieni alta la bandiera italiana!!! Dick

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  14. ¡Que la disfrute! Buon viaggio e buona vaccanza!

    Carlo (Locarno)

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