mercoledì 5 giugno 2019

MAGGIO 2019


Rientrato alla base.
Come sempre, dopo ogni viaggio avremo nelle prossime settimane molte cose di cui parlare, ho preso nota di molte situazioni che andremo ad approfondire nei mesi a venire, visto che il prossimo viaggio, presumibilmente, dovrebbe essere almeno dopo il 20 settembre.
Questo post di rientro verte sulla situazione oggettiva che ho incontrato sull'isola, le cose che ho visto senza interpretazioni o prese di posizione.
La pura e cruda verita', che piaccia o meno...anche perche' il giorno in cui mi domandassi se quello che scrivo possa piacere o meno ad un pubblico, sarebbe certamente l'ultimo giorno di questo blog.
Che situazione ho trovato?
Parlo sostanzialmente per Las Tunas perche' a La Habana, tutto sommato, le cose sono sempre di alcuni gradini migliori rispetto al resto dell'isola.
A febbraio mancava davvero tutto, pollo, puerco, res, aceite, uova, sale, zucchero e via discorrendo.
A maggio sostanzialmente il grosso, grossissimo problema e' il pollo e non e' una cosa da poco.
Gli altri tipi di carne si trovano ovunque, l'aceite c'e' in ogni tienda sia da un litro che le tanichette da 5, sale e zucchero magari non sempre ma si trovano, e' riapparso il dentifricio e pure las colcias por limpiar el piso.
Pero' quando in una tienda appare il pollo non c'e' una coda, c'e un tumulto.
Ho assistito ad alcune scene, una in particolare in un punto vendita all'aperto a lato di Dona Neli che definire indegne e' un eufemismo.
Centinaia di persone ammassate una sull'altra, alcune in attesa dalla notte, policia, urla, spintoni, casini...no...non va bene.
Nella nostra mentalita' occidentale verrebbe da dire “fanculo il pollo...mangio altro”, pero' il problema e' che il pollo e' anche l'alimento da plato fuerte piu' economico che ci sia.
Viene via a 25 pesos la libbra...poi su come viene pesato si potrebbero aprire molti discorsi...
Carne de puerco a 35 con osso e grasso a 40/45 limpia, a La Habana siamo, sempre limpia, a 70 pesos la libbra il che vuol dire al Kg non molto di meno di quanto la paghiamo noi in Italia.
La carne de res maomeno siamo sulle stesse cifre, carne de res su cui mi pare, vista la contingenza del pollo, si stia chiudendo piu' di un occhio.
Vi dico solo che uno dei banditi del parque, che solitamente mi avvicinava per chiedermi se volevo langosta o camarones, a questo giro mi ha proposto, sottovoce.....5 kg di pollo...
Quindi spendere 10/15 pesos ogni volta in piu' per il puerco o la carne de res non tutti possono permetterselo, non a caso e' tornato di moda el pescado del rio.
L'ultima settimana il pollo proprio non e' arrivato, pare che la ragione sia stata l'indisciplina della gente nelle distribuzioni precedenti, indisciplina che continuera' fino a quando non ci sara' una distribuzione costante.
Come alternativa ci sono le croquetas o i wuster, ovviamente quando salgono in una qualche tienda la coda e' infinita.
Le uova con un po' di fatica ma si trovano, anche se la libreta in qualche modo aiuta, a Tunas ognuno ha diritto a 6 uova al mese, in una famiglia di 4 persone sono 24 uova, a La Habana la stessa famiglia di 4 persone ha diritto a 60 uova al mese.
Lo stato fa economia, al ginnasio cittadino, dove mi alleno, hanno eliminato gli ultimi due corsi pomeridiani per risparmiare sulla corrente, all'Etecsa la sala internet chiude alle 16 (prima era aperta fino a quando il centro non chiudeva) con aire spenta alle 15.30.
In tutte le banche tolto il financiero internacional l'aire e' quasi sempre spento cosi' come nella maggior parte delle tiendas.
Concludendo questo primo veloce commento, rispetto a febbraio c'e' un po' meno casino ma la situazione e' lontana dall'essere normalizzata, le code a Cuba ci sono sempre state ma mai per alimenti basici della loro alimentazione.
Di struzzi parliamo noi...a Cuba l'argomento non esiste.

20 commenti:

  1. Giovedì 30 maggio, alle 11.30, presso la tomba della Famiglia Pogolotti nel Cimitero di Giaveno, alla presenza di delegazioni istituzionali e di rappresentanze di associazioni di cooperazione e amicizia con Cuba, si è svolto un momento significativo che riafferma il legame della località della Valsangone con l'Isola caraibica nel segno delle origini piemontesi del migrante giavenese Dino Pogolotti (il costruttore a L'Avana del primo quartiere operaio dell'America Latina) e delle iniziative di cooperazione nel segno dell'attenzione a un modello sostenibile di sviluppo, in atto con la realtà cubana del Barrio Pogolotti. 
    In occasione della visita in Piemonte della dottoressa Vilda Figueroa chimica e ricercatrice cubana, promotrice di progetti per lo sviluppo agricolo, di conservazione degli alimenti e tutela del patrimonio agroalimentare della sua isola - il suo laboratorio si trova nel Quartiere Pogolotti  dove si svolge  la sua attività),  durante la quale ha ricevuto la Laurea Honoris Causa che le ha conferito l'Università di Pollenzo, accompagnata dalla dottoressa Nilda Iglesias rappresentante di SlowFood e TerraMadre Cuba, si è svolta una semplice ma intensa cerimonia per ricordare Dino Pogolotti. 
    Sono intervenute delegazioni istituzionali della Città di Giaveno e di altre amministrazione e rappresentanze del Centro Studi Italia-Cuba di Torino e dei Circoli dell'Associazione d’Amicizia Italia-Cuba della Valle Susa di Giaveno Val Sangone (quest'ultimo intitolato proprio a Dino Pogolotti). 
    Nell’occasione è stato annunciato anche l'intervento dei referenti del gruppo Dai Impresa e A.Ge. Piemonte, che stanno approntando progetti di cooperazione e scambio culturale con l'isola caraibica. 
    L'incontro ha confermato la volontà di sviluppare progetti e rapporti fraterni fra le località valsangonesi e valsusine e Cuba.

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  2. «Cuba destabilizza l’Occidente». Con questa motivazione l’amministrazione Trump ha imposto una nuova stretta sui viaggi dei cittadini statunitensi verso l’isola. Ieri, il 4 giugno 2019, il Tesoro Usa ha messo al bando le visite di gruppo educative e ricreative, usate da migliaia di americani per soggiornare a Cuba anche prima che Washington ripristinasse le relazioni formali con l’Avana nel 2014. La stretta riguarda anche le navi da crociera. Le misure saranno in vigore già da oggi, quando saranno pubblicate sul Federal Register, l’equivalente statunitense della Gazzetta Ufficiale.
    Il giro di vite, ha spiegato il segretario al Tesoro Steven Mnuchin, è legato al «ruolo destabilizzante» che «Cuba continua a svolgere nell’emisfero occidentale fornendo un punto di appoggio comunista nella regione e sostenendo gli avversari statunitensi in luoghi come il Venezuela e il Nicaragua» attraverso azioni che «alimentano l’instabilità, minano lo stato di diritto e sopprimono i processi democratici».
    L’agenzia internazionale AP ricorda che i viaggi in crociera dagli Stati Uniti a Cuba sono ripresi a maggio 2016 durante l’amministrazione Obama. Più di 140 mila persone, nei primi quattro mesi del 2019, hanno visitato l’isola salendo a bordo di una di queste grandi navi per turisti. Un aumento di oltre il 300% rispetto allo stesso periodo del 2018.
    Non si è fatta attendere la replica del ministro degli esteri cubano Bruno Rodriguez: «L’obiettivo delle nuove sanzioni è di soffocare l’economia e danneggiare le condizioni di vita dei cubani al fine di ottenere con coercizione concessioni politiche». Come già accaduto in passato, ha concluso Rodriguez, «falliranno ancora una volta» nei loro propositi.
    Il Tesoro Usa ha reso noto che negherà anche i permessi per aerei e navi private e aziendali. Non risultano interessati dalle sanzioni i voli commerciali e i viaggi per gruppi universitari, ricerche accademiche, incontri giornalistici e professionali.

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  3. Santa Fè- Bentornato Villans!
    e non hai toccato il tema del pescao della bodega che è passato da 5 a 20 pesos mn alla libra..mia suocera è ancora avvelenata!
    Però in questi giorni la buona notizia è che nella capitale (io parlo solo di S.Fè e centro Habana dove ho familiari)sono ricomparse le uova e la farina che scarseggiava, la brutta pessima notizia e che trump ha bloccato i cruzeros per l'habana, una carogna non c'è altro da aggiungere.

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    1. Infatti a La Habana non ho riscontrato più problemi del solito.

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    2. crociere che sono tra l'altro il vero fattore di crescita di un turismo che è invece stagnante sul turismo a Cuba fino ad oggi... Mat.

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    3. Si però falsano le cifre. Il ministero fra i turisti in arrivo conta pure questi che,a stare larghi solcano il suolo cubano per 3 ore.

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    4. Esatto, era per dire che adesso la stagnazione del turismo reale e classico non sarà più coperta nei numeri dal turismo di mezza giornata che fa solo ingrassare le tasche della classe dirigente grazie alle laute royalties che si cuccano facendo attraccare le navi ai porti. Ai cubani normali le crociere lasciano solo briciole. Mat

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    5. Infatti guadagnano solo i bandoleros vicino al porto e i negozi a Obispo.

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    6. Santa Fè- Mi avete messo il dubbio da chi guadagnava dai cruzeros, classe dirigente del partito, bandoleros o negozianti di Obispo? se parliamo dei primi stiamo parlando dello stato, degli altri parliamo di negozianti commessi e autisti che si inventano di tutto per rifilare qualcosa ai turisti per rimediare la comida.
      Stiamo parlando di cittadini cubani, ricchi o poveri che siano.
      Chi sono i cubani "normali" secondo voi? i bandoleros o i ministri? coloro che hanno la fortuna di vivere al Vedado o quelli della Lisa o del Cotorro?
      Una cosa è chiara, a prescindere da chi piaccia o meno il governo cubano, è in atto un attacco contro uno stato sovrano.
      Gracias HERMANOS de VENEZUELA.

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    7. Le crociere portano denaro allo stato e,per indotto, a chi ha attività attorno al porto come avviene in ogni città di mare del mondo.

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  4. Bentornato, ti sei divertito? Giuseppe

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    1. Tempo al tempo...leggi i pezzi futuri😎

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  5. BLOGRAMA

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    MAGGIO 2019

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  6. Parlavo ieri con un collega che é stato 10gg fa a l’avana, diverse stazioni di benza chiuse per mancanza di gasolina. Mat

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  7. No a Tunas no ma chiuque abbia un carro deve conservare tutti i comprovanti della benzina, questo per arginare il robo di carburante.

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  8. Raúl Modesto Castro Ruz è nato il 3 giugno del 1931 a Birán, in provincia di Holguín, nell’oriente di Cuba.
    Il leader rivoluzionario, che ieri ha compiuto 88 anni,ha trascorso tutta la sua vita come combattente, guerrigliero, dirigente politico, statista e capo militare.
    Dall’inizio della lotta armata per far cadere la dittatura di Fulgencio Batista, Raúl è stato il più fedele dei compagni di suo fratello, il leader storico Fidel Castro, che ha assecondato in tutte le fasi della guerra rivoluzionaria.
    Il presidente cubano Miguel Díaz-Canel, figure del Consiglio dei Ministri e vari mandatari di diverse parti del mondo si sono sommate agli auguri del popolo cubano inviati al compagno Raúl Castro Ruz per il suo 88º compleanno.
    «Auguri al Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz. Vero rivoluzionario e patriota cubano. Il suo coraggio, la sua lealtà, la fermezza dei principi, l’onestà, la modestia, la dedizione e l’esempio ispirano tutti noi. Ci ha insegnato nel momento più difficile che sì si può», ha scritto il Presidente cubano Miguel Díaz-Canel Bermúdez nel suo account della rete sociale di Twitter.
    Il mandatario venezuelano Nicolás Maduro, quello della Bolivia, Evo Morales, il Presidente del Governo della Federazione della Russia Dmitri Medvédev, oltre a molti funzionari cubani si son uniti agli auguri.
    Anche Granma Internacional in italiano si unisce ai migliori auguri per il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz.

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  9. RICEVO E PUBBLICO

    Buongiorno Sig. Milco, sono Nicola abito in Brasile, sono imprenditore di vari prodotti alimentari, prodotti per pulizie industriali ed energie rinnovabili, abbiamo studio di ingegneria per l'energia rinnovabile. Con i miei soci facciamo esportazioni dal Brasile, uno di loro è interessato al mercato Cubano, io ci sono venuto per vacanza e non ho contatti di imprenditori sul posto. Leggo spesso quello che lei scrive, ci sono varie sfacettature, però si capisce che lei ama cuba, le chiedo info per come potremmo riuscire a capire cosa bisogna fare e se lei fosse interessato a questa mercato ci possiamo accordare, ci sono buoni ricavi e i prodotti sono di qualità, grazie spero di avere una sua opinione, la mia email, nicola.cavaton@ gmail.com.

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  10. La diffusione di questo piccolo blig mi lascia sempre più basito...

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    1. Santa Fè- Milco è pensionato..lasciategli godere questi ultimi 40 anni di gozadera senza preoccupazioni!

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  11. ....EH MAGARI....diciamo al momento mezzo pensionato, sto' preparando l'estate poi...qualcosa dovro' fare...

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