mercoledì 6 settembre 2017

CLIMA

 Risultati immagini per caldo vignette divertenti

Leggevo l'altro giorno che l'autunno dei funghi sara' piuttosto complicato a causa del clima.
Vivo vicino a Giaveno che e' una sorta di capitale piemontese del boletus, vista la carenza di piogge, indispensabili per il fungo, la raccolta del tubero sara' alquanto scarsa.
Prevedo un invasione di porcini dalla Romania o dalla Slovenia, ovviamente spacciati per esemplari raccolti nei boschi circostanti.
Allo stesso modo, visto l'innalzamento della temperatura dell'acqua del mare, pare che anche le coltivazioni di cozze siano in pericolo.
Altra notizia riguardante il clima, letta nei giorni scorsi, e' quella della nave mercantile russa che e' transitata sulle rotte artiche senza la nave rompighiaccio davanti.
Non era mai successo che una nave transitasse da quelle parti senza...aiuto.
Il clima e' in fase di profondo cambiamento, sono praticamente in braghette e t-shirt da aprile, non piove, i fiumi sono in secca e la capitale di tutti gli italiani tagliera' l'acqua in alcune ore notturne.
Le cose peggioreranno nei prossimi anni.
La natura che prendiamo a calci in culo da decenni inizia a presentare il conto.
Cazzi delle prossime generazioni, io e i miei coetanei dovremo ancora riuscire a sfangarla.
La ricerca del caldo e' stata a una delle ragioni, non credo la principale, che ha spinto tanta gente ad eleggere la maggiore delle Antille come meta delle proprie fughe dall'opulento occidente.
Molti temba che svernano a Tunas, da lustri, parlano spesso della loro vita di lavoro fra le brume padane e di come abbiano preso cosi' tanto freddo che non vogliono piu' mettersi una felpa per il resto dei loro giorni.
In effetti per anni partire da una Malpensa immersa nella nebbia e nel freddo e arrivare nel torrido caldo caraibico e' stata una cosa che valeva buona parte del costo del biglietto.
Allo stesso modo, al rientro, passare dalla canicola cubana al tempo di merda dello scalo meneghino provocava un crollo di umore nel momento stesso in cui si metteva piede fuori dall'aereo.
Ma e' ancora cosi'?
Il clima e' cambiato anche a Cuba.
Ricordo alcuni viaggi fra dicembre e gennaio dove la temperatura scendeva anche intorno ai 12/15 gradi, all'Avana decisamente meno.
Di sera giravo in scooter con giubbotto di pelle e guanti.
Parlo di anni fa, ora di sera non indosso neanche piu' la t-shirt a manica lunga, ma una normale a maniche corte in quanto fa un caldo becco.
Ad aprile ero giu' e vi posso assicurare che fra le 13 e le 16 si stava bene solo in camera con aire accesa....magari in buona compagnia.
Non oso pensare a questa estate cosi' calda.
La temperatura e' salita anche a Cuba, non che questo provochi esodi di massa di turisti ma e' indubbio che le serate fresche stanno diventando un miraggio.
Anche il fatto di partire per “cercare il caldo” sta' diventando una scusa poco praticabile.
Oramai da marzo a....chissa' quando la temperatura italiana e' diventata decisamente sud mediterranea.
Continua a fare caldo e siamo oramai quasi in autunno.
Quindi anche andare a cercare il caldo a Cuba, ammesso e quasi mai concesso che fosse una delle ragioni per partire, non e' piu' una motivazione sufficiente.
Fossimo tedeschi, inglesi, danesi o canadesi forse il discorso reggerebbe ancora ma da italiani la cosa sta' diventando poco proponibile.
Adoro il caldo e' ho passato buona parte della mia vita buttato su qualche spiaggia assolata, ma vi confesso che, questa estate, ci sono stati momenti in cui qualche nuvola e un buon acquazzone sarebbero stati davvero benedetti.
Se poi, come e' successo ad aprile a Cuba una lucertola da sole, come il vostro umile scriba, cambia marciapiede per cercare un po' d'ombra allora vuole dire che davvero siamo in presenza di un “calor criminal”.

24 commenti:

  1. Il Premio Nobel per la Pace, Adolfo Pérez Esquivel, ha affermato che i presidenti di Argentina e Spagna, Mauricio Macri e Mariano Rajoy, non hanno l’autorità morale per immischiarsi negli affari interni di paesi democratici dove le autorità sono state democraticamente elette dal popolo.
    «Credo che il presidente Macri dovrebbe preoccuparsi di più del suo paese, della mancanza di posti di lavoro e delle necessità che il popolo sta patendo, invece di mettere il naso negli affari del Venezuela», ha dichiarato l’intellettuale argentino ai microfoni di rebellion.org.
    Che ha inoltre sottolineato come in Argentina vengano violentemente represse le lotte contro le politiche neoliberiste e siano applicate misure che riportano all’epoca in cui governavano i militari.
    Sul governo spagnolo, ritiene, che sia incredibile come il presidente del paese più corrotto d’Europa voglia dare lezioni di democrazia.
    Un paese che ha centinaia di prigionieri politici, che incarcera in maniera sproporzionata chi è stato considerato colpevole solo per aver inviato dei messaggi nelle reti sociali.
    Adolfo Pérez Esquivel ha denunciato che il paese sudamericano è oggetto di feroci attacchi provenienti dall’impero nordamericano, che hanno l’obiettivo di rovesciare il governo del presidente Nicolás Maduro.
    Infine, ha concluso assicurando che il popolo venezuelano deve rivendicare da tutti i suoi rappresentanti, del chavismo e dell’opposizione, che ci sia dialogo tra loro e le organizzazioni sociali, chiese, partiti politici, sindacati, movimenti studenteschi, organizzazioni imprenditoriali, con l’obiettivo di trovare alternative che permettano di superare la violenza patita dal popolo nell’ultimo periodo.

    RispondiElimina
  2. Quando, anni fa, scrivevo che il mio Toro era nelle mani di un perfetto incapace c'era chi mi criticava affermando che, tutto sommato, Libidine era un buon allenatore.
    Guardatelo il buon allenatore...
    Ci puo' stare perdere con la Spagna, anche se non in quel modo, ma fare la figuracccia di ieri con israele va oltre la nostra capacita' di intendere il calcio.
    Il migliore, Zappacosta non era neanche stato convocato, lo hanno richiamato dopo l'infortunio dell'inutile Spinazzola.
    Verratti inutile, Astori sciagurato, Immobile e Belotti che si pestano i piedi, la squadra che va ai 2 all'ora, tremila passaggi laterali o al portiere.
    Questo e' Ventura che ci siamo puppati per 5 interminabili anni.
    Occhio perche' si rischia davvero di saltare il mondiale, se becchiamo un Galles o una Croazia agli spareggi ci sara' da ridere....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Avevi ragione non pensavo così incapace questo allenatore.paolino.

      Elimina
    2. Bastava guardare giocare quel Toro....

      Elimina
  3. Da quando ho iniziato a frequentare Cuba,dal quel momento ho iniziato ad apprezzare il freddo e le nebbie padane,deve essere davvero dura viverci,mi piega in 2 quel caldo atroce e umido,mi sento sempre fiacco,ti dirò di più mia moglie dopo 11 anni quando ritorna a Cuba fa fatica a reggerlo,per me il caldo di Cuba e Italia non c'è paragone,qua è piacevole ma all havana ti manca il fiato,a Cuba è ottimo il caldo e il sole per 2/3 mesi l anno per il resto una bella croce.paolino.

    RispondiElimina
  4. Ho perso il conto delle volte in cui sono fuggito dal freddo. Giuseppe

    RispondiElimina
  5. Intanto Irma comincia a far paura...
    renato

    RispondiElimina
  6. Ho visto.
    Comunque per la prevenzione di queste sciagure Cuba è in assoluto il n1 al mondo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Irma, l'uragano più potente che sia mai passato sull'oceano Atlantico, ha toccato terra sull'isole nordorientali dei Caraibi. Lo riferisce il servizio meteorologico americano. Il servizio meteorologico americano riferisce che Irma è ancora un uragano di categoria 5 con venti fino a 295 chilometri all'ora. Ha toccato terra a Barbuda attorno all'1.47 (ora locale) provocando un'interruzione delle linee telefoniche. Adesso l'uragano punta su Puerto Rico, la Repubblica Dominicana, Cuba e quindi, verso il fine settimana, sulla Florida, per la quale il presidente Donald Trump ha proclamato lo stato di emergenza.

      Elimina
    2. Segnalo per chi fosse interessato l'ottimo sito Windy (https://www.windy.com/23.138/-82.366?18.813,-85.232,5). Se ci giocate un po' potete vedere come si dovrebbe muovere la tempesta. Attualmente per Havana il momento critico dovrebbe essere domenica con raffiche di vento intorno ai 38kt (sulla scala di beaufort corrispondono al grado 8 ovvero Burrasca). La vedo dura per la Florida dove su Miami si prevedono raffiche superiori ai 120kt, ovvero cazzi acidi.


      Simone M&S

      Elimina
    3. Anche los Cayos non sono messi bene. Si prevedono raffiche poco sotto ai 120kt nelle prime ore di sabato su Cayo Coco e poco dopo su Guillermo e Santa Maria.
      Attualmente le città principali cubane dovrebbero essere tranquille, a meno che l'uragano non si abbassi.

      Simone M&S

      Elimina
  7. hola! anche io ho scelto non per il clima caldo. Comunque l'efecto invernadero està pasandpo factura in tutto il mondo, quella odierna è stato el verano mas calido en la isla, se descongelaba literalmente, a cui dobbiamo sommare il problema della sequia. Problemi comunque comuni anche per il resto del mondo. La carenza di acqua nei prossimi anni sarà il più grande problema dell'umanità. Non ci aspetta un bel futuro. chao Enrico

    RispondiElimina
  8. Anche in Italia il caldo non ha scherzato.
    La foce del Po è secca.

    RispondiElimina
  9. Dopo 15 giorni io mi abituo a tutti i climi. In ogni caso il caldo de pinga di quest'anno in italia non l'ho mai sentito a cuba. E poi con due split sul container chi mi ammazza :)

    Simone M&S

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quest'estate in alcuni momenti la situazione e' stata davvero pesante, temo che in futuro sara' peggio.

      Elimina
  10. Davvero non ha prezzo salire su un aereo da Malpensa a -5 e aprire il portellone dell'aereo a Holguin investiti da un calore di 40 gradi o all'Avana quando si apre e passi per quel finger bollente con un suo odore simil ospedale tutto particolare ,momenti unici che poi confermano che forse la cosa più bella del viaggio e' forse la preparazione e il momento della partenza perché potano con se tante aspettative e sogni ,
    Saluti a tutti
    Andrea M.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Effettivamente arrivare a Novembre di sera allo Jose Martì, sentire sulla pelle il caldo asciutto reso bollente dall'asfalto della pista, annusare l'odore del petrolio venduto por la calle, vedere le ragazze della dogana che ti sorridono e berti la prima Cristal gelata, non ha prezzo.

      Se pensi a Malpensa, alla nebbia, al doganiere con lo sguardo truce e al camogli con biretta a 7 euro, ringrazi la sorte di averti fatto conoscere Cuba.

      Simone M&S

      Elimina
  11. I saggi dicono che il viaggio valga più della metà.

    RispondiElimina
  12. Miami (Florida), 7 settembre 2017 - Ha già devastato i Caraibi e ora marcia minaccioso verso Nord-Ovest. L'uragano Irma, trascinato da venti che sfiorano i 300 km orari, non accenna a diminuire la sua intensità: resta categoria 5, ovvero la massima, puntando dritto su Cuba, che sarà invasa nelle prossime 72 ore, e sulla Florida, dove è atteso domenica. Ci si prepara al peggio. Un primo bilancio del ciclone, tra i più potenti mai registrati nell'Atlantico, parla di 7 morti, anche un bambino di due anni. Intanto dall'Oceano incombono altre due tempeste, elevate nella notte a livello di uragani, Jose e Katia.
    CARAIBI SPAZZATI VIA - Le due piccole isole francesi di Saint Martin e Saint Barthelemy, nel Mar dei Caraibi, sono state quasi completamente distrutte dalla furia di Irma. Qui le vittime sono almeno 8. Anche la piccola isola di Barbuda è stata totalmente devastata: un bimbo di appena due anni è morto mentre con la sua famiglia cercava di fuggire da casa. Irma ha nel frattempo raggiunto il nord del territorio americano di Porto Rico, dove vivono circa 3 milioni di abitanti: circa la metà della popolazione si trova già senza elettricità. 50.000 persone sono rimaste senza acqua mentre 14 ospedali continuano a funzionare solo grazie a generatori di corrente di emergenza.
    CUBA, STATO DI EMERGENZA - A Cuba l'esercito ha dichiarato lo stato di emergenza nelle province orientali di Guantanamo, Santiago de Cuba, Granma, Holguin, Las Tunas, e in quelle centrali di Camaguey, Ciego de Avila e Villa Clara per il passaggio dell'uragano previsto "nelle prossime 48 - 72 ore". Per il momento la regione dell'Avana, con i suoi due milioni di abitanti, è ancora risparmiata dal dispositivo di allerta. Irma ora è diretto verso le Isole Vergini Britanniche che saranno toccate questa sera.

    FLORIDA, ALLERTA MASSIMA - E l'uragano resta sulla rotta della Florida, dove dovrebbe arrivare nel fine settimana. Due centrali nucleari sono pronte a chiudere mentre è già scattata l'evacuazione nelle isole Keys e in alcune zone di Miami. Si temono devastazioni superiori a quelle del 1992 causate dall'uragano Andrew. "Ci stiamo preparando ad un impatto diretto di Irma nel nostro stato - avverte il governatore Rick Scott -. Non sedetevi aspettando che la tempesta arrivi". La popolazione ha fatto scorta di cibo e gli scaffali dei supermercati, oltre alle pompe di benzina, hanno esaurito la merce.

    RispondiElimina
  13. La Habana, Cuba - El gobierno cubano activó hoy su plan de contingencia de emergencias ante el paso del huracán Irma, un fenómeno atmosférico que, de continuar la trayectoria proyectada, causaría serios daños en todo el país e incluso tocaría tierra en algún punto en las provincias centrales de la isla.
    La Defensa Civil emitió hoy una declaración oficial que fue leída en el noticiario estelar de la televisión nacional para activar el protocolo de emergencias, el cual establece como primer escalón la “Fase Informativa”.
    “De acuerdo con la información del Centro de Pronósticos del Instituto de Meteorología, el intenso huracán Irma con categoría cinco en la escala Saffir-Simpson, continúa intensificándose y mantendrá rumbo oeste en las próximas 12 a 24 horas a razón de 22 kilómetros por hora, lo que significa un peligro potencial para Cuba”, se leyó en la televisión cubana y se publicó posteriormente en los sitios digitales de los medios oficiales.
    “Teniendo en cuenta las características de este evento hidrometeorológico extremo y trayectoria pronosticada, se decidió establecer la Fase Informativa para las provincias de Guantánamo, Santiago de Cuba, Granma, Holguín, Las Tunas, Camagüey, Ciego de Ávila, Sancti Spíritus, Cienfuegos, Villa Clara y Matanzas a partir de las 15:00 horas del día de hoy. Las provincias de La Habana y Mayabeque, deben mantenerse atentas a las informaciones del Instituto de Meteorología”, agrega el escrito.
    “Los órganos y organismos estatales, entidades económicas e instituciones sociales de las provincias que se encuentran en Fase Informativa deben cumplir las medidas previstas en sus respectivos planes de reducción de desastres con racionalidad. Se orienta a la población mantenerse atenta a las informaciones del Instituto de Meteorología y la Defensa Civil y cumplir disciplinadamente las medidas que se indiquen por las autoridades locales”, concluye.
    Las únicas provincias que no fueron activadas en la convocatoria fueron las de la zona occidental, que incluye a Mayabeque, La Habana, Artemisa, Pinar del Río y el municipio especial de Isla de la Juventud, pero el huracán podría impactar en la capital.
    La Fase Informativa activa un estricto protocolo de emergencias, dirigido por personal militar, que establece la planificación y la coordinación de las instituciones gubernamentales cubanas, busca garantizar la seguridad de la población, trabaja en el abastecimiento de productos de primera necesidad, moviliza ciudadanos en las zonas de peligro, optimiza los refugios, entre otras medidas.
    “Hay unas medidas que se están tomando, todas las necesarias. Ya los compañeros se están moviendo para las provincias. Lo que hay que transmitirle a la población es confianza, pero que tomen las medidas, con las personas y sus viviendas”, dijo en la televisión nacional el jefe del Estado Mayor Nacional de la Defensa Civil, Ramón Pardo Guerra.
    El Instituto de Meteorología de Cuba emitió un boletín en el cual alerta del peligro de Irma y asegura que el huracán marca un ritmo que no debe alterarse en las próximas 24 horas.

    RispondiElimina
  14. Las Tunas.- Ante el potencial peligro que representa para Cuba el huracán Irma, en la provincia de Las Tunas han comenzado, desde este martes, a aplicar el protocolo correspondiente a la Fase Informativa de la Defensa Civil Nacional.

    Los consejos de Defensa Provincial (CDP) y municipales se mantienen activados con sus grupos y subgrupos de trabajo, que implementan las acciones concebidas en los planes para enfrentar tales eventos meteorológicos, empezando por lo dispuesto para evitar pérdidas humanas y reducir los daños materiales.
    En la primera reunión, Ariel Santana Santiesteban, miembro del Comité Central del Partido Comunista de Cuba y presidente del CDP, orientó el reforzamiento de las medidas previstas, teniendo en cuenta las experiencias del huracán Ike, que devastó a este territorio el 8 de septiembre del 2008.
    Ya inició la fabricación de cuatro toneladas de galletas para los posibles evacuados y empezaron a regresar a lugares seguros las embarcaciones de pesca de la costa norte.
    Precisamente, los tres municipios del norte (Manatí, Puerto Padre y Jesús Menéndez) serán los primeros este miércoles en desconcentrar a los estudiantes de centros internos.
    La Comisión de Evacuación precisa las cifras de personas, casas de familiares y centros previstos para la protección humana. Especialmente puntualizan en los lugares bajos y con riesgo de inundación.
    El Sistema de la Agricultura emprenderá la recolección de cosechas para no lamentar mermas y poder abastecer mercados; trasladará miles de cabezas de ganado para sitios altos y asegurará los recursos.
    La poda de árboles, la limpieza de fosas, alcantarillas, registros, zanjas, arroyos y cañadas figuran entre las tareas priorizadas. Las acciones de protección de los materiales competen a todos los sectores, y se indicó atención especial a las toneladas de azúcar y sal almacenadas en Puerto Padre.
    La seguridad de techos y tanques elevados en viviendas e instituciones aparece entre las cuestiones básicas.

    RispondiElimina
  15. Dopo l'uragano Irma che ha devastato le Antille ci mancava solo un terremoto dell'ottavo grado per far sobbalzare il Messico. A queste condizioni meglio stare qua.P68

    RispondiElimina
  16. Come tu ben sai neanche qua' ci siamo fatti mancare nulla.

    RispondiElimina