lunedì 30 ottobre 2017

ANNI SENZA FIATO





Torniamo al dicembre dell'anno 2000, pero' con una doverosa precisazione.
Nessuno ci legga, in questi brevi racconti che sbucano dal mio passato, quello che non c'e'.
La nostalgia.
Nessun rimpianto per i presunti “bei tempi andati”, nessun desiderio di riavvolgere il nastro.
E' stata una stagione della mia vita, ce ne sono state altre ed altre ancora ce ne saranno.
Ogni momento della nostra esistenza ha il suo buono ed il suo malo, mai esaltarsi nel primo caso, mai abbattersi nel secondo, si deve andare avanti sempre, possibilmente al meglio.
Mi ritrovai in pieno paese dei balocchi, poco turismo, ancora dovevano arrivare quei nostri connazionali attempati che ora passano le giornate nel parque centrale di Tunas hablando mierda di chiunque.
Ancora dovevano anche arrivare quegli altri nostri esilaranti compagni di passaporto, con le magliette di 3 taglie piu' piccole e le basette fino a meta' volto.
Quelli che....hanno capito tutto e sono pienamente “inseriti” nel contesto....dicono loro.
Parliamo di un allora 37enne di ancora decoroso aspetto, all'interno di un contesto dove davvero tutto o quasi era possibile.
Lo stesso parque centrale cittadino, che oggi ristagna buio e quasi abbandonato, pullulava letteralmente di gente e di gnagna come se piovesse.
Il sabato sera era un Carnaval ogni fine settimana, non riuscivi a camminare nel centro citta' dalla gente che c'era, la discoteca esplodeva di persone ed era attiva anche la disco per i ragazzini che riempivano la calle in attesa o nella speranza di poterci entrare.
Noi stranieri eravamo pochi, quasi tutti assolvevamo il nostro compito di soggetti paganti e contenti col massimo dello zelo.
I servizi disponibili di livello erano pochissimi, poche case de renta ed un solo ristorante decente.
La Bodeguita in quello che ora e' il nuovo boulevard.
Alla sera si mangiava li, fuori dal locale un contesto che stuzzicava l'ego di molti di noi, non il mio pero'.
Decine e decine di persone col  naso schiacciato contro il vetro del locale ci guardavano...mangiare, aspettandoci all'uscita.
Fanciulle poco vestite, chulos, accattoni, questuanti di ogni tipo si accalcavano fuori dal locale dove “c'erano gli yuma” in attesa che uscissimo per cercare di trarre, in qualche modo, qualche beneficio.
Un paio di miei conoscenti dell'epoca hanno anche sposato e portato in Italia fanciulle conosciute in un simile contesto.
La cosa non ha funzionato.
Non cercavano me, te o il gorilla del crodino, soltanto qualcuno chiunque fosse, che risolvesse i loro problemi, a volte l'epilogo di una storia e' scritto gia' nel prologo.
Non ho mai amato quel puttanaio che, oltre a non vederci nulla di buono, mi faceva sentire come una sorta di neo colonialista.
Io che non prendo il bicitaxi perché non voglio che nessuno sudi come un animale per compiacere i miei desiderata.
Come dicevo avevo 37 anni, ero discretamente in palla, riuscii ad evitare qualcuno degli errori che molti miei coetanei dell'epoca, ma anche ragazzi piu' giovani, si ritrovarono a commettere.
Avevo visto gia' parecchio mondo e sapevo che ci sono luoghi dove il “sono giovane e non sono abituato a pagare...” non funziona.
Cuba era uno di questi.
Questo mi evito' lanci di suppellettili nelle case de renta e casini assortiti.
Negli anni salvai letteralmente i denti a qualche idiota nostrano che aveva fatto il giochino con la fanciulla sbagliata, parlando personalmente con chi di dovere per salvaguardare l'incolumita' dell'idiota.
Oggi non lo rifarei, ognuno e' dueno del proprio culo.
A volte, sbagliando, pensai che, con poca differenza di TFR una fanciulla avrebbe preferito me piuttosto che il temba pesteboca e col pantalone di flanella tenuto su con la bretella fino sotto all'ascella.
Pero' a certe conclusioni ci arrivi col tempo, non subito, specialmente se arrivi da contesti come Villaggi e Palestre dove tutto e' facile e a portata di mano.
Non sono mai andato alla ricerca della modella o della ballerina strafiga anche se poi sono arrivate anche quelle.
Ho conosciuto, come e' capitato in altre parti del mondo, Italia in testa, fanciulle normali con storie normali.
Quando parlo di storie normali, a Cuba, parlo di abuela enferma, foto dei figli, case senza piso, problemi veri ed inventati che rendono cosi' unico quel posto.
Ho conosciuto parecchi italiani ma raramente ho fatto comunella con loro.
Ancora oggi, anzi direi sopratutto oggi, pur non disdegnando 4 chiacchiere con chi capita, viaggio da solo, al limite accompagnato da qualche vecchio amico cubano.
I pasia', se posso, li evito e questo mi creato una cattiva reputazione fra i connazionali.
Cattiva reputazione di cui vado fiero e che mi appunto al petto come una medaglia.
Buona parte delle amicizie e conoscenze cubane nate allora sono ancora le stesse di adesso, ovviamente fatti salvi quelli che se ne sono andati, sono al gabbio o cavalcano nelle praterie dei Grandi Spiriti.
Mentre molti turisti che c'erano allora, oggi, probabilmente per l'eta' del dattero nel frattempo sopraggiunta, hanno cambiato completamente il loro modo di vivere Cuba io continuo, tutto sommato, a fare la vita di allora.
Vado meno in disco...ma della disco di quegli anni...magari parleremo un'altra volta.
Continua...

M&S CASA PARTICULAR HA AGGIUNTO UNA CASA

12 commenti:

  1. Se volevano far fuori Sinisa ieri sera, i giocatori del Toro, avevano l'occasione d'oro.
    Sarebbe bastato un pareggino scialbo e la garrota era belle che pronta, al di la delle dichiarazioni dovute del Pontefice Urbano I.
    Invece e' finita con il vero Capitano Moretti che chiama Sinisa in mezzo al capannello di giocatori che festeggiavano la vittoria.
    Il cetnico finisce in mezzo al gruppo e si becca pure qualche scappellotto dai giocatori festanti.
    Il testone ha finalmente cambiato modulo giocando a 3 a centrocampo, via l'inutile Niang e tutto e' andato subito meglio.
    Certo non bisogna dimenticare che nelle ultime partite mancavano Barreca, Lyanco, Obi, Acquah, Ansaldi e il Gallo, tutti potenziali titolari, situazione che avrebbe creato problemi al Barcellona, figuriamoci al Toro...
    Prendiamo sempre gol incredibili come quello di ieri ma perlomeno si e' rivisto il cuore Toro, i Fratelli sugli spalti dopo una breve protesta iniziale hanno apprezzato l'impegno...a noi alla fine basta poco.
    Ansaldi e' tanta roba, vale 2 Zappacosta, Obi se non si infortunasse ogni 2 partite segnerebbe 10 gol a campionato, H2o e' il solito cagnaccio e il Gallo, anche al 30% come ieri, e' il Gallo.
    Abbiamo ancora fuori Lyanco e la promessa Bonifazi oltre che, ieri, El General e Barreca che dovrebbero rientrare domenica, almeno non dovro' piu' vedere quella sciagura di De Silvestri.
    Ora abbiamo Inter a Milano e Napoli in casa, nulla da perdere, giochiamocele con allegria.
    Abbiamo 16 punti come Milan e Viola, coi 2 incredibilmente persi col Verona saremo a 18, coi 2 che la var ci ha fottuto a Bologna avremo i punti dei ciclisti.
    Ora avanti tutti insieme!

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  2. Aumenta il numero di amici che, ogni giorno di piu', prende in considerazione l'ipotesi di trasferirsi in pianta stabile a Cuba.
    Mi arrivano mail e messaggi con richieste di consigli sul come muoversi quale papeles fare ecc...
    L'esodo dall'Italia e' sotto gli occhi di tutti, possiamo anche raccontarci che siamo il piu' bel paese al mondo da dove pero' tutti se ne vogliono andare.
    Un amico con cui parlavo ieri, che sta' preparando il grande salto, mi dice che il paese e' sul punto di implodere e che quando accadra' lui vorra' essere lontano.
    Del mio socio Simone ho gia' detto.
    Io per ora sono concentrato sull'Italia e le mie cose ma viaggio sul doppio binario.
    Aspetto che Simon si sistemi a Cuba e che, se riusciremo, le nostre cose inizino a muoversi, poi vedremo.
    Cuba e' piena di italiani che ce l'hanno fatta, come ci insegna l'esperienza di M&S ma non lo sbandierano, fortunatamente per loro, sui social evitando di finire in pasto ai comemierda che bivaccano sui siti.
    Il 2018 ma anche il 2019 saranno decisivi per molte cose.
    Restate in zona.

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  3. Anuncia Cuba nuevas medidas migratorias

    Con estas decisiones, se da continuidad a las adoptadas en enero de 2013, como parte de los esfuerzos que el país realiza en aras de fortalecer aún más las relaciones de Cuba con su emigración, proceso iniciado en 1978 por el Comandante en Jefe de la Revolución, Fidel Castro Ruz


    Como parte del continuo e irreversible proceso de actualización de la política migratoria del país, el Gobierno cubano ha decidido aprobar las siguientes medidas, las que entrarán en vigor el 1 de enero de 2018:

    Eliminar la “Habilitación” del pasaporte para los viajes a Cuba de los emigrados cubanos.
    Autorizar la entrada y salida a Cuba de ciudadanos cubanos residentes en el exterior en embarcaciones de recreo, a través de las Marinas Turísticas Internacionales Hemingway y Gaviota-Varadero. Una vez que estén creadas las condiciones, se ampliaría progresivamente a otras marinas.
    Permitir la entrada a Cuba de los ciudadanos cubanos que salieron ilegalmente del país, excepto aquellos que lo hicieron a través de la Base Naval de los Estados Unidos en Guantánamo.
    Eliminar el requisito de avecindamiento para que los hijos de cubanos residentes en el exterior, que hayan nacido en el extranjero, puedan obtener la ciudadanía cubana y su documento de identidad.

    Con estas decisiones, se da continuidad a las adoptadas en enero de 2013, como parte de los esfuerzos que el país realiza en aras de fortalecer aún más las relaciones de Cuba con su emigración, proceso iniciado en 1978 por el Comandante en Jefe de la Revolución, Fidel Castro Ruz.

    Por otra parte, el gobierno estadounidense ha decidido reducir drásticamente el personal de su Embajada en La Habana y suspendido la emisión de visas en su Consulado. El traslado a Colombia de los ciudadanos cubanos para obtener visas de inmigrantes, y a terceros países para otros tipos de visados estadounidenses, sin ninguna garantía de su otorgamiento, además de encarecer considerablemente los viajes, los hace prácticamente inviables. Esto afectará directamente a las familias cubanas que, en lo adelante, no podrán obtener sus visas en La Habana y enfrentarán mayores obstáculos para visitar a sus familiares, e incluso para quienes desean emigrar.

    La infundada y arbitraria decisión de expulsar de su territorio a 17 funcionarios de la Embajada de Cuba en Washington, incluyendo una parte importante del personal del Consulado, tendrá un impacto negativo en los servicios consulares y dificultará en particular los viajes a nuestro país de los cubanos residentes en los Estados Unidos.

    El Gobierno de Cuba continuará estudiando nuevas medidas de actualización de su política migratoria.

    Próximamente, se publicarán en la Gaceta Oficial las distintas normas jurídicas que acompañarán la implementación de estas medidas y se ofrecerá también a la población información adicional sobre los procedimientos que se pondrán en vigor.

    Esta información estará igualmente disponible en las 189 Oficinas de Trámites del MININT, con representación en todos los municipios del país; en la Oficina de Atención a la Población de la Dirección de Identificación, Inmigración y Extranjería, a través del teléfono 18808; así como en el Sitio Web “Nación y Emigración” http://www.nacionyemigracion.cu/ y en los distintos sitios web de las Embajadas y Consulados cubanos alrededor del mundo.

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  4. Questo è cambiato poco dopo il periodo special per sopravvivere dovevano fare le p....e, in quel periodo era dura pure per noi turisti negozi completamente vuoti fame fame fame per loro, il rammarico ché certi connazionali si approfittarono della situazione sposando troie è l'ho hanno presa nel culo,zio cagnon

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    1. Vero anche se io questa gran fame in giro non l'ho mai vista....
      Alcuni sposavano troie altri tiravano su figli non loro...
      È successo un po' di tutto in quegli anni.

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  5. L'impressione è che quella Cuba fosse più semplice. Giuseppe

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    1. Forse, almeno per noi, era piu' semplice "approcciare" certe situazioni.
      Oggi se a una tipa entrano alcuni centoni al mese dall'exterior e ti presenti con la braga di flanella o con la maglietta di 3 taglie piu' piccole questa ti manda a stendere.
      Allora magari finiva in altra maniera.

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  6. Carles Puigdemont è in Belgio. Ufficialmente per una riunione con i partiti fiamminghi, ma il viaggio assomiglia a una fuga, vista la denuncia ricevuta oggi dalla procura generale spagnola. Con lui tutti i membri del governo catalano destituito. Puigdemont dovrebbe comparire nelle prossime ore per una conferenza stampa nella sede della Generalitat di Bruxelles.
    La Repubblica catalana, a tre giorni dalla proclamazione, sembra già svanita nel nulla. Sul tetto del Palau della Generalitat sventola ancora la bandiera spagnola. Ha avuto effetto la sospensione operata dal governo spagnolo venerdì scorso. Niente resistenza, ma tanta incertezza, i funzionari non sanno dove stanno i loro capi, né in cosa consista il commissariamento di Madrid. Quello che è molto più chiaro è l’ambito giudiziario, la partita più complessa per i leader indipendentisti.
    Puigdemont è stato ufficialmente denunciato dalla procura generale per ribellione, sedizione e malversazione. Solo per il primo di questi reati rischia fino a trent’anni di carcere. Stesse accuse per la presidente del parlamento (sciolto da Rajoy) Carme Forcadell. Non è stata chiesta la carcerazione preventiva, ma gli indagati dovranno pagare una cauzione di 6,2 milioni di euro. Pena sequestro dei beni personali.
    Per ora soltanto il responsabile del Territorio, Josep Rull, si è presentato stamattina in ufficio. Una foto postata su Twitter e poco più. Il ministro degli interni spagnolo Zoido si mostra compresivo: «Possiamo passare nelle loro sedi per recuperare i beni personali». Dopo di che dovranno intervenire i Mossos d’Esquadra, la polizia catalana, anch’essa controllata da Madrid, dopo la cacciata del maggiore Trapero.

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  7. hola! questa Cuba non l'ho mai vissuta, già nel 2005 quando cominciai a girare en coche tour il campo era differente da come lo descrivi. In quel de victoria de las tunas ci passai per la prima volta 3gg nel 11/2006 mi ricordo che la farandula girava intorno alla disco luanda, chicas buenisimas segun mi gusto amante de las blanquitas infatti in capitale las mas hermosas eran las tuneras y las camagueyanas. Poi ci sono stato altre volte sempre di passaggio stavo in casa carlos ( non mi sembra faccia parte di ms ) vicino alla disco, nessun problema per le ospiti ma erano altri tempi. Mi piacciono questi racconti. Anche io sempre pagato senza problemi e preferisco il pago directo a quello indiretto del "novio", negli anni ho visto certe scene demenziali dove pareva che fosse lo yuma ita a fare un favore alla cubana quando invece la cosa è differente. chao Enrico

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  8. In realtà le richieste per Tunas su M&S sono rare.
    Se qualcuno chiede Grande Torino lo fa contattando direttamente me o la casa.

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  9. Per me sono vent'anni esatti dalla mia prima volta a Cuba...1997...avevo 18 anni...con record personale di giorni passati nella nostra amata isola,dell'estate 2000....48 notti...che tempi...che ricordi...!blanco79

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  10. Io un unica volta sono arrivato a starci 2 mesi.
    Decisamente troppi.
    3 settimane sono perfette.

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