giovedì 22 febbraio 2018

CUBANI NEGLI USA -2-



Prima di indicarvi l'esatta ubicazione dell'emigrazione cubana negli Stati Uniti vi ripeto, il succo dell'ultima medidas del Trumpo che, questa volta, invece di fare danno a Cuba, lo provoca a tutta la gusaneria associata.
Fedele al dettame che “prima viene l'America” il Trumpo ha dato una bella sforbiciata ai fondi che l'amministrazione destinava per “lo sviluppo della democrazia in determinata aree geografiche”.
Ovviamente il tipo di democrazia lo decidono loro come loro decidono le aree geografiche.
Le organizzazioni antigovernative cubane all'estero erano fra le maggiori beneficiate di questi fondi, cosi' come le ladrones en blanco e la bloggara a gettone all'interno dell'isola.
Il taglio sara' di circa il 50% dei fondi, per una volta il Trumpo ne ha fatta una giusta.
Torniamo ai cubani negli Usa.
Ben il 78% vive in Florida, nel New Jersey il 4% mentre il California solo il 3%.
Il 68% del 78% che vive in Florida e' concentrato fra Miami-Dade, Broward, Hillsborough e Palm Beach.
Neanche brutti posti verrebbe da dire, meglio di Caselle, Casalpusterlengo, Desio e Settimo Torinese.
Il 64% vive nell'area metropolitana di Miami, mentre il 6% ha trovato rifugio in quella della Grande Mela.
Percentualmente rispetto agli altri stranieri che vivono begli Usa la popolazione cubana fa un uso molto meno probante della lingua inglese, fa piu' fatica ad apprenderla e ad usarla.
Normale se si vive in barrios hispanici e si frequentano solo cubani.
Nel 2016 il 64% dei cubani presenti da almeno 5 anni faceva un limitato uso della lingua inglese, la media di tutti gli stranieri nello stesso periodo e' del 49%.
Solo il 5% dei cubani parla fluentemente inglese contro il 16% di tutti gli altri emigranti.
L'eta' media dei cubani presenti negli Usa e' decisamente maggiore rispetto a quella delle altre popolazioni nate all'estero e di quelle nate negli Usa; 53 anni per i cubani 44 e 36 per gli altri.
Il 28% dei cubani ha piu' di 65 anni contro il 15% del resto degli emigranti, di conseguenza i cubani impiegati sono percentualmente meno rispetto ai cittadini giunti da altri paesi.
I maligni potrebbero pensare che, conoscendoli bene, questo non dipenda solo da situazioni anagrafiche.
Sempre nel 2016 si rileva che il 58% dei cubani con piu' di 16 anni lavora contro il 66% e il 62% degli altri stranieri e dei nativi.
Il 22% dei cubani con piu' di 25 anni ha uno o piu' titoli di studio contro il 30% degli emigrati e il 32% dei nativi, questo dato non lo avrei detto...visto l'alto tasso di alfabetizzazione cubano.
Guadagnano anche di meno; 39 mila dollari l'anno contro i 54 mila degli altri e i 58 mila dei nativi. In controtendenza il discorso delle naturalizzazioni, qua' i cubani, sempre nel 2016, diventati cittadini Usa sono il 58% contro il 49% degli altri. Questo ovviamente grazie ai vantaggi della Ley de Ajuste Cubano. Il 17% dei cubani non hanno assicurazione sanitaria contro il 20% degli altri e il 7% dei nativi. C'e' da dire che molte coperture di cui usufruiscono i cubani, grazie alla legge di cui sopra, sono pubbliche....non private. Concludendo, se si sommano gli emigranti di questi decenni con quanti cittadini statunitensi hanno antecedenti cubani, si puo' tranquillamente affermare che oltre 2 milioni e mezzo di cubani o di cittadini di origine cubana sono oggi presenti sul suolo statunitense. Queste sono le cifre; come vivevano, cosa facciano, a che livello sociale possano ambire e' un bel mistero. Sicuramente e' finito l'assistenzialismo da parte del governo americano, cosi' come sempre meno parenti sono disposti a tenere in casa chi pensa di aver trovato l'Eldorado comportandosi da parassita. La festa e' finita anche e sopratutto da quelle parti.

22 commenti:

  1. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump considera anche l’ipotesi di armare gli insegnanti - appositamente formati - per evitare che si ripeta una strage come quella del giorno di San Valentino in una scuola di Parkland, in Florida, in cui sono morte 17 persone.
    «La esamineremo con attenzione. Capisco che è un’ipotesi controversa, ma siamo qui per ascoltare», ha detto Trump durante una lunga «sessione di ascolto» alla Casa Bianca dove ha convocato ragazzi sopravvissuti, genitori di vittime, insegnanti. Secondo quanto riportato dal presidente, basterebbe armare il 20% degli insegnanti di una scuola per fermare i maniaci.
    Tra lacrime, appelli, rabbia e dolore, le testimonianze si sono susseguite viaggiando lungo toni diversi: dalla disperazione inconsolabile di uno studente che nella sparatoria di Parkland ha perso il suo migliore amico. Alla frustrazione di un padre che, con riferimento al killer 19enne, al presidente ricorda: «Se non è grande abbastanza per comprare una birra non dovrebbe essere in grado di comprare un’arma». E la rabbia incontenibile di un altro genitore che tuona: «Sono arrabbiato... perché non vedrò più mia figlia. Quanti altri ragazzi ancora? Non chiuderò occhio fino a quando non si farà qualcosa!». Un tono certo irrituale quest’ultimo per un intervento alla Casa Bianca, ma che va avanti per minuti e non si placa. Immagini - tra l’altro trasmesse in diretta da vari network tv - che di certo faranno discutere, proprio nel giorno in cui migliaia di ragazzi in Florida e a Washington hanno lasciato le loro classi per scandire il loro appello ultimo: «Mai più!».
    Il presidente Trump da parte sua promette ascolto e azione. Sono qui «per ascoltare», ha sottolineato in apertura dell’evento alla Casa Bianca, tornando a garantire che si lavorerà sui controlli e le verifiche cosiddette di `background´ per i detentori di armi o potenziali tali, ha menzionato la possibilità di alzare i limiti di età per l’acquisto di armi, è tornato quindi a rimarcare anche la necessità di vigilare sulla salute mentale. «Ascoltiamo, poi ci mettiamo al lavoro. E non solo a parole come in passato. Lo risolveremo», ha affermato.
    Ma intanto chi protesta disertando le ore di lezione potrebbe subire gravi ritorsioni. Varie scuole stanno infatti minacciando gli studenti che hanno in programma di manifestare in tutti gli Stati Uniti per chiedere leggi più ferree sulle armi. Soprattutto in Texas. Il sovrintendente del distretto scolastico Needville Independent School, di Houston, Curtis Rhodes, ha avvertito in un post su Facebook che «chiunque partecipi a proteste di stampo politico sarà sospeso per tre giorni», indicando che saranno tutte le scuole pubbliche della città a non tollerare le manifestazioni durante l’orario scolastico.

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  2. Il conto provvisorio è di circa 200 milioni ma potrebbe arrivare a sfiorare il miliardo di euro. É questo l’ammontare delle bollette elettriche non pagate dagli utenti morosi che in base alle sentenze del Tar e del Consiglio di Stato, formalizzate dall’Autorità per l’energia, verrà spalmato sulle fatture di pagamento inviate ai consumatori di energia elettrica in regola con il saldo delle bollette. Nella sostanza alla stragrande maggioranza delle famiglie, visto che si stima che solo una percentuale del 2,8% degli utilizzatori di energia non sia a posto con il proprio fornitore di energia elettrica.
    La decisione di «spalmare» sui consumatori in regola i costi degli insoluti dei clienti morosi nasce dal fatto che alcune aziende elettriche di minori dimensioni sono entrate in crisi quando hanno dovuto pagare ai fornitori quanto dovuto senza che le somme fatturate ai proprie clienti fossero state saldate. In pratica ai cosiddetti «oneri di sistema», ovvero a tutte quelle voci improprie di costo che si scaricano sulla bolletta elettrica e che vanno dallo smantellamento del nucleare, agli incentivi alle energie rinnovabili, alla copertura delle agevolazioni tariffarie per i treni, al sostegno alla ricerca, fino alla copertura dei bonus sociali, si aggiungerà questo nuovo costo. Saranno quindi i consumatori in regola a farsi carico di rimborsare alle società elettriche di distribuzione l’ammanco creato da chi evade la bolletta. Secondo alcuni si tratta di una vera e propria «socializzazione degli insoluti».
    Sul piede di guerra le associazioni dei consumatori, da Adusbef a Federconsumatori. Secondo Federconsumatori, «per recuperare le somme dovute dagli utenti morosi è necessario agire con gli strumenti appropriati, attraverso un’azione di recupero mirata», continuano l’associazione dei consumatori sottolineando «che, stando ai dati dell’Autorità per l’energia, le utenze che risultano morose sono in larga parte relative alle piccole e medie imprese. Proprio per questo appare ancora più assurdo ed improponibile far pagare ai cittadini i costi a cui le imprese non riescono a far fronte». Si invita poi a valutare le situazioni di morosità, «disponendo le opportune misure per i casi di morosità incolpevole e di povertà energetica che, sempre più spesso, non riguardano solo famiglie ed anziani, ma anche giovani, specialmente studenti». Infine Federconsumatori chiede «una vera e necessaria riforma dei bonus energia, gas e acqua», di cui «ad oggi solo una minima parte dei cittadini che ne avrebbe diritto usufruisce, a causa di ostacoli e lungaggini burocratiche».

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  3. sono gianni siamo sempre alle solite chi paga deve sempre pagare di più ,mi ricordo che una ventina di anni fa le bollette luce acqua e gas erano eque adesso un salasso gigante
    il discorso e che nelle bollette ci mettono dentro quote di tutto come nella benzina ,posso dirti ne ho le palle piene
    volevo chiederti una cosa nelle foto che posti si potrebbe mettere la didascalia perché alcune non riesco a individuare di dove sono scusatemi qualche errore un saluto a tutti

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    1. Ciao pensa che sicuramente paghiamo anche le bollette dei campi rom come ciliegina sulla torta.

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    2. Gianni le foto che sto' pubblicando le ho fatte a La Habana durante il mio ultimo viaggio.
      Non sempre so di dove si tratta, vedevo qualcosa che mi piaceva e facevo una foto.
      Quella di copertina di oggi e' di un palazzo che mi ricordava le ville baronali in Sicilia che ho tanto amato durante le stagioni in quella terra.
      Deve essere vicino al porto turistico.

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  4. Walter non so se sia un caso ma questo mese mi e' arrivata una bolletta decisamente piu' alta rispetto al normale non so se e' per questa cazzata o e' un conguaglio.
    Non capisco perche' tocchi a noi rimediare alle inadempienze di certa gente.

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  5. Walter e' anche piacevole vedere che siamo sempre di piu' su questa piccola isola.

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  6. Strano,come hai messo in risalto,il dato di alfabetizzazione piu' bassa rispetto agli altri migranti. Giuseppe

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  7. Credo dipenda dal fatto che i cubani hanno un eta' piu' alta rispetto agli emigranti di altri paesi, probabilmente c'era meno accesso alle scuole oltre le superiori decenni fa a Cuba

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  8. Ho una suegra che si divide tra la Florida, dove ha un figlio e la Virginia , dove vive l'altro.
    E' potenzialmente un bancomat che ogni mesi porta 800 $ ....per questo è molto amata dai suoi adorati figli varones che ormai se la sballottano : 6 mesi con uno e 6 mesi con l'altro....
    E' stata in Italia più di 2 anni ma poi la nostalgia della hispanidad , o più facilmente altro , l'hanno portata en la Yuma.
    Su maletin...

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    1. Yes , 6 mesi a Okeechobee e 6 mesi a Richmond

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    2. Il primo nome sa di coccodrillo solo a pronunciarlo. ..

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  9. hola! per me la distinzione fondamentale rimane tra quelli de la primera hora arrivati en florida con le valigie piene di dollari che hanno spauto integrarsi al 100% sia come lingua che come cultura anglofona che quelli dall'esodo de mariel in avanti che si sono ammassati en barrios latinos e che si sono trasferiti fisicamente ma non volutamente integrati ( come anche il resto de los latinos ). Riguardo a las remesas se non ci fossero quelle dagli ee.uu. sarebbe ancora più dura en la isla. chao Enrico

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    1. Diciamo anche che almeno fino a Clinton anche quelli che arrivavano con le pezze al culo venivano ampiamente foraggiati dall'amministrazione statunitense.
      Poi, paulatinamente, la festa e' finita.

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  10. vado fuori tema che bello prendere un volo a 150 euro ida e vuelta por 15 dia per cuba me gusta mucho hihihihi ciccio simone il romagnolo

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  11. Milco, da dove hai preso questi dati?
    Voglio usarli per prendere per il culo il parentado che sta tra gli imperialisti.

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  12. https://oncubamagazine.com/sociedad/la-emigracion-cubana-a-eeuu-en-cifras/

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  13. no milco l' ultima volta che sono andato 24 ore di ritardo di cui io lo sapevo io le ho tramutato in un volo e il volo adesso mi è costato cosi ciccio simone il romagnolo

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