martedì 27 febbraio 2018

ZERO SU QUATTRO



Capita spesso di fantasticare sul fatto di trasferirsi armi e bagagli dall'altro lato del bloqueo, sopratutto in questi tempi in cui il nostro vivere, nell'opulento occidente, diventa ogni giorno piu' problematico.
Si sono fatti, abbiamo fatto, mille discorsi.
Ognuno ha detto la sua, io ho reiterato il fatto che il passo definitivo, con ogni probabilita', mai lo faro' mai, ma che sicuramente, dopo le 60 primavere, almeno 5/6 mesi ogni anno li passero' col culo al caldo.
Mentre noi chiacchieriamo su questi massimi sistemi c'e' chi il passo lo ha fatto davvero in questi anni.
Ne conosco personalmente 4 che, con la famiglia, (moglie cubana ovviamente) hanno deciso di andare a vivere a Cuba in pianta stabile.
Un paio hanno fatto questa scelta nel momento stesso in cui le opzioni lavorative in Italia erano diventate poco soddisfacenti, il gioco non valeva piu' la candela.
Uno e' andato in pensione mentre l'ultimo e' sbarcato a Cuba grazie a mamma'....che, pur di non averlo piu' fra i piedi, ha pagato viaggio, casa, e contributo mensile per lui, moglie e figlia.
Due di queste 4 coppie avevano anche dei figli che hanno abbandonato la loro vita italiana, la scuola e tutto il resto per ricominciare nella maggiore delle Antille.
I figli sono quelli che hanno avuto meno problemi.
Nessuno dei 4 matrimoni in questione ha resistito ad un cambio cosi' radicale di stile di vita.
Non vuole essere una statistica, sicuramente non e' la cassazione, ci saranno senza dubbio 1000 coppie a cui tutto e' andato bene, io racconto, come sempre, cio' che conosco e che ho potuto osservare coi miei occhi.
Dopo i divorzi, 3 di loro sono rimasti a Cuba con residenza permanente, uno ha avviato una discreta attivita' che gli consente di vivere piu' che decorosamente.
Il quarto e' tornato in Italia, grazie ad una colletta di amici che gli hanno comperato il boleto de avion, altrimenti non so come avrebbe potuto tirare avanti.
Le mogli, in un primo momento, si erano dichiarate contentissime di mollare il bel paese per, finalmente, tornare nella loro Patria.
Era quello che desideravano, sostenevano che da noi non c'era futuro, che il freddo non lo sopportavano piu', meno ancora sopportavano la gente.
Poi pero' hanno scoperto che un conto era, come prima, farsi un mese di vacanza da....turista con il borsillo pieno, il budget alto e la cara da yuma, un altro e' viverci con i soldi contati, la spesa da fare, i rompimenti di coglioni quando manca tutto e via discorrendo.
Finiti i bei periodi italiani, le estati sulle nostre spiagge, i ristoranti alla moda, i supermercati pieni di ogni ben di Dio, lo especular al telefono e via discorrendo.
Non solo.
Visto che la nuova vita cubana non risultava poi cosi' interessante hanno iniziato a guardarsi intorno alla ricerca, probabilmente, di qualche altro straniero che potesse rimetterle in gioco restituendo loro la bella vita da cui erano fuggite.
I nostri compatrioti hanno dovuto mollare la casa che avevano acquistato per vivere a Cuba, (a dire il vero uno l'ha divisa e vive con parecchi affanni nella sua meta') per acquistarne un'altra, magari piu' modesta ma senza la scassaminchia istituzionale fra i piedi.
Le ex mogli oggi vanno e vengono da Cuba al loro nuovo paese d'adozione, che in un paio di casi....e' lo stesso di prima, in compagnia del nuovo benefattore in carica, i figli sono rimasti a Cuba vivendo un po' dal padre e un po' (quando c'e') dalla madre.
I mariti se ne sono fatta una ragione, hanno smadonnato un bel po' all'inizio sopratutto disquisendo sul fatto che “finito Jamon, finito l'amor...”, un paio di sere anche mezzi sbronzi in compagnia del vostro umile scriba nelle vesti di ascoltatore.
Ora hanno optato per modelli piu' giovani, anche perche' due da 20 fanno sempre una da 40....
Quello che era un sogno da vivere insieme alla propria famiglia si e' trasformato prima in una sorta di incubo, poi in un opportunita' per ripartire verso una nuova esistenza, senza piu' zavorre ai piedi ne' fastidiose sanguisughe attaccate ovunque.
Ad ogni mio viaggio li vedo sempre piu' sereni e rilassati.
La vita, alla fine, e' quello che ti accade mentre fai progetti.

32 commenti:

  1. Cantando Marzo porta le sue piogge, la nebbia squarcia il velo,

    porta la neve sciolta nelle rogge il riso del disgelo, il riso del disgelo...

    Riempi il bicchiere, e con l'inverno butta la penitenza vana,

    l'ala del tempo batte troppo in fretta, la guardi, è già lontana, la guardi, è già lontana...



    O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia.

    Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale,

    la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare.

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  2. MASSIMO GRAMELLINI

    L’incredibile decisione della neve di scendere in inverno su Roma senza richiedere preventiva autorizzazione all’autorità competente ha prodotto qualche piccolo inghippo nella macchina solitamente impeccabile dei trasporti. Code da esodo biblico in aeroporti e stazioni, tabelloni di arrivi e partenze decrittabili solo da un esperto di scrittura sumera, passeggeri accampati intorno ai bivacchi di hamburger, in attesa del nulla. Gli italiani hanno maturato una sensibilità zen nell’affrontare i disagi. E sarebbero disposti a perdonare i dispetti della natura, se a essi non si aggiungessero quelli della burocrazia. Nei loro appassionati messaggi, i lettori raccontano di conversazioni surreali con il personale. Ore di attesa per sentirsi dire che il viaggio era cancellato e che per prendere il biglietto del successivo bisognava mettersi in coda da un’altra parte.
    Possibile che nessun Bill Gates abbia ancora inventato un programma che consenta allo stesso operatore di fare due operazioni diverse? Naturalmente sì. Ma ogni burocrazia prolifera sullo sminuzzamento delle competenze, che dà un senso alla sua struttura pletorica, anche se il prezzo da pagare è la paralisi. L’impiegato, persino quello attraversato da scariche periodiche di umanità, ha il terrore di uscire dal proprio perimetro. E la paura di inimicarsi i suoi superiori lo porta a infierire sui clienti, che in fondo sono solo coloro che gli pagano lo stipendio.

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  3. io da sposato ti dico mantengo la cosa così da il prossimo anno 2 mesi e pico a cuba con lei nella sua casa sei mesi lei nella mia casa se non gli sta bene cazzi miei vamos a ver ciccio simone il romagnolo

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    1. Tu vivi sulla riviera romagnola che e' tanta roba.
      Da me in questi giorni sembra di stare in Lapponia....difficile ambientarsi.

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  4. Cosa si aspettavano? La stessa vita italiana? Giuseppe

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    1. Probabile.
      A Las Tunas non si vive male ma ci sono periodi in cui, dinero en la mano, non trovi quello che cerchi che a volte e' il basico per vivere decentemente.
      Se non metti in preventivo questo parti gia' male.
      Per noi sarebbe una novita' ma loro che a Cuba ci sono nate, dovrebbero averci fatto il callo.

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  5. Siamo alle solite ....quando si ragiona con la pinga e non con la testa il più delle volte la pinga la si ritrova nel botacaca :-(
    Comunque ognuno è responsabile delle sue azioni e non si decide con el revolvaro puntato alla tempia.

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    1. Non sarei cosi' drastico.
      Se qua' si perde il lavoro o le opzioni sono limitate, a Cuba c'e' magari la casa della famiglia di lei vivibile perche' non provarci?
      Sai bene cosa ci costa vivere un mese da questo lato del bloqueo.
      Non c'e' nulla da inventare da noi...o guadagni il giusto o finisci sotto un ponte.

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  6. molte cubane si si aspettano la vita da yuma senza fare un cazzo si ciccio simone il romagnolo

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    1. Se non sono mai uscite lo capisco anche.
      Ma sei hai vissuto qua' e sai il valore del denaro dovresti avere rispetto per il tipo di vita che, eventualmente, tuo marito ti puo' regalare a Cuba.

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  7. Santa Fè - Nel mio ultimo viaggio ho conosciuto un sardo che si è trasferito da 3 anni, sposato con una cubana ha vissuto in Sardegna per 10 anni, la figlia ha all'incirca quell'età.
    Si è licenziato da un lavoro a tempo indeterminato, ha investito il tfr in una pizzeria prevalentemente da asporto, cucina anche delle ottime lasagne, è uno sveglio ed è anche un ottimo fabbro e si da da fare nel campo della falegnameria, tutto questo gli è servito per costruirsi la pizzeria 4 mori ed ora si è messo in moto per creare due piccoli chioschi di patatine e pollo fritto.
    Ha da quasi un anno preso la patente cubana, nazionalità già da tempo, ha acquistato un vecchio carro del 59 (benzina) che da quest'anno sta "boteando" da e per la capitale con un chofer affidabile, acquisto costato circa 15.000 cuc, rientrerà da questa spesa in circa 30 mesi, prossima tappa acquistare un'altro carro ed allargare la flotta.
    La moglie è quella che rimpiange di più la Sardegna, sopratutto il fresco..lui? più cubano dei cubani.
    La famiglia unita è essenziale in queste scelte e il coraggio di mollare tutto deve essere condiviso.
    Abbiamo fatto lunghe chiaccherate ma io rimango dell'idea che dividersi tra le due isole per me è l'ideale, anche perchè ho l'impressione che stando fisso a Cuba il fascino farebbe i conti con la realtà quotidiana e dopo qualche anno sarei forzato a sognare un'altro approdo..
    Questo per dare speranza a chi sposa una cubana e si trasferisce nell'isola, banale dire che non tutte le cubane "adorano il jamon a discapito dell'amor", poi se l'uomo non "sirve" non è colpa delle cubane.
    Alcuni consigli per chi vuole traferirsi a Cuba, non partite all'avventura e programmate almeno due o tre progetti alternativi, non scordatevi mai che gli emigranti siete voi e che niente vi è dovuto, per ultimo armatevi di pazienza a tempo indeterminato.
    Se potete, se volete, se l'idea vi martella ogni giorno..PARTITE E CORONATE IL VOSTRO SOGNO PERCHE' SI VIVE UNA VOLTA SOLA.

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    1. Tutto condivisibile.
      Il sardo ha per caso il locale a Camaguey?

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    2. Santa Fè- No, ha tutto nel Municipio di Playa (La Habana)

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  8. daccordo tio gi ciccio simone il romagnolo

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  9. hola! purtroppo Cuba rende impossibile il trasferimento anche con capitali adeguati dello yuma di turno che deve per forza legarsi ad un cubano ed alla fine non è mai veramente dueño de nada. Poi la cosa molto difficile ad oggi è stare in pianta stabile mesi consecutivi sulla isla, una volta abituato ad una vita en la yuma con l'essenziale del mondo globalizzato non puoi tornare a Cuba in mezzo alla scarsità di beni primari, fuori dal mondo , costretto a fare mille giri per ogni cosa e con prezzi alti. Una situazione sopportabile a scadenza ma non a largo plazo. chao Enrico

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    1. Con la RP a qualcosa, non molto, hai comunque diritto.
      Dovrebbe essere la base di partenza se scegli di vivere a Cuba.

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  10. A 60 anni con una rendita almeno discreta e per solo un periodo durante l'anno, tipo questi mesi da noi freddi, Cuba diviene un opzione già più fattibile

    Pensare di farlo ben più giovani,magari con dei figli ed in pianta stabile, per me è follia.

    Ma ognuno, ovviamente, fa le proprie scelte. Mat.

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    1. Se pero' qua' le opzioni finiscono che fai?
      Almeno Cuba puo' rappresentare il piano B.
      Condivido il discorso dei periodi che e' quello a cui, fra meno di un lustro, arrivero'.

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    2. per carità, mi rendo conto che da noi ci siano situazioni molto difficili e quindi non avendo nulla da perdere, uno ci prova e con magari un appoggio a cuba (fidanzata/moglie etc) sopravvive. Ma non vorrei essere nei loro panni.Mat.

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    3. Infatti sarebbe bene non fosse una scelta obbligata.

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    4. Santa Fè- Qualcuno scorda che a Cuba, oltre che la lotta per sopravivere come da noi, esistono altre realtà, a parte quelli con molta ma molta grana (vai per esempio ai raduni Harley de La Habana..)esistono belle realtà di famiglie con casa bilivelli B&B, piscina, carro, e una volta ogni due mesi a Varadero...
      Se uno usa il cervello anche a Cuba fà il signore, poi come ben dice Milco a volte anche avendo il denaro non si trova il prodotto che cerchi.

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    5. BEH...MOLTI PROPRIETARI DI CASE DE RENTA A LA HABANA CON CUI LAVORIAMO SONO ECONOMICAMENTE DEI GRAN PRIVILEGIATI

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    6. X Santa Fe: Si ma parliamo di un 1-2% di popolazione che per motivi più o meno chiari si é comunque tenuto una bella casa anche post revolución ed ora ne raccoglie i frutti. Pensare oggi di fare una casa particular come si deve nei luoghi di maggior entrata turistica é costoso e non semplice. Mat.

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    7. Santa Fè - Mat non mi infilo nel discorso di chi e come ha ancora la casa di prestigio, chi frequenta o conosce Cuba sà..però posso assicurarti che la percentuale è molto più alta, per quanto riguarda gli investimenti, parlo ovviamente di quello che possiamo permetterci noi e non i cubani, posso solo dirti che Cuba rimane sempre un'incognita e se alzi troppo la cresta ti rimane nulla, questo vale per le disco, i ristoranti e qualsiasi investimento che frutti denaro rapidamente, bisogna tenere un profilo basso e modesto perchè nell'isola è impossibile non incorrere in qualche infrazione, basta un sacco di riso comperato nel mercato illegale, un sacco di cemento che sei costretto a comperare fuori dai mercati convenzionali perchè sennò rimani con la placa a metà..
      Molti locali chiusi per una bronca, stranamente dopo che il proprietario cominciava ad incassare grosse cifre, se poi trovano qualcuno con droga AMEN.
      Quando per esempio decidi di costruire e lo fai come consigliato senza permesso, attendendo come fa tutto il mondo che passi l'ispettore che come da prassi blocca i lavori, ti mette una multa e poi ti concede in breve tempo il proseguo della costruzione, a fine lavori saranno passati 3 ispettori ma la cifra è sicuramente alla nostra portata, se nel frattempo uno degli ispettori è stato arrestato (carcere duro..) rimani in apnea per settimane come quando la tua squadra calcia un penalty nel derby al 93°!
      Non per sentito dire ma storie di vita vissuta..
      Questa è Cuba, dove tutto si può fare ma allo stesso tempo tutto è vietato, se fosse cosi facile viverci e barcamenarsi nelle lunghe trafile burocratiche l'isola avrebbe minimo 50 milioni di abitanti!

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  11. in piana stabile sono daccordo con mat devi essere una persona molto strana però' ognuno la vede sempre a suo modo ciccio simone il romagnolo

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  12. Come diceva il grande Mujica: "hay que tirar y vivir comprando y tirando. Y lo que estamos gastando es tiempo de vida, porque cuando yo compro algo, o tú, no lo compras con plata, lo compras con el tiempo de vida que tuviste que gastar para tener esa plata."

    Il tempo, ma anche la qualità della vita, valgono più di tutto il resto.
    Io lavoro circa un mese l'anno per pagare le spese della macchina, mediamente un altro mese lo passo guidando. Circa la metà di quello che guadagno se ne va in tasse ed altra mierda simile, senza che torni indietro nulla.
    Basta come motivazione?

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  13. Direi che basta e ci cresce pure ma.....come uscirne?
    Non chi lo ha gia' fatto....parlo di noi.

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    1. Hermano, restando qui non se ne esce.
      Questa è l'unica cosa che so darti per certa. La soluzione a questo enigma ciascuno la deve trovare per se.

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    2. Lo so.
      Il problema e' che piu' vorrei staccare piu' mi ritrovo invischiato in nuovi lavori, nuove opportunita'.
      La volata e' lanciata ma....ci vuole tempo.

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  14. Un incendio de grandes proporciones causó disturbios en la Base Naval de Guantánamo estadounidense en Cuba, detonó varias minas en suelo cubano, y obligó a un inusual operativo entre los dos países que sostienen un largo diferendo sobre esa instalación militar.

    Según Associated Press, la portavoz de la base, Julie Ripley, confirmó que el incidente se produjo a mediados de la semana pasada y que Cuba envió un helicóptero y varios miembros del equipo de bomberos de la provincia de Guantánamo, a bordo de varios camiones. Todos participaron en el ejercicio de emergencia para extinguir el fuego.
    La cooperación, precisó Ripley, califica dentro de los acuerdos bilaterales establecidos para casos de emergencia donde la vida del personal estadounidense en la base corra peligro.
    La colaboración cubana en estos casos es uno de los pocos acuerdos refrendados por Cuba en los últimos años sobre la Base de Guantánamo, a la que tanto el gobierno de Fidel Castro antes como el de Raúl Castro ahora, han considerado ilegal.

    El incendio se produjo en una sección poco habitada de la base, y aún así debieron ser evacuadas 300 personas. La base tiene 5,500 habitantes.
    El siniestro ocasionó la detonación de varias minas en el perímetro alrededor de la base, en suelo cubano. La parte estadounidense no puede confirmar si pobladores cubanos debieron ser evacuados también.
    No se reportaron heridos entre el personal estadounidense, que el viernes último pudo volver a sus hogares en el área afectada.

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  15. Penso a chi compra casa a Cuba, si separa, e non ha i soldi per comprarne un altra...che brutta fine sarebbe...umiliarsi così quando invece dovremmo viverci e goderci l agognata pensione non è il max...

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  16. Ciao Milco con piacere continuo a seguirti anche se non partecipo mai alle discussioni ,seguendo i commenti che trovo interessanti vorrei porre un quesito X chi a più esperienza in campo ,secondo voi con la RP si può fare di vivere 6 mesi a Cuba e 6 in Italia e se la di può chiedere da qua in Italia (ovviamente essendo già sposato con una Cubana in Italia )

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