La
génesis del dominó ocurrió en China hace mil años, y nace a partir de los
juegos de dados con seis caras .Las fichas eran de hueso y llevaban a cada lado
un alfiler u ojiva que sujetaba una lámina de ébano para ocultar al contrario
los puntos. Así surgió el famoso y simbólico contraste blanco y negro que
identifica al dominó. A mediados del siglo XVIII aparecen los primeros
vestigios de este juego, particularmente en Italia y Francia. En buena parte de la isla, los
cubanos juegan una variante de este juego que para muchos es un deporte y para
otros un entretenimiento. En el Domino Cubano o doble nueve, participan 55 fichas 40 sobre la mesa
y 15 dormidas y que solo se juega en las zonas occidental y central del país ,a
diferencia de las 28 del tradicional, en la zona oriental de Cuba:
Santiago, Guantánamo, y Holguín.
De esta manera se utilizan solo siete fichas por jugador del doble
blanco al siete. Lo que resulta lamentable es que en algunas ocasiones va
acompañado de gritos, fichas tiradas sobre el tablero y palabrotas que suelen
rodear una mesa de dominó donde cuatro cubanos se juegan el talento y la
habilidad.
De cualquier forma los criollos plantamos un dominó en cualquier
momento y lugar, así lo expresan estas fotos, y …a jugar se ha dicho.
Il domino rappresenta uno dei
buchi neri della mia conoscenza di Cuba, ce ne sono altri, spero di poter
essere “allievo” ancora a lungo per poter imparare tante altre cose.
In
realta' il discorso e' ben piu' vasto; investe tutti i giochi da tavolo e non
soltanto quelli.
Saranno 25 anni che non faccio una partita a carte, scacchi, dama,
scarabeo, monopoli o quello che volete voi.
Nel mio pc non c'e' un solo gioco, stesso discorso per quanto riguarda
il movil.
Il mio non e' un atteggiamento snobbistico, semplicemente mi rompo i
coglioni a giocare, sia che si tratti di giochi tradizionali sia che si parli
di cose su pc.
Ho pochissimo tempo libero,
preferisco utilizzarlo leggendo un buon libro oppure, come accade durante i
miei viaggi a Cuba, di portarmene dietro 4/5 per farne un'autentica
scorpacciata.
Il domino appunto ricade in
questo tipo di discorso.
Ho perso il conto delle feste
a cui ho partecipato dove, a un bel momento, qualcuno mi invitava a sedermi per
giocare.
Le regole me le hanno spiegate
piu' volte....e' che proprio non mi viene voglia, non mi interessa.
Anche perche', giocando a
coppie, mi toccherebbe qualche abuelo incazzoso che alla mia prima cazzata,
fatta ovviamente alla prima mossa, mi manderebbe por la pinga seduta stante.
Pero' che spettacolo vederli
giocare!
Altro che i nostri
vecchiarilli, nelle bocciofile che peleano per la briscola tresette con davanti
un bicchiere di rosso da 4 soldi.
Questi quando si incazzano lo
fanno sul serio, si dicono cose che da noi romperebbero irrimediabilmente
amicizie decennali.
Da loro, finita la partita, si
abbracciano come se nulla fosse successo.
Se capito a casa de abuelo e
abuela della familia mentre giocano sul portal, e' gia' un miracolo se si
accorgono della mia presenza tanto sono ingrifati dalla partita, l'ennesima,
che stanno giocando.
Loro giocano pro bono ma mi si
racconta che ci sono partite dove girano dei bei quattrini.
Mentre da noi i giochi di
carte o cose simili sono legati ad un certo tipo di generazioni, il domino a
Cuba e' trans generazionale, nel senso che ci gioca sia gente di una certa
eta', i quarantenni ma anche i ragazzi piu' giovani.
Per i ragazzini credo che sia
ancora un po' presto.
Ovviamente questa passione
segue il cubano anche una volta uscito dal paese, decine sono le fotografie di
Little Habana dove vecchi cubani giocano a domino esattamente come se fossero
ancora a La Habana vieja.
Bellissima la foto che, a
Baracoa, il giorno dopo dell'uragano Irma, ritrae a giocatori con un tavolo in
mezzo alla strada ,l'acqua al ginocchio, che si godono la loro partita come se
nulla fosse successo.
Cuba e' anche questo.
P.S. Buona Pasqua a tutti voi e alle vostre famiglie.
Dopo il fantastico esordio a Roma dove ha effettuato 74 spettacoli sold out in tre mesi di permanenza con più di 250mila spettatori e dopo aver effettuato una rappresentazione speciale nella sala Nervi il 20 dicembre scorso per Papa Francesco, approda per la prima volta a Torino al Parco della Pellerina (Corso Lecce) da oggi, venerdì 30 marzo, fino al 1°maggio lo spettacolo "CirCuba", che mescola danza folklore e arti circensi sulle melodie rumba, merengue, cha cha cha e salsa. Un grande show solare, allegro divertente e ritmato adatto a tutta la famiglia.
RispondiEliminaIl paese occupa un ruolo di spicco nel campo della musica, è qui infatti che nascono alcuni dei generi più belli della musica come il son (padre di tutti i ritmi di Cuba), il mambo e soprattutto la salsa, vero e proprio ritmo nazionale, che viene ballato in maniera stupenda praticamente ad ogni ora del giorno.
I cubani sono infatti dei veri e propri maestri nel ballo e vederli ballare (o ballare insieme a loro) è un vero e proprio spettacolo, soprattutto in occasione del Carnevale, che si svolge verso fine estate e che viene vissuto con grande enfasi dal popolo cubano.
Per questa suggestiva creazione, è stata selezionata una cinquantina di artisti dalla più famosa scuola di circo a L’Havana. Tutti condivideranno il palcoscenico sotto lo chapiteau e ci inviteranno a celebrare con gioia e buon umore, l’ingresso in questa isola ricca di allegria, bella gente e bellezza naturale conosciuta al mondo per il suo splendido mare, per i suoi palazzi colorati ma anche per la sua musica; è proprio attraverso la musica, la danza, il canto e il circo che questo show prende forma con 12 suggestivi quadri.
MASSIMO GRAMELLINI
RispondiEliminaOgni volta, verso la fine di marzo, lo Stato italiano si arrende ai suoi limiti e lo comunica all’opinione pubblica in una cerimonia autopunitiva, altrimenti nota come resoconto annuale delle dichiarazioni dei redditi. Dalla geremiade di dati appena pubblicati, relativi all’anno di scarsa grazia 2017, si evince che quasi un contribuente su due non arriva a 15.000 euro l’anno, poco più di 1200 lordi al mese. Una cifra che forse consente di sopravvivere in un paese di campagna, con l’orto in giardino e la casa ereditata dalla nonna. Ma che in nessuna città, neanche di piccole dimensioni, garantisce un vitto e un alloggio decenti. Se questi numeri, che al Sud assumono contorni da carestia endemica, corrispondessero alla realtà, avremmo le strade stracolme di cenciosi e un paio di rivolte popolari in corso, perché nessuna ideologia spinge i popoli alla ribellione quanto la lotta contro l’appetito.
Intendiamoci, il malessere è diffuso e la povertà in crescita, come la massa di persone che non trovano più lavoro o lo trovano, ma senza stipendio. Eppure i ristoranti continuano a riempirsi, per fortuna gli alberghi di Pasqua sono vicini al tutto esaurito e il denaro depositato in banca non accenna a diminuire. Chiederei perciò allo Stato una cortesia. La smetta di pubblicare il rendiconto delle sue Caporetto fiscali. Questa dichiarazione rituale di impotenza non fa che gonfiare la vena populista di chi la ascolta e talvolta ha il vizio di pagare le tasse per tutti.
Ricordo con simpatia di aver assistito a una mega rissa durante una partita di domino in piena strada a L'Avana 😂
RispondiEliminaPS Voglio andare a vedere il circo di cuba, sono troppo curioso. Tu hai in programma di andarci?
Tanti auguri di buona Pasqua anche a te
Sono quasi in partenza Ste...
RispondiEliminaIeri sera cenato dopo la partita coi miei Villans al circolo del tennis vicino alla Pellerina.
Bello il telone coi colori della bandiera.
Suppongo trattasi di circo senza animali. Giuseppe
RispondiEliminaSi, credo anche io....discorso ampio quello degli animali al circo...ma non e' questa la sede adatta.
EliminaRECENSIONE AD UN MIO LIBRO.
RispondiEliminaE' un libro da bere, tutto in un sorso, che comunque conferma quanto e come ci comportiamo noi Italianos nel mondo, comunque sempre meglio di quei tripponi di tedeschi a mio modesto parere, e troppi ne ho visti.
Con gli Israeliani mi sono trovato bene, erano con me in piattaforma petrolifera tanti anni orsono, in petrol bras quando era un gigante petrolifero mondiale prima che i due presidenti della compagnia se la pappassero(compresa la Wilma Rousself).
Sono di poche parole e taccagni i giusto che basta, ma duri a morire e/o a perdere, meglio lasciare stare un ebreo a dormire, sai per me è un problema di Religione, noi eredi Templari di ultima generazione non è che li possiamo sopportare più di tanto.....vabbè.... lasciamo stare discorsi religiosi che è meglio.
Avendo letto il tuo secondo libro adesso mi scarico il primo, e poi me lo "bevo" anche quello velocemente, ho voglia di vivere
PASQUALE
Grazie per le belle parole
EliminaGrazie Aston, leggo soltanto adesso, mi interessa molto la regla de ocha è tutto quello che rappresenta la Santeria e il Sincretismo, ne faccio una questione personale oltre che dell’ordine che rappresento. Il tuo blog rimane sempre il migliore in Italia e fa vedere una Cuba reale per quello che è. Grazie per il tuo blog e grazie anche a estefano per il suo aiuto .
Eliminapako65
Mi dispiace cari miei ma a noi qui a Roma nun ce batte nessuno ����in fatto di buche semo i numeri uno, e da quando c’è la Raggi, abbiamo fatto il record di gomme spaccate e avantreni rotti. La Raggi sicuramente verrà ricordata come il peggior sindaco di Roma dal dopoguerra a oggi. Le strade sono un campo di battaglia io faccio circa 80.000 km annui e ne vedo in giro, ma Roma rimane prima in classifica . Buona Pasqua Pasquale
RispondiEliminapako65
Il problema e' stato mettere due ragazzette senza esperienza e con poche qualita, Raggi ed Appendino, a capo di due grandi citta'.
EliminaTrattasi di disastro annunciato.
Migliaia di persone si sono radunate dalla mattina per il funerale di Emiliano Mondonico, morto giovedì dopo sette anni di battaglie contro un tumore all'addome, alla chiesa di Santa Maria e San Sigismondo, nella piazza centrale di Rivolta d'Adda, il paese in provincia di Cremona dove l'allenatore era nato 71 anni fa. Applausi, bandiere, fumogeni e il coro 'Emiliano passaci la sedia' hanno accolto il feretro. Nella folla anche un paio di tifosi con una sedia brandita in aria (un'altra da cucina è stata esposta a una finestra in un palazzo davanti alla chiesa), in ricordo della celebre protesta contro l'arbitro nella finale di coppa Uefa del '92 tra Torino e Ajax, una delle immagini icona della carriera dell'allenatore.
RispondiEliminaTifosi e appassionati con le maglie, le sciarpe e le bandiere delle squadre guidate da Mondonico, dall'Atalanta al Torino, passando per Cremonese, Fiorentina e Albinoleffe- Numerosi gli ultrà con striscioni ed enormi bandiere, ma anche conoscenti, paesani, famiglie con bambini e persone che hanno incrociato Mondonico negli oratori o nelle comunità, come 'L'approdo', dove l'allenatore aiutava i tossicodipendenti a liberarsi da alcol, droga e gioco d'azzardo attraverso il calcio. Il rito delle esequie è celebrato da don Dennis Feudatari.
Il feretro è giunto in chiesa a bordo dell'auto funebre, con attaccate decine di sciarpe di squadre di calcio, accompagnato dai famigliari, attraverso due ali di folla composte di tifosi, amici e appassionati. Fra i personaggi del mondo del calcio presenti al funerale dell'allenatore il presidente del Torino, Urbano Cairo, il club manager della Fiorentina, Giancarlo Antognoni, e diversi ex calciatori, come Filippo Inzaghi, Paolo Pulici, Gianluigi Lentini e Angelo Carbone. Nella chiesa di Santa Maria e San Sigismondo, nella piazza centrale di Rivolta d'Adda, ha trovato posto solo una parte delle persone accorse, e una folla ascolta il rito dall'esterno grazie ad alcuni altoparlanti. Il feretro di Mondonico verrà sepolto nel cimitero locale.
Durante il rito funebre monsignor Dennis Feudatari ha ricordato la sua ultima brevissima conversazione domenica scorsa in piazza a Rivolta con Mondonico che, pochi giorni prima di arrendersi al tumore, riuscì solo a a dire: "E' dura". Il monsignore ha ricordato la sua capacità di andare "oltre la carriera di allenatore e calciatore, la sua continua ricerca di trovare altri luoghi e circostanze dove giocare la vita, dove darsi tutto a tutti".
CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Romagna, Ceppitelli, Castan; Faragò, Deiola, Barella, Padoin, Miangue; Sau, Pavoletti. A disposizione: Rafael, Crosta, Andreolli, Dessena, Cossu, Giannetti, Pisacane, Ionita, Lycogiannis, Ceter, Han, Caligara. Allenatore: Lopez
RispondiEliminaTORINO (3-5-2): Sirigu; Nkoulou, Burdisso, Moretti; De Silvestri, Acquah, Rincon, Baselli, Ansaldi; Falque, Belotti. A disposizione: Coppola, Ichazo, Bonifazi, Valdifiori, Berenguer, Edera, Ljajic, Obi, Barreca. Allenatore: Mazzarri
Si e' vinto 4-0 a Cagliari; gol di Yago, Lo Zingaro, Ansaldi, Obi.
RispondiEliminaI gol nel secondo tempo dopo che e' entrato il serbo, speriamo che Mazzarri recepisca il messaggio.
Comunque ci voleva anche per onorare il ricordo del Mondo.
Santa Fe- Il serbo ha cambiato volto alla partita, bella giornata di festa con un centinaio tifosi granata presenti tra Club di Sassari e Ultras da Torino..grappa e filu ferru come pioggia!
RispondiEliminaDillo al nostro scienziato che continua a tenerlo in panca.
RispondiEliminahola! io qualche volta gioco, doblar è una de las esencias de Cuba. quando parti? Enrico
RispondiEliminaQualche giorno.
RispondiEliminaIl circo di Cuba vale i soldi del biglietto. Grandi artisti. Li ho visti a Roma a dicembre. P68
RispondiElimina