mercoledì 28 marzo 2018

STRADE



Molte persone con cui parlo, quando sono a Cuba, mi raccontano che non vogliono mai rentare auto o scooter a causa della paura nei confronti della condizione in cui, a loro dire, versano le strade cubane.
Conoscendo bene la maggior parte di loro non sono sicurissimo che questa sia la versione...giusta, piuttosto trattasi di caimani ben nascosti nelle tasche che impediscono alla mano di prendere possesso del sudato habeo.
Le strade cubane.
Le ho girate e frequentate in lungo e in largo, vi posso dire che, a meno di non addentrarci nella selva, tutto sommato, non sono cosi' male.
Non parliamo di autostrade californiane ma sulle condizioni del manto stradale, noi italiani, e' bene si stenda un pietoso velo, visto come siamo conciati.
Sull'autopista sono presenti buche, questo si, ma non ci ho mai visto nessuna auto con passeggeri e tutto sparire nel nulla.
Bisogna guidare con un po' di attenzione, la cosa mi sembra abbastanza naturale.
La caretera central, da S.Spiritus a oriente, e' messa un po' peggio, di notte ci vogliono molti occhi ma piu' per evitare biciclette e coche senza nessuna luce di segnalazione, piuttosto che per buche o situazioni simili.
A La Habana, perlomeno nelle zone “nobili” la situazione e' buona, sicuramente nei barrios periferici ci saranno problemi ma questo capita in ogni periferia del mondo.
Ovviamente la realta' che conosco meglio e' quella tunera, in questi ultimi anni molte strade che erano sterrate sono state asfaltate, la parte centrale della citta' e' in ottimo stato, Avenida Cienfuegos e l'altra dove c'e' la facolta' Lenin hanno dei punti dove bisogna stare un po' piu' attenti, ma grossi problemi non ce ne sono.
In scooter, rispetto al carro, occorre fare piu' attenzione alle buche e agli avvallamenti che si formano dove ci sono i binari dei treni (dove fra l'altro e' d'obbligo il PARE) ma grossi rischi non se ne corrono.
Anche tutte le vie attorno al centro; Lico Cruz, Marti', Cucalambe ecc sono in buono stato.
Certo che se ci si inoltra in Buena Vista profonda, Barrio Mexico o Nueva Sousa allora le cose cambiano ma questo, come dicevo, avviene in ogni periferia del mondo.
Da noi sta' impazzando la polemica per la situazione delle nostre strade; potrei dire Roma ma vi assicuro che la situazione qua' nel opulento nord del paese non e' certo migliore.
Faccio quasi 100 km al giorno in auto, vi assicuro che sono bastati 2 giorni di pioggia per aprire crateri un po' ovunque.
Inutile fare sterili polemiche, la situazione e' piuttosto chiara; se le gare d'appalto per fare o riparare le strade sono manipolate e le scelte vengono fatte sempre a favore di chi mette una offerta piu' bassa nella busta, e' naturale che poi vengano fuori lavori di merda.
Da Giaveno a casa mia sono 7 km di salita, da oltre 10 anni dopo una pioggia si aprono buche sempre negli stessi punti, le riparano, e alla prima nuova pioggia siamo di nuovo nella pauta.
Se il committente paga poco, la ditta incaricata usera' materiale di infimo livello.
Il giochino e' semplice, le strade si rompono, nuova gara d'appalto, bustarelle che passano di mano, lavoro assegnato sempre agli stessi coi risultati che vediamo.
Anche a Cuba vengono usati materiali da battaglia per aggiustare le strade, fra l'altro applicati con mezzi che da noi si usavano negli anni 50', ma...parliamo di Cuba.
In tutta onesta', devo fare molta ma molta piu' attenzione a guidare in Italia, rispetto a quanta ne metto quando sono nella maggiore delle Antille.
A Cuba un unico volo in scooter parecchi anni fa, sullo sterrato che da Puerto Padre va alla spiaggia, un bel volo dove mi feci pure male, mentre la fanciulla dietro non si fece nulla.
Pero' ero su uno sterrato e andavo forte, diciamo che me lo sono cercato.
Se guidi con prudenza, visto anche il poco traffico che trovi, i rischi sono minimi.

29 commenti:

  1. Nove anni di processo per mettere la parola fine su un tentato furto di melanzana del valore di venti centesimi. Il verdetto definitivo è stato emesso dalla Cassazione, che ha assolto un uomo di 49 anni di Carmiano, piccolo centro della provincia di Lecce, accusato del tentato furto. L’uomo fu bloccato dai carabinieri nel 2009, aveva appena accostato la sua auto a un campo coltivato dalla zona e - secondo gli investigatori - si accingeva a rubare gli ortaggi. Sulla vettura però è stato trovato soltanto un contenitore con la melanzana. Il caso è approdato in un’aula processuale e il processo - durante il quale il 49enne è stato assistito da un avvocato con il gratuito patrocinio in quanto privo di mezzi di sostentamento - si è concluso solo al termine dei tre gradi di giudizio. In appello l’uomo, che ha un precedente per un caso analogo, era stato condannato a cinque mesi di reclusione. Ma la Suprema Corte ha ribaltato la decisione assolvendo il 49enne e non risparmiando una bacchettata ai giudici per la «particolare tenuità» dell’episodio.

    NOVE ANNI PER UNA CALAVASA....MA QUANTO CI E' COSTATA TUTTA QUESTA PAGLIACCIATA??

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  2. La commissione dei diritti umani dell’Onu ha dichiarato ricevibile il ricorso presentato dall’ex presidente catalano Carles Puigdemont contro la lesione dei suoi diritti politici da parte della Spagna. La Commissione, che ora dovrà pronunciarsi sul merito della denuncia, riferisce la stampa catalana, nei giorni scorsi aveva già dichiarato ricevibile il ricorso di un altro leader catalano detenuto, Jordi Sanchez, chiedendo in forma cautelare alla Spagna di tutelare i suoi diritti politici.
    In Spagna intanto la protesta per l’arresto di Puigdemont continua: niente masse in piazza, è pur sempre martedì, ma in molti punti della Catalogna la mobilitazione va avanti, con azioni molti vistose. Strade e autostrade da nord a sud della regione sono state bloccate a partire dall’alba. I “comitati di difesa della repubblica” hanno costretto automobili e camion a lunghe code, vicino alla frontiera con la Francia, e nella provincia di Tarragona, verso Valencia. Le barricate sono formate da piccoli gruppi con bandiere indipendentiste, manifestanti molto giovani che chiedono la libertà “dei prigionieri politici” e promettono di andare avanti per tutta la notte.
    Poco dopo l’alba anche a Barcellona si sono svolte azioni di boicottaggio, per circa un’ora è stato interrotto il traffico sulla Diagonal e sulla Meridiana, due grandi arterie che attraversano la città. Poi la situazione è tornata alla normalità.
    Nonostante gli scontri di domenica notte, Barcellona resta una città tranquilla e sicura. Ma in tutta la Catalogna la tensione resta molto alta, il timore dei Mossos d’Esquadra, la polizia locale (oggi controllata dal governo spagnolo, in seguito al commissariamento della Generalitat) pensa che la Cup, il partito dell’ultra sinistra indipendentista, abbia di fatto “rotto l’armistizio”, che ha consentito manifestazioni pacifiche nel corso degli ultimi 5 anni.

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  3. io ogni tanto affitto la macchina per due o tre giorni cosa fattibile l' unica cosa almeno a santiago in centro i motori devi avere gli occhi anche dietro ciccio simone il romagnolo

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  4. Faccio troppi km per lavoro. A Cuba evito. Giuseppe

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  5. hola! non affitto el tur dal 2010 cioè da quando vado solo, una questione oltre che di budget anche di sicurezza e di aiuto nel caso succedesse qualcosa vedasi l'impossibilità de salida in caso di incidente anche senza feriti. Quando l'affittavamo lo facevamo da la capital arrivando anche fino a santiago, faceva parte dell'avventura ma era stressante. Oggi pago 25 cuc al dia ad un particular e la uso per fare circa 30 km a parte quando arrivo fino al parque central. Ma lo farò 3-4 gg a vacanza quindi non corro troppi rischi. Riguardo la manutenzione delle strade eccetto la via blanca, via monumental è quasi tutto baches y charcos almeno en la habana non turistica. chao Enrico

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  6. Affittare un particular è un'altra Buona soluzione

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  7. Milco....questa affermazione:"In tutta onesta', devo fare molta ma molta piu' attenzione a guidare in Italia, rispetto a quanta ne metto quando sono nella maggiore delle Antille..." non la condivido affatto...io affitto da molti anni l'auto tutte le volte e ogni volta las calles del pueblo sono piu disastrate....quest'anno mi hanno cambiato il volo da santa clara a cayo coco ed ho fatto di notte la costa sino a caibarien....dopo irma... e ho rischiato diverse volte con buchi immensi al lato della caretera senza alcuna segnalazione, cazzo lo vedi che 1 mq di strada è sparito...mettici un segnale

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  8. Ci mancherebbe Giumiro...mica la dobbiamo pensare tutti nello stesso modo.
    Non ho scritto che la caretera cubana e' uno spettacolo, semplicemente che a Cuba guido molto piu' tranquillo e rilassato che da noi.
    Sono appena arrivato in palestras, normalmente faccio 90/100 km al giorno.
    Per arrivare qua' OGGI mi sono puppato; 3 cantieri (e' iniziata la bella stagione...) con semafori mobili, i soliti 4 autovelox fissi, un pazzo che ha svoltato senza freccia a pochi metri da me, una donna che sfrecciava ai 30km/h in una strada provinciale dove superare e' complicato, buche, strade rotte, semafori rotti ecc.....
    In Piemonte...

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  9. La settimana scorsa , per una vacanza in Sicilia , ho rentato una utilitaria con la quale ho fatto più di 1000 km. nella bella Trinacria .
    Unica nota dolente la condizione delle strade dell'interno .... da Palermo a Caltanissetta , per le statali , era come andare da la Habana a Pinar del Rio . Più a sud verso Sciacca , fatta di notte senza alcuna luce , ho più volte rischiato l'incolumità mia e di chi stava in macchina con me.
    Cuba e Sicilia , per me , pari sono ...:-)

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  10. Con quello che hai bevuto e mangiato...te credo che eri poco lucido... :-)

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  11. milco uguale in provincia di rimini il motivo per me cuba è staccare stop per me se no la guida per me a cuba no problem ciccio simone il romagnolo no velos no etilometro niente

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  12. Ecco gia' no gli Autovelox e' una gran cosa.
    Qua' ti costringono a guidare come un bobo.

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  13. Ho fatto per due volte il tratto havana ciego de Avila cienfuegos in auto guidando e considero la carretera al límite della sufficienza. Ho sempre rentato carro e devo dire che Le strade a cuba sono generalmente pessime, ma in un paese dove la parola manutenzione non esiste sui vocabolari, c’e poco da stupirsi. Il paragone con l’italia qui per me proprio non regge. Da noi non sarà la Germania ma paragonarla a cuba proprio no. E non voglio provare a immaginare se mai liberalizzano le auto il caos che si creerà con alla base un sistema stradale inadeguato che necessita di una generazione per essere sistemato. Mat.

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  14. C'e' anche un'altro fattore che, almeno per me, fa pendere la bilancia a favore di Cuba.
    In Italia sono sempre di corsa,mi aspetta qualcuno da qualche parte e ci devo essere ad un determnato orario.
    Quindi il mio guidare, malgrado tenti di programmarmi bene gli impegni, risente di questo.
    Un cantiere, un nerd al volante, una zoccola che si rifa' il trucco mentre guida sono per me fonte di smadonnamenti senza fine.
    A Cuba....dove cazzo devo andare?
    Se arrivo mezzora prima o dopo cosa cambia?
    Quale impegno improrogabile devo mantenere?
    Nessuno.
    Di conseguenza guido in grazia degli Orishas

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    1. Verissimo, così come il fatto che ci sono veramente 4 macchine in croce en la isla, anche in centro a l’avana in orario di punta non si arriva al traffico di Milano a Ferragosto :-). Mat.

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    2. ecco perche sei piu rilassato milco, per quello è la stessa cosa per me...in moto è diverso perchè è piu snella e l'unica cosa che devi fare attenzione sono le buche...sarebbe piu rilassante se non ci fossero cani, biciclette senza freni, caretones, bicitaxi e persone non abituate a guardare prima di attraversare la strada....guidare il carro nel pueblo è uno stress unico

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    3. Diciamo che Cuba è anche questo...

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  15. Non mi ci far pensare. Oggi giorno libero devo scendere a Torino per commissioni.

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  16. Dopo una lunga battaglia ci ha lasciati il Mondo.
    Che la terra ti sia lieve Grande Mister e che la tua sedia rimanga in cielo in eterno, contro ogni ingiustizia.

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    1. Santa Fè- Grande Mondo riposa in pace.

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  17. Santa Fè - BUONE NEWS DA CUBA, vi inoltro ciò che mi ha comunicato mia suocera stanotte:"En Santa Fe se está reparando todo ,las calle, el policlínico, se están pintando los edificio, se están reparando los círculos infantil ,las tiendas ect y para eso hay brigadas ,bueno tu tio esta en una de ellas y le va de lo mejor gana 500 pesos semanal."
    Da dieci anni a questa parte è la prima volta che avvengono forti investimenti come questo, Santa Fè si trova nel Municipio di Playa, confinante con la Marina di Hemingway.
    Ottimo segnale, davvero ottimo segnale.

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  18. Ad Amatrice ancora battono i denti...

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  19. Il calcio pane e salame, la sedia sventolata come una scimitarra, «noi gli indiani e loro i cowboy», «è chiaro che...»: Emiliano Mondonico era tutte queste cose e altre insieme. Era un uomo prima di essere un allenatore. un uomo che non ha mai perso di vista che cosa ci stiamo a fare sulla terra. Non quando era un tecnico promettente a Cremona dove allenava un giovanissimo Gianluca Vialli; non quando a Bergamo è diventato emergente portando l’Atalanta di Stromberg e anche di Nicolini e Bonacina, fino alla semifinale di coppa delle coppe. E infine nemmeno quando è entrato nella categoria dei tecnici di successo sulla panchina del Torino: riemerso da un nulla chiamato serie B e con lui arrivato fino al terzo posto in campionato, alla finale di Coppa Uefa persa senza perdere in finale, alla vittoria della Coppa Italia. E infine neppure quando dopo aver girato e rigirato tra serie A e B ha iniziato la fase più dura della sua vita, da sette anni la lotta al cancro senza mai perdere di vista gli uomini. Ha insegnato il football agli ex tossicodipendenti, agli ex alcolisti, ai figli di un dio minore, ai ragazzi cui la vita ha voltato le spalle.


    Visto ora, il calcio del Mondo, era un calcio antico: perfetto quando la vittoria valeva due punti e un pareggio fuori casa era un punto guadagnato e non perso come invece si pensa ora. Tattico e astuto, concreto e un po’ piangina, ha sfiorato la gloria un paio di volte. La sua sarà sempre nella storia come l’Atalanta dei miracoli, il suo Toro invece è stato un capolavoro di equilibrio, gli han sempre dato del difensivista e lui, oplà, scartava sul campo una formazione con Lentini, Martin Vazquez, Scifo e Casagrande. E Policano che faceva il terzino, ma pure il quinto attaccante. Poteva permetterselo: in difesa aveva delle guardie armate come Bruno e Annoni, un cervello fino come Cravero, e due dighe a centrocampo come Fusi e Venturin. In porta un ragazzino biondo lanciato in un derby, ne avrebbe fatta di strada Marchegiani.
    Il Mondo ci metteva la sua astuzia, il suo modo di intendere il calcio, mordi e fuggi, quel Toro volava ma sapeva chiudersi che stanarlo era un problema. La giacca granata con le maniche tirate su assolutamente fuori moda, ma il Mondo era fuori moda perché le mode non gli sono mai interessate. Per il tifoso del Toro sarà per sempre l’uomo della sedia alzata: ribellione contro una decisione di un arbitro nella notte colma di brividi e di delusione di Amsterdam, lui che ribelle un po’ lo è stato davvero, lui che da giocatore fu caricato di un peso troppo forte, quello di sostituire almeno nel ruolo Gigi Meroni. Quella sedia è finita sulle magliette dei tifosi del Toro e dal loro cuore non se andrà mai. Come non se andrà mai Emiliano Mondonico. Dal cuore di tutti quelli che hanno amato il calcio. Almeno quanto lo ha amato lui.

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  20. Quanto a strade anche in Italia stiamo messi sempre peggio. Poi in occasione del giro d'Italia qualche amministratore di ricorda di buttare un po' di asfalto per tappare le buche.P68

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  21. ADDIO MISTER MONDO !
    IL TORO CHE CI HAI INSEGNATO SARA’ PER SEMPRE UNA SUBLIME “IDEA” !I!
    Una delle più belle definizioni del Toro è quella che ci diede qualche anno fa’ il Mister Mondonico. “Aldilà dei risultati, dei calciatori, allenatori e dei presidenti,il Toro per noi è prima di tutto un’idea. L’idea costante e ribelle che si deve lottare per un mondo migliore”.
    Questa sua definizione è talmente perfetta che rievocare i suoi fantastici successi sportivi, la beffa di Amsterdam e la coppa Italia del 93 (ultimo trofeo vinto dal Toro nella sua storia fino a oggi) su tutti, risulta comunque secondario.
    Un uomo di calcio, di strada, di campagna, di saggezza e cultura. Curioso e interessato in tutto. Amava confrontarsi su qualsiasi tema e gli piaceva dare tutta la sua esperienza e conoscenza a chiunque gli si rivolgeva. Professionista serio, talentuoso sul campo e in panchina e consapevole di esserlo. Amava la musica. Il beat ma anche i cantautori italiani e i Nomadi. Ci fece il bellissimo regalo per i nostri 30 anni di attività, venendo a cantare sul nostro palco in un concerto epico a HMA, veramente una delle soddisfazioni e uno dei più bei riconoscimenti della nostra carriera.
    L’anno scorso a Crema parlammo molto, mi disse che il “mostro”(il suo male) è sempre in agguato e che bisogna sempre stare pronti a combattere. Due sabati fa’, dovevamo incontrarci alla cena con tutti gli ex finalisti di Amsterdam, lui non se l’era sentita di venire e il segnale era risultato preoccupante.
    Da alcuni post pubblicati sui social in questi ultimi 3 giorni dalla figlia Clara, ho intuito che forse era in arrivo ciò che mai avremmo voluto.
    Clara è stata una figlia per il suo papà, è una donna dolce e tenace proprio come Emiliano e come la sua terra sulle rive dell’Adda.
    Mi vanto, ci vantiamo di aver conosciuto il Mondo e con lui condiviso momenti splendidi e gli saremo per sempre grati per ciò che ci ha dato e insegnato.
    Riposa in pace Mister, te lo meriti, faremo di tutto per portare avanti al meglio ciò che ci hai insegnato. oSKAr STATUTO

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  22. Cuba l'ho fatta in lungo e il largo (?) con la macchina, e di cose assurde me ne sono capitate a bizzeffe.
    Sull'autopista nacional, sulla ochovia, sulle strade del campo, in città. Ovunque.
    Sull'autostrada ricordo: tratti dissestati non segnalati, alcune "bolle" di asfalto che si alzavano da terra come delle palle da bowling, impossibili da vedere da lontano.
    Avvallamenti non segnalati... una volta nei pressi di Santiago mi è sembrato di rivivere una puntata di Bo & Luke. Dietro una curva stretta un canalone di scolo delle colline vicine e la mia macchina che volava come se fosse il Generale Lee. Molto divertente, se devo dire la verità, ma altrettanto pericoloso.
    La dueña di casa all'Avana me lo diceva, sta attento che sull'autostrada ti cappotti all'improvviso! Poi ho capito perché, fortuna che sono piuttosto prudente.
    Poi ci sarebbe da fare anche un discorso a parte sul parco auto che circola, che rende una barzelletta la pericolosità delle strade.

    Nonostante tutto trovo bellissimo guidare a Cuba, e tremendamente rilassante.

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  23. Parco auto che paghiamo a prezzo folle

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