Le foto che vedete sono
quelle del parque centrale di Las Tunas in venerdì sera.
Deserto, vuoto, inabitato.
Questo, ovviamente, vale
anche per i 4 giorni precedenti della settimana, il sabato e la domenica
c'e' un po' piu' di movimento per la fiesta sponsorizzata dal comune,
ma si tratta di una cosa prettamente cubana in cui noi culi bianchi
siamo a malapena tollerati.
Questo anche se mi piace,
il sabato, aggirarmi fra i banchetti ed ascoltare la buona musica di
strada...ma non e' questo il punto.
Da capitale del sesso
cubano Las Tunas si e' trasformata nella capitale del nulla cubano.
Oramai sono circa 3 anni
che la situazione e' questa, mentre in passato c'erano stati alti e
bassi, ora pare che la situazione sia definitivamente stabilizzata in
questa direzione.
Nelle case de renta oramai
e' quasi impossibile portare una ragazza senza che la stessa venga
puntata, poi puo' succedere....se c'e' un rapporto che dura da anni,
se lo straniero sa come muoversi e se le fanciulle non sono le
veterane combattenti che si aggirano nel parque o nelle 2 vie
adiacenti, che ci siano delle scappatoie.
Riunioni, minacce,
ispezioni, chisme, chivatones, pute chivate....di tutto un po' per
scoraggiare le duenas delle case de renta a passare in cavalleria la
presenza di una fanciulla nella casa.
Oramai, come ho detto
altre volte, non si tratta neanche piu' di perdere la casa, si va in
galera.
Altre 2 duenas da inizio
anno sono finite al gabbio per non precisate ragioni.
In citta' ad aprile quasi
solo turisti 60/70 enni lungodegenti, gente da 6/8 cuc al giorno che
creano piu' problemi rispetto a quanti benfici possano apportare.
Molte case de renta si
stanno domandando se vale la pena rischiare il culo ogni giorno per
permettere ai culi bianchi di fare la vacanza che vogliono.
Molte licenze vengono
restituite, senza rimpianto alcuno.
Molti turisti cambiano
citta' appena sanno che tutte le ragazze saranno annotate.
Eppure basterebbe, come fa
il vostro umile scriba, frequentare ragazze che arrivano da altri
luoghi, gente che ha un regolare lavoro, dei figli, una vita
dimostrabile, andare in altre case che non siano quelle de renta,
organizzarsi un attimo per comunque passarla sempre bene.
Il problema e' che questo
tipo di vita non si improvvisa in 2 giorni, dietro c'e la
preparazione e l'esperienza di anni, l'aver sempre trattato bene le
persone che abbiamo avuto accanto, aver sempre fatto il nostro
dovere, magari non aver i pantaloni di flanella fin sotto le ascelle
tenuti su con i bretelloni e i caimani nelle tasche.
Oggi la situazione tunera
e' questa, inutile far grandi discorsi sul passato; sento gente
arrivata in citta' 5 anni fa che parla dei bei tempi andati....cosa
ne sanno di cos'era il balcon sull'oriente cubano 10/15 anni fa?
La Habana e' gia' un
discorso differente.
Parliamo di una enorme
citta' con milioni di abitanti e di case, dove la gente si fa i cazzi
suoi, il chisme e' infinitamente piu' limitato rispetto ad oriente.
Certo in centro Havana e
Havana vieja ci sono problemi analoghi, vi avevo parlato degli
italiani che hanno case de renta con cui collaboriamo che non vogliono
vedere il cliente soltero, specie se italiano, neanche da lontano col
binocolo.
Parliamo pero' di zone
facilmente controllabili, una renta accanto all'altra.
Se ti allontani, anche
solo al Vedado gia' la situazione cambia, e' piu' vivibile...carne'
en la mesa, i dati della fanciulla presi nel caso mancasse poi
qualcosa, ma tutto sommato una certa liberta' di manovra, anche
perche' los duenos non sempre sono presenti.
Hai le chiavi e...con
cuidao ti muovi di conseguenza.
Una grande citta' offre
grandi opportunita', magari non piu' quelle di un tempo ma comunque
ci si muove sempre con profitto.
Diverso il discorso nelle
provincie dove il controllo e' maggiore (sopratutto in periodi di
cambio di Presidente), le risorse economiche piu' limitate e la paura
del gabbio presente nei duenas ogni singolo giorno che gli Orishas
mandano sulla terra.
BUONA LIBERAZIONE A TUTTI!
L'Avana itinerario turistico n.1
RispondiEliminaScritto di Alessandro Zarlatti
Mi piace l'idea di suggerire alcuni itinerari avaneri un po' diversi dai luoghi consueti delle rotte turistiche. Non che non sia bello e, in un certo senso, necessario visitare il museo de la Revolucion o la Plaza de la Catedral, ma non serve certo un mio post per avere questo tipo di dritte. Anche la guida scritta da un bambino di due anni prevederebbe determinate mete.
In più, ho l'impressione che certi percorsi così "ufficiali", all'Avana come altrove, sfiorino soltanto, a volte manchino del tutto, la sintonizzazione con un posto, con una città, con un mondo e quindi non ci permettano di iniziare quel processo di conoscenza che ogni viaggio ha nella sua promessa più profonda. Figurarsi, io neanche credo che l'osservazione di posti serva a conoscere niente. L'osservazione in sè non è niente. E neanche l'accumulo di informazioni su un determinato luogo. Ci rendono esperti ma non conoscitori. Buoni per partecipare all'Eredità ma non alla vita. Quando viaggiavo perchè ancora credevo che viaggiare fosse una cosa interessante e utile, evitavo come la peste musei e carovane esplorative e cercavo di sentire l'effetto che faceva applicare le mie solite routine di vita a quel nuovo scenario. Mi svegliavo alla solita ora. Leggevo. Scrivevo. Andavo a comprare qualcosa da mangiare, ecc. Uno dei viaggi più belli in questo senso fu in California, da solo, quando avevo circa 23 anni. Una routine molto pigra tra scrittura, lettura, meretricio, confezioni da 6 di birra e spostamenti minimi. In ogni modo, senza scivolare troppo in una visione omosessuale delle cose, a me sembra che il contatto con un mondo lo facciano gli odori, i toni di voce, la sessualità, gli sguardi dei bambini e degli anziani, l'atmosfera dei mercati, l'ordine delle cucine, l'odore delle persone. E poi quella strana energia che trasmettono i posti. Ecco, il mio maestro in questo senso, Giuseppe Ferraro, potrebbe metterci in piedi un trattato insuperabile. Ancora ho negli occhi la sua faccia spiritata quando, come un rabdomante farabutto, si posizionò in zona Tuscania (Vt) e diede il suo assenso energetico. "Sì, Alessà, questo posto lo sento positivo una cifra... procedi!". Fu bellissimo e mostruoso allo stesso tempo. Comunque sto sviando... Dunque, il primo itinerario Avanero per me comincia dal cimitero di Colon. È chiaro che molti lettori stiano in questo momento ravanando nei pantaloni producendo gesti apotropaici ma, davvero, il cimitero di Colon è in cima alla mia lista dei luoghi da visitare. Bello, dolce, morbido, così pieno di vita e di tracce vere di questo mondo che quasi trabocca di senso. Io ci vado almeno ogni due mesi. Mia moglie ancora mi asseconda, monta in moto rassegnata e dice: "Vamos!". È bello perdersi nei suoi vialetti, fermarsi a leggere gli epitaffi, osservare le architetture che vanno da un profondo barocco a un neoclassicismo spinto, si possono attraversare strati di storia, privilegi decaduti, anime dimenticate, eroi, vittime, ingiustizie inaccettabili. E poi quella mano cubana su tutto, quell'odore inconfondibile di questa città che in quel posto non è stemperato dai profumi d'oltremare nè dalle voci sopra le righe dei turisti paonazzi. Quel loro modo di avvicinarsi alla soglia del mistero, della morte, quel misto tra credulità e realismo quasi cinico. In questo senso sarebbe fondamentale anche fare un salto in qualche funeraria della città ma mi rendo conto che chiedo troppo ad un viaggiatore spensierato. Comunque è l'atmosfera, l'energia direbbe Peppe, che ti avvolge e ti calma.
Poi farei un salto su 26 che è proprio lì vicino. Solo un salto, pochi minuti nel cimitero cinese. Se non altro per vedere che anche i cinesi muoiono, argomento controverso, e per entrare, attraversando soltanto una strada, in quel mondo parallelo, quell'oriente di niente, che all'Avana sembra reggersi miracolosamente come un solaio sospeso nel vuoto. Poi si torna indietro, sempre su 26 ma andando in direzione della Ciudad Deportiva, nel Nuevo Vedado. Qui c'è il giardino zoologico. Non sono un appassionato di giardini zoologici ma ci si va per vedere i bambini. Una specie di contrappunto da due soldi ma due soldi preziosi se li sai spendere. Dopo il senso della morte, il senso della vita. Osservare i bambini cubani cura molte malattie, ne sono sicuro. Sono belli, tutti, anche quelli brutti. Hanno una vita prepotente negli occhi, hanno una luce interiore che ti acceca. Sono forti e leggeri allo steso tempo, ti fanno pensare ad una festa permanente di cromosomi freschi, potenti, che hanno da dire molte cose ancora al mondo, che vogliono fare storia, fare amori, fare idee, fare arte, cambiarla, rivoluzionarla, riderci sopra. Mi piace la loro educazione, il loro stare bene nel centimetro quadrato in cui si trovano. Lontano da quel senso di insoddisfazione di molti bambini italiani, tormentati, spenti, compressi. Quelli cubani sembrano sempre sapere qualcosa che tu non sai, e allora ti fanno sentire un coglione. Quella sensazione che sintetizza il detto: "se dopo due mani di poker non hai ancora capito chi sia il pollo da mettere in mezzo, allora il pollo sei tu".
RispondiEliminaVabbè, per oggi mi fermerei qui. Sono quasi sicuro che se nella vita facessi la guida turistica finirei ben presto a mangiare pane e cipolla. Come scrittore, invece, banchetti faraonici... Alla prossima!
Pero' Aston ti chiedo una cosa : tu hai scritto "...andare in altre case che non siano quelle de renta....", pero' come fa un turista normale ad andare in una casa cubana ? ? io so che posso andare solo in hotel o casa particular regolare...per te è più facile giustamente vai da anni.
RispondiEliminaciao guanabo
Sono 5 anni che vivo in case NON turistiche con la Visa Familiar.
RispondiEliminaNulla vieta poi di fare visita a un amico...magari non da solo...magari per un oretta...
hola! la differenza tra capital e provincia c'è sempre stata in questo senso, certo che quel parco me lo ricordo anche io molto più animato con la disco luanda nelle vicinanze mi pare. In ogni caso sapersi muovere en la isla è lo basico in ogni tema. chao Enrico
RispondiEliminaOggi il parco è così e lo è da almeno 3 anni.
EliminaCerto che non è un invito ad andarci. Giuseppe
RispondiEliminaAmico mio io scrivo di quello che vedo piaccia o meno.
EliminaMassimo Gramellini
RispondiEliminaUn partigiano di 92 anni entra nella sala dell’undicesimo Municipio di Roma con le gambe che tremano, ma solo per l’emozione. Si chiama Mario Di Maio, e non è parente. In occasione del 25 aprile, le stellate autorità che amministrano da par loro la Capitale lo hanno invitato a tenere un discorso sulla Resistenza a duecento studenti e pensionati della zona. Di Maio 92 alza lo sguardo verso le sedie e si accorge che sono vuote. Temendo che l’età gli abbia giocato un brutto scherzo, mette meglio a fuoco il panorama. In effetti due sembrerebbero occupate: dall’assessora e dalla sua segretaria. Ma le rimanenti centonovantotto languiscono di solitudine. Qualcuno si deve essere dimenticato di avvertire gli interessati, qualcun altro di controllare che fossero stati avvertiti, qualcun altro ancora di verificare che i controllori avessero controllato. L’esito di questo sforzo titanico di approssimazione è il deserto di poltroncine che si staglia a perdita d’occhio davanti al partigiano. Ma gli uomini del suo tempo sono stati forgiati in un materiale speciale. Di Maio prende posizione al centro del palco e, come se nulla fosse, declama alle sedie vuote una poesia sul bombardamento di San Lorenzo: «Sonano le sirene, che dolore/ Ognuno s’arifugia in un portone/ Tra qualche istante senti già sparare/ e qualche bomba cade a precisione»... Poi saluta il nulla e se ne va, non prima di averci indicato il nuovo nemico a cui opporre Resistenza. La sciatteria.
Milco ci dono restrizioni sempre piu ma chi conosce la realta ed e conosciuto... Come tu ben dici se non porta zortitas calleleras chismosas... C e sempre la soluzione.... E anche la alternativa.. Chiaramente nessuno rischia il culo per un desconocido... Io sono quasi 20 anni fuori dal giro delle casas particulares con la visa a2 e casa non ho mai avuto problema .. Ma penso che se dovessi alquilar nn andrei in bianco...
RispondiEliminaMagari prima dovresti....farti conoscere un po'
Eliminaciao Giuseppe sono gianni ,io penso più che liberati nel 25 04 1945 siamo passati di mano . scrivi proprio bene ciao
RispondiEliminaCiao Milco, bentornato (mi sa che sei sbarcato a Cuba con lo stesso aereo che mi ha riportato da questa parte del'Atlantico)
RispondiEliminaLa foto non mente e la situazione, almeno in "bassa stagione", é quella che descrivi
Avevamo già lungamente discusso sui problemi delle case de renta. Qualcuno non ci credeva ed altri affermavano che altrove si fa ancora quel che si vuole. Io credo che a parte la capitalll, dove per vari motivi i controlli sono piú blandi, la stretta ha riguardato tante altre città/province
A Tunas, come al solito, si fanno le "prove". A volte l'apretón diventa permanente mentre in altre occasioni, dopo un po', torna tutto com'era
Difficile prevedere come andrà questa volta Rolling Eyes
Ovviamente un calo del turismo non danneggerebbe solo i dueños delle case de renta. Meno turisti = meno soldi che girano
Del tanto ambito (dal governo) turismo familiare manco a parlarne. A Tunas con famiglia a far che? Rolling Eyes
Ció nonostante le autorità provinciali stanno investendo come non mai nello sviluppo/creazione/ristrutturazione di tante attività legate allo svago, alla gastronomia, ecc...
Sono argomenti interessanti che varrebbe la pena approfondire
COCOLOCO
Credo che in 2 anni di M&S ci sia arrivata una o forse 2 richieste per Tunas su centinaia...
EliminaUna famiglia al limite ci passa un giorno poi se ne va.
Vero molte cose sono state fatte, giustamente per migliorare le offerte per la popolazione non certo per un discorso legato all'incremento turistico.
Ma poi di quale turismo parliamo?
Dei muertos de hambre che fanno le pulci alla duenas se chiede 2 cuc per il desajuno ricordandole che un uovo costa poco piu' di un peso?
Fino a quando non cambiera' questo tipo di turismo, magari grazie anche alla vecchia signora con la grande falce, non vedo possibile sviluppi in citta'.
Poi certo l'apreton fa la sua parte (mettiamoci anche un paio di apagones di 4/5 ore che mi sono beccato...)
la vecchia signora con la falce non influenza in nessun modo la tipologia di turisti che frequentano o frequenteranno Las Tunas
Eliminadi muertos de hambre se ne trovano di tutte le età e forse maggiormente tra i piú giovani (i residenti, tranne rarissime eccezioni, per quanto riguarda la spesa procapite, non vanno considerati turisti)
Anche gli apagones, decisamente piú rari di qualche anno fa, sono poco determinanti. Quello che sicuramente incide é l'apretón alle principe$$e e tutto quello che gira intorno a queste
Con le tasse pagate dai cuentapropistas stanno aprendo/ristrutturando varie strutture che peró non bastano da sole ad attrarre nuovi turisti... e senza turisti molte case de renta en divi$a, come già sta avvenendo, si vedranno costrette a restituire la licenza
vedremo gli sviluppi...
COCOLOCO
Non la penso proprio cosi'.
EliminaQuasi ad ogni vacanza passa da Las Tunas qualche amico, conoscente o che vuole conoscermi per il blog, a trovarmi e a passare un giorno in citta'.
Tutti, da qualche anno a questa parte, mi dicono la stessa cosa.
"Cazzo....qua' ci sono solo vecchi"
Se avessi quel tipo di clientela in palestra e arrivassero dei giovani a chiedere informazioni, vedendo il panorama difficilmente si iscriverebbero.
Por suerte non e' cosi'.
E' tutto collegato.
Apreton-Turismo che conta che se ne va- vecchi che restano-Apreton tanto restano solo i vecchi.
Trattasi di classico gatto che si morde la coda.
La llegada de turistas a Cuba decreció un 7 por ciento en el primer trimestre de este año con relación a igual periodo de 2017 y las autoridades del sector anunciaron que esperan para finales de mayo próximo el registro de dos millones de viajeros extranjeros recibidos en la isla.
RispondiEliminaCuba mantiene su apuesta de acoger a 5 millones de visitantes en 2018 pese a los efectos devastadores que causó el huracán Irma a su paso por el país en septiembre pasado, según dijo el director comercial del Ministerio del Turismo (Mintur), Michel Bernal, a la televisión estatal.
Anche questo fattore il blog ve lo ha anticipato mesi fa, finito il boom Obama e la paura che gli yankee sbarcassero dalle portaerei la cosa e' parecchio rallentata.
EliminaSituazione simile a Las Tunas per quanto riguarda (i mai visti) ammmericani, sicuramente peggiore per quanto riguarda i "viaggi di gruppo" degli europei che difficilmente prevedono una tappa tunera
EliminaAnche i canadesi - che credo continueranno a viaggiare a Cuba - si vedono piú a Bayamo che a Tunas, non fosse altro che per le escursioni giornaliere in partenza dagli hotel della costa holguinera
COCOLOCO
Intanto la seguridad dello stato, ha ripreso a controllare...da vicino gli israeliani...ma io non vi ho detto nulla...
EliminaI canadesi a Tunas ci sono ancora ma molti oramai ci vivono in pianta stabile e si vedono poco in giro.
Gente che ha casa, bicicletta, vive underground e si fa i cazzi suoi.
Piuttosto i tedeschi sono spariti, erano numerosi al Cadillac, da quando 3 anni fa e' iniziato l'apreton sono progrssivamente scomparsi.
Non che sia poi questa gran perdita...
Anche a La Habana mi dicono che i mangiacrauti hanno scelto altri lidi . E dire che , nei primi anni del millennio , erano tra i più numerosi....perdita comunque per la quale nessuno si strappa i capelli ...
EliminaSono iniziati a sparire alle prime complicazioni.
EliminaIl turismo classico e non legato a voler instaurare amicizie locali cosa va a fare a Las Tunas? Credo nulla. Un itinerario turistico puro dei classici 10-15gg a cuba che una coppia o un gruppo può organizzare non credo prevederà mai alcuna tappa in quella città.
RispondiEliminaRiguardo le case nei miei ultimi 4 viaggi habanero ho soggiornato in 2 case diverse, una en miramar una en nuevo vedado, solita casa a 2 piani al primo il dueño al secondo io, chiavi di casa e autonomia senza alcun controllo. Mat
A Las Tunas ci vai perche',oggi, ami un certo tipo di Cuba, non o non piu' per altro.
EliminaHai portato ad esempio 2 case havanere in barrios non propriamente centrali, esattamene come indicavo nel mio pezzo.