IL VIAGGIO

 

Ogni viaggio e' una storia a parte, ogni partenza una piccola avventura.

Ho sempre ritenuto il viaggio stesso parte della vacanza, un viaggio non bello non e' un buon prologo per i giorni che dovranno venire.

Per questa ragione mi piace raccontarveli, proprio come se fossero una piccola avventura, uno spaccato preciso di un pezzo del mio percorso.

Il 4 aprile, poco prima delle 8 del mattino sono partito, in auto, da Valgioie, dove vivo per recarmi a Caselle, dove lavoro, dove avrei lasciato l'auto.

Ho sistemato il carro nel cortile della palestra, e' venuto a prendermi un Villans che mi ha portato allo scalo torinese che dista solo 2 km dal ginnasio.

Negli ultimi 2 viaggi il volo Air France da Torino per Parigi aveva sempre portato 30/40 minuti di ritardo, questa volta invece partenza perfetta, in orario, nessun problema.

Meno male perche' avevo solo 1 ora e 20 minuti di stop a Parigi.

Arrivo allo scalo parigino, cambio terminal col bus interno e mi reco al mio gate, anche in questo caso partenza in perfetto orario.

Per la prima volta volo su un 777, bellissimo con un ampio schermo nella parte posteriore del sedile anteriore, viaggiando di giorno avro' visto 4/5 film anche di recente fattura.

Arriviamo a La Habana in perfetto orario, alle 17.30.

Miracolosamente il bagaglio mi arriva abbastanza in fretta, posso tranquillamente parlare di viaggio perfetto....non capita sempre.

Prendo un taxi per recarmi al terminal Viazul, trovo i soliti ragazzi che trasportano la gente verso oriente facendo le macchinate.

Essendo arrivato presto non c'erano macchinate disponibili, alle 19.45 partiva il Viazul per Holguin e ho cosi' deciso di prendere quello.

Credo fosse la prima volta che, dopo il volo, prendevo il Viazul, nei viaggi precedenti me l'ero sempre cavata con le macchine.

Ho trovato un filino lungo il viaggio, rimpiangendo non poco le macchinate, comunque di madrugada sono arrivato a Las Tunas, stanco ma contento.

Quindi ripeto, viaggio perfetto.

Il ritorno e' stata un'altra roba.

Durante il mio ultimo giorno a Tunas mi arriva una mail di Air France, in inglese, dove mi avvisano di controllare il mio volo perche', visti gli scioperi in Francia, c'era il rischio concreto che potesse essere cancellato.

Chiamo Air France a La Habana, nessuno risponde, chiamo Air France in Italia e mi spediscono.....in Albania.

La tipa mi conferma che c'era sciopero il martedi ma che, al momento, il mio volo non era stato cancellato, se volevo, potevo comunque da subito cambiare data di rientro.

Le dico che preferisco aspettare l'eventuale comunicazione di Air France, ogni mezza giornata mi connetto sul sito per vedere la situazione del mio volo.

Uno sbattimento non da poco, ve lo garantisco.

Intanto la domenica sera parto per La Habana sempre col Viazul, arrivo alle 9 del mattino, viene a prendermi il buon Hugo, l'autista di casa Zule, con la sua “fiammante” Tico per portarmi proprio nella casa di Andrea.

Passo 2 giorni nella capitale, il martedi' sera Hugo mi porta all'aeroporto, il volo c'e'.

Non so cosa sia capitato ma in vita mia non ho mai visto una coda simile per fare il check, al confronto le code Blu Panorama in Malpensa sono una barzelletta.

Un enorme serpentone di gente attraversa lo scalo, esce dalle porte e finisce sulla sinistra praticamente all'altezza delle transenne.

Due ore e 15 minuti di coda, mai successa una cosa simile.

Alla fine ci si imbarca, incredibilmente mi ritrovo solo nella mia fila, 3 sedili tutti per me.

Partiamo e arriviamo con un'ora di ritardo, avevo 4 ore di stop a Parigi quindi non mi sono preoccupato piu' di tanto.

A Parigi altre 2 ore di ritardo a causa di non ben precisati motivi tecnici, temevo mi facessero dormire in Francia, il giorno dopo avevo 9 ore da fare in palestra.

Alla fine, alle 10 di sera sono arrivato a Caselle, finalmente.

Quindi direi viaggio di andata perfetto, quello di rientro problematico, quando si viaggia ci vuole pazienza.