FALTA PLATA

Se un indizio fa una prova molti indizi fanno molte prove, direbbe Catalano, un vecchio personaggio di Quelli della notte, indimenticato programma di Arbore di tanti anni fa.

Il ministero del turismo cubano continua a snocciolare cifre su un presunto aumento del turismo sull'isola ma la realta', almeno quella a cui io ho accesso, racconta storie diverse.
Magari quel ministero conta come turisti anche i cubani che vivono all'exterior quando rientrano per una vacanza in patria mentre, en el sentido coletivo, quando si parla di turisti si intende quasi sempre quelli col culo bianco.

Resta il fatto che il calo e' palpabile e reale, poi ci si puo' raccontare che sia Cappuccetto Rosso ad aver mangiato il lupo ma la realta' e' differente.
Avevo gia' raccontato che anche M&S ha meno richieste rispetto allo scorso anno, anche se luglio, discreto, ha invertito un po' la tendenza.

L'altro giorno ero su whatsapp con un amico che ha casa de renta a La Habana, mi diceva che almeno noi un po' di gente continuiamo a mandarla, mentre altre situazioni come la nostra sono sparite del tutto.

Siamo anche consapevoli che il turismo di luglio e agosto e' fatto di gente con non grandissime possibilita' economiche, solitamente lavoratori dipendenti che possono viaggiare soltanto in questo periodo dell'anno.
Diverse case de renta della capitale, alcune gestite da italiani, ci hanno scritto comunicandoci di aver abbassato i prezzi proprio in funzione di questo pesante calo turistico.
Era ora.
Tolte alcune case veramente di lusso che, guarda caso, non soffrono di questo calo perche' chi poteva spendere prima continua tranquillamente a poterlo fare ora, credo che quando hai speso, al massimo, 30 cuc per una notte a La Habana hai pagato quello che dovevi pagare.
Alla fine, internamente, le case Habanere sono come quelle di Tunas, capisco che nella capitale tutto puo' costare piu' caro ma andare oltre al doppio mi sembra una cosa esagerata.
Chiedere 40/50 cuc a notte per una casa tutto sommato normale oggi e' diventato problematico, ripeto, era ora.
Il mio socio Simone mi dice che Guanabo ha la meta' dei turisti che solitamente la frequentano in questo periodo.
Ho chiamato Tunas l'altro giorno e la situazione e' la stessa.
A luglio e agosto il turismo non e' mai stato uguale a quello dei mesi invernali, ma comunque si vedevano in giro numerosi culi bianchi, ora invece le cose sono cambiate.
Vuoi per la crisi, i pochi soldi, l'aereo che e' caduto, il Trumpo ma vuoi anche che con il parque vuoto la sera, la policia appostata ovunque, le fanciulle portate via....se a Tunas togli la gozadera...resta Tunas e basta.
Nei miei due ultimi viaggi, fine 2017 e aprile 2018 avevo gia' constatato questo forte calo, non soltanto nella mia citta' ma anche nella capitale di tutti i cubani.
Quando sono a La Habana cammino molto, vi posso dire che c'era del turismo, ma nulla a che vedere col caos anche soltanto di un paio di anni prima.
Poi magari e' cresciuto il turismo negli hotel e nei villaggi turistici, questo non posso saperlo ma sicuramente si tratta di un turismo che, nelle tasche del cubano qualunque, non porta un centavos.
Malgrado l'aumento del costo del carburante si continuano a trovare voli barati, anche questo e' un sintomo che non c'e' la ressa per andare a Cuba, se ci fosse non troveremo biglietti a 450/500 euro.
Comunque, malgrado il calo, M&S mi ha pagato il biglietto che ho preso per ottobre, anche se ho fatto un po' piu' di fatica del solito.
Il fattore positivo di tutto cio' e che i cubani che hanno case de renta o ristoranti si sono dati una calmata, a La Habana ho visto ottimi locali che offrivano una cena completa, di buona qualita' a 8/10 cuc....e parliamo della capitale.
Solo 2 anni fa ti avrebbero chiesto il doppio.
Continuiamo a monitorare la situazione, consapevoli che i tempi sono cambiati ma che non e' detto che questo cambio, almeno per noi, sia una cosa cosi' negativa