IL VECCHIO MITO

 

Il sogno del chioschetto su una spiaggia tropicale turba i sonni di tanti italiani, i non pochi che vorrebbero abbandonare l'ex bel paese a favore di una vita piu' serena e con meno rompimenti di coglioni.

Il problema e' che si tratta davvero di un sogno.

Vi racconto una breve storia, proprio vissuta da un amico, questa estate.

Coi miei Villans giochiamo circa 20 partite all'anno di calcio a 8, meta' delle quali contro un'altra squadra dove mediamente i giocatori hanno una decina di anni in meno di noi.

Col tempo siamo diventati buoni amici, spesso dopo le partite vengono a mangiare con noi, si e' creato un bel clima che va al di la' del calcio, lo sport e' anche questo.

Uno di loro, dopo un paio di viaggi a S.Domingo, ha tentato di dare una svolta alla propria vita.

Con una socia, una col grano, ha individuato dopo complesse ricerche su internet una zona, nel nord del paese, dove ci sono dei buoni resort, alcuni dei quali in vendita.

Durante un viaggio sono andati a vederne alcuni, si sono innamorati di uno.

La proprietaria e' una tedesca che ha manifestato l'intenzione di vendere la struttura, parliamo di una quindicina di villette in un contesto molto verde, ovviamente vicino al mare, con piscina.

Il valore commerciale della struttura e' di un milione e mezzo di dollari, la tipa pero' lo avrebbe volentieri ceduto a 700 mila.

Non solo.

Prima dell'acquisto concedeva una stagione intera di gestione della struttura, con tutti i denari incassati che sarebbero andarti a chi la gestiva.

Dopo la stagione si sarebbe eventualmente concretizzato il contratto di acquisto.

Il mio amico a giugno prende l'aspettativa dal lavoro, un lavoro classico da 1500 euro al mese e parte per l'avventura.

I fondi sono quelli che sono, quasi tutti sarebbero stati messi dalla sua amica.

L'accordo era di versare 350 mila dollari cash, per il resto farsi fare un mutuo da una banca dominicana.

E gia' li'....ci sarebbe da dire...

I 350 mila sarebbero dovuti entrare dall'anno di gestione....e anche qua'...i dubbi non sono pochi.

L'amico ha chiesto lumi a uno di noi, un Villans, uno dei 3 maggiori consulenti finanziari Mediolanum, la cosa almeno per noi e' rimasta avvolta nel mistero piu' profondo, fino a l'altra sera a cena quando il novello imprenditore ci ha raccontato tutto.

Comunque quando erano andati a vedere la struttura c'era molta gente, tornano a giugno ed e' vuota.

In realta' quella zona rispetto a quella classica dei villaggi turistici, lavora 6 mesi all'anno, sopratutto con americani che vanno in quel luogo sostanzialmente per le zoccole locali.

Negli altri 6 mesi turismo quasi a zero.

Questa cosa, cosi' come i conti GIUSTI  era stata omessa dalla proprietaria tedesca quando si era parlato di tutto il business.

Il nostro amico ha passato 3 mesi a cercare di capire come muoversi, fra l'altro la struttura necessitava di lavori, visto che pero' in quei 3 mesi di turisti ne sono arrivati davvero pochi, in qualche modo (non chiedetemi come) si sono svincolati dal contratto capestro e sono tornati a casa.

Venerdi e' tornato a giocare a calcio con noi e oggi rientrera' al lavoro, a Torino, in pieno autunno, immagino con quale voglie ed entusiasmi dopo che un sogno come questo si e' infranto nel nulla.

Forse e' stato precipitoso, forse non ha ascoltato buoni consigli (quando a ragionare non e' il cervello ma sono altri organi puo' succedere) forse doveva prima farsi un ulteriore giro, magari in altri resort per sapere come funzionano le cose, forse per imbarcarsi in simili avventure ci vogliono fondi subito disponibili e non quelli che “forse, chissa'” si incasseranno.

Ci ha provato, non e' andata, come e' accaduto a molti, ne e' comunque uscito con pochi danni economici e non ha perso il lavoro in Italia evitando cosi' di aggiungere al danno anche la beffa.

Altro che il baruccio sulla spiaggia...