giovedì 24 gennaio 2019

FORME DI GOVERNO



Il 24 febbraio, giorno dopo il mio rientro in Italia, a Cuba si svolgera' il referendum per l'approvazione della nuova costituzione.
Sbagliando e cedendo ai soliti luoghi comuni che sempre accompagnano le storie della nostra isola, avevo scritto che “tutto era gia' deciso” sino dalla stesura della prima bozza.
In realta' la Carta magna che andra' ad essere approvata ha subito centinaia di modifiche dalla bozza originale proprio grazie alle migliaia di riunioni, milioni di proposte, valanghe di mail in cui i cubani sono stati protagonisti avendo la possibilita' di esprimere la loro opinione.
Mi sembra, in questi tempi di merda che stiamo vivendo, un esercizio di democrazia diretta niente male, roba da fare invidia agli sfizzeri, che per ogni folata di vento fanno un referendum.
Che tipo di governo ha in realta' Cuba?
Non direi la classica democrazia, manca il pluripartitismo, non una democrazia presidenziale (non piu' ora) visto che c'e' un organo che puo' mandare il presidente a casa ed un partido che...vigila.
Non una dittatura, checche' ne dicano molti, in una dittatura il popolo non sarebbe mai stato cosi' ascoltato.
Non una monarchia anche se Fidel e' andato molto vicino a essere assoluto sovrano dell'isola.
Ma poi, Cuba, ha davvero bisogno di questi elementi di comparazione?
Abbiamo noi, tutti noi, un'alternativa valida, che funzioni da proporre per Cuba al posto di cio' che oggi determina le sorti di quel paese?
Voglio dire....se vedo un ragazzo fare male un esercizio in palestra, lo fermo e gli dico che lo sta facendo male, ma poi gli mostro come farlo correttamente.
Identifico un problema ma non mi limito a questo, propongo una valida alternativa che, in realta', e' la sola praticabile se si vogliono fare le cose per bene.
Quando c'e' Cuba di mezzo ci si limita a dire che le cose non vanno bene senza mai proporre qualcosa che, storicamente, sia stato piu' affidabile.
Sara' mica quella merda che ci ritroviamo noi come democrazia cio' di cui Cuba ha bisogno...
Andiamo a votare, ma poi i politici mettono in piedi coalizioni che sono uno schiaffo per gli stessi elettori che li hanno messi sullo scranno.
Deputati che passano da un partito all'altro, vitalizi, stipendi d'oro, il tutto mentre il paese va dal culo.
La repubblica presidenziale porta a Macron e alla Francia che sta' affrontando una sorta di guerra civile.
La Spagna passata dalla Monarchia alla dittatura poi di nuovo alla monarchia ha interi pezzi del paese che se ne vogliono andare.
Negli Usa sono arrivati al Trumpo...e basterebbe questo per stare alla larga da quel sistema politico, ma poi vedi che vota meno del 50%, quindi chi governa lo fa con poco piu' del 25% del favore da parte dei propri cittadini.
Nella monarchia devi mantenere i privilegi di una banda di parassiti...non mi pare poi che la perfida Albione se la passi cosi' bene.
La Germania funziona ma quello e' un popolo a parte, testa bassa e pedalare senza tante cazzate...non e' roba per i cubani come non lo e' il modello cinese.
Resta Putin...cioe' Lenin...cioe' Stalin...cioe' Fidel quindi un uomo forte che pero' e' vicino ai bisogni della popolazione e sa prendere in mano il paese nei momenti difficili tipo quando c'e' da sconfiggere il baffetto o da fare una Revolucion.
Il sistema politico sfizzero va bene se sei 4 gatti e se tutto il mondo ti porta soldi perche' tu li custodisca, soldi di cui nessuno deve sapere nulla.
Il pluripartitismo...storicamente in America Latina e' sempre durato poco...chi governa ha sempre cercato di rendere il proprio mandato eterno...anche oltre i limiti della propria costituzione.
Ci hanno provato Chavez, Evo e Ortega.
Come vedete se Sparta piange, Atene di sicuro non ride.

16 commenti:

  1. "Fratello Maduro, resisti, siamo al tuo fianco". Sono queste le parole dette in una telefonata dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan a Nicolas Maduro, dopo l'autoproclamazione a presidente del leader dell'opposizione in Venezuela, Juan Guaidó. Lo ha riferito su Twitter il portavoce del leader di Ankara, Ibrahim Kalin, condividendo anche l'hashtag #WeAreMADURO(Noi siamo Maduro).

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    1. le persone a volte si conoscono dagli amici...erdogan :-))
      cmq Milco inutile la puoi girare e rigirare come vuoi cuba è e resta una dittatura...non sanguinaria...con alcune cose buone (sanità-istruzione)....ma con i suoi dettami non fa prosperare il popolo...hanno una tremenda paura che qualcuno si arricchisca con il proprio lavoro...solo i vari jefe dello stato stanno bene, mangiando qua e la. E' tutto un descaro ultimamente sempre di piu.

      ti do io una alternativa...lasciare la possibilità, pagando le tasse, di fare come in tutti gli altri paesi, se con il mio lavoro sono bravo mi arricchisco magari assumo personale ed aiuto l'economia.
      Autodeterminarsi con pluripartiti e libertà di parola (che oggi non c'è) e non la bufala di modificare quello che vogliono far modificare di una costituzione che se si votasse liberamente non prenderebbe voti.

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    2. In poche parole come la merda in cui ci dibattiamo tutti noi...
      Ottima idea Giumi...
      Per le amicizie....fra il Trumpo ed Edogan e' una bella lotta.
      Comunque Russia, Cina, Turchia, Siria, Iran, Cuba, Messico, Bolivia, Nicaragua ecc ecc...sono col Presidente Maduro.
      Divertente Macron, uomo piu' odiato di Francia che inneggia agli insorti...

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  2. El Gobierno Revolucionario de la República de Cuba condena y rechaza enérgicamente el intento de imponer, a través de un golpe de estado, un gobierno títere al servicio de los Estados Unidos en la República Bolivariana de Venezuela, y expresa su invariable solidaridad con el Gobierno del presidente constitucional Nicolás Maduro Moros.

    Los verdaderos objetivos de las acciones contra Venezuela son controlar los vastos recursos de esa hermana nación y destruir el valor de su ejemplo, como proceso emancipador y de defensa de la dignidad e independencia de Nuestra América.

    Como expresara el presidente Miguel Díaz-Canel Bermúdez: «La soberanía de nuestros pueblos se dirime hoy en la actitud ante Venezuela. Respaldar el legítimo derecho de la hermana nación a definir su destino es defender la dignidad de todos».

    No deben olvidarse otros intentos como el golpe militar del 2002 y el golpe petrolero del 2003, la agresiva Orden Ejecutiva de los Estados Unidos que califica a Venezuela como «una amenaza inusual y extraordinaria a la seguridad nacional y a la política exterior» de la superpotencia, las medidas coercitivas unilaterales, el llamado a un golpe militar contra el Gobierno constitucional de Venezuela, la advertencia del Presidente de los Estados Unidos de utilizar «una posible opción militar» y el intento de magnicidio el pasado 4 de agosto contra el Presidente Maduro.

    Los actos de un grupo de países y el vergonzoso papel de la OEA constituyen un nuevo y desesperado intento por aplicar una fracasada política de cambio de régimen, que no se ha podido imponer debido a la inquebrantable resistencia del pueblo venezolano y su voluntad de defender la soberanía nacional.

    La Habana, 23 de enero de 2019

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  3. Sale la tensione internazionale dopo la sfida al presidente venezuelano Nicolas Maduro lanciata da di Juan Guaidó, esponente dell'opposizione che si è autoproclamato presidente ad interim del Paese. La Russia denuncia l'usurpazione del potere e definisce Maduro il leader legittimo: "Ci schieriamo al suo fianco per salvaguardarne la sovranità". Mosca accusa inoltre gli Stati Uniti di "aumentare la pressione sul Venezuela".

    Il caos nello Stato sudamericano ha spinto vari Paesi a schierarsi dalla parte di Maduro o da quella di Guaidó. La decisione di quest'ultimo è stata approvata, oltre che dagli Stati Uniti di Donald Trump, anche dal Brasile di Jair Bolsonaro, dall'Argentina di Mauricio Macri e da altri nove Paesi membri del "gruppo di Lima": Canada, Cile, Colombia, Costa Rica, Guatemala, Honduras, Panama, Paraguay e Perù.

    A sostegno di Maduro, in America latina, si sono schierati Cuba, la Bolivia e il Messico. Dall'altra parte dell'oceano, anche la Turchia di Erdogan ha espresso solidarietà alla causa di Maduro: "Resisti fratello, siamo al tuo fianco", ha detto il presidente turco. Dalla sua parte anche la Cina, che ribadisce il suo "no" alle interferenze estere in Venezuela.

    Cremlino: "Il Venezuela è nostro partner strategico" - "Abbiamo sostenuto e continueremo a sostenere il Venezuela, che è nostro amico e nostro partner strategico", ha dichiarato il viceministro degli Esteri russo, Sergej Ryabkov. "Ci schieriamo al fianco di Maduro per proteggere il principio della non interferenza negli affari interni degli altri Stati", ha aggiunto.

    "Condanniamo chi spinge verso conflitti civili" - Mosca ha fermamente condannato coloro che stanno "spingendo" la società venezuelana "nell'abisso di sanguinosi conflitti civili". "Una tale deliberata e, ovviamente, ben ponderata creazione di doppio potere in Venezuela è la via diretta verso il caos, la distruzione delle basi dello Stato. Si sono già registrate le prime vittime", si legge in una nota del Cremlino.

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  4. Ritengo che non si possa fare di tutta l'erba un fascio e che nessuno , in nessuna parte del mondo possa, oggi , ergersi a paladino della libertà e democrazia.
    I contesti sono differenti e dove pare ci sia libertà , da un altro punto di vista c'é il peggior regime.
    Tempo fa , Bakunin , disse che lo stato è la negazione dell'umanità.... forse questo principio anarchico diventa sempre più moderno al passar del tempo...

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    1. ...la bomba proletaria e illuminava l' aria 
      la fiaccola dell' anarchia, 

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  5. Trump cerca di superare i problemi interni portando l'attenzione verso il Venezuela Giuseppe

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  6. Sì all'appoggio esterno e al riconoscimento di Juan Guaidò come presidente ad interim del Venezuela in attesa di nuove elezioni, posizione peraltro condivisa con gli Stati Uniti e altri paesi: no a un intervento militare in Venezuela. 

    Il Brasile chiarisce la sua posizione sugli ultimi, drammatici avvenimenti nel paese confinante attraverso le parole del vicepresidente Hamilton Mourao. Il braccio destro di Jair Bolsonaro è piuttosto chiaro, nella sua spiegazione.

    "Il Brasile non parteciperà in nessun intervento, non fa parte della nostra politica esterna l'intervenire nelle questioni interne di altri paesi", il messaggio del numero due verdeoro che riporta il pensiero dello stesso Bolsonaro, impegnato a Davos. 

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  8. Hola! Penso che la vera dittatura sia la democrazia. In venezuela la guerra fria se està calentando. Cmq peggio di salvini non poteva capitare paese di m…. per personaggi di m… chao Enrico

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  9. Guarda...dovessi dirti...forse peggio Di Maio non fosse altro per le aspettative,tutte tradite,che il suo movimento aveva suscitato.

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  10. El alto mando militar venezolano ratificó el jueves su respaldo al presidente Nicolas Maduro, descartando la posibilidad de levantamientos en los cuarteles tras la escalada del enfrentamiento entre el gobierno y la oposición.
    “No vamos hacer nada que esté fuera de la constitución”, dijo el ministro de Defensa, general en jefe Vladimir Padrino, al ratificar el apoyo de la fuerza armada a Maduro, y afirmó en un mensaje de difundió la televisora estatal que se está llevando adelante un golpe de Estado contra la institucionalidad y el mandatario socialista.
    Al condenar la acción que realizó la víspera el jefe de la Asamblea Nacional y dirigente Juan Guaidó, quien se declaró presidente encargado durante una concentración con miles de opositores, Padrino López expresó que eso fue un evento de “alta peligrosidad” que aseguró va contra el estado de derecho y la paz.
    El jefe militar aseveró que se busca imponer en Venezuela, con el apoyo de algunos países, un “gobierno de facto paralelo” que sostuvo que su sustentación jurídica es “nula” y está destinado al fracaso.
    La declaración del ministro se dio luego de los pronunciamientos de los jefes militares de las llamadas Regiones de Defensa Integral (REDI) del país, quienes también ratificaron el apoyo a Maduro; y la actuación de Estados Unidos en la crisis.
    A comienzos de semana se registró un alzamiento en un comando capitalino de la Guardia Nacional que fue abortado luego que los militares rebeldes se entregaron a las autoridades, situación que alimentó las dudas sobre el malestar entre los miembros de la fuerza armada que al igual que el resto de la población se han visto duramente golpeados por la crisis económica.
    En tanto, la comunidad internacional se mantenía dividida sobre la postura que asumirá ante la decisión que tomó Guaidó de declararse presidente interino en abierto desafío a Nicolás Maduro, que hace dos semanas inició su segundo sexenio.

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  11. Certe discussioni a casa mia su questo argomento...
    L'ultima proprio l'altra sera con la notizia del mezzo golpe in Venezuela.

    La mia opinione è che Cuba è un paese con una forma di governo, diversa dal nostro e da tutti gli altri. E che non necessariamente sia meglio o peggio del ns sistema. E' solo diverso.
    Quella di mia moglie è che io parlo così perché non sono morto di fame coi comunisti.

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  12. Il nostro concetto di Comunismo è diverso dal loro.
    Vivere bene se anche altri lo possono fare lasciando indietro meno gente possibile.
    Non certo la abolizione della proprietà privata.

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