lunedì 25 marzo 2019

MOMENTI DI TRASCURABILE FELICITA'




In questi giorni sta' uscendo nelle sale italiane l'ultimo film di Daniele Lucchetti tratto dai racconti dei libri di Francesco Piccolo.
Il film ha come protagonista Pif, si intitola “Momenti di trascurabile felicita'”.
Prendo spunto da questo film per citare un racconto sulla felicita' che scrissi nel mio primo libro, ve lo posto nei commenti.
Sintetizzando, come ha spiegato Pif ospite di DJ Chiama Italia a Linus e Nicola Savino, la felicita' non e' mai una condizione permanente, come scrissi nel mio racconto, si tratta unicamente di attimi, momenti brevi, ALL'APPARENZA trascurabili che ci capitano nel mentre che si stanno vivendo.
Dopo, a volte molto tempo dopo, ci si accorge che in quegli attimi si e' rasentata la condizione di felicita', o comunque di un qualcosa che le assomiglia.
Mi capita quasi ad ogni viaggio a Cuba di vivere qualche momento simile, vi racconto quelli meno privati ,quelli che si possono raccontare relativi al mio ultimo soggiorno a Cuba.
Una mattina avevo parcheggiato lo scooter a lato del parque centrale di Las Tunas, dove solitamente si parcheggiano le due o/e le 4 ruote.
Non mi ricordo piu' cosa dovevo fare, forse ero in giro alla cazzo, forse dovevo vedere qualcuno.
Una vecchina, molto molto vecchina mi chiama, e' piegata in due dall'eta', immaginando cosa mi avrebbe chiesto metto una mano in saccoccia per tirare fuori qualche moneta, agli anziani non so mai dire di no.
Invece mi mette la mano sul braccio, con un sorriso mi chiede se potevo aiutarla ad attraversare la strada.
Al mattino la via principale della citta' e' trafficatissima, in questi periodi piu' che mai visto che la gente deve comunque andare in centro per provare a trovare le cose che in periferia latitano.
Da noi quando ci succede che una vecchina ci chieda di aiutarla ad attraversare la strada, quando ci capita di essere in giro a piedi?
L'ho aiutata, poi come un fesso, mi sono accorto che stavo sorridendo, felice di un gesto cosi' semplice, se vogliamo banale ma che mi aveva procurato un momento di trascurabile felicita'.
Una sera prima di cena stavo dirigendomi verso casa, volevo prende qualche dolce, la dulceria solita, quella dove fanno il batido al cioccolato buonissimo era chiusa, credo per i problemi con la farina, vado allora da un'altra sempre in zona centrale.
Compero una dozzina di pastarelle ma la tipa...non ha il cubalse, e' normale a Cuba.
Un vecchiarillo che ha assitito alla scena mi dice di aspettare, esce dal locale, attraversa la strada ed entra, suppongo, in casa sua, dopo 3 minuti esce con un cubalse bello fiammante e me lo consegna.
Gli chiedo se dovevo qualcosa, lui mi mette una mano sulla spalla e mi dice che andava bene cosi', che non gli dovevo nulla.
In un paese dove nessuno fa niente per niente si e' trattata di una cosa rara, fosse anche solo per un semplice, povero cubalse.
Un pomeriggio col Mago torniamo da Orandito a Vivienda, lo stesso luogo e la stessa persona di 15 anni prima, protagonisti di un altro racconto del mio primo libro riguardante una giornata al campo.
Andiamo a casa sua in scooter, arriviamo con Rhum e Cervezas, lui e' appena rientrato dal fare la spesa, inutile dire che c'era davvero buona ma buona compagnia per tutti.
Ci cucina filetti di pescado del rio, normalmente non li mangerei neanche sotto costrizione fisica ma quella volta...li ho trovati squisiti...
Un vecchio amico, la “buona compagnia” il ron, la cerveza, la buona musica, una vecchia casa in un piccolo condominio della provincia tunera, perfino el pescado del rio...tutto era perfetto, non mancava nulla per essere davvero felici.
Una mattina ero a La Epoca, una delle migliori tiende della citta', proprio mentre ero dentro arriva il pollo, confezioni da circa 7 cuc l'una, lo avevano appena messo nei frigoriferi, sicuramente nel giro di pochi minuti si sarebbe formata una coda de madre.
Ero gia' dentro e ne prendo 2 confezioni, vista l'attuale contingenza cubana si e' trattato davvero di un trascurabile momento di felicita'.
Lo so che alcune di queste piccole storie sono assolutamente banali e comuni ma in fondo la vita non e' un susseguirsi di piccole storie?
Di momenti trascurabili di felicita'?

21 commenti:

  1. LA FELICITA’
    Che cos'e' la felicita'?
    Quanto dura?
    Come la si raggiunge?
    Quanto costa mantenerla?
    Personalmente credo poco a chi mi dice "sono un uomo felice".
    Come si può oggi, in questo complicato presente, nelle
    tribolazioni in cui tutti noi ci troviamo, poter dire di essere felici?
    Credo che la felicita' non sia questione di anni ,mesi, giorni, ore o
    minuti.
    La felicita' e' questione di pochi, unici attimi che, a bruciapelo ci
    cascano addosso.
    Sono stato veramente e completamente felice per 5/6 momenti
    unici in questi 5 decenni di vita.
    Non so spiegarmelo, e' una situazione di benessere totale, unico.
    Dura un attimo ,ma e' un attimo che vale tutte le fatiche affrontate
    per essere li' ,in quel preciso momento.
    Alcuni di questi attimi sono legati a Cuba.
    Il primo e' stato nel mio viaggio d'esordio.
    A quel tempo al Tropical di Las Tunas c'era un corpo di ballo
    splendido.
    Mi fecero conoscere le ballerine.
    La sera in discoteca mi ritrovai a ballare in mezzo a loro in una
    serata splendida.
    Ricordo una di loro che era quanto di più bello mi fosse capitato di
    vedere.
    Sara' stato il ron o il contesto della serata, ma ci fu' un momento in
    cui, ballando in mezzo a loro, mi sentii al mio posto, giusto,
    esatto.
    Un altro momento fu' a Santiago de Cuba.
    Una sera al tramonto.
    In scooter stavo andando a casa a S.Barbara.
    Il cielo era una palla di fuoco.
    Ragazzi giocavano a baseball per la strada con pietre e bastoni.
    La citta' era bellissima con tutti i suoi colori.
    Fermai lo scooter e per pochi, impagabili attimi respirai i sapori
    dell'oriente cubano.
    Felice come un bimbo.
    Un altra volta, saranno state le 18,dopo una giornata passata al
    mare.
    Insieme a un amico abbiamo girato Las Tunas in macchina ai 30
    all'ora,in silenzio, osservando questa citta' campesina e
    vivissima terminare un giorno uguale come tanti.
    La camminata indolente e sensuale delle donne, delle ragazzine,
    persino delle bambine.
    La gente seduta sulla soglia di casa, quel nulla da fare che
    racchiude in se tutto uno stile di vita.
    Mi sono sentito bene.
    Abbronzato, sereno con davanti una serata da vivere al meglio
    con la compagnia giusta.
    In quel preciso attimo tutto ha avuto un senso.
    Le incazzature italiane, le delusioni, la gente che non ti piace ma
    che devi sopportare e tutto quanto il resto.
    Se tutte queste cose ci portano poi a quegli attimi cosi' pieni di
    gioia allora vuol dire che la vita, in fondo, vale la pena di essere
    vissuta.

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    1. Santa Fè - La felicità che arriva senza preavviso..la sorpresa di esser felici con poco, diamo per scontate tante cose e quando smettiamo di correre, e ci soffermiamo nei particolari, scopriamo che un bel gesto e un tramonto ci riempiono gli occhi e il cuore.

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    2. Un vecchio pezzo delle Orme, Felona a Sorona mi pare, diceva che la felicità non puoi trovarla in te ma nell'amore che un giorno agli altri darai.
      Forse però era solo una canzone...

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  2. Paradossale. Il c.t. del Venezuela Rafael Dudamel, 46 anni, venerdì sera ha messo il proprio mandato nelle mani dei vertici federali per protestare contro l’ingerenza politica messa in atto dagli uomini di Juan Guaidò, avversari del presidente Nicolas Maduro, e oggi si ritrova a giocare una partita che più politica non può essere. A Montilivi, lo stadio del Girona, la città del leader catalano autoesiliato e ricercato dalle autorità spagnole Carles Puigdemont, va in scena Catalogna-Venezuela.

    DATA FIFA È la prima volta che la nazionale della comunità autonoma che sta sfidando il governo madrileno alla ricerca dell’indipendenza gioca in una «data Fifa», quelle riservate abitualmente alle nazionali riconosciute. Ed è anche la prima uscita dalla sconfitta ai rigori con la Tunisia del dicembre del 2016. Nella regione la scelta della data viene sottolineata in rosso come una grande conquista e la partita spinta esattamente per quello che è: un atto di rivendicazione politica.

    POLITICIZZAZIONE VERGOGNOSADudamel si è dimesso, anche se non ci sono state ulteriori notizie sull’accoglimento o meno della sua richiesta, perché giovedì scorso a Madrid Antonio Ecarri, ambasciatore del governo parallelo di Guaidò in Spagna, dove è stato riconosciuto, non solo si è presentato nel ritiro della nazionale ma ha divulgato foto e video con lo stesso Dudamel e il capitano, il torinista Tomas Rincon, quando l’accordo era esattamente opposto: il materiale doveva restare rigorosamente di uso privato. Dudamel ha definito il comportamento dell’ambasciatore vergognoso così come il suo intento di politicizzare l’amichevole con l’Argentina e avendo parlato della cosa tanto in conferenza stampa come poi in zona mista dopo la vittoria sulla squadra di Messi si è attirato gli strali di quella parte della popolazione che è anti-Maduro. E non sono pochi.

    GIOCATORI NEGATI Sulla panchina della Catalogna stasera a Montilivi (biglietti esauriti) siederà Gerard Lopez, ex Barça ed elemento importante del Valencia di Hector Cuper. Non è stato facile per lui fare la lista dei convocati: Huesca, Rayo Vallecano e Valladolid hanno negato l’autorizzazione ai propri giocatori, giustificando la cosa con messaggi più o meno politicizzati. Il Watford non ha fatto partire l’ex milanista Gerard Deulofeu e ieri ha rinunciato anche Xavi Hernandez, che la prossima settimana col suo Al Sadd ha uno scontro diretto per il titolo nel campionato del Qatar.

    PARADOSSO PIQUÉ Ci sarà però Gerard Piqué, che dopo oltre 100 presenze con la nazionale spagnola ha abbandonato la Roja dopo il Mondiale russo. Per dedicare più tempo ad affari e famiglia, secondo la dichiarazione ufficiale, ma anche profondamente stanco di ricevere fischi in giro per la Spagna e che ogni suo gesto fosse scrutinato e suscettibile di polemiche politiche legate al suo favore al referendum per l’indipendenza. Piqué ha sempre detto di essere a favore del diritto a decidere dei catalani senza mai appoggiare pubblicamente l’indipendenza («Perderei un sacco di follower», disse serio dal ritiro della Spagna un anno e mezzo fa), però in giro per il Paese la sua sottile distinzione non è mai stata raccolta. E così Luis Enrique pena per cercare un partner per Sergio Ramos in vista dell’Europeo 2020 e Gerard Lopez si ritrova uno dei migliori centrali del mondo (la stagione in corso di Piqué è semplicemente spettacolare) per un’amichevole contro il Venezuela che più che una partita di calcio è un manifesto politico. Chissà cosa ne pensa Dudamel.

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  3. Cubalse....sei proprio un orientale......

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    1. Ho imparato lo spagnolo por la calle...non Erasmus come i fighetti...😎

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  4. La felicità ognuno deve trovarla dentro se stesso. Giuseppe

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    1. Dipende.
      Se uno vive pendente dalle vite altrui e'solo un poveraccio che rosica sulla felicità che tocca al proosimo ma mai a lui.

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  5. hola! è vero è questione di momenti, a cuba la trovo mentre miro el malecon dalla punta per me anche solo quello vale lo sbattimento per arrivarci. chao Enrico

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  6. Il Malecon da solo vale il prezzo del boleto

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  7. La felicità è anche poter rentare scooter Piaggio a 3 ruote all’ Havana, ebbene sì, sono arrivati anche loro...300 di cilindrata, devo chiedere il prezzo della renta....anche i camper si noleggiano per chi fosse interessato.

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  8. Lo scooter a 3 ruote é un crimine contro l'umanità.....🤬😀

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    1. Mai guidato Milco....anche se fosse, a Cuba me lo farei andare bene alla grande, 300 cc puoi anche fare lunghi tragitti, e visitare posti in dolce compagnia. Mentre di un camper non ne vedo proprio l'utilità

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    2. Anche con uno scooter 125cc puoi farti dei bei giri.

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  9. In silenzio, in piedi, al centro della piazza della Rivoluzione dell’Avana, per onorare con una grande corona di rose Josè Martì, eroe dell’indipendenza nazionale cubana. Sullosfondo l’immagine del Che. Così è stato fotografato il principe Carlo al suo arrivo a l’Avana. Lo scatto passerà alla storia: è il primo royal britannico a mettere piede nel Paese dal 1959, da quando cioè Fidel Castro chiuse le frontiere. Il principe del Galles si fermerà nel Paese per una missione di quattro giorni insieme a Camilla, la duchessa di Cornovaglia.

    Visita di quattro giorni

    Il 70enne erede al trono inglese è sbarcato nell’Isola dopo la visita di Stato alle Barbados. La missione è la più importante, politicamente parlando, fra le tappe nella regione caraibica che prevede anche soste in vari Stati dell’ex impero britannico oggi parte del Commonwealth. Secondo la Bbc è il segnale della volontà di Downing Street di rafforzare i rapporti con Cuba. Carlo e Camilla sono apparsi rilassati e decisamente abbronzati. Nei giorni scorsi il duca di Cornovaglia è apparso in ottima forma in costume da bagno. Per la precisione ha sfoggiato un modello di molte stagioni fa, del 2003, firmato Vilebrequin. Come la nuora Kate Middleton anche Carlo d’Inghilterra riciclacapi del suo guardaroba.

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  10. Uno dei momenti più felici è stato il primo giorno che ho toccato terra cubana: eravamo in due amici affiatatissimi, arrivato a L'Avana alle 9 di sera, il mio amico era già al quarto viaggio, un paio di mojitos nei baretti nelle vie limitrofe al Malecon. Poi camminata sul Malecon....mi sono accorto che stava albeggiando, era passata tutta la notte ma a me sembrava fosse passata si e no un'ora!!! Ancora mi ricordo quei momenti come fosse adesso.

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  11. Il primo viaggio è come la prima donna, indelebile.

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  12. La prima volta partivo proprio in questi giorni, sono passati ben 15 anni!!

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  13. Quando si parla di Venezuela certezze ce ne sono poche. Va detto che la Russia aveva promesso l'invio di aiuti, ma stavolta sembrano proprio i russi a dare le informazioni. All'ambasciata affermano che non ci sono segreti. Esistono vari contratti da onorare fra i due paesi, ma soprattutto, a fine marzo, il Venezuela dovrebbe pagare per una grossa tranche di aiuti.
    Fra gli uomini prevenienti dal Cremlino anche il generale Vasily Tonkoshkurov, capo della direzione della Mobilitazione delle forze armate del Cremlino, e 35 tonnellate di attrezzature, un uomo troppo importante per essere della partita se l'operazione non fosse di vitale importanza. Il sospetto è che i due aerei, un cargo Antonov-124 e un jet più piccolo Ilyushin Il-62 servano per il trasporto di quello che il Venezuela può usare come forma di pagamento visto che non ha più valuta in cassa: oro e metalli preziosi. Non è un caso che una delle due aeronavi abbia già lasciato il paese. Non si sa quale fosse il suo carico.
    Nel paese intanto un nuovo blackout ha messo al buio la metà delle 23 regioni venezuelane, inclusa Caracas.
    L'energia è andata via alle 17,20 locali. Al buio anche l'aeroporto di Maiquetia. Si tratta del secondo blackout dopo quello del 7 marzo. Ancora una volta il ministro della comunicazione Jorge Rodríguez, ha dato la colpa del problema a un attacco alla diga idroelettrica del Guri.

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