venerdì 7 giugno 2019

STORIE SPARSE


Prima di questo pezzo che verte su altri particolari di questo mio viaggio devo fare una doverosa premessa. Parlero' di cose che non vanno bene, ma sia ben chiaro che sempre e comunque io sto' con Cuba.
Sopratutto oggi, quando quello che forse e' ancora il piu' poderoso paese al mondo sta' scatenando una vergognosa guerra economica contro la nostra piccola isola.
Detto questo, che andava detto, andiamo avanti.
Mentre a febbraio la gente era sopratutto incazzata ora, a maggio, ho trovato piu' che altro la gente rassegnata, in fondo le code le hanno sempre fatte, in fondo rispetto a febbraio le cose vanno un po' meglio, in fondo Cuba funziona in questo modo.
I giovani, sopratutto loro, vogliono andarsene, anche in familia abbiamo qualche prurito di questo tipo.
Andarsene alla ricerca di una vita migliore e' doveroso, negli ultimi 10 anni 5 milioni di italiani hanno lasciato il bel paese, ma andarsene alla cazzo e' tutto un altro discorso.
Ora sento parlare di Suriname, altro posto dove pare non serva il visto, poi gli chiedi dove cazzo sia questo paese e quale lingua parlino gli abitanti e ti guardano come la mucca quando passa il treno...
In inmigration erano almeno 15 giorni che non avevano l'adesivo da attaccare alla visa per le proroghe, in un paese normale ti appiccicano un altro foglio, un bel timbro, tu porti la marca da 25 e la cosa e' fatta.
Ma siamo a Cuba.
Due miei conoscenti hanno dovuto prendere una macchina, andare a Manati', farsi 4 ore di coda per riuscire ad avere la visa di proroga per un altro mese.
Senza quella proroga non potevi neanche lasciare la provincia. Cambio una merda a 1,08, fra l'altro un paio di centoni avevano una minuscola scrittina e ho dovuto cambiarli al financiero internacional con 1 cuc di commissione su ogni centone.
Eravamo a maggio, baja temporada, poco turismo e pochissimi italiani la maggioranza dei quali residenti, gente che passa a Tunas 10 mesi ogni anno o giu' di li'.
Ci conosciamo da 20 anni, se e' il caso 4 parole con loro le faccio sempre volentieri, e' gente che sa com'e' il giro del fumo da quelle parti, nessuno gioca a fare il fenomeno.
Visto che era baja temporada le case de renta hanno abbassato i prezzi, 10 cuc andavano piu' che bene per tutti.
Sono sempre 10 cuc in piu' di zero.
Hanno aperto un paio di ristoranti italiani uno dei quali dove c'era Mario, si tratta di un romano che e' a Tunas da secoli con cui ho sempre preferito avere poca confidenza, non ho visto ressa all'entrata ma sicuramente e' solo questione di farsi una clientela, oggi chiunque investa un centesimo a Cuba merita il massimo del rispetto.
I cartelli di SE VENDE sono tornati ad imperversare fuori da moltissime case tunere, con l'abolizione da parte di Obama di “pie' seco, pie' mojado” molta gente aveva deciso di lasciare perdere e di tenersi la casa ma oggi, con l'attuale contingenza economica e col fatto che al mattino non sai cosa metterai nel piatto la sera, a tantissimi e' tornata, come dicevo, la voglia di cercare fortuna altrove.
I prezzi di molti generi di prima necessita' sono rincarati di parecchio quando si trovano, questo fa si che molta gente scenda dal monte ad acquistare, ad esempio, il dentifricio, per poi rivenderlo dove vive al doppio del prezzo acquistato, ovviamente questo provoca i soliti e consueti problemi di accaparramento che tanto stanno recando danno a tutta la comunita'.
Non ho trovato problemi con la benzina, tutti gli oro Negro sono aperti ma, come dicevo in un commento, oggi chi ha un'auto privata e' bene che tenga tutti i comprovanti del carburante acquistato perche, a seguito dell'input di Diaz Canel si sta' combattendo una battaglia a tutto campo contro el robo di combustibile.
Il rischio per chi fa benzina in modo...creativo e' quello di vedersi sequestrato il carro e chao pescao.
Anche per il gas usato per cucinare non ci sono problemi, si trova.
Il prossimo pezzo vertera' sulla mia vacanza, ammesso che a qualcuno interessi, a livello generale ho detto piu' o meno tutto quello che c'era da dire.

16 commenti:

  1. Mercoledì 29 maggio il governo di Cuba ha annunciato che consentirà la creazione di reti di trasmissione dati private cablate o wireless, fino ad ora vietate nel paese, e autorizzerà l’importazione di modem e apparecchiature di trasmissione fino ad ora vietate, secondo quanto hanno riferito i media di stato.

    Inoltre, il governo cubano darà un periodo di 60 giorni ai privati per regolarizzare le reti Wi-Fi che erano già in funzione, indipendentemente dalla legalità o meno delle stesse. Nel caso dell’importazione di modem, sia i cubani che gli stranieri che desiderano introdurli sull’isola devono richiedere una licenza presso il Ministero delle comunicazioni entro un periodo di 30 giorni lavorativi.

    Le misure, contenute in due risoluzioni del Ministero delle Comunicazioni pubblicate oggi nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica di Cuba, entreranno in vigore il 29 luglio per “ordinare reti private di dati e sistemi wireless ad alta velocità a 2,4 GHz e 5 Ghz ” – ha spiegato il direttore del Regolamento del Ministero delle Comunicazioni, Wilfredo López, citato dal quotidiano ufficiale Juventud Rebelde.

    Nell’isola, fino a poco tempo uno dei paesi al mondo con la minor connessione, si sta rapidamente sviluppando un processo di informatizzazione che negli ultimi due anni ha incluso l’autorizzazione di accesso a internet da parte delle famiglie e consentendo il servizio sui telefoni cellulari 3G. In precedenza era possibile connettersi solo in appositi hotspot stabiliti dall’impresa di telecomunicazioni ETECSA in alcuni punti precisi delle principali città e delle zone turistiche. 

    La creazione di reti di dati sarà consentito per entrambe le persone fisiche e giuridiche al fine di “contribuire alla informatizzazione della società, il benessere dei cittadini, la sovranità e la prevenzione contro gli effetti nocivi delle radiazioni non ionizzanti” – ha spiegato López.

    Secondo le informazioni pubblicate mercoledì 29 maggio, saranno concesse licenze di esercizio al di fuori reti dati private per le persone fisiche, che possono essere utilizzati nella banda di frequenza 2400 MHz a 2483,5 MHz, e la banda di 5725 MHz a 5850 MHz .

    Quando si tratta di reti senza scopo di lucro e situate all’interno di una casa, non sarà necessario avere una licenza. In precedenza le reti wi-fi private erano consentite sono previa autorizzazione delle autorità e concesse a un numero limitatissimo di persone o famiglie legate al mondo della cultura, della politica e dello sport, per motivi speciali o di lavoro.

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  2. Soltanto nel mese di maggio il Venezuela ha quadruplicato la fornitura di petrolio e prodotti petroliferi a Cuba a seguito delle limitazioni sulle esportazioni verso gli altri paesi causate dalle sanzioni statunitensi. A riferirlo la piattaforma S&P Global Platts riferendosi alla documentazione della compagnia energetica statale venezuelana Petróleos de Venezuela (PDVSA).

    Secondo i documenti pubblicati da PDVSA, dall’inizio di maggio la compagnia venezuelana avrebbe consegnato alla società cubana Cubametales 1,4 milioni di barili di petrolio e prodotti raffinati rispetto ai 355mila barili del mese precedente.

    La PDVSA ha venduto alla Cubametales 646mila barili di petrolio con uno sconto sul prezzo del greggio di 9,6 dollari al barile tra il 22 e il 23 maggio, 200mila barili di benzina e 120mila barili di greggio tra il 17 e il 19 maggio, così come 450 mila barili di olio combustibile tra il 22 e il 24 maggio.

    “Le sanzioni di Washington contro la compagnia energetica statale venezuelana Petróleos de Venezuela hanno complicato l’accesso al mercato internazionale degli idrocarburi venezuelani, pertanto alla compagnia Cubametales sono stati forniti volumi aggiuntivi rispetto a quelli inizialmente concordati”, ha affermato la società in un comunicato ufficiale.

    In base agli accordi tra i due Paesi, il Venezuela fornisce petrolio e prodotti petroliferi a Cuba in cambio di prodotti e servizi.

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  3. Santa Fè - Davvero difficile vivere tutto questo in un isola che amiamo, a distanza ci coglie la stessa rassegnazione che pervade loro, poi una volta lì la realtà è ancora più dura di quanto la immaginiamo.
    Al momento nessuna soluzione all'orizzonte.

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  4. La piccola onda rossa dei comunisti. Rizzo raddoppia i voti, mentre la sinistra crolla.

     

    Non farà scalpore e pochi lo avranno notato, ma tra gli analisti e nelle stanze dei partiti il dato non è passato inosservato. Nel panorama di una sinistra che esce sconfitta in Italia e ridimensionata in tutta Europa, l’unica eccezione è il Partito Comunista. La formazione guidata da Marco Rizzo raddoppia sorprendentemente i propri voti, passando in poco più di un anno dai 106.182 delle elezioni politiche a 235.542, che corrisponde in termini percentuali dallo 0,3% allo 0,9%. Nei grafici che girano sul web il PC di Rizzo è l’unica formazione che aumenta i voti assoluti e percentuali oltre Lega e Fratelli d’Italia. Sul voto ha pesato anche la forte componente giovanile, presente vistosa nelle piazze e anche sul web. Un piccolo esercito che è stato determinante per il raddoppio del voto ai comunisti. L'intervista a Marco Rizzo.

     

    Rizzo, siete gli unici a sinistra che aumentano i voti. Un risultato che oggi è più unico che raro…

    Niente da gioire in termini assoluti sia chiaro. La situazione è difficile, la destra è avanzata, c’è una fortissima astensione che coinvolge principalmente le fasce popolari. Solo un cretino avrebbe da gioire in questo quadro. Però è vero. Raddoppiamo i voti ed è un buon segnale. Anche perché in tutto il continente europeo siamo tra i pochissimi a sinistra a farlo. Significa che il lavoro fatto fino ad ora non è stato sbagliato. La strada è lunga e per riconquistare la fiducia ci vuole tempo.

     

    Per il resto l’esito delle elezioni conferma le previsioni dei sondaggi: la Lega vince, i sovranisti avanzano in tutta Europa. Quale è il vostro giudizio?

    L’esito è in linea con le nostre previsioni. Era scontata, purtroppo, la vittoria della Lega e l’avanzata o conferma delle forze nazionaliste in altri Paesi europei. Però la questione mi sembra un po’ più complessa a livello continentale. Perché se è vero che avanzano i nazionalisti, avanza anche un blocco europeista che si sposta verso liberali e verdi. Quindi la risposta all’antieuropeismo diventa ancora più liberista e pro austerità. La vera sconfitta insomma è la sinistra.

     

    Il GUE/NGL, il gruppo dove siedono le formazioni di sinistra esce ridimensionato, così come i socialisti. Perché?

    Più volte abbiamo detto che la sinistra che non fa la sinistra apre alla vittoria della destra. I socialdemocratici perdono terreno perché hanno fatto politiche antipopolari. Ma anche il GUE ne è in parte responsabile, come nel caso della Grecia, dove al governo c’è la sinistra di Syriza. Una sinistra che collabora con la UE e con i governi viene punita.

     

    In Italia si è parlato molto del pericolo fascista ma alla fine le due formazioni di estrema destra hanno preso pochi voti e in forte calo. Un pericolo immaginario?

    Avevamo detto chiaramente che la strategia del PD e del fronte europeista era gridare al fascismo per spingere al voto utile. Insieme le formazioni neofasciste prendono metà dei nostri voti, pur avendo usufruito di spazi mediatici nettamente superiori. Anche oggi i giornali inseriscono nelle grafiche i loro risultati e non i nostri, che è un paradosso visto che noi siamo sopra di loro!

    Molti sono stupiti dalla presenza di tanti giovani nelle vostre fila. Il comunismo attira i giovani?

    Chi vive sulla propria pelle il significato della precarietà e dell’assenza di un futuro dignitoso capisce che c’è bisogno di lottare per un’altra società. Non ci sono ricette miracolose. Abbiamo un’organizzazione giovanile che fa un grande lavoro, davvero scuola per scuola, università per università. Abbiamo un gruppo dirigente fatto di giovani e non perché sono giovani, ma perché sono bravi. Con queste premesse il futuro non ci spaventa.

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  5. Notizia di oggi al TG: Trump ha vietato a navi da crociera di approdare a Cuba e ha cancellato tutti i voli aerei per la Isla Grande. Sta inasprendo l'embargo!!

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  6. Le crociere è di un paio di giorni fa, sei sicuro sui voli?

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  7. Si tratta di voli privati e aziendali, i voli commerciali sono ammessi.

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  8. Ben tornato e grazie per le sempre interessantissime notizie. Certo che la tua vacanza ci interessa, a maggior ragione dato che noi (io) in questo momento di vacanze - e nemmeno di vaccanze - non ce ne possiamo permettere...

    Carlo (Locarno)

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  9. Ti interessa davvero la mia vacanza?
    Allora sei proprio ben messo...😂

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  10. Sì, certo. La maggior parte delle persone che conosco quando tornano da una vacanza non sono capaci di spiccicare due parole sulla loro vacanza - sulle loro ferie, come dite voi; dal tedesco Ferien. Afasia. Ok, non tutti siamo dotati per il racconto, non tutti siamo scrittori.

    Le vacanze degli altri mi interessano da quando un grandissimo, si fa quasi fatica a pronunciarne il nome, uno dei miei idoli - anche io ho degli idoli, mi comporto come una adolescente -, sì, lui, Eugenio Montale, ineffabile, mi ha fatto scoprire la galassia del viaggio detto tecnicamente sentimentale - lui aggiunge sempre: sterniano. Dopo anni che non mi muovevo da casa non per penuria di liquidi ma per il timore di annoiarmi più che a casa.

    Carletto


    https://it.wikipedia.org/wiki/Viaggio_sentimentale

    https://it.wikipedia.org/wiki/Viaggio_sentimentale#/media/File:Laurence_Sterne_from_NPG.jpg

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  11. Invece io trovo i racconti dei viaggiatori o le interviste in materia piuttosto noiose. Alla fine ognuno vede le cose coi propri occhi.

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  12. Klm a settembre e ottobre viene via a 416 euro

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  13. Sì di regola sono noiose. Io mi butto sulle eccezioni. Grandi scrittori - Paolo Rumiz fra i pochi. Anche il titolare di questo blog non annoia mai.

    Carlo

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  14. Fino a quando non si....annoiera' il titolare...questo blog andrà avanti ma oramai naviga a vista.

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  15. Nei giorni scorsi sono già arrivate le prime ufficialità anche per il Torino che, in attesa di sciogliere il nodo Direttore Sportivo, si è già mosso sia in entrata che in uscita ufficializzando i riscatti ancora in ballo. Sia in entrata che in uscita.

    ACQUISTI – In entrata sono arrivate due conferme importanti: i riscatti di Djidji e Aina. Il trasferimento dell’ormai ex centrale del Nantes è stato ufficializzato dal Torino nei giorni scorsi. Una trattativa dal costo complessivo di circa 4,5 milioni di euro. Discorso simile anche per Ola Aina, per cui manca ancora l’ufficialità ma che – salvo clamorose sorprese – è stato riscattato dal Chelsea per una cifra vicina ai 10 milioni di euro (LEGGI QUI). Per lui un contratto fino al 2023.

    CESSIONI – Movimenti anche in uscita, con i riscatti di Ljajic, Avelar e Niang; che hanno portato circa 23 milioni nelle casse del Torino. Il più ricco è senza dubbio quello dell’attaccante senegalese, acquistato a titolo definitivo dal Rennes per 15 milioni di euro al termine di una stagione molto positiva. Discorsi simili anche per Ljajic e Avelar, riscattati da Besiktas e Corinthians rispettivamente per 6,5 e 1,5 milioni di euro. Ci saranno altre cessioni? Probabilmente sì, ma Cairo è stato chiaro: “Terremo i migliori”.

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