Avrete sicuramente seguito
la notizia riguardante l'arrivo al porto de La Habana di 3 navi da
guerra russe di altissimo livello, salutate da 21 salve di cannone da
parte della Flotta Rivoluzionaria cubana.
Le navi russe fanno parte
della flotta del nord, pattuglieranno i mari attorno a Cuba e al
Venezuela e saranno da monito per eventuali alzate di ingegno,
improbabili, da parte del Trumpo.
Era dal 1991 che navi da
guerra russe non attraccavano nei porti cubani, dopo la fine
dell'Urss e l'avvento del ubriacone al Cremlino i rapporti fra Cuba e
Russia si erano congelati.
In realta si erano
freddati gia' prima, ai tempi della visita dell'altro idiota con la
voglia di caffelatte sulla fronte a La Habana.
Fidel, che ha sempre visto
lunghissimo, si rese conto che il tipo avrebbe mandato dal culo
decenni di Rivoluzione sovietica, subito avviso' la popolazione
cubana con un discorso televisivo che rimase storico, del fatto che
sarebbero arrivati tempi non duri, ma durissimi.
Il periodo especial.
Con l'avvento di Putin la
Russia, finalmente liberatasi delle altre 14 repubbliche parassite e
dei paesi dell'Est Europa, autentiche sanguisughe, e' tornata ad
essere una grande potenza mondiale.
In Siria senza troppe
chiacchiere ha fatto fuori i terroristi, in Ossezia ha dimostrato
alla Georgia che in 1 giorno poteva portare i carri armati alle porte
di Tbilisi, si e' ripresa la Crimea e l'Ucraina si guarda bene di
rompere troppo i coglioni alla parte del suo paese su cui oramai non
ha piu' sovranita'.
Raul si e' recato a Mosca
e Putin ha cancellato il 90% del debito pregresso spalmando il
restante 10% a babbo non morto, ma a cui avevano gia' fatto la messa
di trigesima.
La Russia e' oggi uno dei
partner commerciali piu' forti che Cuba abbia, malgrado le smentite
non e' detto che la base militare di Lourdes, russa in suolo cubano,
chiusa nel 2001, non venga riaperta.
Dopo la minaccia al
Venezuela da parte del Trumpo che “ogni opzione era sul piatto
anche l'intervento armanto” sono iniziati ad arrivare a Caracas
aerei militari russi pieni di “consiglieri”, dopo la
recrudescenza del bloqueo verso Cuba Mosca manda le proprie navi da
guerra a pattugliare le acque territoriali cubane.
In piu' c'e' sempre il
sospetto, decisamente fondato, che hacker russi abbiano favorito
l'avvento elettorale del Trumpo che infatti, di fronte ad ogni
iniziativa politica del Cremlino, pare faccia sempre un passo
indietro.
E' chiaro che si tratta di
una risposta chiara al fatto che la Nato si sia installata nelle
repubbliche baltiche ai confini della Federazione Russa.
“Tu mi rompi i coglioni
alle porte di casa? Io faccio lo stesso e vediamo cosa succede”.
I baltici visto cio' che
e' accaduto in Georgia e in Ucraina hanno una paura fottuta che i
russi, in 2 ore, si installino nelle capitali riappropriandosi di
cio' che, faticosamente, avevano conquistato nella seconda guerra
mondiale.
Oggi Cuba, malgrado la
difficile crisi economica, puo' vantare amicizia importanti; La
Russia, il Venezuela ma anche la Cina, il Vietnam, praticamente tutta
l'Africa, la Corea del Nord, la comunita' europea che, con la
Mogherini, mantiene con l'isola ottimi rapporti politici e
commerciali, l'Onu che cita il sistema scolastico cubano e
l'attenzione verso i bambini ad esempio.
Oggi che Guaido' ha
dimostrato di essere l'idiota ladrone che tutti sapevano che fosse,
anche la situazione in Venezuela sempre ad una svolta malgrado il
fatto che gli Usa cerchino sempre di sovvertire Maduro, pero' il
peggio sembra sia passato.
Piano piano i russi stanno
tornando a Cuba, non che fossero, in passato, amatissimi dai cubani
ma si sa...gli yuma che non avevano molte risorse economiche da
spendere come accadeva ai sovietici un tempo, non stuzzicavano troppi
interessi.
Oggi il turismo russo e'
di altissimo livello, come accade in tutto il mondo ed e' in
fortissima crescita.
Navi da guerra a La
Habana, affari commerciali in pieno sviluppo, turisti con il borsillo
a fisarmonica in giro per l'isola, aiuti economici e alimentari in
arrivo....si....l'orso russo e' proprio tornato.
DALL’INVIATO A BEIRUT. La Russia ha cominciato la consegna dei primi sistemi missilistico S-400 alla Turchia. La prima batteria è arrivata oggi, come è stato confermato anche dal Dall Street Journal. L'acquisto del sistema russo è una sfida agli Stati Uniti. Washington potrebbe imporre nuove sanzioni, in base a una legge che punisce l'acquisto di materiale militare strategico dalla Russia.
RispondiEliminaIl presidente Recep Tayyip Erdogan aveva annunciato la conclusione del contratto e la prima consegna per metà luglio. Al vertice dei G20 a Osaka ha ricevuto assicurazioni dal presidente americano Donald Trump che la mossa non avrebbe comportato nuove sanzioni Usa, ma è tutto da vedere.
Ankara ha acquistato due reggimenti di S-400, ognuno con 4 o 6 batterie. Il sistema S-400 non può essere integrato nella Nato ed è concepito per abbattere cacciabombardieri e missili da crociera della Nato. Questo pone seri problemi all’Alleanza sul suo fianco sud-orientale. La prima batteria verrà schierata a difesa dei palazzi governativi, e in particolare modo del palazzo presidenziale, un’assicurazione in caso di golpe appoggiato dall’aviazione, come nel 2016.
Lima es la inminente y exigente parada que tendrá el movimiento deportivo cubano y la delegación de la Mayor de las Antillas fue abandera este éste sábado en el Memorial José Martí de la Plaza de la Revolución, en La Habana.
RispondiEliminaEl Presidente de los Consejos de Estado y de Ministros, Miguel Díaz-Canel, entregó la enseña patria al luchador Mijaín López, múltiple campeón olímpico y mundial, y embajador de los Juegos. Escoltaron en la ceremonia al gladiador pinareño, al pie de la base del monumento a José Martí, el badmintonista Osleni Guerrero y el judoca de la categoría 90 kilogramos, Iván Silva.
Al concluir la actividad Díaz-Canel se dirigió a los deportistas a quienes transmitió mensajes de aliento en nombre del pueblo y ratificó a los presentes la confianza que tienen los cubanos en quienes nos representarán en Lima, pues lo harán con profesionalidad, disciplina y convicción en la victoria.
«La población va a estar muy identificada con ustedes en Lima, porque existen sentimientos bien fuertes cuando ustedes compiten, porque cada victoria es de todos, es de la Patria», afirmó el mandatario.
Al leer el compromiso de los atletas, la judoca Idalys Ortiz, campeona olímpica en Londres 2012, sostuvo que ellos alzarán la bandera de La Demajagua y competirán en Lima como si fuera el «Moncada» de su tiempo.
«Luchemos en cada escenario con el valor y la dignidad con que lo hicieron nuestros héroes y mártires. Hagamos realidad nuestro propósito competitivo, inspirados en el pensamiento del Comandante en Jefe Fidel Castro», subrayó la también campeona mundial.
Osvaldo Vento, presidente del Inder, indicó que se trata de una delegación conocedora de los retos y hazañas alcanzados a lo largo de la historia deportiva cubana.
«Tenemos el propósito de convertir los Juegos Panamericanos de Lima en una página digna de nuestro movimiento deportivo. Otra vez la hidalguía y la confianza en el triunfo serán componentes esenciales para encarar un evento de alta exigencia competitiva», apuntó el titular del Inder.
En un aparte con la prensa, Mijaín López, quien asiste a sus quintos Juegos Panamericanos, refirió que se tratará de una competencia multideportiva que ha ganado gran calidad a diferencia de justas precedentes.
«Los Panamericanos son hoy una prueba de nivel, a donde va un buen número de campeones olímpicos y mundiales de América. Nosotros tenemos la preparación ideal para encarar unos juegos que regalarán grandes emociones. Estamos listos para la competencia y la rivalidad deportiva», concluyó el luchador pinareño, quien se presenta en Lima para buscar su quinta medalla de oro continental.
Asistieron al acto de abanderamiento Olga Lidia Tapia, miembro del Secretariado del Comité Central del Partido, funcionarios del Gobierno y el Partido, glorias deportivas e invitados internacionales, entre ellos la exestrella del atletismo mexicano, Ana Gabriela Guevara, presidenta de la Comisión Nacional de Cultura Física y Deporte en su país y el embajador de Perú en Cuba, Guido Octavio Toro.
Al concluir la ceremonia, la comitiva cubana que estará compuesta por 420 deportistas, disfrutó de una gala cultural.
il governo cubano non farà installare nessuna base russa o cinese nell'isola, perchè sa che la difesa della sovranità nazionale passa attraverso l'esercito cubano e non uno straniero, como dimostrarono i russi nel 1991.Fecero i bagagli e lasciarono l'isola con un preavviso brevissimo.Sembrò allora che gli americani, i vincitori della prima guerra fredda, avrebbero fatto un sol boccone dell'isoletta dei caraibi.Ciò non avvenne perchè i cubani li aspettavano senza problemi e gli americani, che non sono tonti, capirono l'antifona.
RispondiEliminaPuò essere ma sono passati quasi 30 anni e molti scenari sono cambiati.
EliminaLa Russia è tornata e Cuba...come avvenne dopo la Rivoluzione non può permettersi di andare troppo per il sottile nella scelta degli alleati.
I russi di prima erano dipendenti statali, quelli di adesso oligarchi. Giuseppe
RispondiEliminaInfatti i turisti russi di oggi sono...popolarissimi
RispondiEliminahola! per me non se sono mai andati tutto è rimasto sotto traccia ma la posizione della isla è troppo invitante per lasciarla ed i lacci storici troppo importanti, poi ci sono altri attori enormi come la cina. Ora il mondo è bipolare basta vedere quello che sta succendendo in venezuela. Cuba è sempre stata terreno de guerra fria che a cambio dello stralcio del debito ed investimenti in infrastrutture vedasi le nuove ferrovie avrà ipotecato pezzi di territorio perchè i pasti gratis non esistono. Magari nei prossimi anni la presenza si farà più visibile e torneranno di moda i nomi con la Y iniziale ed i muñequitos rusos e la carne enlatada. E' anche uno dei pochi paesi che non chiede visto ai cubani con relativo ir y venir de mulas. Los yumas rusos estan locos por negras y mulatas jajja chao Enrico
RispondiEliminaCredo che per lo stralcio del debito enorme che Cuba aveva con la Russia Putin qualcosa in cambio abbia avuto così come per il rinnovo delle ferrovie.
RispondiEliminaI tempi dei "paesi fratelli" sono finiti.
E’ una brutta notizia quella che si legge sulla prima pagina del Corriere dello Sport di sabato 13 luglio: Sinisa Mihajlovic oggi comunicherà di dover lasciare la panchina del Bologna per gravi problemi di salute che gli impongono di affrontare una terapia d’urto. L’allenatore serbo, al Torino dal 2016 al gennaio 2018, ha disertato il raduno della squadra rossoblù.
RispondiEliminaSla, Cancro, Leucemia...ora mai è una pandemia che affligge gli ex calciatori.
EliminaNon oso pensare quanta merda i medici sportivi dell'epoca abbiano rifilato loro.
Poi la paghi.
Vialli è arrivato a Torino che era normale dopo 2 anni sembrava Lou Ferrigno.
Adesso anche dietro di lui corre la signora con la falce...
A pensar male é peccato ma spesso si azzecca.... Gli atleti ad alti livelli sono conciati peggio del cavalli del palio.
EliminaIl doping si è andato affinando, oggi trovi il prodotto coprente non quello dopante.
EliminaMa dai tempi di Urss, DDR passando per la Cina, Conconi e i velocisti Usa...se ne sono viste di tutti i colori.
Forza Sinisa! Il popolo granata è tutto con te. Ti pensiamo con affetto, in bocca al lupo!
EliminaUrbano Cairo
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RispondiEliminaStudia
RispondiEliminaHo sentito Tunas.
RispondiEliminaMigliorata la situazione del pollo e delle code ma apagones da 3/5 ore quasi ogni giorno.
Anche a caibarien gli apagones sono molto frequenti e senza ventilatori accesi peggiora l'ondata di dengue che sta infettando.. Suocero e ora cognato sono stati contagiati portati il 1 in una scuola attrezzata con mosquitero il 2 in ospedale... Sono in molti purtroppo... E che fanno danno multe per chi ha il vaso de agua santero en la casa... E chiudere la sanja no?
EliminaAnche la moglie del boss lo ha preso ma in forma leggera per fortuna.
EliminaMESSICO-Secondo successo per la Nazionale Femminile che nel Mondiale Under 20 in corso di svolgimento in Messico, dopo la vittoria di ieri contro gli Stati Uniti nel match d’esordio, oggi ha superato anche Cuba con un netto e convincente 3-0 (25-20, 25-13, 25-17). Le ragazze di Massimo Bellano hanno sempre dato l’impressione di gestire l’incontro imponendo da subito il loro ritmo di gioco. Le caraibiche non sono mai riuscite a contrastare gli attacchi di Enweonwu e compagne che si sono dimostrate superiori in ogni fondamentale. Top score del match Terry Enweonwu con 10 punti. Nella notte italiana tra domenica e lunedì l’ultima partita della prima fase contro le padroni di casa del Messico.
RispondiEliminaIL TABELLINO-
ITALIA-CUBA 3-0 (25-20, 25-13, 25-17)
ITALIA: Populini 4, Lubian 8, Morello 2, Omoruyi 7, Kone 8, Enweonwu 10, Panetoni (L). Squarcini 2, Malual 2, Scola 2, Battista, Tanase. All. Bellano
CUBA: Vila 7, Viltres 2, Madan 6, Cese 12, Martinez 1, Moreno 1, Miranda (L). Garcia, Morozo, Ne: Tarin, Castillo, Del Rio. All: Torres
Durata set: 24, 21, 23
Italia: a 2 bs 12 mv 7 et 21
Cuba: a 3 bs 14 mv 3 et 30
hola! Milco una domanda hai ancora la casa grande Torino a las tunas? Ho un amico chiede di passare qualche giorno a Tunas, ciao Enrico
RispondiEliminaBonv....ehm...amico mio....Enrico, quello vero, ha il mio numero, se ha qualcosa da chiedermi lo fa direttamente.
RispondiEliminaÈ domenica...stacca 5 minuti dal web...magari una donna...un amico...😂
TORINO (3-4-3): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Bremer; De Silvestri, Baselli, Meité, Ansaldi; Falque, Belotti, Berenguer. A disposizione:Rosati, Gemello, Zaza, Singo, Millico, Djidji, Segre, Lucca, Kone, Enrici, Candellone, Garetto. Allenatore: Mazzarri.
RispondiEliminaMERANO: Colosimo, Bungu, Imeri, Reka, Kouamme, Franzoso, Pedron, Lechner, En Naimi, Lekiqn, Kozi. A disposizione: Roperti, Iaquinta, Sanogo, Sela, Stoimilovski, Sogheir, Nobile, Hasa, Kamami.
Torino-Merano 15-0: tabellino Marcatori: pwt. 7′ Belotti (T), 21′ Bremer (T), 26′ Belotti (T), 33′ De Silvestri (T), 35′ Belotti (T), 38′ Falque (T), 42′ Berenguer (T); st. 2′ Zaza (T), 5′ Belotti (T), 9′ Berenguer (T), 13′ Zaza (T), 15′ Zaza (T), 35′ Zaza (T), 36′ Zaza (T), 44 Zaza (T)
RispondiEliminaGli apagones comunque , a parte i barrios più prestigiosi i cui edifici hanno magari un'unità di back up interna, succedono in un po' tutte le zone calde del sud america, non solo a Cuba dove anche a me riportano che siano un po' di più rispetto a 4-5 anni fa, ma (e cito quanto mi vien detto, non essendo stato en la isla al tempo) "ben lontani da certi momenti degli anni 90". Mat.
RispondiEliminaMezzora e ne parliamo caro Mat.
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