domenica 27 ottobre 2019

JOHN LENNON

Soggiorno solitamente al Vedado quando sono a La Habana, un tardo pomeriggio mentre stavo rientrando da una lunga camminata per la capitale, vicino a casa, passo accanto ad un giardino, un parque come li chiamano i cubani.
Vedo 6/7 persone, sicuramente turisti, che si assiepano attorno ad una panchina, a turno fanno una foto insieme al personaggio seduto tranquillo con le gambe accavallate.
Non avevo fretta, mi avvicino per vedere cosa succedeva e mi accorgo che il tipo era...una statua.
In modo del tutto casuale ero capitato al parque John Lennon, un parque che el Comandante en Jefe volle ribattezzare cosi' quando decise di metterci una statua del cantante.
E dire che la musica dei Beatles nei decenni 60/70 era quasi bandita dall'isola perche' ritenuta fuorviante, insieme a tante altre, per le nuove generazioni
Quando pero' John assunse decise posizioni contro la Guerra del Veitnam e contro Nixon, posizioni che probabilmente gli costarono la vita, divenne un personaggio interessante per la Rivoluzione cubana.
Quando i Beatles si sciolsero, nel 1970, avevo 8 anni, non posso quindi dire di aver vissuto dal vivo la loro epopea, posso pero' assicurarvi che in seguito ascoltai e ascolto molto le loro canzoni che hanno segnato un epoca.
Quando lavoravo nei villaggi turistici mettemmo in piedi anche uno spettacolo basato sulla loro storia e le loro canzoni.
Molto attribuiscono il loro scioglimento alle donne; Yoko per Lennon e Linda per Paul, io non ne sarei comunque sicuro anche se non escludo che la loro presenza abbia accelerato le cose.
Gli era rimasto qualche buon colpo in canna ma in linea generale avevano dato, nel decennio di gloria, quello che avevano da dare.
Gli Stones sono oramai un fenomeno mediatico, ma Dylan che e' in tour perenne per il mondo ancora campa con i suoi primi 2 album.
Non a caso Billy Joel cantava “Only de good die young”.
Semplicemente si era rotto il loro magico meccanismo, non a caso Let it be, il loro ultimo successo lo registrarono ognuno suonando la sua parte per conto proprio, senza incontrare gli altri.
John era sempre piu' preso dalle sue battaglie sociali, Paul voleva forse solo fare musica, George viveva oramai piu' in India che in Europa mentre Ringo ringraziava gli Orishas ogni giorno per la botta di culo che aveva portato un batterista men che mediocre ad essere al posto giusto nel momento giusto.
A causa delle strumentazioni dell'epoca avevano smesso di suonare dal vivo, 50000 ragazzi a 10 metri che urlavano come pazzi impedivano loro di sentirsi, se ascoltate qualche pezzo dal vivo quello che si nota subito e'...il gran casino.
Il loro mito era scoppiato in modo prorompente, insieme ad Elvis avevano letteralmente cambiato la musica nel mondo, c'e' un periodo prima di loro e uno dopo di loro, questo e' fuori dubbio.
Erano anni che i 4 non potevano uscire di casa senza essere assaltati dai fans che oramai erano ovunque.
Dopo 10 anni era fisiologicamente giunto il momento di andare ognuno per la propria strada, lasciando un'orma indelebile nella musica e nella cultura non soltanto di quel periodo storico.
John era, a suo modo, un Rivoluzionario credo fosse normale che volesse vivere la sua vita come tale.
Scrisse ancora un capolavoro “Imagine” che resta uno dei pezzi piu' belli mai scritti, probabilmente in cooperazione con Dio, ma altre grosse tracce come musicista fatico a ricordarne.
Paul con la moglie fondo' i Wings, fu fermato alle dogane durante un paio di tour per droga, George scrisse la splendida My sweet Lord, mentre Eric Clapton gli trombava la moglie a cui dedico' “Wonderful tonight” altro capolavoro.
Ringo sposo' quel gran legno di Barbara Bach, si trasferi' al caldo a godersi la vita.
Oggi restano Paul e Ringo in vita.
Forse e' stato giusto che un immagine di Lennon, un rivoluzionario, trovasse posto proprio nella patria della Rivoluzione.
Chiudo segnalandovi un film che ho visto sull'aereo di ritorno; “Yesterday”.
Un giovane musicista piuttosto pippone, a seguito di un black out su tutta la terra di 12 secondi, si ritrova ad essere il solo (in realta' poi cio' accadra' anche ad altri 2) che si ricorda dei Beatles.
Nessuno al mondo li conosce piu' perche' non sono esititi, su google se digitava il nome della band saltava fuori lo scarafaggio.
Diventa una star mondiale suonando, come se fossero sue, le canzoni dei fab four, ad un certo punto i soli altri due che ricordano al mondo lo trovano per ringraziarlo, perche' senza la musica dei Beatles il mondo sarebbe un posto meno bello.
C'e' anche Ed Sheeran nel ruolo di Ed Sheeran.

20 commenti:

  1. AVANA (CUBA) - John Lennon conquista Fidel Castro. Dopo decenni di censura e a vent'anni dalla sua scomparsa, il presidente cubano riabilita la figura del più sognatore dei Beatles. Lo ha fatto con una cerimonia all'Avana. In un parco della città è stata inaugurata una statua del cantante: un John Lennon seduto su una panchina, scolpito nel bronzo, con i suoi lunghi capelli, i jeans e i gli immancabili occhialetti tondi. Lui, che per anni, era stato bandito dall'Isola di Castro. 

    Quella musica tacciata per anni dal governo cubano di "decadentismo borghese" viene riabilitata, in un solo giorno e con gli onori che di solito si riservano ai grandi. Sulle note di "All you need is love" Fidel Castro in divisa militare, accompagnato dal cantante cubano Silvio Rodriguez, ha scoperto ieri pomeriggio la statua. 

    Poi, ai giornalisti invitati, ha spiegato il perché della sua decisione: "Ciò che lo rende grande, ai miei occhi, è il suo pensiero, le sue idee", ha spiegato il leader cubano. "Condivido completamente i suoi sogni. Anch'io sono un sognatore, che ha visto i suoi sogni tramutarsi in realtà", ha aggiunto, parafrasando una delle più celebri canzoni dell'ex Beatle, "Imagine". Fidel Castro ha confessato che all'epoca non ascoltava il quartetto di Liverpool, perché non aveva molto tempo. 

    "Deviazionismo ideologico": questa era l'accusa che negli anni Sessanta e Settanta le autorità cubane rivolgevano alla musica dei Beatles, il cui ascolto era vietato come in altri Paesi socialisti. Ma i brani del quartetto circolavano lo stesso, su radio straniere o su dischi e nastri introdotti di contrabbando. 

    La riabilitazione di Lennon è stata sancita non solo dalla statua e dall'intervento di Fidel Castro ma anche da un comunicato ufficiale del governo in cui si afferma che le celebrazioni intendono "integrare Lennon nel patrimonio dei valori culturali che il nostro popolo ammira e rispetta". "Documenti dell'Fbi declassificati hanno rivelato l'aggressione che egli subì per la sua radicale opposizione alla guerra del Vietnam durante l'amministrazione di Richard Nixon", aggiunge il testo.

    Una riabilitazione iniziata già l'anno scorso, quando il quotidiano del Partito comunista cubano, "Granma", aveva collocato i Beatles tra le figure più rilevanti del Ventesimo secolo, dietro Castro, Lenin e Che Guevara. E ieri alle celebrazioni in onore di Lennon, il presidente del parlamento cubano non ha esiatato a definire il cantante il "paradigma dell'intellettuale libero e creativo".

    (9 dicembre 2000)

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  2. Oggi si svolgono le elezioni per il nuovo presidente dell'Umbria.
    Il risultato non credo avra' grande influenza sul governo nazionale, diverso sara' il discorso quando, mi pare a gennaio, si voteta' in Emilia Romagna.
    Dal dopoguerra la regione e' stata governata prima dal PCI (con percentuali bulgare) poi dal centro sinistra quindi da quella roba che e' diventata ora.
    Il Presidente precedente del PD si e' dimesso a seguito di scandali portati alla luce dai 5 stelle.
    Oggi PD e 5 stelle viaggiano a braccetto che e' gia' di per se una contraddizione nei termini.
    Il centro destra, che probabilmente vincera', si presenta compatto e coeso, il centro sinistra, o quello che e', invece pare un coro in cui ognuno canta per conto suo.
    Il centro destra chiude la campagna ellettorale fra la gente mentre la compagine di governo a casa del re del cashmire...un po' come a Roma dove il solo quartiere dove il PD ha avuto la meglio sono i Parioli e ho detto tutto.
    Il Partito Comunista presenta Rossano Rubicondi come presidente, un operaio, alle precedenti politiche su scala nazionale prendemmo lo 0,3%, alle europee quasi 1% ora siamo accreditati fra il 2% e il 3%.
    Per entrare nel consiglio regionale umbro serve il 2,5%, ce la potremo fare.
    Non ci fai la Rivoluzione ma e' qualcosa ricordo che il 3%, in scala nazionale, vuol dire circa un milione di voti...ovviamente la mia e' anche una indicazione di voto per gli amici umbri che leggono il blog.

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  3. Per un attimo ho pensato che il candidato fosse quello che si trombavo la prima moglie del Trumpo... Quello dell 'isola dei famosi :-)

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  4. Torino (3-4-2-1): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Djidji; De Silvestri, Baselli, Rincon, Aina; Falque, Ansaldi; Belotti. A disposizione: Ujkani, Rosati, Lyanco, Lukic, Zaza, Edera, Millico, Meite, Verdi, Bremer, Laxalt. Allenatore: Mazzarri

    Cagliari (4-3-1-2): Olsen; Faragò, Pisacane, Ceppitelli, Pellegrini; Nandez, Cigarini, Ionita; Nainggolan; Simeone, Joao Pedro. A disposizione: Rafael, Resti, Pinna, Mattiello, Rog, Cerri, Birsa, Klavan, Oliva, Deiola, Castro, Walukiewicz.

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  5. 9 giocatori difensivi, in casa col Cagliari e Ansaldi, un terzino nel trio offensivo...speriamo bene

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  6. GIUSEPPE

    "Quando sono andato a scuola, mi hanno chiesto cosa volessi diventare da grande.
    Ho risposto “felice”.
    Mi dissero che non avevo capito l’esercizio e io risposi che loro non avevano capito la vita."
    John Lennon

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  7. La ricerca della felicità non è solo un diritto ma anche un dovere per ognuno di noi.

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  8. Marco Rizzo mio Segretario e Fratello Granata allo stadio per il Toro a "Quelli che il calcio"

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  9. Primo tempo 0-1 Cagliari.
    Una squadra penosa....speriamo che il piangina sia al capolinea.

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  10. hola! fa effetto vedere quella panchina en la capital, sembra non c'entri molto con il contesto invece fa un bell'effetto. chao Enrico

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  11. Ne avevo sentito parlare ma non sapevo fosse vicino a casa.
    Dei messicani facevano foto accanto alla statua, chi gli metteva un cappello, chi gli occhiali...mah...un effetto un po' così...

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  12. Circa due anni fa, dopo avere notato che gli occhiali mancavano costantemente alla statua di bronzo, la donna ha iniziato a metterle i suoi stessi occhiali, ma anch’ essi presto sparirono. Le autorità hanno ripagato la sua dedizione assumendola come guardiana ufficiale degli occhialidella statua. Aleeda Rodriguez Pedrasa riceve 245 pesos cubani al mese per assicurarsi che gli occhiali siano posizionati sulla statua di John Lennon, quando i turisti arrivano al parco a lui dedicato a L’avana per scattare una foto assieme alla bronzea rappresentazione dell’artista.
    La statua di John Lennon seduto su una panchina è diventata fin da subito un’attrazione turistica, ma anche un bersaglio per moltissimi ladri, il cui obiettivo era quello di rubare i celebri occhiali tondi dell’artista. Inizialmente il governo aveva deciso di posizionare nuovi occhiali, ma questi ultimi durarono molto poco, poiché venivano immediatamente rubati. Così entrò in gioco Aleeda Rodriguez Pedrasa, che fece della sua dedizione una vera professione.
    Difatti, appena arriva un bus turistico, la donna settantaduenne esce dall’ombra di un albero vicino e posiziona sulla statua i famosissimi occhiali tondi, prima che i turisti possano circondare la statua per scattare selfies e fotografie.

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  13. BLOGRAMA

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    JOHN LENNON

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  14. BERLINO, 27 OTT - Nelle elezioni regionali in Turingia, l'ultradestra dell'Afd ha più che raddoppiato i consensi volando al 24%. Primo partito con il 29,5% diventerebbe la Sinistra (Linke, ex comunisti), mentre l'Unione cristiano-democratica (Cdu) della cancelliera Angela Merkel registrerebbe il peggior risultato di sempre nella regione col 22,5% (-11 punti): è quanto prevedono gli exit poll pubblicati dal primo canale pubblico tedesco Ard sulla tornata elettorale svoltasi oggi nel piccolo Land orientale.

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  15. Trionfo del centro destra prevedibile in una regione dove il PD ne ha fatte di tutti i colori. Malgrado questo e l'uscita di Renzi prendono ancora il 20%. I veri sconfitti sono i 5 stelle intorno al 8%...meno della Meloni...
    Lo dico da tempo che si sarebbero sgonfiati in fretta.

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  16. BUENOS AIRES - Il candidato di opposizione alle presidenziali in Argentina, Alberto Fernandez, ha vinto con il 47,82% dei voti quando è stato scrutinato il 90% delle schede elettorali valide. Lo ha comunicato stanotte il ministro dell'Interno, Rogelio Frigerio. Il presidente uscente Maurizio Macri ha raccolto invece per il momento il 40,67%, mentre il terzo classificato, Roberto Lavagna, ha il 6,13%. La legge elettorale argentina prevede una vittoria presidenziale al primo turno con il 45% dei voti, o con almeno il 40% e dieci punti di vantaggio sul secondo.

    A spoglio non ancora concluso, la vittoria di Fernandez - che avrà come vice la ex presidente Cristina Fernandez de Kirchner -  è comunque ormai certa la vittoria e il presidente uscente argentino Maurizio Macri si è felicitato con lui per "la grande elezione fatta". Nel quartier generale del suo movimento Cambiemos a Buenos Aires, Macri ha annunciato di aver invitato a pranzo Fernandez alla Casa Rosada per concordare "una transizione ordinata per il benessere di tutti gli argentini".

    Questo "porta tranquillità a tutti gli argentini, perchè qui l'unica cosa importante è il futuro e il benessere degli argentini", ha detto Fernandez, leader della coalizione Juntos por el Cambio, davanti ai simpatizzanti che si sono radunati nel suo bunker elettorale, nel quartiere di Palermo a Buenos Aires. La sconfitta governativa è stata accentuata dalla perdita anche del governo della provincia di Buenos Aires, dove un economista 'fedele' a Cristina Kirchner ha sconfitto con il 51,98% la governatrice uscente, Maria Eugenia Vidal (36,11%).
    Unica, relativa, consolazione è il successo di Horacio Rodriguez Larreta che mantiene nelle sue mani il governo della capitale. Ma per gli analisti, Larreta potrebbe ora usare questo successo per sottrarre la guida dell'opposizione Macri.

    Un minuto dopo la chiusura dei seggi, il quartier generale del 'Fronte di tutti' nel popolare quartiere della Chacarita, è entrato in ebollizione. Le reti sociali, Twitter fra tutte, hanno cominciato a lanciare anticipazioni convergenti, confermando "l'ampia vittoria" della coppia Alberto e Cristina Fernßndez (non li unisce alcun grado di parentela, ma una lunga militanza politica). Le tv 'all news' hanno fatto da cassa di risonanza alla ancora ufficiosa vittoria dell'opposizione. La gente è uscita di casa e si è riversata sulla Avenida Corrientes, all'altezza di Dorrego, vicino al 'bunker' dei vincitori. Le grida di gioia, lo sventolio di bandiere bianco-celesti e gli slogan ostili al presidente Macri hanno risuonato per ore.

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  17. L'Uruguay deciderà a novembre se confermare la continuità del Frente Amplio, con il suo candidato, Daniel Martínez, o il cambiamento del Partido Nacional, Luis Lacalle Pou, i più votati nelle elezioni presidenziali di domenica. Sinistra e centro-destra andranno dunque al ballottaggio per la presidenza. Daniel Martinez, il candidato della coalizione di sinistra, il Frente Amplio al governo dal 2005, che ha ottenuto il 39,5% dei voti, se la dovrà vedere al secondo turno con l'ex senatore del Partido Nacional, Lacalle Pou, al 29%.

    E sebbene Martinez sia in vantaggio di quasi 10 punti percentuali, il risultato non è scontato perchè Lacalle Pou cercherà la coalizione con altri partiti: ha già annunciato "futuri accordi" e "intese" per arrivare a un "governo multicolore guidato dal Partido Nacional". E in vista del secondo turno del 24 novembre, ha già ricevuto il sostegno cruciale del liberale Ernesto Talvi del Partito Colorado, arrivato terzo con il 12-13% dei voti; dello schieramento della destra nazionalista Cabildo Abierto e del suo candidato Guido Manini Rios (10-11% dei voti), oltrechè del nuovo Partito popolare (centrodestra, l'1%) e del Partito socialdemocratico indipendente (1%).

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  18. MARCO RIZZO

    Risultati elezioni regionali in Umbria. IL PARTITO COMUNISTA C'È. Dopo Terni e Perugia anche l'intera Umbria "rossa" passa alla destra, con proporzioni di voto attorno al 60%. Non sentiremo più parlare di "voto utile", di "fronte" o di "alleanza di necessità" con il M5S morente o con una sinistra opportunista inesistente. Il PD, e le sue politiche di 'prima fila' del sistema UE, Euro e Nato, è la CAUSA della vittoria di Salvini, che si potrà fermare solo recuperando la fiducia delle classi popolari. Il Partito Comunista prosegue con perseveranza e risultati la propria strada; due anni fa in Umbria eravamo di fatto inesistenti, prima di questa consultazione vi erano tre sezioni: Perugia, Terni, Spoleto. Oggi, dopo le elezioni, ne abbiamo nove (con Amelia, Foligno, Marsciano, Media Valle del Tevere, Pietralunga, Umbertide) e, in più, cellule di territorio e luogo di lavoro. Gli iscritti sono più che raddoppiati. Il candidato alla Presidenza Il compagno Rossano Rubicondi è arrivato quarto su otto sfidanti. la lista ha ottenuto la fiducia di oltre 4mila votanti, pari all'1%, più della somma del Pci 0.5% (una vera e propria "lista civetta", con soli 4 candidati umbri su 20, costituita solo dall'uso di un simbolo al fine sottrarre voti alla lista del Partito Comunista) assieme a PaP 0.3 %. Oggi in Umbria il Partito Comunista c'è; grazie allo sforzo dei suoi militanti, del giovane gruppo dirigente regionale e del candidato presidente, a cui vanno -a tutti- le mie personali congratulazioni per l'enorme lavoro svolto, senza alcun mezzo finanziario, ma con una grande passione politica, il nostro unico tesoro. AVANTI.

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