mercoledì 25 marzo 2020

OSPEDALE DA CAMPO DI CREMA


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È stato inaugurato ieri, alla presenza dell'assessore al welfare della Regione Lombardia Gallera, del vice presidente della regione della Lombardia, del sindaco (PD) di Crema e dell'Ambasciatore cubano in Italia, Malta e San Marino Jose' Carlos Rodriguez Ruiz il nuovo ospedale da campo a Crema, provincia di Cremona.
In quell'ospedale lavorera' la Brigada cubana giunta nel nostro paese composta da 37 medici e 15 infermieri.
L'assessore Gallera ha raccontato com'e' nato il contatto con l'Isola; aveva sentito parlare di queste Brigate che portavano aiuti medici in tutto il mondo, in un momento di profonda disperazione, visto il collasso che stava subendo la sanita' della regione, da un suo collaboratore ha fatto scrivere una missiva all'ambasciatore cubano, in realta' senza troppe speranze.
Un paio di giorni dopo, una domenica mattina ha ricevuto la telefonata dell'ambasciatore stesso che gli comunicava di aver ricevuto la disponibilita' da parte del ministero della salute di Cuba per inviare personale medico, occorreva solo definire dove e con queli mansioni.
In tutto e' stato organizzato in gran fretta, nel giro di una settimana scarsa los galenos sono sbarcati in Italia con un volo Alitalia.
L'ospedale militare e' stato costruito in 48 ore dai nostri militari, cosi' come i miei alpini stanno mettendo in piedi, a tempo di record, quello di Bergamo.
La Brigada e' guidata dal Dott. Carlos Ricardo Perez Diaz, un veterano di diverse missioni, cosi' come la maggior parte dei galenos giunti dall'isola.
I cubani sono stati sistemati una parte in un locale della diocesi chiamato Le Ancelle, un'altra in un albergo cittadino il Ponte di Rialto.
Le spese di soggiorno saranno a carico di “Uniti per la provincia di Cremona” (100.000 euro) e del Rotary di Crema (10000 euro).
Un problema, subito risolto, e' stato quello creatosi a causa del repentino abbassamento delle temperature, in questi giorni siamo intorno allo 0 qua' al nord, e' la prima volta che Cuba invia missioni in “terre fredde”, di conseguenza avevano maglioni ma non erano attrezzatissimi per queste temperature.
Del resto il tutto è stato organizzato in fretta e furia, Cuba non produce indumenti pesanti, la sola volta che ho visto giacche a vento o piumoni e' quando ho volato verso l'isola in inverno addosso a sportivi che tornavano da qualche competizione.
E' bastata una richiesta della sindaca e in 2 ore e' arrivato di tutto grazie al Crema Calcio, alla Coop e ad altri negozi cittadini.
Ci sono lavanderie che laveranno, gratuitamente gli indumenti della Brigada, due pulmini con faranno spola fra dove los galenos vivono e l'ospedale, guidati da autisti volontari.
Insomma e' arrivato di tutto per rendere confortevole il lavoro di chi e' venuto a rischiare la vita (visti i tassi di mortalita' dei medici nel nostro paese in questi giorni) per aiutarci.
Beppe Severgnini, cremasco doc, ha intervistato il capo Brigada, anche con qualche domanda insidiosa tipo quella in cui faceva notare che mentre gli Usa si sono portati via 500 mila tamponi, Cuba ha inviato medici ad aiutarci, il galeno fiutando l'insidia ha risposto che sono medici e che loro vanno dove lo spirito di solidarieta' del loro paese li spinge ad andare.
Qualcuno ha fatto notare la mancanza di donne nella Brigada, 52 uomini, in realta' buona parte di questi galenos arrivano dalle missioni africane in Sierra Leone ed in altri paesi molto complicati dove Cuba, sopratutto per ragioni di sicurezza, evita di mandare dottore che sono invece presenti nelle Brigade inviate per la lotta al coronavirus, in questi giorni, in Suriname, Grenada, Nicaragua, Venezuela e Giamaica.
Sicuramente serviva gente di grande esperienza specifica in materia di virus, non a caso l'eta' media de los galenos e' piuttosto alta.
Nel cremasco ci sono circa 1200 persone contagiate, anche se sappiamo bene che questi numeri non sono quelli giusti perche' a moltissima gente non e' stato fatto alcun tampone.
La piccola Cuba ci da una mano, vediamo di ricordarcene bene quando questo maledetto incubo finira'.

P. S. La pseudo giornalista sig.ra Maglie li ha salutati con un vaffa... 
A volte verrebbe da sperare che questa tragedia ci renda tutti migliori ma credo sia una pia illusione. 


19 commenti:

  1. São Bernardo do Campo, SP Brasil

    23 de marzo de 2020

    Querido Miguel Díaz-Canel,

    Presidente de la República de Cuba

    Escribo para hablar sobre la emoción que sentí al ver la imagen de los médicos cubanos llegando a Italia, para ayudar a socorrer las víctimas de la pandemia de coronavirus en aquel país.

    Una vez más el gobierno y el pueblo de Cuba dan al mundo un ejemplo de solidaridad, venciendo todas las barreras, ya sean de naturaleza económica, geográfica o política.

    Es en los momentos de crisis que conocemos a los verdaderamente grandes. Y en estas horas el pueblo de esa isla siempre se agiganta ante el mundo. La solidaridad activa, militante y revolucionaria de Cuba ya se hizo patente en diversas partes del planeta, en respuesta altiva y soberana a los que intentan imponerle el bloqueo económico y el aislamiento político.

    El pueblo brasileño estará eternamente agradecido por el papel que tuvieron en nuestro programa Más Médicos, en una cooperación que salvó incontables vidas y mucho le enseñó a nuestros propios profesionales de la salud.

    Aquella cooperación fue brutalmente interrumpida por un gobierno mezquino con el pueblo y cegado por una ideología individualista e inhumana.

    En estos momentos de crisis por el coronavirus, infelizmente de una manera más sufrida para nuestro pueblo, todos están teniendo que reconocer la falta que nos hacen acá los compañeros médicos cubanos.

    Le pido, querido compañero Díaz-Canel, que le transmita a los cubanos y cubanas, especialmente a los científicos y profesionales de la salud que están en esta dura pelea por la vida alrededor del mundo, el reconocimiento, admiración y gratitud del pueblo brasileño.

    Estaremos juntos, siempre, hasta la victoria

    Luiz Inácio Lula da Silva

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  2. “Bravi” dicono i cittadini cubani che salutano e applaudono all’aeroporto dell’Havana i medici in partenza per l’Italia, nessuno dice “prima i cubani”.

    “Coronavirus, l’applauso ai medici in arrivo in Italia”, titola il Corriere. “I cubani applaudono i medici in viaggio per l’Italia”, avremmo preferito leggere. Già, perché in questo caso è bene sottolineare che la solidarietà non è soltanto da parte dei medici ma dell’intera popolazione cubana. Non “prima i cubani”, non “producetevi i tamponi da soli” ma “aiutiamoci l’un l’altro“. Il diritto alla vita è universale.

    Una solidarietà, quella cubana, non soltanto per i “popoli amici” come quello italiano: nei giorni scorsi c’era già stato l’episodio della nave da crociera inglese MS Braemar, giunta, riporta il Manifesto “nel porto di Mariel dopo essere rimasta vari giorni in mare con quasi 900 persone tra passeggeri e personale di bordo perché respinta da varie nazioni, compresi ex colonie (Bahamas) e amici fraterni (Usa), perché a bordo vi erano cinque casi confermati di Sars Cov-2 e più di una decina in isolamento – compreso il medico di bordo – per sospetto contagio. Il governo cubano ha accettato la richiesta di aiuto”.


    Non è tempo delle polemiche, dunque, oggi, limitiamoci a sottolineare questo:

    mentre Cuba, Cina e Vietnam mandano in Italia medici e materiale sanitario per aiutarci nell’emergenza, come del resto hanno fatto Emergency e altre ONG (come spiegato in questo articolo), Polonia e Repubblica Ceca (paesi del Gruppo di Visegrád che tanto piace al sovranismo nostrano ed europeo) bloccano e sequestrano il materiale sanitario inviato dalla Cina all’Italia: materiale non soltanto urgente, visto il primato italiano dei contagi e dei decessi, ma già acquistato e pagato dal Sistema Sanitario Nazionale italiano. Materiale recante i sigilli con le bandiere cinesi e italiane, a scanso di equivoci, come si vede qui.

    Nello specifico, 680.000 mascherine e migliaia di respiratori regalati dalla Cina all’Italia sottratti dalla Repubblica Ceca (un “furto”) e 23.000 mascherine FFP2 comprate dalla Regione Lazio e sequestrate dalla dogana polacca.

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  3. spiegazione chiara bravo
    Alessio

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  4. La Maglie è una vergogna. Giuseppe

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    1. La ricordo in RAI era già insopportabile allora.

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    2. “Io ho avuto un problema con l’alcool. Ora non bevo: ho smesso, ho ricominciato, ho rismesso, adesso credo che sia un addio definitivo senza rancore e con poca nostalgia”. La giornalista Maria Giovanna Maglie affronta il suo passato di alcolista.
      La conduttrice le ricorda che in un vecchio filmato, trasmesso da Blob, la Maglie era in collegamento da New York e diceva: “Adesso mi vedete così, ma se smetto di bere divento una strafiga”. “Cosa le piaceva bere allora?”, chiede Fagnani. “In realtà, qualche giorno dopo quella cosa rubata di Blob ho smesso di bere per 10 anni”, confessa l’ex inviata. “Beveva molto?”, insiste la sua interlocutrice. “C’è chi fuma, c’è chi si droga e c’è chi sbevazza. Io ho sempre amato sbevazzare – racconta la Maglie

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  5. Stefania Bonaldi sindaco di Crema

    Continuano le tante manifestazioni di solidarietà, vicinanza, supporto all'ospedale da campo, che nelle prossime ore entrerà a pieno regime.
    A proposito delle traduzioni e di possibili interpreti, si ringraziano le tante disponibilità espresse anche nelle ultime ore, ma bisogna tenere presente che nessun cittadino comune può essere messo dentro un campo di questo tipo. I medici tra di loro parlano in inglese, e per l'eventuale necessità di un interprete, che oltre alla lingua spagnola deve anche conoscere la terminologia medica e avere una formazione sanitaria, la Regione ha già pensato a una soluzione.

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  6. Stefania Bonaldi sindaco di Crema

    Mentre l'Ospedale da Campo inizia ad essere operativo, non si fermano i gesti di solidarietà verso gli operatori sanitari cubani, il presidio ospedaliero di Crema ed il nostro Territorio

    Intanto, riceviamo diverse comunicazioni che anticipano donazioni cospicue di mascherine, così preziose ora, incrociamo le dita per il passaggio in dogana e vi terremo informati, anche per poterne eventualmente mettere a disposizione dei cittadini.

    Nel frattempo, per medici ed infermieri cubani sono arrivate dotazioni di calze da "Verisarti' di Castelleone e ampia varietà di maglieria intima e pigiami dalla Just Royal, che gestisce negozi a Crema e nel Milanese.

    Ancora, Coop Lombardia ha donato un terzo telefonino con SIM, e anche 5 dizionari Italiano / Spagnolo per facilitare le relazioni.

    Airoldi Gomme ha messo a disposizione una vettura per le esigenze logistiche minute del Campo e da stamane, oltre ai pulmini della A.C. CREMA, in supporto da subito per i primissimi momenti, grazie ad altri due mezzi prestati da Anffas, adattati alle esigenze di questo trasporto e guidati da due preziosissimi volontari, Matteo ed Alessandro, i trasporti da e per l'Ospedale dall'Hotel sono garantiti in pianta stabile mattina e sera.

    Ma la solidarietà supera i confini locali, ieri una persona residente in Provincia di Savona ha chiamato in Comune dicendo di volere fare una donazione per sostenere le esigenze dell'Ospedale da Campo.

    Che dire, una vicinanza ed una solidarietà che esprimono sensibilità e sentimenti profondi e che infondono energia, coraggio e fiducia per le prossime, impegnative settimane.

    Grazie a questi splendidi benefattori!

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  7. Blogarama
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    OSPEDALE DA CAMPO DI CREMA

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  8. hola! questi profesionales de salud sono veramente il massimo, esportano il prodotto migliore. Se fossero venuti quelli che esercitano sull'isola non sarebbero stati di molto aiuto. chao Enrico

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  9. Dipende.
    Non è che questi siano perennemente in missione. Quando sono a casa lavorano normalmente nei loro ospedali.

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  10. Scusate ma di agenzie aperte neanche l'ombra?Eppure i voli ci sono.

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  11. Af e klm non vendono voli on line a breve. Agenzie chiuse almeno qua.

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  12. sei proprio un comunistaccio io ci vedo una invasione comunista

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    1. Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza.
      OSCAR WILDE

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  13. Sindaca di Crema

    Mentre l'Ospedale da campo ha avviato la sua operatività, con sanitari italiani e cubani al lavoro insieme, e al momento ha già accolto 16 pazienti al proprio interno, continuano i gesti di generosità e vicinanza.

    Oggi una realtà floro-vivaistica ha portato alcune piante fiorite che sono state posizionate nel mezzo dell'Ospedale per offrire un segno di vita e di speranza e da un 'azienda di Agrate Brianza, tramite un dipendente residente a Castelleone, sono arrivate altre 30 felpe per la brigata cubana.

    Ora il contingente è a posto, anzi ci chiede di fermare le donazioni, altrimenti dovremo poi cercare anche valige e borse per quando deve rientrare a Cuba!

    Dato che gli appelli di questi giorni hanno dato però risultati ben oltre le aspettative, ora ne facciamo uno specifico e molto "tecnico": i medici ed infermieri cubani non hanno una dotazione di "visiere", importanti per chi è in prima linea come loro, e l'Asst non è al momento in grado di soddisfare questa necessità.
    Qualora vi fossero aziende o realtà che ne producono o ne dispongono, chiediamo si facciano vive con una mail a comunicazione@comune.crema.cr.it .
    Non chiediamo necessariamente una donazione, siamo disponibili anche a pagarle, purché la consegna sia rapida!

    Grazie, sempre e di ❤ a tutti coloro che hanno pensieri e gesti di solidarietà, un giacimento prezioso a cui attingere nei momenti difficili come questo!

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  14. Chiacchiera col Gugu che è a La Habana sul gruppo whatsapp del blog

    [26/3, 23:03] Gugu Italia: forse torno domani notte
    [26/3, 23:03] Milco Fasano: Ma dove sei?
    [26/3, 23:03] Gugu Italia: havana
    [26/3, 23:03] Gugu Italia: coijmar
    [26/3, 23:03] Milco Fasano: Hotel?
    [26/3, 23:03] Gugu Italia: mi rimpatria airfrance
    [26/3, 23:04] Gugu Italia: no in casa
    [26/3, 23:04] Gugu Italia: ma fino parigi
    [26/3, 23:04] Gugu Italia: poi so cassi
    [26/3, 23:04] Milco Fasano: Puoi andare in giro?
    [26/3, 23:04] Gugu Italia: mi han detto alitalia
    [26/3, 23:04] Gugu Italia: no
    [26/3, 23:04] Gugu Italia: stranieri in casa
    [26/3, 23:04] Gugu Italia: multa se ti vedono in giro
    [26/3, 23:04] Gugu Italia: ambasciata ita a cuba
    [26/3, 23:05] Gugu Italia: una vergogna
    [26/3, 23:05] Gugu Italia: se ne sta lavando le mani
    [26/3, 23:05] Milco Fasano: Se ne fregano
    [26/3, 23:05] Gugu Italia: sembra di si
    [26/3, 23:05] Gugu Italia: molti sono andati di persona e hanno chiuso
    [26/3, 23:05] Gugu Italia: tel non funzionanti
    [26/3, 23:05] Gugu Italia: e sito internet ridicolo
    [26/3, 23:06] Milco Fasano: Chiuso l'ambasciata?
    [26/3, 23:07] Gugu Italia: sembra che vista la gente han chiuso i cancelli
    [26/3, 23:07] Gugu Italia: incredibile
    [26/3, 23:07] Gugu Italia: successo a piu persone
    [26/3, 23:08] Milco Fasano: Come rientri da Parigi?
    [26/3, 23:08] Gugu Italia: non lo so
    [26/3, 23:08] Gugu Italia: forse alitalia ha messo dei voli di rimpatrio
    [26/3, 23:09] Gugu Italia: cosi dicono
    [26/3, 23:09] Gugu Italia: i taxi funzionano?
    [26/3, 23:09] Milco Fasano: Si
    [26/3, 23:09] Gugu Italia: perche poi da bologna....
    [26/3, 23:09] Gugu Italia: devo arrivare a casa
    [26/3, 23:09] Gugu Italia: qui stan portando tutti in hotel
    [26/3, 23:10] Milco Fasano: Credo che se ci saranno voli da Parigi sarà su Roma o Milano
    [26/3, 23:10] Gugu Italia: gia penso anchio

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  15. La brigada médica cubana, enviada a apoyar la asistencia sanitaria en San Vicente y las Granadinas en medio de la pandemia de la COVID-19, llegó la noche de este jueves a ese país, donde fueron recibidos por el primer ministro, Ralph Gonsalves.

    Los profesionales de la Mayor de las Antillas tuvieron un cálido y emotivo recibimiento, según publicó en su perfil de Twitter la embajada de Cuba en San Vicente y las Granadinas.


    EMBACUBA SAN VICENTE
    @EMBACUBA_SVG
    Cálido y emotivo recibimiento a la Brigada Médica Cubana que arribó a San Vicente y las Granadinas. #SomosCuba #SomosContinuidad #CubaSolidaria #CubaSalvaVidas
    La brigada, integrada por 12 enfermeras y cuatro médicos, estarán en esa nación durante tres meses en primera instancia con la opción de quedarse otros tres meses, dijo en recientes declaraciones Ralph Gonsalves.

    Este jueves unos 200 médicos y enfermeros del Contingente Internacional de Médicos Especializados en Situaciones de Desastres y Graves Epidemias Henry Reeve tomaron vuelos también hacia Antigua y Barbuda, Dominica y Santa Lucía, con el objetivo de apoyar la lucha contra la COVID-19.

    Para apoyar el enfrentamiento al nuevo coronavirus, actualmente hay médicos cubanos laborando en países como Venezuela, Nicaragua, Suriname, Granada e Italia.

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