domenica 28 giugno 2020

FRANCIA E INGHILTERRA

Credo che oramai sia chiaro a tutti come il Covid 19 abbia potuto fare stragi nei paesi in cui la sanita' pubblica, nei decenni, è stata messa da parte per far posto a quella privata, a pagamento, in cui soltanto una piccola parte della popolazione ha accesso.
In Usa ci sono 2,5 milioni di contagi, parliamo di un paese che ha il 5% della popolazione mondiale ma il 25% dei contagiati di tuttoil pianeta.
Fonti serie parlano alddirittura di 23 milioni reali di positivi.
Come gli Usa anche il Brasile e' in mano ad un decerebrato, infatti, grazie alla sottovalutazione del problema, i contagi si avviano ad essere 1,5 milioni con quasi 60 mila decessi.
La Bolivia ha la stessa popolazione di Cuba, 11 milioni circa, a Cuba 85 decessi, in Bolivia ci avviamo a raggiungere, a breve, i 30 mila.
Sono fatti...cifre...che non si possono prestare ad interpretazioni.
Dove lo stato pensa ai propri cittadini la pandemia e' stata controllata, dove non e' accaduto c'e' stata una strage.
In questi giorni sono annunciate in arrivo altre brigate mediche cubane in giro per il mondo, in Guinea Bissau (nell'altra Guinea sono gia' presenti) a Martinica e ad Anguilla.
La cosa interessante e' che Martinica e' dipartimento della Francia, mentre Anguilla e' territorio d'oltremare della Gran Bretagna.
Quindi dopo Andorra (indipendente, paradiso fiscale ma in pratica una sorta di protettorato spagnolo), Italia con 2 brigadas ecco che Cuba sbarca praticamente in Francia e Gran Bretagna.
Dal 2019 i territori d'oltremare francesi possono assumere o chiedere aiuto anche a medici extra europei.
Aggiungerei che, visto come e' stata gestita la pandemia dal Boris, i medici cubani servirebbero a Londra.
Tolti casi fuori dalla norma e' chiaro che Cuba tragga qualche vantaggio economico, di prestigio o di appoggio dall'invio di queste brigate.
Leggevo che in Brasile, prima che Bolsonaro rovinasse tutto, lo stato pagava a Cuba circa 3000 dollari al mese a medico, un terzo finiva nelle tasche dei galenos il resto allo stato cubano per la
salvaguardia del suo sistema sanitario.
Non so quanto l'Italia abbia pagato Cuba per i suoi medici, qualche Zichichi raccontava di sapere tutto....ne dubito fortemente, credo che sia doveroso ricompensare chi ci ha aiutato in un
momento per noi cosi' drammatico.
Di conseguenza sicuramente Francia e Gran Bretagna offriranno un compenso a Cuba per questo servizio nei confronti delle loro terre d'oltremare, magari si andrà a scalare sul debito di Cuba col Club di Parigi, tutto è possibile.
Molti potrebbero chiedersi come mai due grandi paesi come questi non possano mandare dei loro medici nelle terre lontane, retaggio della sciagurata epoca coloniale.
Iniziamo col dire che anche in Europa il virus e' tutt'altro che debellato quindi sguarnire le trincee sarebbe un atto delittuoso, poi c'e' anche da tenere in considerazione la questione economica.
Secondo l'ordine dei medici, in Francia i medici di medicina generale, non gli specialisti come quelli che invia Cuba,
guadagnano 92 mila euro l'anno, in Germania 69 mila, nel Regno Unito siamo ben sopra i 120 mila, non parliamo neanche di Olanda e Belgio.
Questi poi se li mandi dall'altra parte del mondo vorranno aver pagata anche la trasferta quindi finiamo su cifre ragguardevoli.
Mentre i cubani, logisticamente, si adattano con una certa facilita'
(quando fai missioni in Gabon, Togo e posti simili hai visto nella vita tutto cio' che c'era da vedere) i medici europei, abituati a vivere ad un certo standard andranno anche alloggiati in hotel oppure in appartamenti di un certo livello, il tutto a carico ulteriore del sistema sanitario.
Biglietti aerei, benefit e tutto il resto...
Per questa ragione, chiamare una brigada cubana per questi paesi e' un affarone perche' ti metti in casa gente che intanto e' logisticamente vicina al luogo della missione, si adatta ad un tipo di vita diciamo spartano, e' preparata perche' ha girato il mondo combattendo con ogni sorta di virus, non dara' mai problemi disciplinari perche' ben inquadrata e ti costa molto meno.
Curioso anche notare come Cuba sia un paese cosi' dittatoriale che nessun medico si sia fermato in Italia, ripeto in ITALIA non in un paese africano da dove andare via e' un piacere.

15 commenti:

  1. AL CORRISPONDENTE DA PARIGI «Médicos y no bombas» è lo slogan dell’internazionalismo sanitario cubano, ripetuto nel 2003 da Fidel Castro in un celebre discorso a Buenos Aires riemerso nei social media in questi giorni di pandemia: Cuba esporta medici, non bombe, dai tempi della rivoluzione a oggi (Fidel ometteva di ricordare i consiglieri militari inviati ovunque specie durante la guerra fredda, dall’Angola al Nicaragua, ma comunque). I medici e il sistema sanitario cubano, orgoglio del Paese caraibico, tornano in primo piano oggi contro il Covid-19: il loro aiuto è prezioso in Italia e Andorra, e presto anche nell’Oltremare francese, grazie a un decreto del governo che permetterà di esercitare la professione in Guadalupa, Martinica, Guyana e St. Pierre et Miquelon (davanti al Canada) anche a medici extraeuropei.
    Aiuto tra vicini – «La decisione del governo è per me una vittoria, una grande gioia, che ci permette finalmente di ricorrere alle risorse fraterne cubane», dice la senatrice della Martinica Catherine Conconne, che dalla primavera 2019, ben prima dell’epidemia, chiedeva che i medici cubani potessero esercitare nell’Oltremare francese e in particolare nei Caraibi francesi. Il coronavirus per adesso ha fatto poche decine di vittime sia a Cuba sia in Guadalupa e Martinica, ma nei territori francesi c’è la paura che l’epidemia si estenda e che il sistema sanitario locale non sia in grado di affrontarla, perché mancano attrezzature ma soprattutto medici. Ecco perché l’aiuto cubano diventa importante.

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  2. Las Tunas.- La Salud Pública en la provincia avanza hacia la nueva normalidad, tras protagonizar una intensa lucha contra el coronavirus SARS-CoV-2, que permitió al territorio mantenerse entre los de más baja incidencia en la nación.

    Viviana Gutiérrez Rodríguez, directora provincial de Salud, explicó que aquí mantendrán una vigilancia estricta en las comunidades a través de las pesquisas para identificar a los pacientes con infecciones respiratorias agudas (IRA). Igualmente proseguirá el control a viajeros provenientes de otros países.

    Para el ingreso de posibles enfermos -precisó- continuarán funcionando centros de aislamiento. En Los Laureles, ubicado en el municipio de Majibacoa, asistirán a los sospechosos y en la escuela José Martí a sus contactos. Para la atención a viajeros se dispone del Club Familiar con 100 capacidades, de las cuales hoy están cubiertas siete.

    “Quienes lleguen a la provincia procedentes de La Habana o Matanzas, autorizados por problemas familiares y otros, permanecerán vigilados durante 14 días en la Atención Primaria de Salud. Se les aplica test rápidos para determinar si están contagiados o no, porque vienen de dos áreas con una alta tasa de incidencia, aunque todo apunta hacia el control”.

    Refirió que prosigue el estudio poblacional en los municipios de Las Tunas y Manatí para detectar la presencia del SARS-CoV-2 en personas aparentemente sanas. En su primera etapa se realizó el PCR en tiempo real a 45 familias, y de ahí resultó positiva a la Covid-19 una manatiense. En su segunda etapa se efectuó la toma de muestra en sangre a fin de identificar la presencia de anticuerpos del nuevo coronavirus a través del Sistema Ultra Micro Analítico, conocido como test SUMA.

    Gutiérrez resaltó que la Salud en el territorio retoma a un 50 por ciento sus actividades en la asistencia Primaria y Secundaria, que en los últimos meses marcharon en baja cobertura y otras estuvieron paralizadas. Ejemplificó que tanto la Rehabilitación como la Estomatología reinician sus prestaciones. Dijo que seleccionarán a las personas que necesiten rehabilitarse con mayor urgencia.

    Los cuerpos de Guardia en los policlínicos y hospitales, habilitados para la atención específica de los casos con IRA, se mantendrán con todas medidas de bioseguridad. Son consultas diferenciadas para que estos casos no coincidan en el mismo escenario con pacientes que padecen otras afecciones.

    Enfatizó que reinicia paulatinamente la actividad quirúrgica, fundamentalmente la oftalmológica y de patologías digestivas. Además, comentó que está conformada la lista de espera para el inicio de las primeras operaciones.

    Por otra parte, seguirá la limitación de visitas a los hogares de ancianos, psicopedagógicos y centros hospitalarios. En otras fases autorizarán las visitas miércoles, sábado y domingo. Las casas de abuelos todavía no reabren y este grupo poblacional será atendido como hasta ahora en sus residencias, aclaró.

    “Ubicaremos en hoteles y campismos a médicos, enfermeras y licenciados de la Inspección Sanitaria Estatal para la protección del personal que acuda a esos centros turísticos”.

    Gutiérrez significó que la Salud Pública está certificando las instituciones laborales que prestan servicio al pueblo para evitar las violaciones higiénico sanitarias.

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  3. Más de 60 personalidades de la cultura, la ciencia y la sociedad alemana impulsan una petición a su Gobierno “por el fin del bloqueo” de EE. UU. y la continuidad de la cooperación alemana para el desarrollo en Cuba.
    El director de teatro Andreas Baesler, el cineasta Hans-Peter Weymar, la germanista Ulrike Dorfmüller, el mediador cultural Michael Thoss, el historiador Rainer Schultz y la antropóloga Katrin Hansing, se presentan como parte de "un grupo de alemanes que trabajan desde hace años en los sectores culturales y científicos dentro de Cuba”. Ahora han lanzado una petición al Gobierno de Alemania: "¡Ayudemos al pueblo cubano, del mismo modo en que sus médicos y científicos ayudan al mundo!”
    Todos los videos, audios y galerías
    En el actual escenario de crisis sanitaria y consecuente crisis económica mundial debido a la pandemia de coronavirus -que afecta particularmente a países en desarrollo-, hacen "un llamamiento al Gobierno alemán para que no corte la cooperación al desarrollo con Cuba”. Y, "sobre todo durante su presidencia del Consejo de la UE en la segunda mitad de 2020, para que trabaje activamente con vistas a poner fin a la política de bloqueo” de EE. UU. contra la isla, que califican de "ilegal".

    Entre los primeros más de 60 firmantes de la petición, publicada hace pocas horas en la plataforma en línea change.org, aparecen además los cineastas Wim Wenders, Margarethe von Trotta, Fatih Akın y Volker Schlöndorff; los músicos Jan Delay y Konstantin Wecker; los escritores Thomas Brussig, Robert Menasse y Peter Schneider; la actriz Hanna Schygulla y el exfutbolista del St. Pauli Benny Adrion, fundador de la ONG "Viva con Agua”, entre otros.
    "¡Cuba no puede respirar!”
    Equipos médicos cubanos apoyan a decenas de países en la lucha contra el coronavirus. Medios de comunicación internacionales elogian el éxito del país contra la pandemia. Y hasta se ha propuesto a la brigada médica cubana al Nobel de la Paz, subraya la petición. Mientras, el Gobierno de Donald Trump sigue endureciendo sus sanciones contra Cuba, "contrarias al derecho internacional”, denuncia.

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  4. El Ministerio del Interior lamenta el fallecimiento de un ciudadano durante un enfrentamiento policial en el municipio de Guanabaoa, de esta capital a través de la siguiente nota de prensa:

    El pasado miércoles 24 de junio en horas de la mañana los tripulantes de un auto de la Policía Nacional Revolucionaria que cumplían servicio de vigilancia y patrullaje en el capitalino municipio de Guanabacoa sorprendieron infraganti a un ciudadano que había robado piezas y accesorios de un paradero de ómnibus, quien se dio a la fuga cuando trataron de identificarlo.

    Como parte de las investigaciones realizadas hasta el momento se pudo establecer que durante la persecución -a la carrera a lo largo de casi dos kilómetros- por un terreno irregular, el individuo para evitar ser detenido agredió con varias piedras a uno de los policías, una de las cuales lo golpea en la entrepierna, otra en el lateral del torso y una tercera le disloca el hombro y lo lanza al piso.

    En el intervalo en que el agresor lanza las piedras, el militar realizó dos disparos de advertencia. Acto seguido y debido al peligro para su vida por la magnitud de la agresión, el policía riposta desde el piso efectuando un disparo con su arma de reglamento que impacta al individuo y le provoca la muerte.

    El fallecido se nombra Hansel Ernesto Hernández Galiano, de 27 años de edad, residente en el propio municipio y con antecedentes por Amenaza, Abusos Lascivos y Robo con Violencia, por lo cual cumplió sanción y se encontraba en libertad condicional.

    El Ministerio del Interior lamenta el fallecimiento de esta persona en las circunstancias antes descritas, en medio de intensas jornadas de nuestros combatientes junto al pueblo en defensa de la vida, la tranquilidad ciudadana y el orden interior.

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  5. Volevo condividere questo articolo ma Facebook mi dice che violo gli standard...boh
    G. Mercurio

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  6. Lo so....devi copia incollarlo o copia il link dal blog direttamente.
    Non mi chiedere perché ma è così....

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  7. Nuovo post sul Guascone
    https://milcofasano.blogspot.com/2020/06/longo.html?m=1

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  8. hola! ormai le missioni sono estese a tutto il mondo e non solo ai governi considerati amici. Bella la foto del parque en la avenida san rafael, fu una delle prime grandi zone wi fi de la habana ora mi sembra non più forse per evitare assembramenti. chao Enrico

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  9. Sono territori con una certa autonomia in alcune materie. Giuseppe

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  10. Infatti pare che altri territori abbiano richiesto l'aiuto dei medici cubani

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  11. Il mio contributo. Ciao da Stefano

    Agradece Reino Unido brigadas de #Cuba en territorios de ultramar
    La Habana, 26 jun (Prensa Latina) El embajador de Reino Unido en Cuba, Antony Stokes, agradeció hoy el apoyo del país caribeño para fortalecer la atención médica en Anguila, donde arribó este viernes una brigada sanitaria para apoyar el enfrentamiento a la Covid-19.

    En un mensaje publicado en su cuenta en Twitter, el diplomático recordó que otro grupo de cubanos comenzará el lunes su labor en Islas Turcas y Caicos, también territorio de la nación europea.

    Stokes agradeció a los ministerios de Relaciones Exteriores y de Salud Pública de la mayor de las Antillas por responder a las administraciones de Anguila e Islas Turcas y Caicos con el apoyo de Reino Unido.

    El personal cubano ayudará a fortalecer la atención médica en momentos de mayores presiones, aseguró en su mensaje el representante británico.

    Poco antes, la cuenta de la embajada británica en La Habana recordó que Londres trabajó en las coordinaciones necesarias tras las solicitudes realizadas a Cuba.

    El gobierno de Reino Unido ha trabajado estrechamente con Cuba en la respuesta global a la Covid-19, añadió.

    'En marzo, colaboramos para repatriar a pasajeros y tripulantes del Braemar. Ahora apreciamos la asistencia médica cubana para combatir la pandemia en nuestros territorios de ultramar', recordó la representación diplomática en su mensaje.

    Desde el inicio de la pandemia, la mayor de las Antillas ha enviado una treintena de brigadas del Contingente Henry Reeve a países que solicitaron apoyo para controlar la epidemia.

    Este viernes, tres nuevos grupos partieron con destino a Anguila, Guinea Bissau y Martinica.

    De acuerdo con cifras oficiales, más de dos mil 600 integrantes llegaron a más de 20 países de Latinoamérica, el Caribe, África, Europa y Medio Oriente en medio del azote del nuevo coronavirus.

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  12. Pensa te...
    Ho lavorato 3 mesi alle Caicos nel 1994 e non sapevo che era territorio d'oltremare britannico...

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  13. giumiro29 giugno 2020 16:00
    Magari non la daranno a te che non hai nessun legame ma chi é sposato non vedo perché debbano negare la visa familiar cosa fanno separano moglie e marito? Perché la moglieha la residenza li... È una tua ipotesi? Dove l hai sentito?

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  14. Vedo che come al solito hai capito tutto... 😅
    Se lo stato chiedera' protocolli particolari alle case de renta che ospitano stranieri dovrà per forza chiederle anche alle case cubane che, ipoteticamente, dovrebbero ospitare quelli come te e poi verificare che vengano rispettati.
    Chi glielo fa fare?
    A me, senza un legame affettivo a con uno storico di 10 anni, la visa familiar non l'hanno mai negata.
    Spesso chi arriva con la morosa del caso...rimbalza come una palla magica.
    Questo è un blog che esprime una opinione se vuoi link cercarli nella prensa della gusaneria... 😎😄

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