lunedì 3 agosto 2020

L'ATTESA MEGLIO DEL PIACERE?!

Una pubblicita', credo ancora in voga della Ferrero riguardante un cioccolatino, recitava che l'attesa del piacere puo' essere migliore del piacere stesso.
La cosa e' forse un po' enfatizzata ma contiene un fondo di verita', sopratutto per chi come me vive di progettualita', cose da mettere in piedi, attivita' da avviare, sfide da vincere.
In questa strana estate dove non ho ragazzi che mi lavorano in Liguria e non posso andare a Cuba a causa del virus maledetto, sono di nuovo impegnato nel dare corpo e vita ad un progetto.
Negli ultimi 35 anni credo che sia l'ottava volta in cui mi ritrovo in questa situazione, non posso dire che l'emozione sia la stessa della prima volta ma vi assicuro che l'attesa e' reale ed importante.
Vi ho raccontato della palestrina che ho rilevato con un socio e che apriremo il 31 agosto.
Giusto domani inizieranno i lavori le maestranze a cui, ovviamente occorrera' stare dietro, abbiamo gia' acquistato le
macchine isoltoniche che ci servono, ci sono ancora mille piccoli particolari da mettere a punto prima dell'apertura.
E' a questo che mi riferivo, a tutto cio' che anticipa l'inizio di un qualcosa anche perche', a voler viaggiare terra terra, dal 31 agosto in poi tutto si trattera' di alzare e abbassare una saracinesca ogni giorno per tentare di raggiungere i nostri obiettivi.
Ho 30 anni di villaggi turistici alle spalle, dopo pochi anni e la giusta gavetta mi hanno fatto fatto fare il Capo Villaggio di equipe di anche 40 elementi.
Ogni volta che stava per iniziare una stagione, diciamo 15 giorni prima, arrivavo con i miei 5/6 fedellissimi e iniziavamo ad allestire il tutto per l'apertura.
Erano giorni bellissimi ma di grande lavoro fisico, mentre piano piano iniziavano ad arrivare i ragazzi, c'era da allestire il palco, tirare fuori canoe, barche a vela, winsurf e archi dai magazzini e mettere il tutto in grado di funzionare, la costumeria, gli impianti musicali, le scenografie, le luci, il miniclub ecc...
Un lavoro che poco aveva a che fare con l'animazione ma molto col preparare un qualcosa che presto avrebbe avuto vita.
Meno rompevamo i coglioni ai manutentori (che magari avevano 200 camere da mettere a posto) piu' guadagnavamo punti col direttore e col personale tutto, punti che sarebbero poi stati preziosissimi in stagione.
Poi arrivava il giorno dell'apertura ed eravamo li' pronti con le divise fiammanti ma sarebbe comunque stata un'altra cosa, ho sempre adorato quei giorni cosi' informali che anticipavano l'inizio della stagione.
C'era una missione da compiere, una equipe da gestire, spettacoli da preparare, 4 mesi da vivere giorno per giorno ma prima di tutto c'era da preparare e prepararsi per poi potere dare il meglio.
A Cuba stesso discorso, anche se in chiave diversa.
Qualche mese prima acquisto il biglietto e comunico a Cuba quando arrivero' esattamente.
Gli ultimi giorni prima della partenza ci sempre mille cose da fare, organizzare il lavoro per chi resta, contattare il dog sitter per Birillo, fare i soliti acquisti mirati per la bisogna e sopratutto cercare di fare stare il tutto nei 12 kg del bagaglio a mano consentiti dal mio boleto, visto che ho tutto a Cuba.
Non ci riesco mai...sforo sempre di qualche kilo, se al desk trovo una sciura giusta o distratta allora me lo passano come bagaglio a mano, altrimenti, e' successo una volta, me lo imbarcano senza costi ma poi a La Habana c'e' la menata di aspettarlo.
Arriva la mattinata della partenza, in auto da Valgioie a Caselle, poi una guagua per 2 fermate fino al terminal, quindi il volo per Parigi o Amsterdam, il piacere di girare per quei due bellissimi aeroporti in attesa del mio volo per La Habana.
L'arrivo nella capitale cubana, il solito amico che viene a prendermi con la sua fiammante Tico per portarmi al terminal
Viazul.
La guagua notturna vestito come un lappone per l'aire a palla, l'arrivo a Tunas alle prime luci dell'alba, l'abbraccio dei miei, poche ore di sonno poi subito a cambiare dinero mentre il mio amico Alberto mi porta lo scooter direttamente a casa.
A quel punto inizia davvero la vacanza, e' proprio cosi'...l'attesa a volte è comparabile a cio' che la segue....questo vale anche con le donne....ma ne parleremo in seguito.

NUOVO VIDEO SU CUBA

QUALE NEGOCIO?

18 commenti:

  1. Il decreto legge della Commissione nazionale per l’uso di organismi geneticamente modificati nell’agricoltura cubana, che è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale del Paese caraibico, norma la politica nazionale per l’inclusione controllata di queste colture nello sviluppo agricolo, basato su premesse come sovranità e sicurezza alimentare, agroecologia, sostenibilità e sovranità tecnologica.

    “La linea di fondo è incorporare l’uso ordinato e controllato di organismi geneticamente modificati (OGM) nei programmi di sviluppo agricolo come alternativa allo sviluppo della produttività, coerente con l’agricoltura sostenibile e la sovranità alimentare, basata sulla ricerca indigena” – ha dichiarato il viceministro Armando Rodríguez Batista presentando il decreto legge presso la sede del Ministero della Scienza, della Tecnologia e dell’Ambiente (Citma).

    “C’è un contributo che viene dalla scienza, dai prodotti sviluppati dal nostro paese e che sono un’alternativa alla produzione di semi destinati allo sviluppo agricolo” – ha aggiunto, sottolineando che “non stiamo dicendo che è l’unico modo, ma che è un un’altra alternativa, complementare all’agricoltura convenzionale, e il suo legame con il momento in cui sta attraversando il Paese è molto importante, promuovendo la sovranità alimentare sulla base di scienza, tecnologia e innovazione, produzione nazionale e incorporazione dell’industria”.

    La nuova disposizione legale propone la creazione della Commissione nazionale per l’uso di organismi geneticamente modificati, presieduta dal Citma, che deve garantire coerenza e completezza nel processo decisionale in qualità di rappresentante degli interessi dello Stato e viene applicata a tutte le attività nel settore agricolo che coinvolgono OGM sul territorio cubano.

    Tra le altre funzioni, regolerà il processo decisionale relativo alla ricerca, sviluppo, produzione, uso, importazione ed esportazione di OGM e con tale obiettivo – e come parte del supporto tecnico e di conoscenza – promuoverà la partecipazione a questo processo di centri di scienza, tecnologia e innovazione, università, società di produzione, organismi centrali dell’amministrazione statale e altri enti pubblici.

    Il nuovo decreto legge armonizza la pratica cubana con strumenti internazionali di cui Cuba è firmataria come il Protocollo di Cartagena sulla biosicurezza e con le raccomandazioni del CODEX Alimentarius, spiega ancora il governo dell’Avana.



    Il decreto legge, che esprime la politica di Cuba in questo campo, deve garantire che tutte le attività con OGM sull’isola “abbiano un’adeguata valutazione del rischio, seguendo i principi di precauzione, trasparenza nella gestione, comunicazione delle informazioni e responsabilità etico-scientifica” – ha sottolineato il viceministro.

    Nel caso cubano, ha spiegato, la produzione di OGM è anche correlata a Tarea Vida (il programma nazionale per la mitigazione e il confronto dei cambiamenti climatici) e processi come la salinità del suolo, che colpiscono le colture, “e possono essere complementari alla produzione di ibridi, di semi che ci permettono di superare quelle condizioni che limitano lo sviluppo”.

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  2. La diplomacia estadounidense confirmó este viernes el nombramiento como encargado de negocios en La Habana de Timothy Zúñiga-Brown, actualmente asesor de Asuntos Cubanos en el Departamento de Asuntos Latinoamericanos.
    El funcionario con treinta años de experiencia diplomática estuvo en La Habana entre 1997 y 1999 como oficial político (political officer) de la entonces Sección de Intereses. Sustituye a la encargada de negocios, Mara Tekach, quien terminó su misión hoy viernes. Tres ese primer paso por Cuba, el nuevo encargado de negocios fue coordinador de la Oficina de Asuntos Cubanos del Departamento de Estado.
    «El Sr. Zúñiga-Brown continuará promoviendo los intereses y políticas de Estados Unidos y apoyando las aspiraciones legítimas del pueblo cubano de prosperidad, libertad y un gobierno democrático que respete sus derechos humanos», indicó un funcionario del Departamento de Estado.
    Durante su carrera Zúñiga-Brown ha servido en embajadas y consulados estadounidenses en diversos puntos del globo.
    Fue cónsul general en Monterrey, México; segundo al mando en las embajadas en Ecuador, Bahamas, Perú y Panamá. También trabajó en las embajadas en Iraq, Sudáfrica y Nueva Zelanda.
    Abogado de profesión, tiene raíces costarricenses. Habla fluidamente el español.

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  3. L’America Latina è diventata l’epicentro mondiale dell’epidemia causata dal nuovo coronavirus Covid-19. I più colpiti, manco a dirlo, sono i paesi a regime neoliberista. Dal Brasile alla Colombia, passando per Ecuador e la Bolivia del governo golpista, il virus è stato libero di infettare le popolazioni locali e colpire i più vulnerabili.
    Dalla Colombia arriva l’ammissione del fallimento totale.
    Infatti, con 257.101 casi e 8.777 morti, la Colombia è uno dei paesi dell'America Latina più colpiti dalla covid-19. La gestione che il governo di Iván Duque ha dato alla pandemia ha lasciato la popolazione completamente indifesa.
    Per questo motivo la Colombia si è vista costretta ad ammettere il collasso del proprio sistema sanitario e chiedere a Cuba un aiuto per combattere il Covid-19.
    Medellín è una delle città più colpite, quindi il suo sindaco, Daniel Quintero, ha richiesto un aiuto internazionale per combattere il nuovo coronavirus in città. Tramite una lettera inviata all'ambasciatore cubano in Colombia, José Luis Ponce, Quintero richiede la presenza di personale medico cubano, ammettendo al contempo che il sistema sanitario è collassato.
    Il Sindaco riconosce che le unità di terapia intensiva in città erano già al collasso "anche prima dell'inizio della pandemia"; e ha sottolineato che ha solo "118 specialisti in terapia intensiva, un numero insufficiente per garantire l'assistenza ai pazienti più gravi".
    Il governo Duque non ha però gradito la mossa di Quintero e sostiene che il sindaco abbia violato i canali regolari per tale richiesta e che il governo di Duque sta lavorando per aumentare il numero di operatori sanitari che si occupano di pazienti con Covid-19. Il collasso sanitario è imminente, vaticina Redradiove.
    In risposta all’esecutivo nazionale il sindaco di Medellín ha esortato a mettere al primo posto la vita delle persone e no gli interessi politici, "oltre i confini, le razze e le ideologie, in quanto esseri umani abbiamo tutti bisogno l'uno dell'altro. Chiediamo al Regno Unito e persino agli Stati Uniti i vaccini, test agli Emirati, a Cuba e Spagna personale sanitario”.
    Nella richiesta d’aiuto il sindaco della città colombiana non è solo. Il governatore del dipartimento colombiano di Magdalena, Carlos Caicedo, ha aderito alla richiesta indirizzata all'ambasciata cubana per ricevere l'assistenza dei suoi medici.
    Caicedo ha assicurato che dallo scorso marzo aveva richiesto al ministero degli Esteri colombiano la sua richiesta di facilitare il collegamento con i medici cubani; tuttavia, ha eveidenziato di non aver ricevuto risposta.
    Per questo motivo, ha spiegato Caicedo, ora fa "una seconda richiesta inviata direttamente all'ambasciata cubana; dove chiede di far parte del programma ‘médico en tu casa’, in modo che i servizi sanitari raggiungano i più bisognosi".

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  4. «L’America è nel mezzo di una catastrofe sanitaria». James Clyburn è un leader democratico alla Camera, e quindi è ovvio il fine politico di questa sua denuncia, che infatti ha subito fatto infuriare Trump. Però è difficile smentirlo, guardando i dati, e anche Bill Gates ieri ha attaccato la risposta del governo al Covid sul piano tecnico, dicendo che la lentezza con cui arrivano i risultati dei testi li rende inutili.
    Gli Usa sono il paese più colpito, con quasi 4 milioni e mezzo di malati e oltre 152.000 morti. Da giugno i contagi sono tornati a salire in maniera vertiginosa e ora anche i decessi sono saliti a più di mille al giorno. Negli ultimi tempi i casi hanno rallentato negli Stati del sud, ma il timore è che si stiano diffondendo nel Midwest. La colpa del disastro ricade almeno in parte su Trump, che ha accelerato la riapertura quando molti Stati non erano pronti, per rilanciare l’economia nel timore che la recessione gli faccia perdere le elezioni del 3 novembre.
    Ieri la crisi è stata al centro di un’audizione alla Camera, a cui ha partecipato il consigliere scientifico della Casa Bianca Anthony Fauci. Lui ha detto di essere ottimista che un vaccino arriverà tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, e il governo ha annunciato un contratto da 2,1 miliardi di dollari con Sanofi e Glaxo attraverso l’Operation Warp Speed, per acquistare 100 milioni di dosi. Fauci poi ha smentito ancora l’efficacia dell’idrossiclorochina.
    Al centro del dibattito c’è stata soprattutto la nuova emergenza dei test, uno dei fallimenti più gravi del governo.
    Quando la pandemia era già in corso, tra fine gennaio e inizio febbraio, i casi negli Usa erano pochissimi perché la macchina sanitaria federale era impreparata e non conduceva esami. Ciò era dipeso in parte dalla linea di Trump, che negava la gravità del virus, nel timore che paralizzasse l’economia e compromettesse la sua rielezione. Quando l’emergenza sanitaria è esplosa anche in America, l’amministrazione è stata costretta ad adeguarsi e la capacità di fare i test è stata rafforzata. Ciò ha contribuito a frenare la diffusione dell’epidemia, perché individuare i malati consente di isolarli, curarli e tracciare i loro contatti, limitando i contagi.
    Trump però è rimasto sempre scettico, al punto di dire che aveva ordinato ai suoi collaboratori di ridurre i test, «perché ci fanno fare brutta figura». La sua tesi era che il grande numero di casi negli Usa dipendeva dal fatto che il paese conduceva troppi esami, e ieri l’ha ripetuta per smentire Clyburn. Fauci però ha ribadito che la realtà è diversa: in America aumenta la percentuale dei positivi ai test, e ciò dimostra l’impennata dei contagi.
    Secondo il sito Axios negli Stati Uniti si fanno oltre 800.000 test al giorno, un grande incremento rispetto agli inizi, ma già non bastano più. La crescita dei contagi ha prodotto una domanda di esami che la struttura federale non riesce a soddisfare, e perciò la consegna dei risultati si allunga fino a una o due settimane. Un responso ricevuto dopo così tanti giorni è inutile, come ha denunciato Gates, perché non consente di curare in tempo il malato, isolarlo, tracciarlo, e quindi prevenire altri contagi. Trump nega il problema, ma intanto è così preoccupato dai suoi effetti politici, che ha chiesto di rinviare le presidenziali.

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  5. Capita spesso di avere buone aspettative che la vita delude. Giuseppe

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  6. Caro Giuseppe la vita è quello che ti succede mentre fai progetti quindi...siamo tutti nelle mani degli Orishas.
    Fino a quando i progetti vengono prima dei ricordi è VITA.
    Poi diventa altro ma a quel punto spero sinceramente di aver già tolto il disturbo.

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  7. Milco, sai che fine ha fatto l'AUDACE ragazzo che aveva aperto la piadineria in oriente?

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    1. Mi pare fosse a Cienfuegos comunque non ho più letto nulla.
      Ho visto chiudere a Tunas, italici ristoranti, una nutelleria, una pizza al taglio e una gastronomia.
      Non credo abbia fatto una fine diversa.

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    2. A Trinidad.
      L'ho rintracciato sui social, mi sa che è tornato in romagna già da un po'.
      Vabbè, solo chi non fa un cazzo non sbaglia niente.

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    3. Esatto
      Massimo rispetto per chiunque ci prova, comunque vada.
      Fatti,non pugnette!

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  8. Anche l'attesa ha il suo perché ed è importante. Avere il biglietto per Cuba in mano con una data è una bella cosa. Un po' come leggere il tuo fantastico blog, ci aiuta a sognare ed a svagarci riportando la mente alla nostra amata isla. Un momento di piacere e di distrazione tra i mille impegni quotidiani
    Antonio

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    1. Caro Antonio problema è che al momento abbiamo in mano voucher, non biglietti...

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  9. hola! sono bei momenti a patto che l'attesa duri troppo come sta succedendo in questi maledetti mesi non solo con cuba ma anche con la vita normale. chao Enrico

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    1. Mah...piu o meno, mascherina a parte mi pare che qua ci siamo...il problema sarà tornare a volare.

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  10. Post sul blog Guascone
    https://milcofasano.blogspot.com/2020/08/31-luglio.html?m=1

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  11. Blogarama
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    BREVE DIRETTA OPEN FB

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  12. Ma non era del Campari quella pubblicità? :-) detto questo concordo avere progetti , dead lines e obiettivi aiuta a restare giovani. Certo è che l’attesa per tornare a viaggiare é ultimamente molto lunga ... io Di solito faccio 20-25 spostamenti in aereo annui e di video call non ne posso più Mat

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  13. Azz...vero è del Campari...
    Frase di Gotthold Ephraim Lessing

    L'attesa del piacere è essa stessa il piacere.

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