lunedì 16 novembre 2020

RUSSI

Secondo ed ULTIMO pezzo riguardante le modalita' attuali per, eventualmente, poter viaggiare verso la maggiore delle Antille. Aggiungo alcune note per cercare di dare una informazione piu' completa possibile a quanto detto sul pezzo riguardante la riapertura dell'aeroporto dell'Avana. Molti hanno pensato o stanno pensando di partire da Madrid, visto che di voli diretti dall'Italia non ce ne sono ad oggi, con la Cubana de Aviacion. Per poterlo fare occorre pero' avere effettuato un tampone con esito negativo non oltre le 72 ore dalla partenza, in caso contrario non ti fanno imbarcare per Cuba. Il testo di quanto vi dico lo potete trovare sul sito della Farnesina. Una volta arrivati a Cuba ci sono i due tamponi da fare e 7/10 giorni circa di quarantena in attesa del risultato del secondo tampone, giorni da passare senza ALCUNA VISITA DI NESSUN TIPO, quindi non e' che dopo la negativita' del primo tampone si puo' fare cio' che si vuole, neanche dopo aver fatto il secondo tampone, occorre aspettare l'esito stesso del secondo per potere dare il via alla vacanza. Questo giusto per dare un'immagine del tutto; un tampone in Italia non oltre le 72 ore prima di partire poi 2 tamponi a Cuba. Alcune considerazioni su eventualita' che, se non si e' abbastanza prudenti e sopratutto molto coglioni, possono accadere. Prendiamo l'esempio dei 26 turisti russi risultati positivi al covid a seguito dei tamponi effettuati al loro sbarco a Cuba. I fenomeni sono sbarcati all'aeroporto Jardines del Rey di Cayo Coco, a seguito del loro arrivo molte voci si sono levate su facebook; “Si seguimos recibiendo turista enfermo, los hospidales cubanos ahorita no dan abasto”. Il bello e' che alcuni di questi turisti sono sbarcati dall'aereo gia' con evidenti sintomi riguardanti il maledetto virus, subito confermati a seguito del tampone PCR. Ricordo che solo nei primi giorni di apertura degli aeroporti cubani sono sbarcati ben 900 russi, il terzo paese al mondo come numero di viaggiatori verso l'isola, quindi parliamo di valuta pregiata che arriva nelle esangui casse cubane, senza contare i rapporti diplomatici, storici ed economici in corso fra i due paesi che vanno sempre salvaguardati. A questo punto i turisti risultati positivi al covid sono finiti in ospedale, a tutti quelli che avevano viaggiato con loro, risultati negativi al tampone, e' toccata la quarantena in un hotel che non e' quello che avevano prenotato dalla Russia. Molti di questi turisti si sono lamentati che questo hotel non aveva internet, che l'acqua della doccia non era limpidissima e che non si mangiava benissimo tanto che le autorita' cubane hanno deciso di spostarli in un altro hotel. Una turista e' uscita dal confinamento per cercare un luogo dove poter accedere ad internet, un altro fenomeno. Domando e chiedo era poi il tempo giusto per partire? Non era meglio aspettare momenti migliori? I turisti risultati positivi, come dicevo, sono stati trasferiti in ospedale, suppongo che da quel momento sia partita la tariffa giornaliera di degenza, piu' il costo di tutte le terapie a cui saranno sottoposti per cercare di guarirli dal maledetto virus. Ovviamente Cuba ha tutte le ragioni per pretendere quei quattrini visto che si e' vista arrivare in casa potenziali focolai. Mi domando, perche' davvero non lo so; le assicurazioni da 30/40 euro che stipuliamo prima di partire coprono i costi di questa degenza? Non credo. Intanto si paga tutto sull'unghia, poi eventualmente una volta rientrati in patria si cerca di ottenere un rimborso, che pero' non so come possa arrivare visto che si e' scelto di mettersi in viaggio in un periodo di piena pandemia. Quindi anche chi sceglie di andare a Cuba non per visitare i monumenti o gli zuccherifici in disarmo preferendo  situazioni piu' ludiche deve mettere in preventivo che per ALMENO 10 giorni non ci sara' nessun tipo di trippa per gatti. Ho gia' espresso il mio pensiero, non e' il momento, a meno di non avere mesi davanti di soggiorno programmato sull'isola, anche perche', francamente chissa' com'e' veramente la situazione del covid 19 da quel lato del bloqueo al di la' dei numeri e dell'ottimismo sparso a piene mani da chi ha una necessita' disperata di valuta pesante. Parliamo di un paese che sta' affettuando una media di 7000 tamponi al giorno con una popolazione di oltre 11 milioni di abitanti. Non dico di aspettare anni, almeno il tempo che la situazione migliori almeno un po'. Intanto la "quarantena" è stata portata a 7 giorni dalle autorità cubane. 

P. S. Quindi, se proprio si deve prima di lasciare l'Italia...

1) Sierologico in farmacia prima delle 72 ore, per sapere NOI come siamo messi.

2) Tampone PCR

3) Praticamente in contemporanea col PCR acquisto dei biglietti aerei (almeno 2 per forza con check da rifare nello scalo intermedio)

Diario DI BORDO

17/11/2020

24 commenti:

  1. La Federación de Rusia entregó cinco millones de dólares a la representación del Programa Mundial de Alimentos (PMA) en Cuba, para apoyar el sistema de alimentación escolar sostenible en la Mayor de las Antillas, en el periodo 2020-2024.

    El documento que acredita la contribución fue firmado por Andrei Guskov, embajador de Rusia en Cuba; Paolo Mattei, representante del pma, y Rodrigo Malmierca, ministro del Comercio Exterior y la Inversión Extranjera, en cuyo organismo (Mincex) se desarrolló la ceremonia.

    Guskov destacó la importancia del proyecto, así como la necesidad de fomentar un desarrollo local sostenible y fortalecer la producción agropecuaria nacional. Reconoció el esfuerzo realizado por el Gobierno cubano ante la pandemia de la COVID-19 y ratificó la amistad entre ambos pueblos.

    Por su parte, la viceministra primera del Mincex, Ana Teresita González, agradeció la entrega de los recursos y calificó la relación entre ambos países como estratégica y de aliados.

    El donativo beneficiará a alrededor de 16 200 personas de diez municipios de la zona oriental del país, e incluirá a adultos mayores asistidos por el Sistema de Atención a la Familia (SAF) y a pequeños agricultores.

    El Ministerio de Educación tendrá a su cargo la gestión de este proyecto, que prevé incrementar la capacidad productiva de los agricultores y las cooperativas locales, con vistas a aumentar sus niveles de entrega de alimentos y garantizar el suministro regular, estable y diversificado de esos recursos a escuelas y comedores.

    En agosto de 2020, el Gobierno de Rusia asignó al pma diez millones de dólares para apoyar los sistemas de alimentación escolar sostenibles en Cuba y Nicaragua durante el periodo 2020-2024.

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  2. Adesso è chiaro il ruolo degli Stati Uniti nel golpe di Pinochet in Cile. Non si tratta più di ipotesi, di tesi probabili sorrette da una convinzione dominante durante e dopo i 17 anni della più feroce dittatura militare del secolo scorso. È scritto nero su bianco. Lo confermano migliaia di documenti, trascrizioni, appunti, brogliacci, indicazioni, suggerimenti che fanno parte del file "Politica sul Cile".

    Cinquant'anni dopo l'elezione a presidente di Salvador Allende (5 novembre 1970) la Nsa, la madre di tutte le agenzie di intelligence statunitensi, li ha desecretati e messi a disposizione del pubblico. Raccontano come, chi e in quali tempi attivò una fine strategia che non esponesse gli Usa a una condanna internazionale per un'interferenza considerata grave, visto che Allende era stato eletto in una libera e democratica elezione, ma agisse assediando in tanti modi il primo governo marxista in America Latina. Golpe in testa. Quegli scritti sono anche la testimonianza diretta di un intervento, una scelta politica e strategica decisiva per il successo di Augusto Pinochet.

    La strategia Usa
    Lo scopo era logorare ai fianchi l'uomo che aveva osato rompere il controllo Usa sull'America Latina con un progetto politico nuovo e diverso. Boicottarlo con pressioni sulle principali multinazionali affinché abbandonassero il Paese, facendo crollare il prezzo del rame, tra i principali prodotti esportati dal Cile, esasperando una popolazione che si trovava senza più aiuti e spinta verso l'abisso della povertà. Fare di tutto per affossarlo. Fu soprattutto Henry Kissinger, all'epoca (1969-1974) segretario alla Sicurezza nazionale, a sollecitare il presidente Richard Nixon per una linea d'intervento più diretta, poco condivisa dagli altri consiglieri della Casa Bianca favorevoli invece a quella che fu chiamata la "Strategia del modus vivendi": appoggiare i partiti dell'opposizione cilena, di centro e di destra, in vista delle elezioni che si sarebbero tenute nel 1976.

    Le trascrizioni degli appunti sulle convulse riunioni che seguirono l'ascesa di un governo socialista in Cile, tratteggiano la serie di manovre di Kissinger per incontrare da solo Nixon prima che si vedesse l'intero Consiglio della sicurezza nazionale. Convocato alla Casa Bianca per il 5 novembre, il segretario riuscì a posticiparlo di 24 ore. Nel frattempo fece di tutto per vedersi di persona con il presidente per aggiornarlo sulla situazione in Cile e prospettargli in modo chiaro quello che andava fatto. Era Nixon a dover decidere, alla fine. L'importante era che decidesse "bene", senza farsi convincere dalla linea morbida e prudente degli altri. Secondo quanto redatto dal funzionario che annunciava lo spostamento della riunione, Kissinger avrebbe avvertito: "Il Cile finirà per essere il peggior disastro della nostra Amministrazione: sarà la nostra Cuba del 1972"...

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  3. ... Kissinger convince Nixon
    Aveva fissato un principio. Adesso bisognava solo superare le obiezioni degli altri componenti del Consiglio di sicurezza e gli inviti a non esporsi con interferenze che sarebbero state condannate a livello mondiale. Non restava altro che convincere il capo. L'incontro decisivo avviene nello Studio Ovale. Per un'ora Kissinger si trova da solo con Nixon. Gli illustra uno studio dettagliato che suggerisce una linea aggressiva di lunga durata nei confronti del governo Allende.

    "Nell'arco di sei mesi-un anno", avverte Kissinger, "gli effetti di questa svolta marxista andranno oltre le relazioni tra Usa e Cile". Il riferimento era all'incubo comunista, all'influenza della via cilena al socialismo. "Uno degli esempi più vistosi", insiste il massimo consigliere della Casa Bianca, "è l'impatto che avrà in altre parti del mondo, specialmente in Italia. La propagazione emulativa di fenomeni simili in altri luoghi a sua volta colpirà in modo significativo l'equilibrio mondiale e la nostra stessa sfera di influenza".

    Nixon si fa convincere. Non tutti sapevano che, un anno prima, aveva già chiesto alla Cia di attivarsi per mettere a punto, in gran segreto, un golpe preventivo per evitare l'arrivo di Allende alla guida del Cile. Ma ognuno era ormai cosciente che la riunione si sarebbe svolta sulla base di un assunto preciso: l'elezione democratica del leader cileno e la sua agenda socialista per un cambio sostanziale minacciavano gli interessi degli Stati Uniti.

    La riunione del Consiglio di sicurezza
    Il Consiglio di sicurezza si riunisce finalmente il 6 novembre. Emergono subito le posizioni diverse. Il segretario di Stato William Rogers si oppone a una aggressione evidente. "Possiamo debilitarlo, in caso, senza essere controproducenti", suggerisce. Il segretario alla Difesa, Melvin Laird, si mostra più deciso: "Dobbiamo fare di tutto per danneggiarlo e poi farlo crollare". Il direttore della Cia, Richard Helms, conviene. Mostra un documento in cui si vede che Allende ha vinto di stretta misura e che il suo gabinetto è formato da "militanti della linea dura", che dimostra "la determinazione dei socialisti di affermare la loro politica più radicale sin dal principio".

    Tutti, alla fine, tacciono e guardano Nixon. Si volta anche Kissinger che resta in attesa. "Se c'è un modo di rovesciare Allende, è meglio farlo", ordina il presidente. La frase è riportata nei documenti oggi declassificati. Detto e fatto. Si sa come andò a finire. Il lento logorio economico, il Paese assediato dagli scioperi, le minacce continue, il sollevamento dei militari guidati proprio da chi aveva avuto la fiducia di Allende. Augusto Pinochet non si fece scrupoli. Aveva avuto il via libera. I carri armati per le vie di Santiago, il bombardamento della Moneda, le fiamme, il presidente che resiste elmetto in testa e fucile automatico, la sua morte, le retate, gli stadi riempiti con migliaia di simpatizzanti, le sparizioni, le torture, le fucilazioni di massa. Il terrore fino al 1990.

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  4. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, si è congratulato con il neo eletto presidente americano, Joe Biden. Finora la Cina era rimasta in silenzio dopo che il 7 novembre le proiezioni della Cnn avevano assegnato lo stato della Pennsylvania al candidato democratico proclamandolo di fatto nuovo presidente. Il

    Ieri anche papa Francesco aveva telefonato a Joe Biden per congratularsi della sua vittoria. Biden è il secondo presidente cattolico dopo John Fitzgerald Kennedy. Il governo russo ha deciso invece, per ora, di continuare a non congratularsi ufficialmente con Biden.

    Intanto diverse autorità federali e locali hanno scritto in un comunicato congiunto che non ci sono «prove di brogli» per quanto riguarda le presidenziali del 3 novembre. Il presidente americano in carica, Donald Trump, non ha sinora riconosciuto la vittoria del suo avversario accusando i democratici di avere commesso frodi durante le elezioni. Martedì, il segretario di Stato, Mike Pompeo, aveva detto di prepararsi a una «transizione» verso un secondo mandato di Trump. Mentre ieri, 12 novembre, la Cnn aveva scoperto che l’amministrazione repubblicana della Casa Bianca sta impedendo a Biden di visionare i messaggi che i leader dei paesi stranieri gli inviano.

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  5. Rischiare di finire in un pasticcio con ricadute sulla propria salute e sul proprio borsillo al solo SCOPO di sollazzarsi mi sembra assurdo e stupido. Anche Cuba purtroppo avrà la sua seconda ondata ed è preferibile viverla a 10000km di distanza. Michele

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    1. Almeno per me è una vacanza, 3 tamponi, quarantena, controlli, visite...mi sembra tutto prematuro.
      Poi ogni testa è sempre un piccolo mondo.

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    2. Posso capire se uno parte per restarci 3 mesi...o perchè ha una famiglia....ma partire per la classica vacanza mi sembra una follia...anche perchè,metti che i 3 tamponi sono negativi...la quarantena fila via liscia...,ma poi dopo...che fai..?! Il virus c'è anche li...non penso che uno vada a Cuba o in qualsiasi altro posto,per stare 2-3 sett. da solo,fisso con la mascherina,senza avere nessun contatto con altre persone...blanco79

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    3. Infatti a Cuba ci si va proprio per avere contatti con ALTRE persone...

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  6. Pur di aprire al turismo chiuderanno entrambi gli occhi. Giuseppe

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  7. Paolo Sandoni

    Per tutti gli italiani vi racconto il protoccolo che io e la mia famiglia abbiamo appena fatto:
    siamo arrivati a Varadero il 6 Novembre con volo Condor da Francoforte.
    Durante il volo ti consegnano un modulo di autocertificazione dove dichiari di non avere sintomi di Covid e devi indicare dove andrai a stare (nel nostro caso ospiti di amici all’Avana).
    All’Areoporto di Varadero ci hanno fatto il tampone nasale poi immediatamente siamo andati all’Avana.
    Siamo stati in casa per 3 giorni poi abbiamo ricevuto il responso negativo, nel giorno stesso del responso ci hanno fatto un altro tampone, questa volta in bocca, siamo rimasti chiusi nella casa per altri 2 giorni poi abbiamo avuto l’altro esito negativo e quindi la completa libertà di movimento

    ho fatto il 5/11 BO-FRA, sono rimasto in transito e il 6/11 FRA-Varadero. Nessun tampone prima di arrivare a Varadero

    i tamponi sono stati tutti e 2 gratis

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    1. Adesso che gli arrivi sono tutto sommato limitati il sistema regge. il problema è quando si riaprirà ai voli commerciali... dove onestamente il sistema cubano non lo vedo minimamente in grado di gestire un doppio tampone in 5 giorni per un flusso di turisti più consistente. Dovranno allargare le maglie (un tampone e basta, ad esempio); oppure uno di quelli rapidi e basta. Mat

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    2. Infatti credo che tutto sia momentaneo per poi mollare un po'sopratutto a dicembre.

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  8. Da Cuba Pratica

    Ora il protocollo è più rigido e complesso

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  9. Video sul Toro sul blog Guascone
    https://milcofasano.blogspot.com/2020/11/pausa-nazionali.html?m=1

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  10. Periodo nn facile .. Vamos a ver q pasa ..
    Roberto

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    1. Più che altro perché, virus a parte, sarebbe il perfetto momento per andare...sarebbe.

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  11. hola! sono penitenze non compatibili e sopportabili per il turista classico. chao Enrico

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    1. Infatti sono sopportabili per chi a Cuba ci passa 6 mesi.

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  12. Andare a Cuba adesso mi sembra una follia
    Massimo

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    1. La situazione è complicata .. Vamos a ver como evoluciona la cosa
      Roberto

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  13. Nuovo post sul blog Guascone
    https://milcofasano.blogspot.com/2020/11/fascisti-su-marte.html?m=1

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  14. Se non sbaglio sei di Valgioie. Due anni fa mi invitarono per un evento di lavoro alla Taverna del Lupo. Ottima mangiata di pesce freschissimo cucina gourmet. Lo ricordo con piacere. Michele

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    1. Si mangia gran pesce...e si fanno ben pagare.
      Però da queste parti, in stagione, opterei per i funghi.

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