PRUDENZA

Viaggiare all'altro capo del mondo nel bel mezzo di una pandemia richiede, oltre ad una sana dose di incoscienza, anche il saper prendere tutta una serie di precauzioni. Detto per inciso, lasciare un paese che si avvia verso i 100 mila morti per andare in uno dove ce ne sono stati poco piu' di 300 non rappresenta questo gran atto di “eroismo”. Non lo dico io, lo dice la matematica. Comunque nello spazio di 38 giorni ho fatto ben 4 tamponi, tutti negativi ovviamente, sono sano come un leone di montagna, quindi almeno da questo punto di vista ho fatto bene a partire, in caso contrario non avevo ragioni valide per farmi un pcr esattamente come accade nella normalita'. Se non per motivi di lavoro il tampone non lo fa quasi nessuno. Quindi siamo partiti molto prudenti, rispetto ai viaggi precendeti, nessun atteggiamento alla cazzo, gia' solo il fatto che sono andato via piacevolmente non da solo la dice lunga. La cosa buona del volo di andata e' stata che eravamo noi 2 per 4 sedili, quelli centrali, quindi mantenere il distanziamento sociale non e' stato un problema. Ovviamente mascherina tutto il viaggio, fra l'altro te la fornisce Air France prima di decollare, sono bandite tutte quelle non chirugiche o piu' sofisticate. All'Avana in quarantena siamo stati attenti, io sono un po' piu' sul fancazzista, il mio socio piu' precisino, precisione che ha contagiato anche me. E' vero che andavo a correre, con la mascherina abbassata sotto il mento, negli ultimi giorni mi facevo anche un giretto a piedi ma il tutto rigorosamente da solo e in massima sicurezza. Non mi dimentico mai che sono un pochino asmatico e che se questa merda mi acchiappa non so come andrebbe a finire, quindi prudenza ed evitare le cazzate. Ovviamente il saturimetro ha viaggiato con me, l'ho utilizzato per rassicurare mezzo mondo. Bene anche il fatto che il taxi collettivo che mi ha portato a Tunas sia stato vuoto per la maggior parte del tragitto, ci siamo fermati a pranzare a S.Spiritus dove ci sono quella serie di case/paladar alla fine dell'autopista mentre inizia la caretera central, ma eravamo comunque all'aria aperta. A Tunas, come vi ho raccontato, sono stato in una casa de renta che aveva riaperto dopo quasi un anno per l'occasione, sia dueno che il taxista che mi aveva trasportato avevano fatto il tampone. Il dueno viveva al piano di sopra quindi anche i motivi di contatto erano minimi e quasi tutti per cazzeggio. Nella casa della famiglia di riferimento ho passato sopratutto le mattine, a volte portando in giro il nostro cane, qualche serata cucinando spaghetti, qualche altra in cui mi sono fermato a cena ma ho preferito, come vi ho raccontato, lasciare la poca carne che si riusciva a trovare a loro cenando spesso piacevolmente da Mario. In casa spesso girano bambini, a volte qualche anziano, fra l'altro quella che abitava sopra, infermiera, e' risultata positiva, lei portata in tutta fretta ad Holguin e la famiglia in quarantena nei locali adibiti normalmente agli studenti di fronte all'universita' Lenin. Quando visitavo l'abuela della famiglia ho sempre tenuto su il nasobuco perche' in quella casa gira troppa gente, quindi ho preferito viaggiare ancora di piu' sul prudente. Per strada tutti col nasobuco, le multe potevano superare i 2000 cup, la cosa divertente e' che quei nasobucos artigianali restano su grazie a 2 legacci che si annodano dietro la nuca, non come avviene da noi con gli elastici sulle orecchie. Quindi capitava che i nodi si allentassero e che il naso sbucasse fuori, a quel punto si era a rischio multa. Poi chiaro, le code sono un controsenso in un periodo in cui e' chiesto a tutti di uscire poco, se non esci come fai a reperire cio' che serve per riempire il piatto? Ovviamente il distanziamento sociale diventa una chimera quando ci sono 500 persone in coda per il pollo, anche se devo dire che da questo punto di vista sono piu' disciplinati di noi, cubano americani a capodanno a parte...Chiaramente ho avuto “contatti sociali” esattamente come le altre volte, in questi casi, come capita da noi, incroci le dita e speri che anche l'altra persona sia a posto. Se questa cosa continua nel tempo non e' che in Italia come a Cuba come ovunque si debbano mettere in soffitta i rapporti con l'altro sesso, ci vuole prudenza, un minimo di occhio e un po' di culo. Quindi devo dire che si, sono stato decisamente prudente, ho evitato ogni luogo dove c'era casino, sono entrato un paio di volte nei negozi quando non c'era nessuno o quasi e ho fatto di tutto per riportare la Sacra Ghirba a casa. Missione compiuta.

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9/3/2021