PROTOCOLLI

Da quando malgrado la pandemia ho deciso comunque di viaggiare mi sono sempre chiesto quali sarebbero stati i reali protocolli a Cuba nel caso che, dopo il PCR in uscita, fossi risultato positivo.

Ovviamente trattasi di una domanda retorica visto che, per nessuna ragione al mondo, avrei voluto trovarmi in quella situazione.

Un po' per la mia buona stella molto per la fortuna non e' successo, ma in questi giorni e' capitato ad un amico, quindi la mia curiosita'e' stata appagata, fermo restando il dispiacere per il suo contrattempo .

Leggenda dice che in caso di positivita' vengano bloccate ed isolate tutte le persone con cui il positivo e' venuto a contatto, bloccate, internate con lancio della chiave della cella nel piu' profondo anfratto caraibico.

Tutte cazzate messe in giro da chi e' in anno sabbatico dal 2015 e ancora deve riprendersi e vive sperando che tutti gli altri, come lui, non possano partire per l'isola.

In realta' soltanto il positivo e la sua ragazza, sono dovuti restare nella sua comoda camera nella casa de renta dove ha trascorso la vacanza.

Asintomatico, una settimana dopo ha effettuato il nuovo tampone che, risultando negativo, gli ha permesso di tornare in Italia.

Il tutto si e' risolto con una settimana in piu' di vacanza, certo chiuso in casa ma almeno lontano dalla ghiacciaia italica.

Certo che se avesse avuto il covid seriamente allora la storia sarebbe stata differente ma sappiamo bene che col vaccino, anche in caso di positivita', i sintomi DOVREBBERO essere lievi o addirittura inesistenti.

E' importante riuscire a spostare, in casi simili, il volo senza doverlo ripagare come e' capitato a molti quando Cuba chiuse le frontiere nel marzo del 2020.

In quel caso i turisti a Tunas furono tutti prima portati all'Hotel Tunas e poi al Copacabana dell'Avana che, in quel caso fece prezziaccessibili.

Finiti i voli di linea dovettero tutti ripagarsi il biglietto, a volte che a cifre meggiori di 1000 euro per poter tornare in Italia senza alcun appoggio dal parte della nosntra sede consiliare.

Per questa ragione non mi ridurrei a fare il tampone in aeroporto all'Avana, sapevo che esisteva questa possibilita' ma l'ho scartata a priori, perche' in caso di positivita' non avrei potuto prendere l'aereo in quanto non mi avrebbero fatto partire, a quel punto il rischio di doversi ripagare il volo sarebbe stato reale.

Se invece hai il responso il giorno prima del volo, come e' capitato al mio amico ma anche a me quando sono andato nel gennaio 2021 in aeroporto senza Pcr come indicatomi erroneamente da Air France, allora puoi spostare il volo solitamente senza costi aggiuntivi evitando di aggiungere al danno la beffa.

Ricordo che per poter spostare il volo occorre averlo acquistato direttamente dalla compagnia aerea e non da un tour operator, perché in quel caso occorre mettere mano al borsillo ed acquistare un altro biglietto.

SPAGNOLO