PASTA

"Ieri sera spaghettata in famiglia. Ho rischiato una bolla di scomunica papale mettendo insieme un ottimo ragù Star alla salsiccia portato dalla Patria con dei misteriosi ed inquietanti spaghetti cubani acquistati por la calle a 50 pesos alla libbra, quelli nostrani pare siano estinti. Alla fine è andata bene, solo 8 minuti di cottura seguendo fisso l'operazione manco fosse "un culo bianco e tondo che non finiva mai meglio dei paradisi di Versailles" (Gino Paoli e Ricky Gianco docet)"

Queste frasi la ho scritte un paio di anni fa, sgombriamo il campo da ogni equivoco, non sono un gran che come chef, me la cavo sulle cose facili, evito di perdere troppo tempo dietro ai fornelli, ognuno ha le sue passioni che si tiene strette.

Pero' quando sono a Cuba mi piace, almeno una volta ogni settimana, cimentarmi ai fornelli a casa della mia famiglia di riferimento che ha imparato a mangiare la pasta come U'Signuruzzu comanda (Camilleri docet).

Per il cubano la pasta e' una cosa molle e scotta da tagliare col coltello e da mischiare con cose tipo una banana, un pezzo di mango o qualunque cosa ci sia nel piatto.

Il cubano in origine conosce soltanto gli spaghetti, la pasta corta l'hanno conosciuta tramite noi visto che la produzione cubana non la contempla.

Spesso come avviene in altri paesi latino americani quella pasta molle e scotta e' nel piatto insieme ad un pezzo di pollo e a qualche vianda tipo la Jucca o addirittura con un platanito.

Altra caratteristica da tenere in considerazione e' che la pasta e' tale unicamente se con lei c'e' il “pure'”, inteso come sugo di pomodoro o affini, piu' e' rosso o colorato meglio e'.

Quindi se vi volete sbizzarrire con una cabonara, cacio e pepe, pesto o spaghetti con le vongole (ostiones) allora sappiate che se mangeranno il tutto sara' soltanto per compiacevi, perche' si tratta di cose al di fuori della loro cultura.

Poi imparano, oramai da me la pasta si mangia al dente, possono essere farfalle, penne, conchiglie o quello che volete anche se la preferenza va sempre allo spaghetto, che poi puo' essere anche linguina o bucatino tanto non se ne accorgono.

Negli anni ho provato a fargliela col pesto ma “quella roba verde” non ha avuto un gran successo, un po' meglio ma non molto con la carbonara. Una volta, rientrato dalla stagione in villaggio in Sardegna portai un pezzo di Bottarga di muggine da grattare sopra la pasta...apriti cielo; “Huevos de pescado? Ni muertas!”

Quindi mi sono attestato sulla pasta con sugo.

Dall'Italia porto solitamente 4 barattolini di sugo con carne o di un altro gusto variando i sapori, tenete conto che viaggiando soltanto col bagaglio a mano non posso portare nulla che sia conservato nel vetro, ma questo non e' un grosso problema. Ovviamente porto anche alcune bustine di parmigiano o comunque di formaggio grattuggiato che non puo' mai mancare.

A gennaio ho portato anche la pasta visto che la volta precedente ho dovuto arrangiarmi con quella cubana perche' la nostra era introvabile, pero' a questo giro nelle tiendas in MLC c'era in abbondanza quella di marca Antonio Amato. Quando cucino al sugo aggiungo aglio, cipolla, un po' di “piccante” e qualche altra spezia che trovo nella casa cubana. Il risultato e' sempre una buona pasta, che magari da noi sarebbe soltanto mediocre ma che da quel lato del bloqueo ha il suo bel successo.

Ovviamente il primo che si avvicina al piatto con un pezzo di banana viene cacciato da casa, mentre chi taglia la pasta col coltello rischia seriamente una denuncia alla Policia Nacional Revolucionaria.