TUTTI A SCUOLA!

 

Dal giorno 5 settembre i bambini ed i ragazzi cubani sono tornati ascuola per il nuovo anno scolastico.
Anche sull'isola e' un momento molto importante per le famiglie,
sopratutto per chi ha dei bimbi che si affacciano alla primaria iniziando il loro percorso scolastico.

A Cuba esistono 10739 istituzioni scolastiche, quasi tutte hanno
aperto il 5 ,soltanto alcune, poche, sono in fase di ristrutturazione.
A novembre si laureeranno quasi 700 nuovi maestri che permetteranno la copertura, riserve comprese, di tutte le cattedre.
Las Tunas ha ottenuto il controllo effettivo della pandemia prima
delle altre provincie ed iniziera' quindi a pieno regime l'anno scolastico che terminera' in luglio.

L'inizio della scuola ha fatto si che mamme, zie, sorelle maggiori
siano state indaffarate a stirare uniformi, allargarle se il/la
pargolo/a e' nel frattempo cresciuto/a, acquistassero biro, pennarelli, quaderni, gomme, matite, le foderine dei libri che PASSA LO STATO.
C'era da pensare al nuovo zainetto che, possibilmente, deve
essere di moda o qualcosa di simile, magari le scarpe da tennis nuove fiammanti, per i piu' grandi sfoggiare il nuovissimo cellulare che “il Tio” ha mandato da Miami.
Comunque malgrado che lo stato faccia il possibile mandare un
bimbo a scuola a Cuba rappresenta un salasso per la famiglia, nulla di paragonabile a cio' che accade da noi, ma comunque ci vogliono dei soldi.
Sopratutto ora che tutti i prezzi sono volati verso il cielo.

Poi c'e' la merenda da dare per l'intervallo a scuola, per i grandicelli che non mangiano l'incerto cibo che passa il sistema, qualche soldo per una pizza e un refresco in uno degli immancabili chioschetti che pullulano davanti ad ogni scuola cubana.
Questo per ogni giorno scolastico, fino a luglio, capirete che si parla di un discreto gruzzolo a carico di ogni famiglia.

Vicino a casa a Las Tunas ci sono diverse scuole, un prescolare, un
paio di primarie, una secondaria, un pre universitario.
Mi capita spesso di vedere i ragazzi uscire da scuola, per i piu' piccoli c'e' un genitore che aspetta, in moto, in bici o a piedi ma qualcuno c'e' sempre.
Per i piu' grandicelli invece, come accade da noi, c'e' l'uscita in gruppo con immediato controllo dei messaggi sul telefonino, che e' oramai un proseguimento del braccio.

Il livello scolastico e' piu' basso rispetto al nostro, notizia
confermata da un paio di amici che si sono trasferiti a Cuba coi figli dopo che questi avevano frequentato qualche classe in Italia.
Comunque la scuola funziona, con tutti i limiti che Cuba ha in questo momento, i problemi iniziano quando la scuola termina e sientra nel mondo del lavoro o ci si imbarca sul primo aereo per il Nicaragua o qualche altro paese simile.
Ma questo e' un altro discorso.