Gli ultimi giorni a La
Habana, al termine di ogni vacanza, stanno diventando una costante a
cui non intendo piu' rinunciare.
Certo il fatto di arrivare
e partire dalla capitale di tutti i cubani aiuta, ma in generale
trovo davvero piacevoli questi giorni finali. Una sorta di vacanza
nella vacanza dove posso resettare i comunque bei giorni precedenti,
per concludere il mio periodo cubano con giorni nuovi in una nuova
citta'.
Non ho mai fatto mistero
del mio gradimento per la capitale, magari e' una citta' dove non
spendere tutta una vacanza, ma qualche giorno vale sempre la pena
trascorrerlo in quella che e' una delle location piu' delle del
mondo.
Alla fine c'e' tutto;
mare, gente, negozi, vita, locali, gnagna, ambiente ecc...
Costa un po' di piu' del
resto dell'isola, ma se si inizia con questi discorsi allora e'
meglio stare a casa.
A questo giro sono
arrivato in citta' col solito Viazul, anzi a dire il vero con quello
precedente rispetto a quello notturno che prendo sempre.
Sono partito da Tunas
quasi alle 11 di sera e sono arrivato a La Habana verso le 8 del
mattino.
Come ho gia' accennato
rispetto all' ultimo viaggio ho cambiato casa, non perche' la volta
scorsa non mi sia trovato bene, semplicemente perche' e' importante
conoscere bene tutte le case de renta con cui collaboriamo.
Hugo con la sua fiammante
Tico mi porta a casa Zule, in Vedado, calle 10 vicino all'incrocio
con calle 23, diciamo al finale della calle stessa..
Zuleima, la signora che si
occupa della casa non c'e', ha anche un regolare lavoro e rientrera'
nel pomeriggio, Hugo mi lascia le chiavi e se ne va.
Si tratta di un piccolo
condominio di 3 piani con, mi pare, 6 abitazioni, ben tenuto, ma
d'altronde siamo al Vedado.
Quasi di fronte c'e'
l'istituto dove lavora Mariela Castro.
La casa e' molto carina e
accogliente, affittano 2 cuarti ma evitano di mischiare i clienti, o
sono amici o parte di una famiglia o affittano un cuarto solo per
volta.
Infatti io ero solo, il
giorno della partenza e' arrivata una famiglia italiana con 2 bimbi
piccoli, credo amici di Andrea.
Mi sistemo, mi faccio un
caffe', mi affaccio per berlo al balcone godendomi il panorama de La
Habana.
La solita bella sensazione
di...essere a casa.
Esco in tarda mattinata,
per arrivare in centro c'e' da marciare un po', come ho gia' detto mi
piace camminare, alla fine sia in Italia che a Cuba in un modo o
nell'altro siamo sempre seduti; a casa, in auto, in scooter, a
tavola, sul bus, ecc.
Cosi' mi faccio il
consueto giro in centro, Malecon e tutto il resto, mangio un boccone
in una sorta di hamburgueria e riprendo a scammellare per la citta'.
Bella giornata di sole,
ventilata ma gradevole, nulla a che vedere col calor de pinga de
oriente.
Nel tardo pomeriggio
chiudono al traffico la parte finale di calle 23, vicino a casa, perche' c'e' un
“atto”.
Ne parlero' in separata
sede, si tratta comunque del 57esimo anniversario di quando la
Revolucion ha assunto il carattere Socialista.
Da dietro le transenne
assisto ai comizi, poi stanco per il viaggio in bus e la scammellata
vado a dormire presto.
La mattina dopo mi alzo
verso le 7.30 e vado a correre, percorso diverso rispetto al solito,
imbocco Prado e risalgo verso Plaza de la Rivolucion e oltre, quasi
un ora di corsa e manco me ne sono accorto tanto e' incredibile il
contesto che mi circonda.
Dopo il doccione trovo un
bel locale dove fare colazione all'italiana, non sotto il Capitolio
dove c'e' quell'altro bar infestato da connazionali, ma bensi' in
piena calle 23.
A breve ve ne parlero' in
modo diffuso.
A Giaveno, in un bar dove
ogni tanto faccio colazione, ci lavora una cubana; quando ha saputo
che andavo sull'isola, mi ha chiesto la cortesia di portare del
denaro a una cugina che fino a 3 anni fa ballava al Tropicana ma che
ora, dopo un figlio e l'inutile padre cubano, sta' pasando trabajo.
Ci si vede verso l'ora di
pranzo all'angolo fra la 23 e Presidentes, la classica ballerina;
flaca, chignon in testa, sinuosa e decisamente carina.
Non esattamente il mio tipo ma sicuramente un bel legno.
Consegno il denaro
ricevuto, la invito a mangiare un boccone, quindi....beh...anche
questa breve vacanza Avanera ha avuto il suo bel perche'.
Nei 2 giorni capitolini
non cercavo nulla ma le cose, semplicemente, capitano, piano piano mi
sto' creando il mio piccolo giro avanero per le vacanze che verranno.
Verso sera Hugo mi porta
al Jose' Marti, ma questa parte di storia gia' la conoscete.
BUON PRIMO MAGGIO A TUTTI!
Hoy toda Cuba saldrá a celebrar el Primero de Mayo. Cientos de miles marcharán en La Habana y en total millones de trabajadores y estudiantes serán protagonistas en la Mayor de las Antillas en esta fecha que en Cuba es una fiesta que reafirma el apoyo a la Revolución.
RispondiEliminaLa Plaza de la Revolución José Martí acogerá el acto principal desde bien temprano en la mañana donde los líderes políticos y de las organizaciones de masa estarán junto al pueblo.
Cubadebate transmitará en vivo el desfile en la capital a través de Facebook Live y dará seguimiento a todo lo que acontezca en la jornada mediante nuestra cuenta en Twitter.
Volevo in questo Primo Maggio fare gli auguri a tutti gli amici di questo blog.
RispondiEliminaAuguri per il loro lavoro, perche' ci sia, sia soddisfacente, consenta a tutti di fare una vita decorosa e accettabile.
Il lavoro non e' e non deve essere semplicemente un mezzo per portare a casa il pane ma e' parte della realizzazione di una persona, identifica obiettivi, nuove montagne da scalare.
Ma il lavoro e' anche un diritto inalienabile dove chi lo pratica non e' solo un ingranaggio di un grande meccanismo.
Un augurio va anche a coloro che un lavoro non ce l'hanno(parlo di chi lo sta' cercando, non dei soliti lavativi mantenuti)perche' presto salti fuori qualcosa di decente anche per loro.
Chissà che sfilata a L'Avana. Giuseppe
RispondiEliminaIeri mi ha scritto Marco...
EliminaCiao Milco. Marco Rizzo, domani mattina 1Maggio facciamo il comizio come Partito Comunista in Piazza CLN dalle ore 9. Mi vieni a sentire?
Condivido Milco, molti non hanno lavoro e altrettanti lavorano come dei muli facendo il loro lavoro + quello degli altri.
RispondiEliminaIl tutto con il job act che ha distrutto il mondo del lavoro.
Complimenti a Todi i nostri politicanti.
Ho ragazzi che vengono in palestra, lavorano in fonderia sui 3 turni. 1200/1300 euro al mese....
EliminaSi e' perso ogni diritto acquisito.
Milco io sono sempre rentato in calle 5 al Vedado...riusciremo una volta a vederci? La novia a maggio ha l'intervista, se gli danno la visa viene in Italia per i 3 mesi estivi, in caso viene denegada farò un salto io, i soliti 15 giorni, per la seconda metà di giugno, oppure a settembre, approfittando di riaccompagnarla all'Havana ne approfitto per fare qualche giorno de vacaciones...vedo che con alcuni amici conosciuti sul web si fa prima a vedersi da quel lato del bloqueo che in Italia, è pazzesco.
RispondiEliminaIo credo che fino a novembre...nisba.
EliminaResta un 1% di possibilita' per giugno ma non penso.
E rimasto solo lui comunista, Stefano
RispondiEliminaNo.
EliminaCi sono anche io.
hola! la capital è sempre magica, almeno la zona dal puerto alla 23 ho veramente ore di video in merito. Si le cose capitano ogni luogo de la isla ti riserva sempre qualcosa. chao Enrico
RispondiEliminaLa casa dove sono stato e' anche vicina al mare, ho beccato una giornata di grandi onde sul Malecon, ho fatto belle foto che presto vedrete.
EliminaEn vivo Desfile por el Primero de Mayo
RispondiEliminahttp://www.cubadebate.cu/noticias/2018/05/01/en-vivo-desfile-por-el-dia-internacional-de-los-trabajadores-en-cuba/#.WuhaCKSFPIU
Los primeros recuerdos que guardo de esta Plaza vienen tomados de la mano de mi padre. La madrugada era una fiesta. Para una niña de ocho años, dormir apenas unas horas era aventura suficiente para contar el lunes en la escuela.
RispondiEliminaEra el primer día de mayo del año 2000. La guagua nos dejó en la esquina de 23 y 12. Caminamos hasta Paseo y luego hacia arriba, buscando, como siempre, la luz del Maestro.
Las calles, repletas de habaneros y amigos del mundo, fueron ocupando cada espacio de la alameda. Recuerdo que sorteamos “los bloques” de personas. Rostros eufóricos, banderitas en mano, carteles y consignas.
Las congas empezaron a sentirse, a superponerse, a competir en medio del bullicio, hasta que un compás hizo simbiosis: los pasos de un pueblo.
Éramos mi padre y yo contra el “tumulto” reunido a lo largo de la calle. Pero el mundo abría paso a mi entusiasmo. Así llegamos al frente de la Raspadura.
Y ahí estaba él. Con sus gafas grandes, de verde olivo, consciente del manifiesto que pronunciaba de cara al nuevo siglo. Una palabra retumbaba en la Plaza: Revolución… Revolución… Revolución…
Quizás yo no entendía del todo ese concepto que Fidel multiplicaba en cada altavoz. Mi papá apretaba mi mano, serio, con esos ojos atentos que tanto extraño.
La Plaza es la misma y su gente, entusiasta y comprometida, desfila hoy otro Primero de Mayo. Fidel está también aquí. Lo siento cerca, como a papá. En cada cubano y cubana que vibra frente al Apóstol.
Veo tantos rostros como el mío en aquella ocasión que no puedo más que soñar… Algún día desfilaré con mis hijos, de manos apretadas, frente a Martí. Sé con certeza que también ellos escucharán: Revolución…
Las Tunas.- Fundidos con la masa de pueblo que colmó la Plaza de la Revolución Mayor General Vicente García González marcharon los integrantes del Coordinamiento en Lombardía de la Asociación Nacional de Amistad Italia-Cuba (ANAIC), así como docentes y educandos del Instituto Bertacchi y el Liceo Manzoni, ambos ubicados en la ciudad lombarda de Lecco, quienes por una semana han sostenido provechosos intercambios con dos centros educacionales de esta urbe.
RispondiEliminaLos visitantes patentizaron su reclamo del fin del bloqueo económico de Estados Unidos contra Cuba y la exigencia de la inmediata devolución del territorio que ese Gobierno ocupa en Guantánamo. “En Italia no se ve algo similar, ni siquiera el Primero de Mayo. Ver a toda la gente desfilando en la plaza, en las calles, es algo increíble y una ocasión única para nosotros”, dijo Agnese Pozzi, estudiante del Liceo Manzoni.
A Patrizia Grimoldi, joven enfermera integrante del Círculo en Lodi de la ANAIC, se le vio feliz entre sus compañeros, con quienes la víspera concluyó cuatro días de labor desinteresada en la remodelación del la escuela especial Jorge Alega Peña, de esta localidad, como parte de la XXXVI brigada de trabajo voluntario Giovanni Ardizzone. “Quiero volver el año próximo”, afirmó.
Este martes la delegación de Lombardía concluirá su estancia aquí participando en una gala preparada por la escuela profesional de arte El Cucalambé.