giovedì 7 giugno 2018

10 ANNI CON RAUL


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Dopo l'elezione di Diaz-Canel tutti i giornali del vecchio continente si sono sentiti in dovere, quasi sempre sapendo a malapena di chi si stia parlando, di affermare che il nuovo Presidente di Cuba e' un signor nessuno, una marionetta di Raul dal basso profilo culturale esattamente come il suo mentore.
Si tratta degli stessi che scrissero che dopo Fidel la Rivoluzione sarebbe finita e che i grandi yatch di lusso avrebbero lasciato il porto di Miami per attraccare vittoriosamente in quello de La Habana.
Gli stessi che hanno dipinto Raul come una sorta di analfabeta sanguinario che avrebbe portato il paese alla guerra civile.
Ricordo sommessamente che l'ultima condanna a morte eseguita, ricorderete i 3 che dirottarono un barco ammazzando gente, porta ancora la firma di Fidel.
Sotto Raul Cuba ha compiuto piu' passi avanti rispetto ai precedenti 50 anni di governo del fratello, a volte certe scelte sono state obbligate ma in altre si puo' dire che il fratello meno illustre ci abbia visto giusto.
Ricordiamo brevemente cio' che ha fatto Raul nei 10 anni di governo che gli sono toccati.
Prima del 2008 i cubani non potevano soggiornare in hotel dedicati al turismo, al massimo potevano mettere i piedi in vecchie strutture cadenti destinate alla loro vacanza.
Nello stesso anno il cubano ha potuto, finalmente, intestarsi una linea telefonica a suo nome.
Ricorderete che prima di questa data portavamo per le fanciulle le nostre sim....anche nella vana speranza per qualcuno di una qualsivoglia forma di controllo.
Dal 2008 il governo concede la terra in usufrutto ai contadini e alle cooperative, fino a quella data il 50% della terra cubana non era coltivata.
Nel 2010 inizia il discorso del lavoro por cuenta propria, il governo trasforma dei contribuiti in contribuenti, mossa a dir poco geniale.
L'impuesta per le case de renta scese da 150 cuc al mese a 35 implementando notevolmente il settore.
Oggi oltre mezzo milione di cubani opera nel settore privato.
Nel 2013 Etecsa ha installato le prime zone con accesso ad Wi Fi, oggi in tutta Cuba ce ne sono 635.
Oggi in molte case c'e' internet.
Nel 2011 e' caduta la proibizione sulla compravendita di appartamenti.
Nel 2014 e' accaduta la stessa cosa per quanto riguarda la compravendita di auto e moto anche se i prezzi attuali rasentano la follia.
Dal 2013 il cubano (a meno che non faccia parte di alcune categorie) puo' uscire dall'isola quando vuole, siamo noi che non gli concediamo eventualmente i visti, per Cuba non ci sono piu' problemi.
Ristabilite le relazioni diplomatiche con gli Usa nel 2017.
Dal 2013 al 2016 Cuba ha rinegoziato il suo debito estero con diversi paesi.
Ha mantenuto, unico paese al mondo, in vita la Libreta.
Allo stesso modo, per onesta' intellettuale, occorre ricordare che;
Sono stati investiti meno soldi per la salute, gli ospedali sono calati di ben il 32%, mancano il 60% dei medici di famiglia.
Eliminato il sistema preuniversitario nel campo a causa della carenza endemica di maestri.
In calo anche gli studenti universitari, poco attratti dai salari che toccherebbero loro dopo la laurea.
Riformata la legge sulla sicurezza sociale, l'eta' pensionabile e' stata alzata a 60 anni per le donne e 65 anni per gli uomini.
Ridotte di molto le vacanze premio per i lavoratori nei campismos o nelle strutture adibite nel paese, cosi come le famose “borse dono” per certe categorie di lavoratori.
Una gestione del potere piu' istituzionale, dopo 14 anni di vuoto sono tornati i congressi del Partido.
Non e' stata risolta l'unificazione monetaria.
Non si e' riusciti ad avere maggiori investimenti stranieri, le cause le conosciamo bene, non e' il caso di ripeterle.
Questo e' quanto.

16 commenti:

  1. L'amichevole del 9 giugno fra le nazionali di calcio di Argentina e Israele non si farà, i calciatori argentini hanno ceduto alle richieste di leader palestinesi e di militanti anti-Israele che avevano chiesto loro di non giocare a Gerusalemme. "Chiediamo scusa a tutti gli israeliani che hanno comprato i biglietti e avrebbero voluto assistere a una partita che era un messaggio di pace: non abbiamo nulla contro Israele, ma dobbiamo salvaguardare la sicurezza dei nostri atleti": così dal ritiro dell'Argentina a Barcellona il n.1 della Federcalcio di Buenos Aires, Claudio Tapia ha spiegato la decisione di annullare l'amichevole con Israele prevista a Gerusalemme. "Il calcio inizia e finisce in un campo di gioco e non ha nulla a che fare con la violenza, trascende le religioni, trascende i sessi, perché tutti giocano a pallone", ha aggiunto Tapia parlando dal ritiro di Barcellona. "Siamo concentrati per i Mondiali e metteremo tutte le nostre energie nella coppa del Mondo. Lasciamo aperta la possibilità di poter collaborare insieme in futuro, in Israele o in altre parti del mondo", ha concluso.
    La crisi è salita talmente di tono e di livello che questa mattina è intervenuto via Twitter anche il ministro della Difesa di Israele, Avi Lieberman: "E' una vergogna che le star del calcio argentino abbiano ceduto alle pressioni degli odiatori di Israele il cui unico obiettivo è quello di danneggiare il diritto di Israele alla sua difesa e di provocare la sua distruzione". La notte scorsa il primo ministro Benjamin Netanyahu aveva chiamato il presidente argentino Mauricio Macrì per chiedergli di salvare la partita. Senza successo. Macri ha risposto a Netanyahu che non era in grado di influenzare i calciatori: lui stesso aveva previsto di seguire l'incontro a Gerusalemme con una delegazione della comunità ebraica argentina.
    Questa mattina la ministra della Cultura e dello Sport Miri Regev ha alzato i toni sostenendo che "da quando hanno annunciato che (gli argentini) avrebbero giocato in Israele, gruppi terroristici hanno inviato ai giocatori della nazionale argentina e ai loro congiunti messaggi e lettere, includendo chiare minacce che avrebbero colpito loro e le loro famiglie".
    A innescare la miccia delle proteste palestinesi era stato il presidente della Federcalcio palestinese, Jibril Rajoub, un leader politico da molti considerato un possibile erede del presidente Abu Mazen. Rajoub non aveva usato giri di parole: l'Argentina non venga a giocare con Israele a Gerusalemme altrimenti "milioni di fan palestinesi e arabi bruceranno la maglietta di Lionel Messi", aveva detto ieri. E oggi ha pubblicamente ringraziato l'Argentina e Messi per la loro scelta.
    "I valori, l'etica e il messaggio dello sport hanno vinto oggi, mostrando ad Israele il cartellino rosso", ha detto Rajoub dopo la decisione dell'Argentina: "La cancellazione è un colpo al governo di Israele".
    La squadra per giorni aveva continuato gli allenamenti per i Mondiali, senza rispondere alle proteste palestinesi. Poi le minacce hanno oltrepassato i confini mediorientali e sono arrivate fino a Barcellona, dove si sta allenando l'albiceleste. Un gruppo di tifosi si è presentato a bordo campo con bandiere e maglie della nazionale macchiate di sangue. Maglie, neanche a dirlo, numero 10, quelle del capitano Messi. Troppo, secondo la stampa locale, per continuare. I giocatori si sono rivolti all'Afa, la federazione calcistica dell'Argentina esprimendo tutta la loro preoccupazione per le minacce ricevute e le tensioni nella regione in cui avrebbero dovuto giocare l'amichevole interrompendo gli allenamenti per i mondiali. Di qui la decisione di annullarla confermata a Espn dal bomber della Juventus Gonzalo Higuain: "E' la decisione giusta, noi crediamo non sia corretto andare in Israele".

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  2. Per pillole, visite e analisi gli italiani spendono sempre più di tasca propria, al punto che 11 milioni di assistiti si sono dovuti indebitare per pagarsi le cure. Addirittura tre milioni sono stati costretti a vendere casa per fronteggiare spese sanitarie che gli economisti definiscono “catastrofiche”. Del resto i numeri parlano chiaro: la spesa sanitaria privata quest’anno lambirà il muro dei 40 miliardi, proseguendo una corsa che dal 2013 al 2017 l’ha vista crescere del 9,6%. Mentre quella pubblica pro-capite reale in sei anni, dal 2010 al 2016, si contraeva dell’8,8%. Dato in controtendenza rispetto a Germania (+ 11,4%) e Francia (+6,2%). A descrivere l’altalena della spesa sanitaria italiana e i suoi deleteri effetti su chi ha redditi più modesti è l’8° Rapporto Censis-Rbm Assicurazione salute presentato oggi a Roma.
    La spesa sanitaria privata infatti crea più diseguaglianze, pesando maggiormente sulle famiglie meno agiate. Fatta cento l’incidenza degli esborsi per le cure, sulla spesa per i consumi di un operaio questi incidono per 106, di un imprenditore solo per 74. Anche nella graduatoria regionale dell’incidenza della spesa sanitaria privata sul reddito delle famiglie nella parte alta della classifica, affianco a regioni del nord come Valle d’Aosta e Friuli, compaiono Basilicata, Calabria, Sardegna e Puglia a smentire il luogo comune che vuole più alte le uscite di tasca propria dove maggiore è il benessere economico.
    Del resto basta vedere per quali prestazioni hanno speso maggiormente gli italiani: 7 su 10 hanno acquistato farmaci per 17 miliardi di euro, 6 su 10 visite specialistiche (7,5 miliardi), 4 su 10 cure odontoiatriche ( oltre 8 miliardi), 5 su 10 accertamenti diagnostici e analisi di laboratorio ( 3,8 miliardi). In pratica oltre un quarto della spesa privata è generato dall’acquisto di prestazioni dove l’accesso è ostacolato dalle liste d’attesa troppo lunghe. Una fetta consistente delle uscite alla voce salute non sarebbero dunque dovute a una libera scelta ma dalla necessità di ottenere la prestazione prima che sia troppo tardi.
    E il problema è che di questi 40 miliardi oltre il 90% è spesa privata “out of pocket”, ossia non mediata da fondi integrativi o mutue. Il che significa che se l’esborso medio per cittadino è oggi di 655 euro, chi deve affrontare vere emergenze sanitarie poco garantite dal pubblico, come assistenza domiciliare o riabilitazione dopo una malattia invalidante, va incontro a spese insostenibili senza il salvagente di una polizza o di un fondo. E le cose andranno peggio in futuro se sono vere le previsioni degli autori del rapporto, che nel 2025 valutano sopra la soglia dei mille euro pro-capite i costi sostenuti privatamente dagli italiani per la salute. “In questo contesto -commenta l’Ad di Rbm, Marco Vecchietti- l’assenza di una sanità integrativa strutturata come secondo pilastro non preserva affatto l’universalismo e l’eguaglianza, anzi mette i cittadini nella condizione di poter accedere alla cure solo in ragione della propria capacità reddituale”.
    Il problema sarà capire la natura di questo secondo pilastro della nostra sanità. Fino ad oggi si è assistito ad un proliferare di fondi aziendali di natura contrattuale, che vista l’esiguità delle risorse sul piatto hanno offerto a sempre più lavoratori una copertura ridotta però ai minimi termini. Incassando vantaggi fiscali sulla cui efficacia la neo-ministra della salute, Giulia Grillo, ha dichiarato di voler vederci chiaro. Se a favore di una sanità integrativa più strutturata o di un pubblico meglio finanziato si vedrà.

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  3. Tutti pensavano fosse una sciagura per Cuba. Giuseppe

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  4. Roma, 2 giugno 2018 – L’Ambasciatore di Cuba in Italia, José Carlos Rodríguez Ruiz, ha sostenuto al Quirinale, il Palazzo Presidenziale, un breve e cordiale incontro con il nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Giuseppe Conte, poche ore dopo che l'attuale governo di coalizione aveva prestato giuramento.
    L'Ambasciatore cubano si è congratulato con il Capo del Governo per la sua nomina. Allo stesso tempo, dopo aver evidenziato l'ampio livello raggiunto dalle dopo risaltare l'ampio livello raggiunto dalle relazioni bilaterali in diversi settori tra Cuba e Italia, ha espresso la volontà e l'interesse di Cuba a lavorare con il nuovo governo italiano con l'obiettivo di continuare a sviluppare i legami tra i due Stati e l'amicizia tra i rispettivi popoli.
    Da parte sua, il Premier Conte, mentre riconosceva i successi di Cuba in settori come la sanità pubblica e l'istruzione, ha anche dichiarato la sua disponibilità e sicurezza che i legami tra Italia e Cuba continueranno a progredire verso il bene reciproco.
    L'incontro tra il Capo del Consiglio dei Ministri italiano e il rappresentante diplomatico di Cuba è avvenuto nell’ambito e del ricevimento ufficiale realizzato, in occasione del 72 anniversario della Repubblica Italiana.

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  5. i giornaloni non possono far testo, considerato che sono portatori del pensiero di coloro che li finanziano. Dimenticano, o fanno finta, che il partito comunista è, secondo la costituzione cubana, l'avanguardia della società.E'colui che stabilisce ciò che il governo,fatto da militanti comunisti, deve fare.E' evidente, perciò, che se raul castro, per semplificare, fosse il partito, diaz canel dovrebbe prendere ordini da lui e non potrebbe fare diversamente.Quando i partiti sono forti, i presidenti del consiglio non possono che seguire le loro direttive, non solo a cuba, ma, per esempio, anche in italia, dove il premier conte deve mediare tra i due capi partito, di maio e salvini,non potendo fare di testa sua.

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  6. Non dimentichiamo che da noi gli ultimi 4 Presidenti del consiglio non li ha eletti NESSUNO come nessuno ha votato per QUESTO presidente.

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  7. non c'è nessuna norma costituzionale che lo imponga.E' capo del governo chi riceve la fiducia del parlamento.

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    1. Si ma quasi sempre si è trattato del leader della coalizione vincente.

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  8. anche a cuba la gente vota i deputati, ma non il presidente del consiglio di stato e dei ministri, che è indicato da una commissione di membri del partito.

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    1. Con un bloqueo e una base militare yankee in casa ci mancherebbe anche che fossero politicamente corretti...

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  9. mattia feltri

    La prossima volta che sentite qualcuno gridare fuori-la-mafia-dallo-Stato siete autorizzati a menare le mani, perché la mafia è dappertutto, tranne che nello Stato. Lo Stato c’è, accidenti. Lo Stato è arrivato a Ostia, è arrivato sotto forma di governo, sotto forma di procura, sotto forma di forze dell’ordine, lo scorso gennaio sono stati arrestati trentadue sgherri della famiglia Spada per associazione di stampo mafioso, omicidi, minacce, botte, usura, estorsioni.
    Il processo è cominciato l’altro giorno, e c’era la giornalista Federica Angeli, che da anni vive sotto scorta, e s’è girata per vedere chi si sarebbe costituito parte civile, cioè si sarebbe dichiarato vittima. Non c’era nessuno. Solo i parenti degli Spada. Poi la Regione, il Comune, tre associazioni antimafia come Libera che vanno meritoriamente a ogni processo. Associazioni di Ostia: zero. Taglieggiati di Ostia: zero. Cittadini di Ostia: zero.
    Dentro quell’aula di tribunale non c’era niente altro che lo Stato, i magistrati e i politici, la polizia e i carabinieri. La prossima volta che sentite qualcuno dire lo-Stato-ci-ha-abbandonato, menate duro. Non è lo Stato che ci ha abbandonato, siamo noi che abbiamo abbandonato lo Stato (altro che lo Stato siamo noi), con l’alibi meschino di qualche inchiesta trattativa.
    Ma che trattativa? Non c’è nessuna trattativa: c’è proprio un accordo, e funziona benissimo, fra la mafia e chi se la tiene, e preferisce stare alla larga dallo Stato perché lo Stato non fa paura, la mafia sì. Intendiamoci: nessuno è tenuto a fare l’eroe, ma almeno poi non rompa i cosiddetti.

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  10. hola! penso che le riforme de raul fossero necessarie al regimen per continuare con la "pace sociale" visto che al popolo non interessano ideali ma solo bienestar. Comunque hanno centrato il segno e negli anni ce ne saranno altre sempre con l'autorizzazione dei militari che vogliono mantenere il potere. chao Enrico

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    1. Non e che, dopo la crisi mondiale del 2008, avvessero molte scelte.

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  11. Ieri sono tornato dalla solita vacanza en la habana del este. Soddisfatto ma trovato tiempo asqueroso, moltissima lluvias che nel centro de la isla ha fatto danni enormi. Non sembrava di essere nel caribe sempre con l'ombrello in mano. Comunque lo mismo solita escasez, tutti che vogliono irse para la yuma etc. En paseo del prado in costruzione due grandi alberghi stile gran manzana kempinsky, spettacolare sarà quello che da direttamente sul malecon di fronte alla punta, il regime vuole turismo gringo che spenda nei suoi circuiti. Molti sono sicuri che l'eliminazione del cuc avverrà entro l'anno in corso. Capitolo mujeres grosse novità con case che da febbraio possono puntare solo una ragazza e polizia corrotta sempre in agguato, se non avessi agganci non consiglio piu cuba come meta per scopaggio, ossia grandi potenzialità ma difficilmente sfruttabili in maniera decente. A ver que pasa....chao Enrico

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    1. Tranquillo....arrivera il tizio col cugggino, amico del cugggino del cugggino che raccontera' che lui puo' portare chi vuole quando vuole.... :-)

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