Questo blog nasce, qualche
anno fa, con lo scopo di regalare a me 10 minuti di serenita' ogni tanto nello
scrivere un pezzo, e a voi 2 minuti, sempre di serenita', per leggerlo.
Per questa ragione tendo a
stare abbastanza alla larga dei fatti tristi che ci rimbalzano addosso ogni
giorno, preferisco parlarne a bocce ferme, in un secondo momento.
Mi riferisco alla tragedia di
Genova.
Ho assistito al consueto
italico scambio di accuse e responsabilita', in questo paese siamo peggio che a
Cuba, nessuno e' mai responsabile di nulla, nessuno tiene la culpa.
In Corea del Sud un capitano
di barco ha combinato un disastro alla Schettino.
Galera a vita dove si e'
suicidato, il nostro Schettino prende soldi per serate in discoteca o
comparsate in tv.
Mi ha colpito piuttosto la
decisione di meta' dei famigliari delle vittime di evitare il funerale di stato
optando per opzioni piu' private.
“Lo stato me li ha ammazzati,
lo stato non merita il nostro ultimo saluto” questa e' stata la motivazione, in
linea di massima, del gran rifiuto nei confronti dei funerali di stato.
Quindi lo stato oramai e'
vissuto dalla gente quasi come un nemico, non come la comunita' dove tutti
conviviamo.
Gramellini, in un suo acuto
pezzo, ha fatto notare che anche i Vigili del fuoco (giustamente tanto
applauditi durante le esequie) i medici e gli infermieri, i Carabinieri e la
Polizia che tanto si sono prodigati dopo la tragedia fanno parte dello stato,
sono lo stato.
Francamente, se fossi una
vittima e al funerale di stato mi ritrovassi Salvini e Di Maio, ma anche Renzi
e Berlusconi in prima fila....forse opterei per non morire piu'...
Credo che piu' che dello stato
la gente ne abbia i coglioni pieni della politica, di questi politici che ci
governano che pero', e' sempre bene ricordarlo, abbiamo eletto noi e sono
l'esatto specchio di questo paese.
Il Salvini che la sera della
tragedia fa festa a Messina non e' l'eccezione ma, purtroppo, la regola.
Quindi la politica e' spesso
confusa, sbagliando, col concetto di stato, anche perche quando questi politici
se ne andranno i vigili del fuoco, i medici, gli infermieri e le forze
dell'ordine saranno ancora e sempre al loro posto per fare il loro dovere.
Qua' si puo' legare il
discorso con Cuba.
Mi sono beccato un paio di
cicloni mentre ero nella mia citta' in vacanza.
Ho assistito a tutti i
preparativi, l'organizzazione de la defensa civil, la mobilitazione, la
costante informazione preventiva.
Forse non sono perfetti ma
sono un popolo, cio' che noi non siamo piu' o non siamo mai stati.
Se parla Raul (Fidel non e'
neanche il caso di citarlo) parla lo Stato con la S maiuscola, se parla Rubiera
e spiega cosa accadra' nei giorni successivi parla lo Stato con la S maiuscola.
Chi rappresenta il potere,
piaccia o no, ha l'autorita' per spiegare alla gente come comportarsi nei
momenti difficili, sempre aggiungendo ad ogni annuncio la parola DISCIPLINATAMENTE, che e' il cardine della loro defensa civil.
Quando in tv appare una
nerboruta donna in divisa spiegando cosa accadra' nei prossimi giorni e come la
popolazione dovra' comportarsi, in casa tutti ascoltano cio' che dice, senza
discussioni e senza pubblicita' dei pannolini ad interromperla.
Quando dopo il penultimo
ciclon Raul si reco' in una zona particolarmente colpita, la gente si avvicino
per abbracciarlo, nulla era preparato, tutto era spontaneo.
Arrivava Raul, arrivava lo
Stato, nessuno veniva lasciato indietro.
Oggi da noi chi ha l'autorita'
morale per andare in tv a spiegare alla gente come comportarsi durante una
crisi di qualunque tipo?
Quale esempio hanno dato i
nostri politici perche' li si possa anche solo lontanamente prendere in
considerazione?
Cuba e' uno Stato, con una
forte dirigenza, un seguito popolare, delle leggi, delle regole, la gente e'
consapevole che chi sbaglia paga; dal primo jefe all'ultimo guajiro che vive ai
piedi dell'ultimo monte.
Se vogliamo chiamarlo
Socialismo possiamo anche farlo ma, tutto sommato, non e' poi cosi' importante
dargli un nome.
Questo e' essere uno Stato che
puo' chiedere la fiducia ai propri cittadini.
Non il nostro.
M&S CASA PARTICULAR HA AGGIUNTO UNA CASA
Quel che è Stato
RispondiEliminadi Massimo Gramellini
Con chi ce l’hanno i parenti delle vittime di Genova che sottraggono le bare dei propri cari ai funerali di Stato? In qualche famiglia prevarrà il desiderio comprensibile di preservare l’aspetto privato del dolore anche in una tragedia collettiva. Ma gli altri hanno rifiutato il rito pubblico per incompatibilità ambientale con un Potere che disprezzano e di cui diffidano. Vogliono giustizia e la vogliono subito, perché altrimenti temono di non averla mai. Eppure sarebbe vago e scorretto scrivere che protestano contro lo Stato. Lo Stato sono i vigili del fuoco che hanno scavato tra le macerie con efficienza asburgica e cuore mediterraneo. Sono gli infermieri e i medici della sanità pubblica rientrati spontaneamente dalle vacanze di Ferragosto per dare una mano. Lo Stato è quell’agente della Stradale che con modi gentili ma risoluti (da papà, diremmo, se non lo dicesse già sempre Salvini) ha convinto gli automobilisti a lasciare le macchine sul Ponte per mettersi in salvo. Lo Stato è il suo Capo, la cui sagoma dolente si staglierà stamattina in prima fila, e a cui nessuna di quelle persone straziate ha qualcosa da imputare.
Il bersaglio della rabbia non è dunque lo Stato, ma la politica che si fa dare ordini dalla finanza, ne subisce il fascino e ha perso contatto con la realtà quotidiana dei suoi elettori. La scommessa del governo voluto dagli arrabbiati è tutta qui: salvare la coesione nazionale, impedendo che il Paese si spezzi come quel ponte.
Gli arrabbiati hanno, però,ragione, se si guarda in modo oggettivo a quello che è successo in questi 26 anni.
EliminaLo stato italiano ha abdicato al suo ruolo di proprietario delle imprese, strutture e cose pubbliche, per farle gestire a società private, il cui unico e prevalente scopo è quello di fare utili.Ore dopo la strage del 14 agosto i rappresentanti di quelle imprese nei comunicati stampa non ricordavano nemmeno i morti, che a causa della loro negligenza sono stati provocati, ma ricordavano al governo cosa avrebbero dovuto percepire in caso di revoca della loro concessione.
Il problema e' che e' totalmente mancato il controllo.
EliminaLo stato, in un contesto capitalistico che io aborro, puo' anche abdicare ad alcune delle sue funzioni per darle in mano ai privati ma deve vigilare che le cose vengano fatte in una certa maniera.
Non alla cazzo.
ASIA ARGENTO...QUELLA CHE AVEVA SCATENATO IL PUTIFERIO DELLE MOLESTIE...
RispondiEliminaAsia Argento, tra le più importanti attiviste del movimento #MeToo contro le molestie sessuali, si sarebbe recentemente accordata per risarcire un giovane attore che la denunciò per averlo aggredito sessualmente quando lui aveva 17 anni e lei 37. Lo riporta il New York Times.
L’attrice e nuovo giudice di X Factor avrebbe pagato - secondo il Nyt - 380 mila dollari per fermare l’azione legale che voleva intentare Jimmy Bennett, che ora ha 22 anni, proprio poco dopo aver detto lo scorso ottobre che il magnate del cinema Harvey Weinstein l’aveva stuprata.
Argento e Bennett hanno recitato in un film del 2004 dal titolo Ingannevole è il cuore più di ogni cosa, in cui l’attrice interpretava la madre prostituta del giovane attore. Bennett afferma di aver fatto sesso con l’Argento in un albergo della California nel 2013. L’età del consenso nello Stato americano è di 18 anni.
L’avviso di azione legale affermava che l’incontro traumatizzò Bennett e danneggiò la sua carriera, secondo il New York Times. Il giornale ha riferito di aver ricevuto documenti giudiziari che includevano un selfie di Argento e Bennett a letto. Tre persone che hanno familiarità con il caso hanno affermato che i documenti sarebbero autentici, afferma il quotidiano. Per i legali americani dell’Argento, il denaro dato al giovane attore era da considerarsi come un aiuto economico.
Da Amatrice sono passati 2 anni,vai a vedere dove vivono. Giuseppe
RispondiEliminaInfatti, troppe prese per il culo, la gente non si fida piu'.
Eliminahola! questo paese è una barzelletta a 360 gradi non ne usciamo e poi la mancanza totale di senso civico. Lo stato ita ha sempre garantito la pace sociale con la non certezza anzi l'assenza della pena. chao Enrico
RispondiEliminaSi ma prima o poi i nodi vengono al pettine.
RispondiEliminaSta' accadendo proprio ora.
Il Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela esprime sincere condoglianze al Popolo e al Governo della Repubblica Italiana, per il fatale crollo del Ponte Morandi, un evento accaduto martedì 14 agosto nella città di Genova, dove una trentina di persone hanno tragicamente perso la vita.
RispondiEliminaIl governo bolivariano estende le sue parole di solidarietà al fraterno popolo italiano, in particolare ai parenti e agli amici delle vittime di questo incidente, auspicando la pronta guarigione di coloro che sono riusciti a sopravvivere a questo incidente.
La Repubblica Bolivariana del Venezuela ribadisce il suo rammarico e i suoi sentimenti di fraternità al Governo della Repubblica Italiana, di fronte a questa tragedia che rattrista l'intera nazione e in particolare la grande colonia italiana residente nel nostro Paese.
Diciamo il meno adatto ad esprimere qualsivoglia sentimento,
Eliminalo stato Zulia (il più caldo del paese..capitale Maracaibo...città che io giovane sognavo di visitare)senza elettricità da settimane e con la popolazione che assomiglia ad un branco di zombie il tutto nella sua indifferenza più totale,secondo me un corrotto /incompetente che sta uccidendo un popolo al di là del fatto che gli Usa tramite la Colombia cerchino di rovesciarlo.....
Andrea M.
Si pero' che ci azzecca'?
EliminaSe ogni presidente prima di un messaggio di cordoglio dovesse pensare alle sue magagne non ne uscirebbe neanche uno.
Anche il Trumpo ha chiamato Conte eppure durante l'alluvione di New orleans i soccorsi arrivarono con giorni di ritardo.
"Tanto erano solo negher..."
Buon inizio settimana a tutti,
RispondiEliminanotavo la frizione tra i 5Stelle e la Lega riguardo la revoca della concessione ad Autostrade,mi hanno un po lasciato perplesso le dichiarazioni di Giorgetti che poi mi pare sia la mente della Lega che dice che non c è alcuna legge che permette la revoca,esclude leggi ad hoc ed è scettico sulla nazionalizzazione,
dicendo testuali parole "non credo che la gestione dello stato possa essere più efficiente"....inizio a pensare che anche stavolta nessuno avrà giustizia ,spero almeno a differenza del passato vi siano aiuti concreti
saluti a tutti
Andrea M.
Questo governo e' messo in piedi fra una forza politica che ha abbandonato il suo alleato storico che, fino a ieri ha pagato tutti i conti e un'altra forza politica che per la cadrega ha abbandonato ogni ideale.
EliminaInevitabile che prima o poi questo governo implodera'.
Detto questo nella vita contano sempre i fatti.
sinceramente anch'io pensavo fino ad alcuni giorni fa che questo governo avrebbe avuto vita breve. Alla luce di quanto è successo il 14 agosto, però, è molto probabile che i due partiti mettano da parte ciò che li divide per posizionarsi contro l'eurozona e i privati monopolistici.
RispondiEliminaAppunto, le cadreghe al posto dei presunti ideali.
RispondiEliminaIl problema e' che l'alternativa e' quella che e'.
Posso solo rispondere con De Andrè:
RispondiElimina"Prima pagina venti notizie
ventuno ingiustizie e lo Stato che fa?
si costerna, s'indigna, s'impegna
poi getta la spugna con gran dignità"
Infatti andrà a finire proprio così.
RispondiEliminaFinirà come la strage di Viareggio....tanti bei discorsi...ma nessun responsabile in galera...! blanco79
RispondiEliminaCome ogni italica strage...
RispondiEliminaAveva lasciato l’auto all’Easy Parking, un parcheggio low-cost vicino all’aeroporto di Malpensa l’8 agosto, e con la fidanzata è tornato a riprenderla la sera del 19 agosto. Ma per ritrovarla ha dovuto aspettare oltre 16 ore, passando la notte nel parcheggio in attesa, per poi andare a Magnago, a 16 chilometri di distanza a casa del proprietario di un altro parcheggio, che però non aveva la chiave. Così ha raccontato Mirko Reale Ruffino che sulla questione ha presentato una denuncia alla questura di Lecco, dove vive, una volta rientrato in possesso della macchina grazie a un parente che gli ha portato la chiave di scorta.
RispondiEliminaQuesta disavventura non è però capitata solo a lui. Nella stessa sera anche altre persone (una cinquantina, ha riferito) hanno vissuto gli stessi disagi nella notte del 19, facendo intervenire i carabinieri di Somma Lombardo (Varese) al parcheggio. Alcuni sono andati alla ricerca delle macchine anche nelle vie della cittadina: Ruffino ha raccontato di auto parcheggiate nel centro del paese, davanti al cimitero, in alcuni casi con anche le multe. E non solo. La macchina di Ruffino, ha scritto nella denuncia, segnava 300 chilometri in più di quando l’aveva lasciata al parcheggio.
Si tratta di disagi segnalati ai media locali, come il sito Varesenews, anche da altri utenti negli ultimi giorni. Alla polizia, Reale Ruffino ha riferito che il titolare di Easy Parking si è giustificato dicendo che un dipendente, che aveva portato le auto in altri parcheggi, se ne era andato portando con sé le chiavi delle macchine