sabato 29 settembre 2018

IMMATURI



Risultati immagini per IMMATURI

ALESSANDRO ZARLATTI/IL BELLO DELL'AVANA
Sono in vacanza. Sembra assurdo ma dopo tanti anni mi prendo una vacanza vera e propria qui a Cuba: casa prenotata, ciabatte, mare, libri, sole. Sì, in passato qualche scappata a Varadero, qualche mezza giornata a Playa del este, però poco altro. Alla fine viaggiare mi interessa il giusto. Ormai da tanto tempo credo di aver capito che il viaggio non sia la chiave per conoscere cose nuove e diverse da te. Per quello servono le persone. Il vero viaggio verso l'ignoto sono loro.
Puoi rimanere con le chiappe nel tuo soggiorno ed esplorare voragini incredibili, panorami impensabili nei ricordi di un altro essere umano, nei suoi racconti, nei suoi silenzi. Un po' patetico ma lo penso davvero. I viaggiatori compulsivi mi sembrano, in genere, persone con una modesta immaginazione o con una paura fottuta di dare un'occhiata in quello che gli si muove dentro. Non sempre, è chiaro. Comunque abbiamo scelto Playa Larga, nella Cienaga de Zapata, molto vicino a Playa Giron, a sud di Matanzas. Le spiagge sono belle, un po' la versione popolare di Varadero. Un po' una sfida al tuo istinto a ritagliarti spazi esclusivi e isolati. A prendere le distanze. A distinguerti. È il bello di questo sistema. Monti la tua postazione in una spiaggetta incontaminata e dopo dieci minuti arriva un bus sventrato degli anni 50 con una cinquantina di lavoratori che ti si sdraiano accanto. Un po' ti irrita, un pò ti piace. Sei abbastanza lontano dal classismo degli stabilimenti delle nostre riviere. Quello esclusivo, dove un lettino stagionale costa come un attico a Piazza di Spagna, dove il troione dell'ombrellone accanto straparla alternativamente della situazione economica del paese e delle dimensioni stimate del pisello del tronista del momento. Meglio qui. Le donne preferiscono farsi il bagno con la maglietta. Mi dicono che soprattutto la gente che non è delle grandi città fa attenzione al sole. Nessuna esibizione. Nessun lifting, intere aree botulino-free. Da non credere! Gli uomini esibiscono panze come fosse la sagra dell'anguria, i bambini si rincorrono in eterno, fanno bagni lunghissimi mentre i padri si spengono sotto a una palma, annichiliti dal rum e dalla danza interiore dei grassi polinsaturi. C'è solo una cosa che estirperei con il napalm, una soltanto, senza pietà: le casse musicali portatili. È una malattia. Colpisce i giovanotti cubani tra i quattordici e i ventinove anni. C'è chi le porta in braccio, chi in spalla, chi perfino su una specie di carrello della spesa. L'importante è averle. E ficcarci dentro la musica più brutta dell'universo: trap, reggaeton, ranchera messicana. E metterla ad alto volume dovunque. Perchè? Perchè? Cristo santo, perchè? La mia diventa una domanda religiosa, una di quelle che si rivolgono a dio e lui non risponde. Perchè, dio onnipotente, uno arriva sotto ad una palma, davanti ad un mare turchese, di fronte ad un orizzonte intatto, su una sabbia fatta di depositi millenari di coralli, circondato da dozzine di specie faunistiche in estinzione, in poche parole in questo miracolo della natura, e sente il bisogno di mettere a volume impossibile una canzone di Bad Bunny? Non so, forse dio ha risposte sul senso della vita ma non su questo e quindi fa il vago. Comunque qui nella Cienaga c'è anche mia figlia che le canzoni di Bad Bunny le conosce a memoria. Anche lei fa la vaga: simula di condividere il mio disappunto e poi la vedo che segue a mezza bocca la canzone. È venuta solo per qualche giorno. Le ho messo le cose in chiaro: guarda che papà e Flabia vanno a riposarsi, a leggere, a dormire, a scrivere, a correre, andiamo in un posto quasi senza internet, dove il telefono prende poco, dove il massimo dello svago è guardare la gente che di notte va a caccia di granchi con una lampadina da minatore sulla fronte. È venuta uguale. Sono contentissimo. Questi quattro giorni fuori dalle nostre routine ci avvicinano molto. Lei non è pendente ai messaggi in entrata, ai commenti su Facebook, ai like, alle chiacchiere infuocate con le amiche; io non sono in preda alla mia allucinazione produttiva, al compimento del quotidiano labirinto di compiti senza fine. Essere vicini. Il vero viaggio. Mi riempio di tenerezza di fronte alle sue incertezze sul bikini. Lei che poi si fa coraggio e si toglie la maglietta e viene a farsi il bagno. Lei che mi dice che sono bellissimo e mi abbraccia forte perché io lo senta davvero. E poi lei, che ti racconta degli amori della sue età, di Miriam che già l'ha fatto, di Claudia che bacia tutti, di Rosita che nessuno la bacia perché è brutta e se ne sta facendo un tormento. La ascolto. La ascoltiamo. Cerco di dire qualcosa sull'adolescenza ma è come una pratica difficile lasciata in un cassetto e dimenticata. È vero, mi ricordo, non si parlava di altro. Dello scopare. Era un'ossessione. Questo appuntamento fissato in un punto indeterminato del futuro che diventava gigantesco, una Erinni o un angelo a seconda del giorno. I racconti degli amici, le fughe di notizie, le bugie: già l'ho fatto. Dici davvero? Sì, giuro, con Stefania al mare. E com'era? Bello. E a lei è piaciuto? Sì, tantissimo, ha goduto come una porca... Cazzate. Ormoni. Chiacchiere. Paura. Parlo con Nina e cerco di sfiammare questa attesa. Gira tutto intorno a quello. Le dico di non ascoltare troppe chiacchiere. Che non è nessun passaggio sacro o roba del genere. Che lo faccia senza costruirci troppo sopra, quando le va, quando si sente a posto. Che non deve essere col ragazzo della vita. Certo, neanche col figlio di Pacciani, ma che le scopate belle arriveranno dopo, molto dopo. Che imponga il preservativo, quello sì. Che è un po' come un dente che devi toglierti e poi giri pagina nella tua vita. Finalmente il tempo diventa sereno dopo questo uragano collettivo. Una cosa così. Flabia mi corregge. Aggiusta il tiro laddove sono un po' troppo secco e spietato. Fa bene. Io mi zittisco. Sto scrivendo un libro sull'adolescenza. Lo preparo da quasi un anno e presto scriverò la prima parola. Ho costruito con attenzione certosina la storia, i passaggi, gli snodi, i caratteri. Mi sembra bello. Ora devo solo scriverlo. Nel frattempo leggo Philip Roth e mi segno una frase importante di un libro che mi sta piacendo da impazzire. Dice: "la giovinezza è una volta soltanto, l'immaturità dura per sempre". Sono un tifoso dell'immaturità. Ormai per me inguaribile benedizione, una venerazione da vecchio ultras. Gli immaturi sono sempre fuori tempo, ovviamente, mi dico. Mi sento un padre che non sa dare consigli decenti alla figlia adolescente. O forse sì. Consigli da interpretare.  A Playa Larga che potrebbe essere dovunque, anche a casa, senza spostarci di un centimetro. Viaggio e la conosco. Conosco queste sue improvvise saggezze. Penso che mia figlia stia diventando davvero grande quando dà risposte così, che a breve avrà la sua razione di belle scopate e di scopate da dimenticare, come tutti, che assisterà al dispiegarsi di questa assurda esistenza che se sei intelligente non perdi tempo a cercargli nè il senso nè il fine. Un po' come quelle favole lì. Una vita costellata di cavalli napoletani che ci fanno ridere, di cani vicentini, di montagne di merda che ci tolgono i panorami e di amori che fuggono via. E poi noi a chiederci dove, perché. Fino alla fine.
---------------------------------------------------------------------------
Ancora una volta Alessandro mette molta carne al fuoco, provo a dire la mia sui vari argomenti in campo.                                                 
Non sono d'accordo col fatto che il viaggio non sia la chiave per conoscere i luoghi ma lo siano le persone.                                                 
Certo le persone hanno un loro valore ma e' la tua sensibilita', il tuo vissuto, le esperienze che hai maturato unite al viaggio stesso che ti permettono di godere al meglio un luogo, di capirlo. La gente ha un suo valore ma tutto cio' che vedi va filtrato dal tuo vissuto, le stesse cose ognuno le vede in modo differente.                       
Ho sempre trovato i racconti dei viaggiatori di una noia mortale, magari anche voi provate le stesse cose nei riguardi delle mie storie, ci puo' stare. Ho passato serate a farmi 2 coglioni cosi' ascoltando i resoconti di viaggio di amici, era giusto ascoltarli ma nessuno di loro e' riuscito ad insegnarmi qualcosa. I cubani al mare sono uno spettacolo, sia chiaro spettacolo che riesco a farmi andare bene perche' sono a Cuba, certe cose su una nostra spiaggia difficilmente riuscirei a tollerarle. Nessuno sa nuotare, quindi vanno in acqua fino alla panza, spesso con la maglietta addosso e il bicchiere di ron in mano.                            
Ogni 10 minuti una visita al chioschetto per fare il pieno di cerveza, quando questa non e' inclusa nella marea di cose che si portano per affrontare una giornata di mare. Avere una figlia adolescente per un padre deve essere bellissimo ma anche una gran maledizione...io la seguirei di soppiatto con l'obice pronto a sparare a chiunque le si avvicinasse. Vedo amici di antichissima data terrorizzati dal fatto che la figlia si faccia trombare dal compagno di classe brufoloso, con la marca della mutanda che spunta dalla braga. Io uscirei pazzo. Per il resto Zarlatti ha ragione, la prima scopata ce la ricordiamo perche' e' stata la prima...non certo perche' e' stata la migliore, le grandi trombate verranno dopo, con l'eta', l'esperienza, le affinita', il testosterone e via dicendo. Come l'autore anche il vostro umile scriba e' un fan dell'immaturita', intesa non come l'incapacita' di assumersi responsabilita' ma come la capacita' di conservare, in un angolo dentro di noi, i ragazzi che siamo stati. Mantenere intatta, malgrado la sabbia che scende inesorabile nella clessidra, la voglia di sorprendersi, di emozionarsi a pelle, rifiutare per quanto possibile le regole che impongono di vestirsi sempre in un certo modo, di dire sempre le cose giuste al momento giusto, di avere una faccia diversa per ogni situazione. Cuba protegge gelosamente questa mia immaturita', ogni volta che salgo su quell'aereo mi tolgo tanti anni di dosso, riscopro piacere sopiti, ritrovo voglie nascoste.
Sull'immaturita' ci hanno fatto dei brutti film, lo ritengo un valore da salvaguardare, un qualcosa da difendere anche dal tempo che, inesorabile, passa.

16 commenti:

  1. 28 Settembre 2018
    MILANO - "C'è una grande iniquità nelle scelte del governo sulle pensioni e questo è un pericolo molto serio". È severo il giudizo del presidente dell'Inps Tito Boeri sulle politiche che il governo intende adottare nella prossima legge di Bilancio e che sono state inserite nella nota di aggiornamento al Def approvata ieri a tarda sera. "Ammesso e non concesso che per ogni pensionato creato per scelta politica ci sia un lavoratore giovane - ha spiegato Boeri- bisogna tenere conto che chi va in pensione oggi in media ha una retribuzione di 36.000 euro lordi, mentre un giovane assunto con contratto a tempo indeterminato, cosa molto rara, avrà una retribuzione di 18.000 euro. Quindi ci vorrebbe la retribuzione di almeno due giovani lavoratori per pagare una pensione".

    "Come giudicare un governo che si pone l'obiettivo di aumentare di mezzo milione i pensionati? Direi che si dovrebbe parlare di un esecutivo non previdente", ha attaccato Boeri. "Si dice che servirà a liberare opportunità di lavoro per i giovani ma non c'è nessuna garanzia che questo avvenga. Le imprese di fronte all'incertezza tenderanno a ridurre gli organici e a gestire così gli esuberi", ha osservato.

    Boeri ha quindi puntato il dito contro i costi legati al rialzo del differenziale Btp/Bund. "C'è solo uno spreco che si potrebbe oggi davvero ridurre senza danneggiare nessuno: quello dato dagli oneri sul debito pubblico, dal cosiddetto spread", ha detto, ricordando che " non c'è nessuna ragione per cui il nostro Paese debba avere 100 punti di interessi in più da pagare sul proprio debito pubblico di un paese come il Portogallo che ha lo stesso livello di debito pubblico o si debba pagare fino a 150 punti in più della Spagna. Questa spesa pubblica aggiuntiva che dobbiamo destinare al pagamento degli interessi sul debito pubblico è davvero uno spreco". "Noi dovremmo - ha concluso- misurare gli sprechi da come si riesce a gestire questo . Ci sono cause chiaramente legate alle scelte politiche condotte nel nostro Paese dietro alla dinamica dello spread "

    RispondiElimina
  2. Resumen Latinoamericano / 28 de septiembre de 2018 / RT

    La divisa acumuló un aumento de 11 % en la semana.

    Este viernes, la moneda argentina sufrió otro revés, al superar los 42 pesos por dólar estadounidense.

    En las sucursales del Banco Nación, la divisa estadounidense se cotiza a 42,10 pesos argentinos, un alza de 3,7 % en la jornada.

    En otros bancos y casas de cambio, el dólar se vendía a 41,94 pesos, en promedio, según el portal argentino Ámbito.

    Esta caída de la moneda argentina se da tras el nuevo acuerdo firmado por el país con el Fondo Monetario Internacional, que estipula extender el crédito inicial hasta los 57.000 millones de dólares.

    Además, la devaluación se da luego de las nuevas medidas monetarias, anunciadas por el Banco Central de la República Argentina (BCRA), que incluyen una “banda de flotación del dólar”, que anticipa un techo y subastas diarias máximas, en la que se dejará fluctuar el valor de la divisa estadounidense entre los 34 y los 44 pesos argentinos.

    Esto también ocurre en medio de la crisis que afecta al BCRA, luego de la renuncia de su director Luis Caputo y la entrada de Guido Sandleris a la dirección de la casa madre del sistema bancario local, quien ahora tiene la tarea de diseñar una nueva política monetaria para el país.

    RispondiElimina
  3. MONDIALI VOLLEY FEMMINILI IN GIAPPONE

    Bulgaria vs Italia (Pool B) 0-3 (15-25 19-25 22-25)

    RispondiElimina
  4. Una figlia femmina,per un padre, e' insieme una benedizione e una maledizione.Guseppe

    RispondiElimina
  5. Risposte
    1. Parlando di sport..da vecchio amante delle due ruote...sto guardando mondiale femminile ciclismo...Ma che percorso è?mai visto un circuito così duro in un mondiale!
      Andrea M.

      Elimina
  6. hola! los cubanos in spiaggia li osservo a distanza, fanno dei numeri pazzeschi. Certo poi ci vogliono 2 brigate per ripulirla.... chao Enrico

    RispondiElimina
  7. Mondiali Volley Femminili
    Italia-Canada 3-0

    RispondiElimina
  8. Mondiali Volley Femminili
    Cuba vs Bulgaria (Pool B) 0-3 (10-25, 20-25, 14-25)

    RispondiElimina
  9. CHIEVO (4-3-2-1): Sorrentino; Cacciatore, Rossettini, Barba, Depaoli; N. Rigoni, Radovanovic, Giaccherini; Birsa, Leris; Djordjevic. A disposizione: Semper, Seculin, Bani, Tanasijevic, Bostjan, Jaroszynski, Kiyine, Hetemaj, Pucciarelli, Pellissier, Stepinski, Meggiorini. Allenatore: D’Anna
    TORINO (3-4-2-1): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Moretti; De Silvestri, Meite, Rincon, Aina; Soriano, Edera; Belotti. A disposizione: Ichazo, Rosati, Bremer, Djidji, Baselli, Berenguer, Parigini, Lukic, Damascan, Falque, Zaza. Allenatore: Mazzarri.

    RispondiElimina
  10. Vinta una gara di uno squallore unico. Bisogna cambiare registro o non si va da nessuna parte.

    RispondiElimina
  11. ¿Alguna vez ha pensado en publicar un ebook o una redacción invitada
    en otros sitios? Tengo un blog basado en exactamente la misma información que discute
    y realmente me agradaría que compartieras ciertas historias / información.
    Sé que mis subscriptores gozarían de su trabajo.

    Si está remotamente interesado, no dude en mandarme un correo electrónico.
    ¡Volveré, en tanto que he marcado esta página como favorita y lo he twitteado
    a mis seguidores!

    RispondiElimina