sabato 1 settembre 2018

SETTEMBRE


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PROLOGO
Anche questo piccolo blog ha un anno in piu', finisce una stagione e ne inizia un'altra.
Ci siamo fatti compagnia in questa lunga e assolata estate, una compagnia, almeno per me, sempre piacevole.
Da un paio di anni mi chiedo se sia il caso di andare avanti o di chiudere questo piccolo spazio ma poi saltano fuori sempre nuovi argomenti, parto per Cuba e torno con tante storie da condividere con voi.
Anche perche’, in cio’ che resta del web cubano, davvero, siamo rimasti l’ultima insegna accesa.
Insegna che attira tutti, dalla gente come si deve ai poveracci…l’inutile democrazia della rete.
Fino a quando avro' qualcosa da dire, 3 volte la settimana, ci faremo compagnia.
Poi...vedremo

SETTEMBRE
Anche questa estate e' ai titoli di coda come il meteo di questi ultimi giorni ci ricorda.
Il 27 ha ripreso a lavorare la maggior parte della gente, lunedi' riprenderanno i pochi che hanno prolungato le ferie o sono partiti dopo ferragosto.
Oggi rientrano i ragazzi dai campeggi di Albenga dopo la serata di ieri, quella conclusiva della stagione.
Sempre oggi riprende l'orario normale al ginnasyo, finito l'orario ridotto di agosto dove, comunque, siamo rimasti aperti.
Che estate abbiamo vissuto?
Dal punto di vista meteorologico direi buona a parte giugno un po' farlocco, ha comunque fatto un gran caldo, l'estate in fondo cosi' deve essere.
Per quanto riguarda il turismo nel nostro paese, i telegiornali ci racconteranno le solite cazzate, ma la realta' non e' stata a tinte rosa.
In Liguria il calo e' stato evidente, amici da altre parti di Italia mi dicono piu' o meno la stessa cosa.
E' mancato o e' calato il turismo straniero, soprattutto quello nord europeo.
Le ragioni sono diverse; intanto negli anni in cui ci sono i mondiali di calcio la gente si muove sempre dopo la fine degli stessi, poi c'e' da dire che se in Olanda, Inghilterra e nord Europa ci sono piu' di 30 gradi la voglia di scendere a meridione diminuisce.
Mettiamoci anche il fatto che un paese che dovrebbe vivere di turismo come il nostro riesce a farsi spesso male da solo.
Invece che favorire il turista, bene preziosissimo, le amministrazioni dei posti di mare riescono a mettere tali e tanti balzelli che a volte passa la voglia di andarci.
Da tutta una serie di assurdi divieti come quello dell'obbligo della maglietta persino nelle passeggiate sui lungomare, alle zone blu ovunque, dalle multe date per una ruota messa fuori dalla striscia apposita alla cazzata immane della tassa di soggiorno.
Ma come, io vengo a fare le vacanze da te, e tu invece di favorirmi mi rifili una tassa?
Vabbe' comunque e' andata...
C’e’ stata la tragedia di Genova che ancora pesa nei cuori delle persone che hanno un minimo di sensibilita'.
Dal punto di vista personale e' stata un'estate faticosa ma...l'ho portata a casa.
Bene l'animazione, avro' fatto una decina di volte su e giu' ad Albenga ma direi che dovremo essere confermati per il prossimo anno nelle 3 strutture, ammesso che il prossimo anno vorrò ancora dedicarmi anche a questo lavoro.
In palestra molto bene luglio, agosto nella norma, diciamo tutto regolare.
Ora, francamente, mi ci vorrebbe una vacanza ma settembre e ottobre insieme a gennaio sono i mesi piu' importanti per un ginnasyo, quindi stringiamo i denti e teniamo botta per una cinquantina di giorni, poi si parte.
Settembre e' sempre il mese dove facciamo progetti per la nuova stagione, progetti che non sempre riusciamo a mettere in pratica, questo mese e' un preciso punto di partenza per quelli a venire.
Dopo 3 anni a 100 km al giorno, in settimana, affittero' un appartamentino a Caselle, non se ne puo' piu di andare su e giu'.
E' una scelta che migliorera' la qualita' della mia vita, la casa dove vivo ora e' mia, diventera' con un'espressione molto borghese la “casa in montagna”, approfittero' dell'occasione per farci fare un paio di lavoretti che rimando da anni, anche perche' vivendoci sarebbe stato un casino.
E' ripartito il campionato di calcio che, ci piaccia o no, scandisce un po' le nostre stagioni e ci fa dimenticare le miserie della nostra politica.
Venerdi' ripartono anche i Villans con partita e mangiata, e' sempre bello ritrovarci, 37esima stagione...
A Cuba e' stata un'estate torrida e con poco turismo (anche se M&S il suo lo ha fatto), Tunas ad agosto con poca gente ma sicuramente con la ripresa delle scuole tutto tornera' alla normalita'.
Stanno facendo prove per free internet, vi terro' informato sull'evolversi della situazione.
Via....ancora qualche settimana in trincea e poi...ci siamo.

EPILOGO
Giusto in materia di rapporto qualita' prezzo e di andare incontro alle necessita' del turista...
In questi giorni uno dei miei Villans e' in giro in California con la famiglia, una vacanza on the road.
Ha affittato un'auto, una Toyota Corolla praticamente nuova di pacca, 25 dollari al giorno...ho detto tutto.

27 commenti:

  1. Finora possiamo parlare solo di un successo mediatico relativo agli sforzi degli Stati Uniti nel creare una crisi migratoria artificiale ai confini del Venezuela, al fine di avere un pretesto che giustifichi un intervento militare "umanitario" per realizzare l'ambito rovesciamento del governo bolivariano.
    Successo mediatico relativo ma non reale. Perché una cosa è mettere il governo del presidente Nicolás Maduro sulla gogna del discredito internazionale, ben altra rovesciarlo.
    Perché per ottenere quel rovesciamento non bastano, come è storicamente dimostrato, guerra sporca, propaganda nera e demonizzazione del governo se non sono accompagnate dal colpo di Stato o dall'intervento militare straniero.
    Un esodo migratorio, per quanto significativo, non abbatte un governo. E molto meno se si tratta di un governo con un solido supporto istituzionale e legale. E con un sostegno popolare massiccio e combattivo.
    Ma se il piano destabilizzante è destinato al fallimento, il danno arrecato ai migranti, alle popolazioni e ai governi recettori è enorme. Si può dire che la campagna destabilizzante contro il Venezuela è stata trasferita in parte ai paesi vicini: Ecuador, Perù, Colombia, Brasile e persino Panama, Argentina e Cile. Questo lo sanno i governi di quei paesi che si sono prestati al gioco di Washington. Ma sperano che la presenza dei venezuelani sarà temporanea e di brevissima durata: solo fino a quando il governo di Maduro non cadrà grazie a un improbabile colpo di Stato o fino a quando l'invasione militare non si materializzerà.
    E cosa accadrà se, alla fine, nessuno di questi processi si verifica? Che fare con i migranti venezuelani? Bene, ci sono solo tre modi possibili: accoglierli in modo permanente, rimpatriarli con la forza o sperare che la dura vita dell'esilio economico li convinca a far ritorno in patria.
    Ognuna di queste tre possibilità rappresenta un problema per i paesi ospitanti, ma non per il Venezuela. E in ultimo: il rimpatrio volontario significherebbe addirittura un trionfo politico per il chavismo.
    Tutto ciò ricorda necessariamente il caso cubano. “Il popolo, diceva Washington, dobbiamo vincerlo per fame e sete. È necessario accrescere ed ampliare le difficoltà economiche della popolazione per superare la resistenza e minare il sostegno al governo rivoluzionario".
    Questa perversa macchinazione ha prodotto a Cuba un clamoroso fallimento. E ora si riprova in Venezuela. Ma se l'esperienza storica non indica un esito migliore per gli sforzi di rovesciamento, non lo fanno nemmeno gli indizi attuali. E una volta passata questa tempesta migratoria artificiale, dovremo aspettare un altro programma destabilizzante ai fini dell'intervento militare straniero.
    Decenni di fallimenti nella guerra economica, mediatica e diplomatica non sono riusciti a superare la resistenza del popolo cubano. E neanche, come potete vedere, sono riusciti a liquidare il sandinismo in Nicaragua. Né negli anni ottanta del secolo scorso né in questo momento nel nuovo e fallito attacco yankee.
    Solo che gli Stati Uniti non imparano oltre a non essere interessati all'apprendimento. Né si preoccupano della sofferenza e del dolore che generano in seno ai popoli aggrediti. E che con un atto di grande ipocrisia cercano di addossare ai governi di L'Avana, Managua e Caracas.

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  2. Adem Ljajic non è più un giocatore del Torino: si è concretizzato nella giornata di ieri il suo trasferimento al BeÅŸiktaÅŸ, in prestito oneroso con obbligo di riscatto. Un’operazione che ha fatto discutere parecchio i tifosi granata. Quel che è certo, è che a livello tattico e soprattutto tecnico il Toro ha perso più di qualcosa: il serbo era probabilmente il giocatore con maggiore qualità di base presente nell’organico granata, in grado – se nelle giuste condizioni fisiche e mentali – di sbloccare qualsiasi partita grazie ad un’invenzione personale. Anche quando inserito a dovere negli schemi, l’ex 10 granata si era spesso rivelato un’arma in più e la sua presenza in campo era determinante come dimostrato anche nell’ultimo match disputato, a San Siro contro l’Inter: indiscutibile dunque un contraccolpo tecnico in questo senso.

    Una perdita non solamente in termini di talento puro, ma anche da un punto di vista che voglia imbrigliare il giocatore in moduli definiti con maggiore precisione: il Torino ha infatti adesso giocatori sicuramente funzionali agli schemi di Mazzarri, ma manca di un “10” puro. Il ruolo di trequartista può essere occupato da Baselli o Soriano all’occorrenza, ed il tecnico ha infatti già provato entrambi anche in quel ruolo, ma si tratta per l’appunto di possibili adattamenti da utilizzare a partita in corso in caso di necessità. Sembra perdere quindi quota al momento l’ipotesi 3-4-1-2 come possibile modulo di partenza.
    Ljajic era atterrato al Torino due stagioni or sono, sotto precisa richiesta di Sinisa Mihajlovic che ne voleva fare il vero e proprio fulcro attorno al quale avrebbe dovuto ruotare tutta la squadra. Una carica che il serbo ha saputo reggere solamente a metà, vista la discontinuità che l’ha sempre contraddistinto, ma che è completamente cambiata nel momento in cui ha avuto luogo il cambio in panchina: fin dal suo arrivo, Mazzarri è stato molto chiaro con il trequartista. Il tecnico toscano l’ha sempre considerato un elemento estremamente valido a livello tecnico e tattico, ma che avrebbe prima dovuto inquadrare a dovere all’interno dei suoi schemi offensivi e soprattutto difensivi – ed a questo voce si legga la serie di partite trascorse in panchina dal giocatore subito dopo il cambio di allenatore – e che avrebbe dovuto adattarsi al nuovo Toro, e non più viceversa. Quando questo processo è stato completato, nel finale della passata stagione, Ljajic è tornato a vedere il campo e l’ha fatto con risultati ottimi, perfettamente integrato nelle nuove situazioni di gioco. Insomma, una pedina di certo assolutamente utile ma non indispensabile. Medesima motivazione per la quale, d’altra parte, i granata hanno voluto rinforzare ulteriormente il reparto offensivo in questa sessione con l’innesto di Simone Zaza.
    Infine, il fantasista è stato ceduto nell’ultima giornata a disposizione – dopo alcune giornate convulse nelle quali erano emerse dichiarazioni contrastanti da parte della società e del diretto interessato – e questo non costituisce un precedente per quel che riguarda il Torino: sono infatti almeno due i casi nei quali la cessione di un pezzo pregiato è arrivata sul gong negli ultimi anni. Prima Alessio Cerci, poi Davide Zappacosta. La cessione di Ljajic non è però a ben vedere paragonabile alle due precedentemente elencate, poichè non comporta una reale plusvalenza per il club granata: l’operazione si aggira infatti intorno agli otto milioni di euro, addirittura una cifra inferiore a quella che il Torino aveva speso per acquistare il talentuoso giocatore dalla Roma. Insomma, se nei primi due casi il tornaconto economico era stato notevole e perfino irrinunciabile nel caso del terzino per il club, in questo caso non pare essere stata un’opzione davvero rilevante per la chiusura dell’operazione.

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  3. Promozione Alitalia su Cuba codice Sogno20

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  4. Congratulazioni al dominus di questo è corretto chiamarlo blog?: un dominus vulcanico, tutte le volte un argomento nuovo, tutte le volte centrato. Bravo! - bravo non nell'accezione manzoniana, non nel significato cubano... ... poi il dominus non ha bisogno di valuazioni, di complimenti...

    Da tanti anni ho smesso di noleggiare carri, troppi rischi - giudiziari... Poi, come viene fatto notare, "sottotraccia", nell'articolo, prezzi fuori mercato...

    ... ma se non ci piace l'Isla possiamo restare a casa, o, in alternativa, andare a Luino, a Maccagno, magari a Interlaken, Svizzera... ... fresco tranquillo e prevedibile...

    Leonardo

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    1. Anche io mi limito allo scooter, giudo fin troppo in Italia anche se ora dovrei riuscire a farlo molto meno.
      A volte Maccagno puo' costare piu' di Cuba :-)

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  5. Spero pure io di potermi fare un paio di viaggi,lavoro e finanze permettendo.Giuseppe

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    1. Senza il primo non ci possono essere le seconde.
      Auguroni.

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  6. El triplista cubano Pedro Pablo Pichardo realizó un espléndido cuarto salto que le valió para llevarse la medalla de oro en la última parada de la Liga del Diamante de Bruselas. Este triunfo lo consolidó en el primer puesto de la clasificación final de la liga que convoca la IAAF anualmente.
    El naturalizado portugués y dueño de la 5ta mejor marca de la historia del triple salto (18.08), superó al norteamericano Christian Taylor, quien no estuvo en su mejor noche (17.31) y al también estadounidense Donald Scott (17.25).
    En el salto que le dio la victoria al cubano, se aprecia cómo queda muy cerca de pisar la línea que hubiera hecho el salto nulo, sin embargo, los jueces levantaron la bandera blanca.
    Alexis Copello también cubano que compite por Azerbaiyán recaló en el 7mo lugar con 16.20.

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  7. hola! su certi rapporti qualità prezzo la isla è il luogo peggiore del mondo, quali sono le date di novembre? chao Enrico

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  8. 8/9 sono a La Havana fino al 12 quando rientro

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  9. Tornato oggi dopo due splendide e selvagge settimane in Namibia. Show time. Pagato una fucilata ma mi sembrava di essere in una favola. Altro che i lidi cubani (e lo dico con tanto, tanto amaro in bocca).
    Simone M&S

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  10. Come in un romanzo di Wilbur Smith.
    Bentornato socio e...al lavoro :-)

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  11. Settimana scorsa sono stato 3 gg tra l’avana e Varadero per lavoro, mi hanno confermato che nel 2018 il numero di turisti calerá sicuramente rispetto al 2017. Ho soggiornato all’hotel nacional, camere indecenti.. con le lenzuola vetuste che impregnavano i vestiti di odore di vecchio.. incredibile. Ci sono quei 2-3 hotel in costruzione in fondo al malecon ma per il resto la sensazione é sempre quella di un immobilismo totale en la capital, se non arretramento, al di là dei punti Wi-Fi . Venivo da 3-4 giorni tra Cancun e Tulum ed é tutto un altro mondo per il turista da resort (e anche fai da te). Ho noleggiato auto, no comment sul rapporto qualità prezzo, vergognoso... ho speso il doppio che in Messico per un rottame marchiato Pegeuot. Mat.

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  12. Il problema è che per un hotel da 100 cuc al giorno ti rifilano una merda.
    Il problema di sempre è l'assenza di un qualunque rapporto qualità-prezzo.

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    1. Santa Fé- A presto Milco,sono in viaggio, quando rientro ti aggiorno sulle news della calle.

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  13. Ciao ragazzi perdonatemi l'assenza ma ho la novia in Italia e il tempo per stare sul web è stato poco...mercoledi si parte per Cuba, accompagno la novia, mi faccio due settimane di agognate vacanze, poi torno a tirare il carretto. Devo dire che l'esperienza di aver vissuto in Italia con la novia (uscita per la prima volta da Cuba) è stata molto positiva, all'inizio pensavo di avere problemi dovuti alle differenze di mentalità, usi, costumi, tradizioni, modi di fare, ecc, invece dopo due mesi posso dire che il bilancio è stato molto positivo, all' inizio era un pò spaesata, come capita a tutti, ma già dopo pochi giorni si è subito abituata ai ritmi e ai modi di fare italiani. Abbiamo girato un pò l'Italia, gli ho insegnato un pò le nozioni base della lingua italiana e di come si vive in Italia, dalla cucina, alle colazioni al bar, al preparare la comida italiana, ecc, e sono rimasto molto soddisfatto, siamo insieme da 3 anni, la conosco "bene", e sapevo non mi avrebbe deluso anche se all'inizio ero un pò timoroso. Unica cosa che ho notato in negativo è che in Italia si spende più di quando sei a Cuba perchè le distrazioni e le opportunità di spendere soldi sono maggiori, ma questo fa parte della vita e del gioco.
    Stiamo pensando di sposarci, oramai il nostro rapporto ha i requisiti per compiere questo passo, ma non ho capito ancora se è più conveniente sposarsi alla notaria a Cuba, o in comune in Italia....molti mi dicono che conviene più Cuba, chiedo a voi, e allo scriba che è più esperto in materia dove mi conviene di più...
    Milco non chiudere il blog mi raccomando!
    Un abbraccio a tutti

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    1. Dipende.
      Sposarti a Cuba di papeles e boda se usi un'agenzia ti costa sui 1500 euro.
      Poi devi legalizzare in ambasciata altrimenti per l'Italia non vale.
      Fai una cena con 4 parenti e hai risolto
      Se ti sposi qua'....dipende da cosa vuoi fare.
      Vai da qualche Millino al bagno di sangue.
      Però in automatico sei sposato anche per il nostro paese.
      Però... Io opterei per la prima ipotesi nel caso che poi...le cose cambino.

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    2. Infatti sicuramente opterò per Cuba, per tutti i motivi che hai elencato, senza stare dietro a tutte le rotture di cabasisi italiane.

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    3. ti consiglio vivamente cuba spendi un poco di matrimonio e papeles circa 1200 euro...affiti il vestito per lei a pochi cuc e con poco fai una boda decente......in italia spenderesti tutto solo per il suo vestito.... se hai bisogno di info chiedi io ho fatto nel 2015 tutto in 3 settimane

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  14. Se non sono cambiate le cose per eventuale divorzio dovrebbero valere le leggi del paese dove hai contratto matrimonio.
    Il divorzio por rebeldia è un dono degli Orishas.

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  15. Se ti sposi a Cuba e non trascrivi, il matrimonio non e' valido anche in Italia e a lei non danno il permesso di soggiorno. Io mi sono sposato in Italia in comune con una cerimonia sobria, dal punto di vista dei documenti e' meglio perche' bastano solo il certificato di solteria e il certificato di nascita della novia, tradotti e legalizzati, e il nulla osta dell'ambasciata di Cuba al matrimonio. Con questi si va nel comune di residenza, si fanno le pubblicazioni di matrimonio almeno 15 giorni prima della data delle nozze e niente altro!

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  16. Il vantaggio di sposarsi a Cuba e non registrarlo è solo nostro. 6 mesi di visa, dormi in casa di lei ecc...
    Niente altro in Italia solo se poi...se non hai 100 persone da portare al ristorante :-)

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  17. TORINO (3-5-2): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Moretti; De Silvestri, Meite, Rincon, Soriano, Aina; Iago Falque, Belotti.

    SPAL (3-5-2): Gomis; Cionek, Vicari, Felipe; Lazzari, Kurtic, Schiattarella, Missiroli, Fares; Antenucci, Petagna.

    PRESENTE ALLO STADIO!

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  18. Diluvio....partita momentaneamente sospesa.

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  19. La partita riprende...fa un freddo becco...

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