Oggi a
Cuba, con una settimana di anticipo rispetto al Bel Paese, riaprono le scuole
per un nuovo anno scolastico.
L'istruzione
e', da sempre, uno dei bastioni portanti della Rivolucion, una delle prime cose
che mise in atto El Comandante en Jefe, subito dopo la presa del potere fu di
sviluppare le scuole rurali in un paese dove il tasso di analfabetismo era
oltre il 90%.
Oggi
Cuba, sotto questo punto di vista, e' un esempio non soltanto per gli altri
paesi della regione, ma per tutto il mondo.
Inizia un
nuovo anno scolastico e anche la nostra cara Cuba ha i suoi bei problemi.
Nella
provincia di Las Tunas, casa mia, apriranno le porte ben 636 istituzioni
educative, ripeto solo nella provincia di Las Tunas, scusate se e' poco.
Nella mia
provincia siamo quasi a posto, esiste una copertura quasi totale di di docenti
e di materiale didattico.
Qualche
problema c'e' nel reperimento dei docenti per materie come Scienze Naturali,
Marxismo e Storia, Letteratura spagnola Matematica e Fisica.
Le cose
vanno un po' meglio, come da tradizione, nella provincia orientale di Granma.
Solo in
questa provincia ben oltre 130 mila alunni andranno a scuola divisi in 1067
istituti.
La
raccomandazione della titolare del Mined e' stata quella di dare un occhio
particolare ai bambini provenienti da gruppi famigliari particolarmente
numerosi, dove le madri potrebbero non poter dedicare loro troppe attenzioni.
Nella
provincia di Matanzas esistono deficienze di personale docente, sappiamo come e'
la situazione; i salari sono quelli che sono, molti docenti sono in missione,
altri hanno smesso di insegnare per dedicarsi a lavori piu' remunerativi mentre
altri ancora sono all'exterior.
A questo
aggiungiamo, sempre relativamente a questa provincia, un certo deterioro delle
scuole stesse.
Restano
170 cattedre senza insegnate, questo ruolo sara' ricoperto da lavoratori con
contratti part time e da studenti universitari.
Non e'
proprio il massimo ma...e' qualcosa.
Secondo
dati del ministero dell'educazione lo scorso anno scolastico furono operative,
in tutto il paese, piu' di 10600 scuole che ospitarono ben 1 milione e 750 mila
studenti.
Ricordo
sempre, ed e' bene ricordarlo che dal 1959, anno del triunfo de la Revolucion
tutto l'insegnamento scolastico e' totalmente gratuito, dal prescolare fino
all'universita' compresa...e parliamo di un paese con le pezze al culo.
Lo scorso
anno scrissi un pezzo sui problemi “di decoro” sollevati dai docenti e dai
presidi, riguardanti l'abbigliamento dei ragazzi, sopratutto dalla secondaria
in su.
Problemi
che per noi, che vediamo genitori che picchiano docenti per un brutto voto al
figlio, ragazzi che sbeffeggiano ed umiliano i professori postado poi tutto in
rete, studenti che minacciano i professori per un brutto voto e altre
delicatezze simili...sono barzellette.
Si
parlava per le fanciulle di gonne troppo corte e pinzette troppo colorate sui
capelli e per i maschietti di pantaloni troppo alla cacaiola portati cosi' per
far vedere la marca della mutanda e fibie delle cinture troppo...originali.
Eppure la
scuola a Cuba funziona, esistono ancora dei piccoli particolari che fanno
capire come scuola e societa' siano una sola cosa, come quel giorno dedicato
ai docenti dove ogni bambino porta alla
sua maestra o professoressa un regalito che sia un ciampu' o un pettine.
Piccole
carinerie che pero' dimostrano come il legame fra scuola e famiglia, a
differenza di cio' che accade da noi, non si e' mai spezzato.
Vedere
i/le ragazzini/e uscire da una secondaria (ne ho una vicinissima a casa) mi
ricorda un po' come eravamo noi a quell'eta'; scapestrati, spettinati, ma
sorridenti e sempre pronti a fare casino e cazzate, oggi appena escono da noi
la prima cosa che fanno e' accendere quel cazzo di movil, temo che presto sara'
cosi' anche da loro.
La
differenza, ricordandomi le mie compagne di classe delle medie, e' che...le
loro sono piu carine decisamente, non so quanto avrei studiato io in una scuola
cubana.
Si
ricomincia.
Buona
scuola a tutti.
En Cuba el inicio del curso escolar es todo un acontecimiento social, festivo, patriótico, de reconocimientos y de emotivo reencuentro entre alumnos, maestros, familiares y la comunidad, por lo cual este lunes deviene día especial para millones de cubanos.
RispondiEliminaDesde bien temprano abrirán sus puertas las más de 10 mil 700 instituciones educacionales que acogerán a un millón 745 mil 600 estudiantes, sin contar los de la enseñanza superior, y particularmente el acto nacional por el inicio del nuevo periodo lectivo será en la escuela que fundara Rafael María de Mendive, y donde estudió José Martí, en La Habana Vieja.
Aunque desde mucho antes de la etapa vacacional comenzaron los preparativos del curso, bien intensas fueron las jornadas de agosto en las que fuerzas constructoras se empeñaron en dejar listos, con el concurso de trabajadores del sector, decenas de planteles, incluidos círculos infantiles, urgidos de reparación o mantenimiento.
Como señalara recientemente Miguel Díaz-Canel, Presidente de los Consejos de Estado y de Ministros: “Están creadas las condiciones para el comienzo del curso escolar, pero no podemos acomodarnos a lo que ya está hecho, tenemos que continuar los chequeos frecuentes para resolver los problemas que quedan o surjan”, precisó en una reunión de chequeo de los preparativos del periodo lectivo.
Al respecto la titular de Educación, Ena Elsa Velázquez Cobiella, informó que se garantiza el 93 por ciento de la fuerza docente, número similar al año precedente, en tanto las provincias más afectadas son La Habana, Mayabeque y Matanzas, en las cuales las necesidades se cubrirán con docentes en formación, profesores contratados y jóvenes universitarios.
También este lunes más de 240 mil estudiantes serán recibidos en todas las universidades del país, y al decir de Ramón Saborido Loidi, ministro de Educación Superior, la infraestructura de las casas de altos estudios se encuentra en una situación más favorable que años anteriores y es buena la cobertura de la bibliografía.
En sus primeras semanas el curso 2018-2019 tendrá la particularidad de que maestros y alumnos mayores de 16 años podrán aportar ideas al Proyecto de Constitución de la República, que desde el 13 de agosto se debate en centros laborales y en la comunidad, y al cual ahora se suman las escuelas.
Como afirmó el Presidente cubano en la propia reunión de chequeo de los preparativos del curso, se trata de un “hecho de trascendencia para el país que requiere organización y en el que resultan fundamentales los criterios del sector educacional, caracterizados por su profundidad y madurez”.
La scuola italiana produce analfabeti. Persone che non sanno comprendere un breve testo letterario e non sanno fare semplici operazioni matematiche.
RispondiEliminaSoprattutto nelle scuole del Sud la situazione è drammatica, al limite dell'emergenza vera e propria: gli studenti liceali delle scuole del Mezzogiorno hanno competenze matematiche inferiori rispetto agli immigrati di seconda generazione che studiano nelle scuole del nord. Con queste premesse è ovvio che, finiti i 5 anni delle superiori, pochissimi riescono a laurearsi.
Per numero di laureati siamo, tra i Paesi Ocse, quartultimi prima solo di Turchia, Indonesia e Austria: appena il 23,56% degli uomini e delle donne tra i 25 e i 34 anni ha una laurea in mano rispetto ad una media Ocse del 41,46% (dati 2014). In Europa (dati 2016) siamo penultimi prima solo della Romania.
Se si guardano con attenzione i numeri pubblicati dal sito Truenumbers.it sullo stato dell'educazione in Italia si resta annichiliti dallo sconforto e, soprattutto, si resta impressionati di come il problema della preparazione scolastica sia uno dei grandi tabù dell'informazione e del dibattito politico. Ma proprio questi dati, spietati, fanno capire il motivo per il quale la stragrande maggioranza del mondo della scuola (studenti ma soprattutto insegnanti) non vogliano attribuire ai test Invalsi nessuna autorevolezza e si sia arrivati addirittura al loro boicottaggio. Il motivo è che i test Invalsi dimostrano il crack del sistema scolastico nazionale del quale nessuno ha interesse a parlare. Anche perché bisognerebbe rispondere alla semplice domanda: come mai siamo il quarto Paese più ignorante tra i Paesi Ocse dopo Indonesia, Cile e Turchia? Come mai il 38,03% degli italiani adulti non riescono a comprendere il significato di un breve testo o compiere elementari operazioni matematiche? Esclusa l'ipotesi dell'inferiorità genetica, resta solo una spiegazione: la scuola produce analfabeti.
E li produce soprattutto nel Mezzogiorno. Vediamo perché. I test Invalsi del 2017 sulla capacità di comprensione di un testo da parte di ragazzi che frequentano la seconda superiore, hanno fissato in 200 la media dei risultati delle scuole italiane, ma con differenze regionali spaventose. In pratica le scuole delle Regioni del Nord hanno punteggi superiori alla media mentre le scuole delle Regioni del Sud hanno punteggi inferiori alla media.
Essendo test che non prevedono alcun giudizio discrezionale, ma solo la verifica delle risposte (sì/no, giusto/sbagliato) è chiaro che il fattore umano non c'entra e che i test dimostrano il drammatico ritardo delle scuole delle Regioni del Mezzogiorno. Ritardo che è confermato se si confrontano i risultati raggiunti dai ragazzi che frequentano la seconda classe delle scuole superiori settentrionali (pubbliche e private, licei e istituti tecnici) i cui padri sono immigrati con quelli dei ragazzi nativi italiani del Sud. Risultato: sono più bravi i figli degli immigrati.
I titoli sui giornali sono assicurati, ma il problema del disastro scolastico è molto antecedente al liceo. Se si confrontano i dati dei test Invalsi realizzati sui ragazzi di terza media nel 2016 con quelli realizzati nel 2015 si scopre che i ragazzi che frequentano la terza media nel 2015 hanno prodotto risultati migliori di quelli che l'hanno frequentata l'anno successivo, sia in italiano che in matematica.
Tenendo anche conto di possibili errori statistici o di rilevazione, è impressionante che i ragazzi toscani del 2016 abbiano, in matematica, un punteggio inferiore di 12,04 punti rispetto ai ragazzi dell'anno prima. O che nel 2016 i ragazzi delle «terze medie» calabresi siano il 16,45% meno competenti in matematica e il 10,41% meno competenti in italiano, rispetto ai loro colleghi che erano in terza media nel 2015.
Anche noi non siamo messi un gran bene.Giuseppe
RispondiEliminaLascia stare...una mia compagna di Isef e mia coetanea e' entrata di ruolo lo scorso anno, dopo 27 anni di precariato.
EliminaPero' non e' solo colpa dello stato.
Molte docenti del sud, ben messe in graduatoria, accettano cattedre al nord, si fanno un mese poi vanno in "esaurimento nervoso" tornano a casa per dei mesi, pagate, e lasciano in merda la scuola.
E' prassi comune.
Lunedì la mia bimba inizia le elementari.
RispondiEliminaAbbiamo la fortuna di avere la scuola a 50 metri e conoscere bene le sue due maestre (ottime insegnanti a detta di tutti, sicuramente brave persone). I libri di testo (sussidiario, inglese e religione) saranno gratuiti. Fine delle notizie positive.
Oltre al classico corredo scolastico (oltre 250 euro) dovremo fornire 1 risma di carta da fotocopie, 1 confezione da 8 rotoli di carta igienica, 1 confezione da dieci pacchetti di fazzoletti di carta, 2 confezioni di salviette umide, 2 confezioni di sapone liquido, bicchieri di plastica.
Poi 5,50 euro al giorno di pasti.
Simone M&S
E' passata 10 minuti fa una mamma per rinnovare l'abbonamento in palestra annuale ai 2 figli.
RispondiEliminaIl piu' grande da Caselle va a scuola a Pianezza, deve cambiare 2 pulmann ma sono pochi km.
La piu' piccola va a Cirie', 7 km da Caselle.
Ha fatto l'abbonamento annuale ad entrambi per i mezzi pubblici.
580 euro.
Ma le tasse che cazzo le paghiamo a fare se poi si paga ogni cosa?
hola! si l'istruzione è ancora un vanto per la isla però la differenza culturale tra un 2-30 enne e uno di 50-60 enne si vede eccome nella conversazione. Altro problema dei giovani es el idioma español, stanno sviluppando uno spanglish caribeño che a me non piace tipo el boricua o dominicano. chao Enrico
RispondiEliminaIl problema del lessico fra un cinquantenne ed un ventenne ce lo abbiamo anche e sopratutto noi, credimi.
RispondiEliminaQuando frequentavo la capitale ero solito soggiornare all Hotel Havana libre che dal lato piscina è accanto ad una scuola,
RispondiEliminaricordo con piacere infinito le grida felici di quei bambini...e la scena la ho vista più o meno in altre province e scuole,non so e dubito anche ricevano la migliore istruzione del mondo(ma quale paese la da?non certo noi o gli Usa)ma sicuro sono felici ,vanno a scuola con piacere e sono tutelati ed alla fine è importante...di molte maestre della primaria potrei essere il padre forse...passa il tempo....
buon inizio settimana a tutti
Andrea M.
La loro istruzione scolastica non compete con quella dei paesi piu' industrializzati ma e' cento volte migliore degli altri paesi della regione dove gia' poter andare a scuola e' un lusso e non un diritto.
EliminaArrivato ora dall'amico tunero che mi renta lo scooter "Ola sinvergüenza como estas por aquí la cosa mala no hay turistas y no hay plata mira confirmarme la fecha en que vienes '
RispondiEliminaRagazzi sono uscite le offerte con Airfrance a 379 euro, ma non per i periodi di natale e capodanno purtroppo.
RispondiEliminaDomani parto per Cuba con Iberia, ma volevo chiedere vostri pareri sull' acquisto del volo che ho appena comprato per Gennaio 2019 sempre con Iberia, prezzo 500 euro (sconto Avios 40 euro), per cui 460 euro. Purtroppo Iberia ha iniziato a fare la politica di far comprare il bagaglio da stiva anzichè includerlo nel biglietto (45 all'atto dell'acquisto del volo, 90 il giorno della partenza). Ho ri-riscelto Iberia perchè con loro è come KLM, un gran bel volare, aerei nuovi, puntuali, intrattenimento top a bordo, solo che KLM per lo stesso periodo spara più di 1000 euro solo andata, non ho avuto il coraggio di guardare il ritorno 🤣
Alla fine con 160 euro in più ho comprato anche tutti i sedili, di tutte le tratte, per un tot di 627 euro, e cosa fondamentale parto da Bologna.
Periodo di viaggio 3 gennaio/21 gennaio - lo sapete che più di 15 giorni non riesco a stare a Cuba 😊
Secondo voi essendo Gennaio alta temporada a Cuba, 627 euro compreso di tutti gli accessori (sedili e maletas) ho speso il giusto o molto?
Le offerte a 379 in questo momento non ci sono...e poi erano con doppio scalo.
EliminaHai speso discretamente ma se si vogliono un minimo di comodita' occorre spendere.
A ottobre con KLM ho speso 518 (e ancora mi rode...) a febbraio con Alitalia 398...
L'hai già preso per febbraio? Un prezzone! Purtroppo le offerte uscite oggi sono per periodi "morti", per l'alta temporada costano molto, io oggi per gennaio come l'ho visto l'ho preso subito
EliminaIo non le vedo queste offerte...almeno da Torino siamo sempre sui 460.
EliminaMagari sono su Bologna.
La rivoluzione avrà pure mille difetti ma bisogna riconoscere i tanti pregi e la scolarizzazione, con tutti i limiti noti, è una delle cose più funzionanti a cuba, le maestre a cuba sono molto piu collegate alla famiglia che da noi...capita che un genitore si attardi e tengono il bambino per il doposcuola.... mia suocere è una maestra di prescolar ed il giorno dell'insegnante viene a casa piena di regali... l'altro giorno mia moglie ha trovato in fb una richiesta di amicizia della sua vecchia maestra che aveva nella isla de la joventud ed hanno scambiato 4 parole....difficile qua in italia
RispondiEliminaCome dicevo caro Giumiro a Cuba scuola e famiglia lavorano insieme come possono per cercare di formare persone decenti.
EliminaDa noi questo connubio si e' rotto definitivamente ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Giumi concordo, ma guardiamo al futuro di questi bambini....cosa se ne faranno ai fini di uno sbocco lavorativo di questo sistema scolare protettivo ed efficiente, soprattutto i laureati, se devi farti il mazzo a studiare, poi ti laurei per cosa? Per andare a lavorare per 20 cuc al mese?
EliminaSiamo sempre li purtroppo...
si vero però quanti qua in italia sono laureati e a casa disoccupati...e quanti laureati sono felici se trovano un posto di lavoro da spazzino, io ho parenti di mia moglie che grazie allo studio a cuba e dopo missioni varie sono andati in USA ed ora grazie a quei studi guadagnano bene....
EliminaIl problema nostro e' che non si puo' sempre fare il lavoretto da fighetti.
EliminaSe il tuo lavoro non c'e' invece di bivaccare sul web muovi il culo e ne cerchi un'altro.
Mia figlia, 12 anni, dopo 6 anni di scuole svizzere ha frequentato lo scorso anno la seconda media in quel di Bayamo, in una secundaria qualsiasi. Aveva la possibilità di scegliere di tornare in Svizzera ma ha deciso che va bene anche Cuba. Vamos a ver que pasa...
RispondiEliminaRenato
Ci perde in qualcosa ma guadagna in altro.
RispondiEliminaPoter scegliere comunque è un privilegio di pochi.