Buongiorno Milco, rientrato da la isla,
Appena atterrato ho avuto la "buona
idea" di cambiare al cajero automatico che al Josè Martì, cambio a
1.03..(due giorni dopo ho cambiato alla cadeca a 1.12!)
Appena uscito dal terminal ci siamo
diretti al bar fronte strada, avevano nella nevera due gazzose due.
Ho trovato la Capitale in condizioni
pietose, sicuramente l'ultimo ciclon ha lasciato il segno, molti cumuli di
basura (da Santa Fè fino a Cayo Hueso) che giacevano da giorni prima di essere
ritirati dai camion, le mosche insopportabili.
Tre episodi che riflettono una parte,
grazie a Dio marginale, della gioventù bruciata habanera:
Assaltata con armi bianche una scuola
primaria della Lisa con 8 feriti.(notizia ripresa anche dalla prensa cubana)
Arrestati due giovani che depredavano una
ragazza della Seguridad alla Marina di Hemingway che era appena stata investita
da un camion, le telecamere hanno consentito di arrestare questi due avvoltoi.
Altro assalto di un'altra pandilla alla
Scuola di Santa Fè con due ragazzi feriti con coltelli.
Lo scopo è sempre quello di depredare le
vittime dei cellulari, a quanto dice la gente la marijuana è complice di questi
avvenimenti.
La droga si trova da tutte le parti e
anche alcuni anziani spacciano senza timore.
Son stato in alcuni locali, a parte una
serata divertente con l'humorista Pantera, il resto son state serate con musica
rapera e reguettonera di cui è meglio lasciar perdere..basti sapere che
"chocolate" è uno dei più apprezzati, la musica cubana che noi amiamo
non esiste più, es vieja e sta sparendo.
Altra nota dolente gli aumenti dei prezzi,
le tiendas vendono ai "loro amici" che hanno i chioschi particulares
tutto ciò che arriva, le birre dai 35 ai 40 pesos com minimo, acqua da 1.50 cuc
(spariti i barili da 5 litri)
Nelle tiendas statali non si trova
niente..i particulares hanno TUTTO inclusi prodotti Auchan, tutto è aumentato
del 30%.
La rabbia nelle strade non è più segreta,
tutti commentano la situazione, lo stato? assente e in alcuni casi
"apretando" come nel caso dei carros che vengono fermati per
verificare che la gasolina sia statale e accompagnata dal comprovante.
Il mio amico che gestisce due piccole
pizzerie è negli ultimi tempi assediato da controlli a sorpresa, nell'ultimo
caso lo hanno multato perchè i cartoni delle pizze non erano quelli dello stato
ma acquistati da privati, non poteva fare diversamente perche’ quelli statali
(che gli sarebbero costati meno) non si trovavano.
Credo che in questo momento il popolo
cubano sia tra i più sacrificati del pianeta, sopportare tutto senza che
nessuno faccia nulla, nessuna garanzia su nulla, se non hai cuc il medico del
Policlinico ti lascia a marcire nella sedia, tutto ha un costo elevato, e non
parlo di noi yuma.
Questo viaggio mi ha davvero
impressionato, i miei familiari hanno goduto della nostra presenza e siamo
stati bene insieme ma è stato doloroso lasciarli in quella realtà senza via
d'uscita, l'unica speranza e "salvavida" siamo noi familiari che
stiamo all'estero, i turisti? andranno via via diminuendo in un paese che vive
di storia passata di cui si tanno perdendo tracce ed identità culturale, un
paese che non offre servizi decenti o perlomeno pari a quello che paghi.
Caro Milco sono davvero desolato di come ho lasciato il paese, una cosa mi ha lasciato basito poco prima di partire, una pubblicità invitava i cubani ad utilizzare per lavare i piatti le salviete desechables invece che le spugne, questo per evitare che si annidino i microbi..la gente commentava la presa in giro di chi sa benissimo che nelle case esiste a malapena la carta igienica e le fosse settiche fanno un tutt'uno con i pozzi d'acqua.
A presto Milco
Caro Milco sono davvero desolato di come ho lasciato il paese, una cosa mi ha lasciato basito poco prima di partire, una pubblicità invitava i cubani ad utilizzare per lavare i piatti le salviete desechables invece che le spugne, questo per evitare che si annidino i microbi..la gente commentava la presa in giro di chi sa benissimo che nelle case esiste a malapena la carta igienica e le fosse settiche fanno un tutt'uno con i pozzi d'acqua.
A presto Milco
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Pubblico un ampio stralcio di una mail che
mi ha inviato il nostro Santa Fe' appena rientrato da Cuba.
Ovviamente lo faccio col suo consenso come
si usa fra persone decenti.
Questo e' un blog di viaggiatori, quello
che scriviamo e' sempre figlio di quel che vediamo, mai di congetture astratte.
Si puo', in uno spazio aperto a tutte le
opinioni come il nostro, discutere sul fatto che a Cuba ci sia o meno una
dittatura o sulle imprese del nostro cabarettistico governo ma in questo caso
si rientra nel campo delle opinioni, in quanto tali opinabili.
I fatti sono un'altra cosa e su quelli
c'e' poco da discutere.
Sono stato a Cuba ad aprile, ho trovato la
mia Tunas ordinata e pulita, nei negozi c'era parecchia merce e stavano
asfaltando e portando la luce nei barrios piu' periferici della citta'.
Anche La Habana non l'avevo trovata male,
ma la mia Habana e' Vedado, Centro e Vieja.
Mentre a Tunas sono inserito in un
contesto cubano (pur coi privilegi dati dal colore della nalga e dal borsillo)
a La Habana, per i 2/3 giorni che la visito sono un turista a tutto tondo.
Casa al Vedado da Zuleima o in Habana
Vieja da Gabriele, buoni ristoranti, se riesco belle donne, corsetta al Malecon
e via discorrendo.
Non conosco La Habana di cui parla Santa
Fe', non conosco i barrios periferici, non ho a che fare con quel tipo di
umanita'.
Certo entrando in citta' col Viazul vedo
il primo barrio che incontro e di cui non so mai il nome; non e' esattamente
una meraviglia ma quale quartiere periferico di una qualunque citta' lo e'? Se
fate un giro a Torino alla Falchera o a Mirafiori Sud, a Milano a Quarto
Oggiaro o in viale Ungheria, a Roma a Corviale o Borgata Finocchio vi troverete
in luoghi dove di giorno lo stato e' appena presente mentre di notte e' terra
di nessuno.
La foto che vedete non e' Bombay ma la
periferia di Parigi.
Che anche le periferie de La Habana siano
degradate e' un fatto, che Cuba non sia su Marte ma su questa terra e' lo
stesso fatto. Da sempre chi lavora in una tienda riserva parte della mercanzia
agli “amici”, non dico sia giusto ma con quei salari lo farei anche io senza
pensarci su due volte.
Non so cosa S.Fe intenda per “assalto” non
credo siano entrati nelle scuole armi alla mano, e' piu' probabile che abbiano
rapinato qualche ragazzetto del suo cellulare dopo che questo era uscito
dall'edificio.
Non credo che si assalti una scuola per un
cellulare, nelle scuole non e' che ci siano questi grandi bottini da portare
via.
Anche il fatto che negli ospedali il
medico si aspetta...un qualcosa e' storia antica, e' cosi' da tanti anni anche
se cosi' non dovrebbe essere.
La gente si lamenta apertamente oramai da
anni, ci sono trasmissioni televisive dove le persone, senza censura alcuna
denunciano le cose che non vanno e lo fanno mettendoci la faccia, E' vero che
se vai a Cuba ogni 2/3 anni le differenze rispetto alla volta precedente sono
piu' marcate, se, come il vostro umile scriva, fai 3 viaggi ogni 12 mesi sei
piu' abituato a vedere certe situazioni e ti sorprendi di meno.
Ad esempio io non cambio un centavos in
aeroporto, esco sempre da Cuba con 150/200 cuc che utilizzo nel viaggio
successivo per il taxi fino al terminal Viazul e poi per la guagua o il carro
collettivo verso oriente.
Sicuramente Cuba e' cambiata in questi
lustri, su molte cose in meglio, su altre decisamente in peggio ma questo credo
succeda in ogni paese al mondo.
Noi qua' ce la passiamo come 10 anni fa?
Non credo.
Sulla musica sono concorde ma credo sia
normale che i giovani vogliano ascoltare la stessa musica dei loro coetanei in
giro per il mondo, sopratutto con la globalizzazione portata dalla rete.
Certo uno straniero dietro ad una famiglia
risolve molte cose ma, anche in questo caso, non raccontiamo nulla che non sia
gia' stato visto e rivisto.
Grazie a Santa Fe' per questo prezioso
contributo.
El pasado martes aparece en Cubadebate la respuesta a una nota publicada en Jit en la que la Asociación de Fútbol de Cuba (AFC) desmentía el contacto con Marcel Hernández. Este último viernes, Rolando Reynaldo Almaguer, responsable de asuntos legales y financieros de esa entidad, Miguel Fuentes, jefe de la comisión técnica nacional y William Bennet, jefe de selecciones nacionales, nos recibieron a dos colegas y a mí en las oficinas del Pedro Marrero para conversar sobre este y otros temas que, una vez más, habían dejado mal parada ante los aficionados a la dirección de este deporte en el país.
RispondiElimina“Ni el consejo de la Asociación, que lo integramos siete personas, ni el presidente, conocíamos del contenido de la nota que apareció publicada en Jit. Las cosas, al parecer, vinieron de afuera hacia adentro. Esta situación es contradictoria y, lejos de atraer, lo que hace es crear malestar, sobre todo, en la política que estamos tratando de lograr en el fútbol cubano”, comentó Almaguer.
Ratificó que nada ha cambiado con relación a lo que se estableció como política del INDER hace pocos años. “Los requisitos para que un jugador en el exterior venga y alinee por su país, son sencillos: básicamente tiene que mantener su estatus de ciudadano cubano, respaldado por su pasaporte; que exprese su voluntad por representar a la selección nacional”.
Confirmó que sí existió el contacto con el delantero del Cartaginés costarricense y que este se mostró en disposición de volver a vestir la camiseta de Cuba.
Rolando informó que, además de Marcel Hernández, hay otros cinco jugadores que han enviado cartas de intención para formar parte del elenco cubano. En esa lista están el delantero Joel Apezteguía (Tre Fiori/ San Marino), el defensor Carlos Alberto Vázquez (C.D. San Fernando/ España), el lateral izquierdo Samuel Mahlamäki Camacho (FC KTP/ Finlandia). Se hallan también, en el listado, Christian Joel Sánchez, portero del Sporting de Gijón. Onel Hernández, extremo del Norwich City británico, ha expresado, igualmente, su interés en ser internacional por la mayor de las Antillas en varios espacios.
Reconoció que hay más futbolistas cubanos alrededor del mundo que cumplen con los requisitos para representar al país, pero que existe una circunstancia que no se puede obviar y que incide directamente en la posibilidad de abarcar un espectro más amplio de jugadores. “Tenemos problemas con el internet, lo cual ha dificultado la posibilidad de que veamos más videos y accedamos a más información de los nuestros y, aunque se ha avanzado, la situación no es todavía la que deseamos”.
“El plan estratégico 2019-2022, centrado en un rediseño que hay que hacer para lograr un contrato oficial con la FIFA, permitirá recibir erogaciones financieras por montos altamente significativos para infraestructuras, inversiones, preparaciones de selecciones, capacitación técnica de atletas y entrenadores, pero también tenemos la necesidad de aumentar el personal administrativo, técnico, porque verdaderamente no es suficiente ahora mismo. Son tres o cuatro personas haciendo trámites aéreos, gestiones de hoteles y eso complica el trabajo”, añadió.
El directivo insistió en establecer una diferencia entre ambos términos. El “elegible” lo da la parte legal y el “convocable”, hasta el momento, lo está dando la visión, claridad, interpretación y otros elementos que vienen de parte de los colectivos técnicos. “Ellos se reúnen, hacen sus evaluaciones y, una vez que se pronuncian, deben efectuar la solicitud a la Asociación de Fútbol de Cuba”, describió.
Explicó que existe una plataforma que se llama TMS, orientada a la transferencia de jugadores al exterior a través de la FIFA, que es quien dispone la normativa legal por la cual fluyen los jugadores hacia afuera del país.
Mediante esa herramienta, expuso, se tiene contacto con todas las asociaciones miembro de la FIFA y los clubes que pertenecen a ella, con el objetivo de ganar información para localizar al jugador, verificar que esté militando en un equipo determinado, interactuar con él mediante sus contactos, etc.
“El próximo paso es llegar al futbolista para conocer cuál es su respuesta sobre la posibilidad de que sea convocado. En caso de ser afirmativa, la Asociación evalúa costo-beneficio, intercambia luego con el club y más tarde se llega a la parte económica. Hay en esto último que partir de que contamos con un presupuesto muy reducido, puesto que las asociaciones deportivas de acá no generan ingresos, porque todavía no tenemos concebida la presencia de profesionales en nuestra liga y eso provoca que cada futbolista que salga al exterior no suscite ningún tipo de beneficio en el orden económico ni a la asociación, ni a su club, que es el beneficiario final. Al ser así, la AFC siempre deja una pequeña cuenta de gastos para comprar los billetes aéreos del futbolista”, puntualizó.
RispondiEliminaDe acuerdo con Reynaldo Almaguer, una de las últimas etapas para que se concrete la convocatoria de estos futbolistas pasa por el diálogo con la comisión nacional, que es la encargada de decidir si los selecciona. “La AFC no puede mandar a buscar jugadores, lo que puede hacer es viabilizar, interactuar. De ahí en adelante la decisión sale del colectivo técnico”, señaló.
Como ejemplo, se refirió al caso de Guillermo Bárcena, exjugador del Gavá, club que actualmente disputa la Primera División de Cataluña. Desde hacía cerca de un año, había manifestado, a través de familiares, su interés de jugar por Cuba. Luego estuvo en el país, llegó a la sede de la Asociación y se entrevistó con el presidente. Se le informó todo a la comisión nacional de fútbol, que es el puente entre la Asociación y el INDER. Alrededor del final del campeonato nacional, se hizo un documento oficial en forma de contrato en el cual se establecieron una serie de lineamientos de trabajo a partir de los cuales el jugador podría representar al país. No ha debutado todavía con la absoluta.
Miguel Fuentes, por su parte, dijo que la comisión técnica había visto algunos de los videos y había, también, dado seguimiento a los jugadores. “No tenemos ningún problema en convocarlos, siempre y cuando cumplan con las regulaciones que existen”, agregó.
“En el caso de Marcel, cuando hablamos entre nosotros, nadie estuvo en contra de que formara parte de la selección. Conversamos y se dijo que para la convocatoria contra Granada no iba a poder ser, pero contra República Dominicana podría estar. El paso que queda es formalizarlo”.
El director de asuntos jurídicos refirió luego que, según cree, existe cierta “resistencia no manifiesta a concebir la posibilidad real de tener en la nómina a este u otro jugador. No creo que sea por egocentrismo, quizás sea por algo psicológico o porque es un proceso relativamente nuevo y puede que no estemos viendo todas las posibilidades reales que nos van a reportar estos futbolistas. Es una cuestión de visión y comprensión”.
“En el Pedro Marrero ya se conoce que estos hombres quieren jugar por Cuba y no hay por qué seguir demorando su convocatoria. Los documentos existen y la información está. ¿Quién tiene que ver cómo juega Marcel si ya sabemos cómo lo hace?”, sentenció.
Por estos días se ha estado hablando también de Jorge Luis Corrales, que pertenece al Chicago Fire de la MLS norteamericana. Este jugador declaró en un video publicado en Facebook por el youtuber Daguito Valdés, que no existe inconveniente por parte de él, ni de su agente, ni de su club, en que esté incluido en la convocatoria de su país. “Solo queda de parte de la Asociación de Fútbol de Cuba hacer el llamado”, dijo Corrales en el breve material audiovisual. Después, en el programa de la TV nacional, Al duro y sin guante, también se aludió a este asunto.
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RispondiEliminaTurchia vs Italia (Pool B) 0-3 (19-25; 21-25; 12-25)
Canada vs Cuba (Pool B) 3-1 (16-25; 25-13; 25-18; 25-20)
Più che Avana sembra Kabul.Giuseppe
RispondiEliminaMa no...sono situazioni che possono accadere.
EliminaMilco ultimamente stanno apretando non poco....e chi aveva investito denaro su chioschetti/bar/paladar si trovano con le pive nel sacco....a caibarien hanno chiuso tutti i chischetti non statali e chi aveva appena investito ci ha rimesso tutto...claro che avevano anche i dipendenti..che dall'oggi al domani sono rimasti senza lavoro, il mio amico che ha la casa particular a moron mi ha spiegato la nuova normativa per le case particulares e son cazzi le tasse sono forse triplicate? e poi tutto un casino non possono neppure offrire pasti (dove lui guadagna) se non desayuno...capisci che in una situazione critica come cuba se si aprieta i particulares che hanno creato anche lavoro e che hanno mosso l'economia chi ha piu voglia di investire....anche gli stranieri cosa vuoi che investano in un paese che da un giorno all'altro ti cambia le regole oltre a far chiudere regolarmente i negocios che per loro si arricchiscono oltre misura
RispondiEliminaLa storia di Cuba degli ultimi 30 anni racconta di apretones e di periodi...molli.
RispondiEliminaAnche questa volta sono partiti dalle provincie, fino a qualche mese fa nella capitale facevi il cazzo che volevi. Ora no.
Per quanto riguarda le nuove imposte per le case de renta saro' piu' preciso al mio rientro, stiamo ragionando da mesi sulla cosa...
hola! certo la situazione soprattutto per i giovani è frustante perchè sanno cosa si stanno "perdendo" fuori dalla isla. Droghe cubane un invento farmacologico di basso livello veramente pericoloso. chao Enrico
RispondiEliminaMah...siamo così sicuri che per i loro giovani fuori sia tutto rose e fiori?
RispondiEliminainfatti se non hai una famiglia che ti copre o sei medico o pilota aereo è una merda, però i cubani vivono nel mito del cruzar el charco . Enrico
EliminaDi cubani che in Italia l'abbiano sfangata da soli ne conosco pochi.
EliminaI prodotti con marchi di supermercati occidentali che si trovano a Cuba sono quasi sempre prodotti difettosi o con la DLUO scaduta (data limite di utilizzo ottimale)ovvero che hanno una scadenza troppo a ridosso per essere immessi sui normali circuiti.
RispondiEliminaUno si domanda come sia possibile che questi prodotti arrivino da TRD & company e la dice lunga sul disastro organizzativo delle imprese statali cubane;
Il mio pensiero su l’avana dopo 15 viaggi in 6 anni (sempre brevi) é molto vicino a quello di Santa Fe; oggi io a Cuba non consiglierei ne una vacanza “classica” se non dopo tante altre destinazioni... per non parlare di viverci o fare business .. un ‘utopia. Dispiace perché il paese potrebbe con poco avere un minimo di benessere ed organizzazione in più ma se mai le cose cambieranno ci vorrà una generazione per vederne i frutti. Mat.
Nel rispetto delle idee di tutti io ritengo che con i giusti punti di riferimento saltino fuori ancora delle gran belle vacanze
RispondiEliminaDiciamo che come le vivi (e racconti) tu assolutamente si, ma sono tipi di viaggio che di turistico hanno poco, parliamo di vivere e rilassarsi nella normalità di un posto che é una mezza seconda casa quando é 50 volte che ci vai ed hai anche in loco qualche interesse.
Eliminaper un turista medio da resort o da viaggio a tappe per il paese , per quello da villaggio oggi io sconsiglio pienamente e suggerirei altre location. Per quello a tappe per il paese, con buona organizzazione ancora ci sta tutto e sicuramente ne esce una bella esperienza. Mat.
Hai ragione
EliminaÈ difficile che oggi ci sia chi si avventuri in un secondo viaggio.
Troppi casini.
come sempre nella vita dipende dagli obiettivi, per me vale la pena perché trovo quello che cerco. Enrico
EliminaEcco...se diminuisse la sicurezza personale per noi potrei rivedere questo concetto.
EliminaSanta Fè-Caro Milco per assalto mi riferisco esattamente a quello..questo è l'articolo di juventud rebeld.
RispondiEliminaAsalto a la paz de una escuela:Lo vivido el lunes último por alumnos y profesores del politécnico Olo Pantoja, en el municipio capitalino de La Lisa, resulta un hecho inusual en nuestras instituciones docentes. Mientras en el centro continúan normalmente las clases, Juventud Rebelde se acerca a lo sucedido
Publicado: Domingo 23 septiembre 2018 | 02:29:54 am.
Updated: Domingo 23 septiembre 2018 | 03:39:51 pm.
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margarita@juventudrebelde.cu
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yuniel@juventudrebelde.cu
Asalto a la paz de una escuela
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Sabrina y Thalía aseguran que les duele mucho lo sucedido en su escuela, pues en ella todos se sienten bien y en armonía, una tranquilidad que JR encontró durante su visita al centro. Autor: Roberto Suárez Publicado: 23/09/2018 | 02:03 am
Parecía que iba a transcurrir como un día habitual el pasado lunes 17 de septiembre en el Instituto Politécnico Olo Pantoja, del municipio de La Lisa, en la capital del país, cuando unos gritos se interpusieron en las explicaciones de la clase de Historia y en otras de la institución docente.
«Empezamos a sentir gritos de los estudiantes y algunos pasaban corriendo», recuerda Sabrina Quintana Acosta, estudiante de segundo año de la especialidad de Construcción civil. Al salir del aula casi no podían dar crédito a lo que estaba ocurriendo.
«Vimos como uno de los agresores hirió en la mano a uno de nuestros compañeros. Enseguida me acerqué a él, para ayudarlo», repasa con la voz aún entrecortada y nerviosa Thalía de la Caridad Silva Fernández, compañera de grupo de Sabrina.
http://www.juventudrebelde.cu/cuba/2018-09-23/asalto-a-la-paz-de-una-escuela -
Santa Fè- Brutal asesinato en el habanero municipio Playa
RispondiEliminaLa escena es lo más cercano que se ha visto a una película de terror.
El pasado viernes se produjo un incidente devastador en el municipio capitalino de Playa, al ser asesinada una anciana identificada como Teresa, por bandidos que entraron a su vivienda con el fin de robar.
Los vecinos del lugar informaron al citado medio, que la escena que habían vivido era lo más cercano que habían visto en una película de terror, cuando fueron testigos de cómo sacaron de la casa el cuerpo de la señora degollada, y al esposo gravemente herido.En estos momentos el señor conocido e identificado como Martín es atendido en el Hospital Militar de Marianao, y se encuentra reportado de estado crítico. Varios fueron los comentarios de los vecinos:
“Eran una pareja tranquila, que no se metían con nadie”.
“Yo ayudé a cargar para la ambulancia a Martín, que todavía tenía pulso”.
“Teresa estaba degollada, tenía una puñalada en la boca, otra en un ojo y varías heridas en la espalda. Quizás reconoció a algunos de los asaltantes y por eso se ensañaron con ella de esa manera”.
“En Cuba se quiere abolir la pena de muerte, pero estos asesinos a sangre fría se merecen el fusilamiento”.
Según la policía cubana ya se han detenido a varios de los posibles autores del hecho, lo cual ha sido gracias a una cámara de seguridad que tenía unos de los vecinos en su casa, de procedencia italiana, informa la fuente.
Questi li hanno pinzati...
EliminaSanta Fè- Tutti i fatti che vi riposrto sono stati raccontati da diverse persone, inclusi testimoni, sto postando avvenimenti reali, non è mia abitudine creare allarmi ma voglio solo consigliare più attenzione rispetto al passato, tutti e dico tutti i cubani vivono in un clima di insicurezza, la notte la cosa sta diventando preoccupante.
RispondiEliminaAssalti ai carros nella zona di Mariano dove percorro la strada che conduve al Josè Marti, aprono il cofano nel bel mezzo del traffico e portano via tutto..lo stesso stà accadendo verso Camaguey dove hanno bloccato la strada (armati con armi da fuoco) con massi e hanno derubato un almendron con gente cubana che si dirigeva dalla capitale a Santiago.
Fanno parte del passato i tempi in cui il turista veniva rispettato per non trascorrere decenni in carcere.
Cayo Hueso non è esattamente periferia, si trova a ridosso del Capitolio.
Mai come in questo viaggio ho compreso quanto l'Italia valga nonostante i suoi difetti.
Scordavo di dire che la dogana cubana era formata da ragazzine, nessuna traccia di militari, un bene o siamo arrivati alla frutta?
Armi da fuoco?
RispondiEliminaA Cuba?
Santa Fè -pistole.
EliminaSanta Fè- Non è da oggi che segnalano l'utilizzo da armi da fuoco: Según estadísticas ofrecidas por una fuente de la policía (que se negó a ser identificada), en el 2014 se registraron en la capital 277 robos con violencia donde se utilizaron armas de fuego.
EliminaLa misma fuente señaló que durante el pasado año, la policía intervino en 99 hechos donde se dispararon armas de fuego con un saldo de 49 lesionados y 10 muertos. La cifra de los fallecidos se concentró en la periferia capitalina, señalada por un mayor movimiento en la comercialización de armas de fuego en el mercado negro.
El mercado de las armas de fuego.
Comprar un ¨timbre o escopeta¨ (pistola o revolver de cualquier calibre) para andar ¨enriflado¨ (armado) es una inversión costosa que no todos en el ambiente marginal pueden darse el lujo.
Durante las décadas del 80 y 90, el precio de un arma de fuego en el mercado negro no excedía los 200 pesos (8 dólares). En la actualidad el costo oscila entre los 250 y 300 dólares en dependencia del calibre y la persona interesada. La consideración hacia un personaje del ambiente criminal puede rebajar unos 50 dólares el costo.
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RispondiEliminaItalia-Cina 3-1
Cuba-Turchia 1-3