lunedì 19 agosto 2019

GIU' I PREZZI

 
Gli amici che seguono con attenzione le cose cubane avranno notato che, su base provinciale, ogni amministrazione ha stabilito che i prezzi al dettaglio delle merci vendute dai trabajador por cuenta propria saranno, da agosto, stabiliti dall'alto.
Ovviamente parliamo di prezzi massimi.
Questo per fare in modo che la popolazione abbia, con cio' che si ritrova nel borsillo, maggiore potere d'acquisto.
In realta' le cose da almeno un paio di anni si muovevano in questa direzione, ricorderete il provvedimento nei confronti dei venditori ambulanti di frutta e verdura, quelli che giravano coi carretti (ora estinti) e coloro che vendevano le loro merci da casa.
Un eccessivo passaggio delle merci stesse per troppe mani aveva portato i prezzi al minuto ad avere una impennata verso l'altro che aveva suscitato vibranti proteste da parte della popolazione, tanto che quel tipo di venditore era sparito dalla circolazione.
Non dobbiamo vedere le cose dal nostro pasciuto punto di vista, per me, che l'altro giorno al mercato di Giaveno ho speso 5 euro per 2 pomodori e 4 pesche, cosa volete che sia pagare i pomodori 10 o 15 o 20 pesos alla libbra...
Per il cubano pero' sono soldoni.
Gli aumenti sono stati importanti in questi anni, prendiamo ad esempio la pizza che si vende por la calle.
Fino a un anno e mezzo fa a Tunas si vendeva a 5 pesos, oggi il prezzo oscilla fra 7 e 8 pesos, sembra un cazzo...e per noi lo e', parliamo comunque di un aumento fra il 40% e il 60%.
A La Habana si vende a 10/15 pesos, giusto per avere un elemento di comparazione.
Oggi lo stato, provincia per provincia, ha stabilito quale dovra' essere il prezzo almeno per i prossimi 2 anni.
Che sia lo stato a stabilire a quanto il privato debba vendere e' sicuramente un cosa molto Socialista, ma non e' una prerogativa dei paesi Socialisti.
Sono abbastanza vecchio per ricordarmi quando nella seconda meta' degli anni 70', in piena crisi petrolifera con blocchi totali della circolazione alla domenica, il governo dell'epoca (col PCI all'opposizione ma saldamente sopra il 30% dei consensi nel paese) stabili' che ogni panificio, oltre al pane solito, doveva sfornare una tot percentuale di pane calmierato ad un prezzo politico.
Prima che ci prendessero per il culo con gli oneri di sistema e il pagamento del canone Rai in bolletta anche la corrente, quella effettivamente consumata, era ad un prezzo politico.
La domanda tornando a Cuba e' la seguente; restano i margini per chi vende che giustifichino il mal di pancia di tirare su, veramente o metaforicamente, ogni giorno la serranda?
Credo e suppongo di si, visto che non si hanno notizie di suicidi di massa di cuentapropistas, credo senza saper fare i conti in tasca a nessuno, che almeno il 50% di ogni pizza resti di guadagno per il venditore.
E' un modo, magari un filino draconiano, per cercare di andare incontro elle proteste della popolazione, in effetti il giro di vite nei confronti dei troppi passaggi di mano che la merce subiva e' servito per calmierare i prezzi.
Certo si 'e perso qualcosa in termini di comodita', prima c'era il tipo che col carretto ti portava frutta e verdura fino a sotto casa, ora devi muovere il culo e andare al mercato dove la trovi ad un ottimo prezzo, quando la trovi, ma devi fare magari un ora di coda per acquistarla.
Per noi e' impensabile perdere un ora di vita per risparmiare 3 pesos ma per la maggior parte dei cubani si tratta di un ahorro importante.
Al final se le cose non funzionano qualcosa si deve pur fare, ogni volta che si prendono delle decisioni, questo vale per ogni campo della vita di tutti noi, si accontenta qualcuno ma ci si mette contro qualcun'altro.
Oggi la gente risparmia qualcosa, chiaramente i venditori guadagneranno qualcosa in meno ma da qualche parte la coperta bisognava pur tirarla.
Io so solo che, vivendo in una normale famiglia cubana, per loro vale la pena fare coda per risparmiare, fossero anche solo pochi pesos.

14 commenti:

  1. Segretario Rizzo, quale sarà  l'esito finale di questa crisi? 

    "Per ora è ancora difficile dare una previsione certa, a meno di chiamare il 118 nel caso di una “retroMarcia su Roma” di Salvini, ma credo che alla fine la soluzione potrà essere il voto a febbraio oppure, più probabilmente, un governo stabile tra PD e Movimento 5 Stelle. Quest'ultima soluzione verrà titolata in maniera diversa, innovativa, con magari qualche personaggio o qualche modalità inaspettate  tirate in ballo all’ultimo momento per dare una verniciata di novità. In fin dei conti un governo 5 stelle - PD non avrebbe nulla di sovversivo rispetto ai poteri dati del  Fondo Monetario Internazionale, della Banca Centrale Europea, della Nato e della stessa UE. Paradossalmente invece un governo della Lega che uscisse dalle elezioni rappresenterebbe una versione certamente liberista di una parte della media e grande borghesia italiana ma  risulterebbe una soluzione forse meno gradita, pur sapendo che, aldilà delle sparate antieuropee, Salvini non ha mai messo in discussione manco per un attimo i trattati europei".

    Ma in questa situazione così complessa quanto contano le leadership dei partiti e dei movimenti? 

    "Di vere leadership purtroppo abbiamo di fronte solo quella di duce a ‘la matriciana’ di Salvini che ha saputo intercettare, anche grazie alle colpe terribili della sinistra italiana, larghe fasce di masse popolari sull’onda dei temi della sicurezza. Mentre il Movimento 5 Stelle ha impedito, con l'eterodirezione di Casaleggio figlio e del Rosseau, lo sviluppo di una vera e propria leadership sia questa di Maio, di Fico o di DiBattista, peraltro a capo di un esercito di veri e propri miracolati che si sono trovati catapultati negli scranni più alti di Montecitorio e Palazzo   Madama senza avere alcuna esperienza politica né di base né intermedia. Nel Pd invece l’incolore Zingaretti è riuscito a far resuscitare Renzi, che di malattia di protagonismo è affetto".

    Segretario Rizzo, a proposito di sinistra , quale sarà il destino di questa parte politica?                         

    "Leggendo le pagine di cronaca dei palazzi di questi giorni penso con rabbia a quanto stiamo pagando il tradimento di gente come Occhetto e D'Alema che, dopo aver sciolto il Pci, hanno flirtato con banche e poteri forti e  consegnato quel che restava nelle mani di neodemocristiani come Matteo Renzi. La storia a sinistra non si sviluppa per balzi, ma certamente la mutazione genetica del Pci era in corso da molti anni e lo avevamo visto, dico io in pochi, con l'epoca del compromesso storico, dell'adesione alla UE , dalle belle parole sulla ‘fine della spinta propulsiva della Rivoluzione Sovietica” e sull’ombrello  della Nato. E di tanti altri terribili errori teorici politici. Quello che accade ora è solo il proseguimento di quella stagione di abiura".                

    Adesso come va l'esperienza di questo ricostruito Partito Comunista da lei guidato?

    "È stato un lavoro faticoso, abbiamo dovuto impegnarci  da almeno 15 anni per sfrondare tutti gli svarioni teorici messi in campo dagli opportunisti che hanno guidato la   rifondazione  comunista,  dalla Bolognina in poi: dal “ movimento dei movimenti” al primato dei diritti civili rispetto a quelli sociali,  abbiamo dovuto ricostruire una storia condivisa sulla grande esperienza del movimento comunista internazionale e dell’Unione Sovietica in particolare, ma ora siamo pronti. Abbiamo una linea teorica -quella marxista-leninista- abbiamo una linea politica, quella delle alleanze sociali e non di quelle politiche con questa sinistra fucsia e amica delle banche, ma soprattutto stiamo per lasciare il testimone a migliaia e migliaia di giovani preparati teoricamente culturalmente e organizzativamente. Questo il miglior lascito che con passione durevole penso che la mia modesta azione politica possa lasciare come segno per la  crescita e il rafforzamento del Partito Comunista in Italia.

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  2. A partir de septiembre, varios hospitales maternos del país contarán con una oficina para la inscripción, casi inmediata de los recién infantes nacidos, trámite que posibilita a los padres contar con la certificación de nacimiento antes del regreso de la unidad del sistema nacional de salud.

    La instrucción número cuatro del ministro de Justicia (Minjus), publicada en la Gaceta Oficial de la República de Cuba este 15 de agosto, contribuye a disminuir los procesos de subsanación de errores u omisiones de los asientos registrales, explicó en conferencia de prensa Olga Lidia Pérez Díaz, directora de Notarías del Minjus.

    En La Habana se encuentran habilitadas oficinas en todos los hospitales maternos, excepto en el Militar Central, General, de los Servicios Médicos de las Fuerzas Armadas Revolucionarias, ya que cuenta con una sala de parto pequeña, refirió.

    Se pretende implementar la experiencia por etapas, para lograr que todos los hospitales maternos del país cuenten con este servicio y así contribuir a la simplificación de procesos en el sistema, especificó.

    Es importante –dijo- que los progenitores conozcan que cuando no existe matrimonio oficializado, ambos padres deben estar presentes para poder inscribir a los niños, y así se agiliza también el trámite.

    La instrucción número cuatro se refiere, además, a la entrega de certificación del matrimonio, estipulando que cuando se realice en el Palacio de los matrimonios o el Registro Civil, una vez concluida la ceremonia los cónyuges reciben el documento en el mismo día.

    En caso de realizarse en una notaría sí se entrega en los seis o siete días destinados para el trámite, ya que conlleva remitir la copia autorizada de la escritura y el expediente matrimonial a la oficina registral, para su inscripción, señaló Pérez Díaz.

    Los clientes, tanto en el matrimonio como en la inscripción del recién nacido, deben revisar las certificaciones, aportar el sello de timbre por concepto de impuesto, conservar el documento para el futuro y así evitar el olvido de datos como tomo, folio y fecha.

    Esta instrucción ha sido elaborada teniendo en cuenta las opiniones de la población que llegan al Minjus, así como las publicadas en redes sociales y otros medios de difusión, con el fin de facilitar y mejorar los servicios que actualmente se ofrecen, refirió la directiva.

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  3. Per i loro salari i prezzi sono sempre troppo alti. Giuseppe

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  4. Chiaro ma quasi nessuno a Cuba vive solo di salario.

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  5. Hanno fatto bene a mettere i prezzi calmierati perchè i prezzi stavano aumentando a dismisura, giustissimo per il popolo evitare alcuni passaggi di intermediari per la vendita di frutta e verdura purtroppo i cuentapropistas sono obbligati ad alzare i prezzi per guadagnarci perchè quello che manca a cuba è un mercado mayorista dove i cuentapropistas possano comprare merci a prezzi più bassi e mantenere basso il prezzo alla vendita.
    se devono comprare Cervezas Cristal y Bucanero (trovarla) a 25CUP raffreddarla e rivenderla a 30.00 CUP non c'è il guadagno.

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  6. Le merci passavano da troppe mani e questo faceva lievitare i prezzi.
    Il problema è che devono comprare...sempre dallo stesso fornitore..

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  7. PROSSIMO AVVERSARIO DEL TORO IN EL

    WOLVES-MAN.UTD 1-1

    27' Martial (M), 55' Ruben Neves (W)

    WOLVERHAMPTON (3-5-2): Rui Patricio; Bennet, Coady, Boly; Doherty (46' A. Traoré), Dendoncker, Ruben Neves, Moutinho, Jonny Castro; Raul Jimenez, Diogo Jota. All. Nuno Espírito Santo

    MANCHESTER UNITED (4-2-3-1): De Gea; Wan Bissaka, Lindelof, Maguire, Shaw; Pogba, McTominay; James, Lingard (81' Mata), Rashford; Martial. All Solskjaer

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  8. L'ideale sarebbe sostenere entrambe le possibilità. Se io preferisco pagare un po' di più per godere di una comodità maggiore dovrei poterlo fare. Fare un"ora di fila per 4 pomodori deve essere una scelta non un'imposizione.
    ROB FERRANTI

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    1. Tutto vero se vai al campo in parte questa possibilità già esiste.
      Serve un vero mercato mayorista.

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  9. hola! los cuentapropistas i loro margini li hanno comunque meno ma ci sono: in alcuni settori come i trasporti erano diventati veramente livello strozzinaggio. La chiave sarebbe un mercado al por mayor ma tutti gli attori prima del consumatore finale ci guadagnerebbero meno. chao Enrico

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  10. Anche se coi taxi ruteros perlomeno a La Habana riesci a muoverti con poco.

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  11. Vacanza interrotta e un grande impegno in arrivo per Robertlandy Simon, dopo scudetto e Champions con Civitanova. La decisione della Federazione cubana di reintegrarlo (assieme ad altri due) nella Nazionale, è motivo di grande orgoglio per il centrale della Lube che quindi è rimasto a Cuba mentre la moglie è tornata in Italia per inaugurare il ristorante che ha deciso di aprire a Civitanova. 

    Che cosa significa il sì della Federazione cubana? «Ãˆ un grande passo avanti. Siamo disposti a fare le cose per il bene della squadra, anche se il calendario non ci permetterà quasi di allenarci tutti insieme prima del preolimpico. Faremo il massimo per adattarci alla squadra anche se il torneo è difficile visto che abbiamo come avversari Russia e Iran». 

    Quando è previsto il primo allenamento e come si immagina il primo incontro? «La squadra sarà a Cuba nel fine settimana ma poi il 20 partono per i Panamericani in Perù. Torneranno a Cuba il 30 e avremo pochi giorni per allenarci insieme ed essere al massimo l’11 di agosto. Al 50% ce la giochiamo. Se non riusciamo ad integrarci è meglio non andare, ma se ci riusciamo daremo il massimo per conquistare la qualificazione. Se non succede, quando tornano ci saranno altre competizioni e cercheremo altre opportunità». 

    A Cuba pensa che ci siano i giocatori e le condizioni per tornare al livello precedente? «Penso di sì. I ragazzi hanno molto talento e fame di crescere. Però devono giocare con squadre di livello. Prima giocavamo la World League e le grandi potenze ci chiamavano per le amichevoli. Dobbiamo lavorare, ma lavorare bene, con qualità. Bisogna mandare i giocatori nei campionati più forti, e con loro anche i tecnici, perché capiscano come funziona il professionismo». 

    E se a Tokyo ci fosse una finale Italia-Cuba? «Non ci ho pensato. La cosa migliore è tornare in Nazionale, vedere la Ciudad Deportiva piena, la gente che ti acclama e ti saluta per le strade, che tu abbia giocato bene o male. Ricordo la gioia dopo l’argento al Mondiale 2010. La qualificazione a Tokyo è difficile, sono solo 12 squadre. Se succede per la prima volta con orgoglio sarò ai Giochi. Se invece nel 2024 i ragazzi saranno in grado di lottare per una medaglia olimpica, che io ci sia o no sarò orgoglioso di averli aiutati a crescere».

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  12. Ciao Governo...
    Lo scrissi 14 mesi fa che questi ci avrebbero portato nel baratro...

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  13. Una “scelta inspiegabile” per il quotidiano sportivo Marca. Una decisione che ha stupito la Torino granata, e che sta facendo discutere i tifosi sul web e sui social. La decisione in questione è quella di affidare all’arbitro portoghese Artur Soares Dias la gara di andata del Playoff di Europa League, Torino-Wolverhampton, in programma giovedì alle 21 a Torino. Questa mattina, è stata ufficializzata la decisione del designatore della Uefa, l’italiano e torinese Roberto Rosetti, di consegnare questa sfida europea ad una quaterna tutta lusitana, che si completa con gli assistenti Rui Tavares e Paulo Soares, il quarto ufficiale è Joao Pinheiro.

    IN SPAGNA: “SCELTA INSPIEGABILE”—   

    La designazione portoghese ha sorpreso i tifosi del Toro. E da questa mattina sul web gli appassionati granata non parlano d’altro. Non che un arbitro portoghese, tra l’altro molto bravo ed esperto come Dias (494 partite in carriera: è nella categoria Elite della Uefa, il top ed è internazionale dal 2010), non possa arbitrare il confronto tra una squadra italiana e una inglese. Ma alimenta il dibattito tra i tifosi il fatto che in questi anni, il Wolverhampton sia diventato di fatto un’autentica colonia portoghese nel cuore della Premier League. Dal 2016 il club inglese è di proprietà dei cinesi della Fosun e si è affidato al potente procuratore portoghese Jorge Mendes, l’agente di Cristiano Ronaldo, che qui ha trasferito il plotone portoghese più rappresentativo (tra giocatori, tecnici e preparatori) dell’intera Premier composto da ben quattordici tesserati (di cui sette sono i calciatori della prima squadra). E, come dicevamo in apertura, persino in Spagna si sono meravigliati della scelta di “un arbitro portoghese con una squadra portoghese”, come ha titolato il quotidiano sportivo Marca. Che ha definito questa decisione “inspiegabile”.

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