lunedì 26 agosto 2019

INVITI 2019

I social possono essere una schifezza ma anche una cosa piacevole, come dimostrato da questo blog e dal suo gruppo whatsapp, basta lasciare o buttare fuori la merda e gli argomenti saranno sempre divertenti, la settimana scorsa si parlava degli inviti turistici nei confronti delle cubane.
C'e' chi, come il vostro umile scriba, li fece oramai quasi 3 lustri fa, chi li ha fatti piu' di recente, chi ha moglie e figli cubani il tutto diventato reale dopo un invito, chi invece non ne ha mai fatti e non ha alcuna intenzione di iniziare adesso.
Come sempre ogni opinione e' rispettabile ed ogni testa sempre un piccolo mondo.
E' pero' innegabile, possono confermarlo le agenzie che si occupano dei papeles, che il fenomeno sia in fase di regressione almeno per quanto riguarda il bel paese.
Anni fa era elemento di discussione costante, c'era chi li aveva fatti, chi si apprestava a provarci, chi chiedeva informazioni.
Le ragioni del calo sono piuttosto evidenti; l'Italia come paese ha le pezze al culo ed e' diventato molto meno appetibile rispetto ad altre location.
Gli italiani sono a loro volta con le pezze al culo, i soldi sono di conseguenza diventati molto piu' pesanti, un invito fra papeles, biglietti aerei e mantenimento per i tre mesi costa svariate migliaia di euro, non tutti se lo possono permettere.
Se l'invito e' in funzione di una convivenza futura balza all'occhio che le possibilita' di lavoro per chi ha trasformato il suo invito in qualcosa di piu' serio sono problematiche, visto che parliamo di gente che, quasi sempre, non ha alcuna specializzazione.
L'invitante sa che oltre ai costi di cui parlavo sopra dovrà quasi sicuramente provvedere al mantenimento (doverosissimo) della fanciulla e di quello della sua famiglia rimasta a Cuba.
“Come posso io essere felice e contenta mentre la mia famiglia sta' “pasando hambre?”, una frase oramai diventata un cult, anche se lei non e' comunque felice e la sua famiglia non sta' per nulla “pasando hambre”.
Quindi in primo piano ci sono le difficolta' economiche che l'Italia e gli italiani stanno attraversando.
Poi c'e' il braccino corto della nostra ambasciata a La Habana nel concedere i visti, se anni fa la cosa a meno che non ci fossero situazioni strane nel mezzo, aveva quasi sempre un esito positivo oggi si corre il rischio concreto di buttare via soldi per vedere il visto negato alla fanciulla.
Situazione non solo italiana visto che l'ambasciata tedesca sottopone le candidate a un test...in tedesco.
Mettiamoci poi il fatto che le fanciulle magari vogliono anche partire ma non piu' ad ogni costo...ne' in ogni paese.
Lasciamo stare le disperate che si lanciano in una folle avventura fra le selve dell'America latina, oggi con internet tutte quelle per cui l'Europa era la terra promessa si sono rese conto che la vita che le aspetta non e' sempre esattamente il sogno tanto agognato.
Per questa ragione piuttosto che lasciare tutto per volare in un paese dove non si conosce nessuno, in balia di un uomo che spesso si rivela uno stronzo, uno sfigato o nelle migliori ipotesi un sontuoso contaballe preferiscono la Florida o comunque posti dove gia' ci sono parenti e una comunita' cubana residente, che puo' rappresentare un surrogato della familia che hanno lasciato a Cuba.
Certo conosco amici e conoscenti che, qualora incontrassero una cubana di un certo tipo, non si farebbero troppi problemi a portarla in Italia per vedere se funziona, ma parliamo di persone con una vasta esperienza di Cuba, senza l'anello al naso, che hanno gia' visto tutto ed il contrario di tutto, in possesso di un milione di antifurti per la protezione sia del loro habeo che del loro organo cardiaco.
Un discreto numero di cubane che conosco a Cuba la loro avventura fuori dal paese l'hanno gia' vissuta e...non e' andata.
Colpa loro, colpa nostra, colpa di Alfredo che coi suoi discorsi seri ed inopportuni fa sciupare tutte le occasioni...boh...
Al final noi siamo meno propensi ad invitare, loro meno propense ad uscire “al buio”, le nostre ambasciate col braccino corto....eh si...i tempi sono proprio cambiati.

23 commenti:

  1. MOSCA – In risposta allo spiegamento di missili statunitensi nella regione Asia-Pacifico, la Russia potrebbe prendere in considerazione la possibilità di schierare i propri sistemi missilistici in Venezuela.
    Secondo Aleksandr Sherin, primo vicepresidente del Comitato di difesa della Duma di Stato, questa sarebbe una risposta difficile ma efficace.
    “Gli Stati Uniti e i suoi leader, nel corso della loro storia, hanno purtroppo dimostrato solo che il linguaggio ragionevole e corretto della comunicazione, degli accordi, non funziona con loro. Sfortunatamente, gli Stati Uniti comprendono solo il linguaggio della forza bruta e delle minacce. Fondamentalmente, capiscono solo quello che utilizzano da soli “, ha detto Sherin.
    “Lo schieramento dei nostri sistemi in Venezuela, ad esempio, [è possibile] come opzione, e può essere definito una seconda crisi cubana, ma è stata proprio la crisi cubana a raffreddare lo slancio degli Stati Uniti per molto tempo”, ha continuato l’esperto.
    “Se questa opzione, vietata da Dio, dovesse essere presa in considerazione e messa in pratica, sarebbe un’opzione molto dura ma molto efficace”, ha detto.
    Tuttavia, secondo lui, Mosca otterrà il consenso di Caracas a questa richiesta e la leadership venezuelana ha espresso la sua piena solidarietà alle azioni della Russia.
    ” Noi e il Venezuela abbiamo un cosiddetto partner comune, non lo chiamerò nemico”, ha detto.
    “Lo spiegamento di sistemi di difesa aerea S-400, ad esempio, o sistemi missilistici terrestri Bastion o Iskander nel territorio [venezuelano] significherebbe moltiplicare per zero tutti gli sforzi fatti nel corso dei decenni e l’investimento di miliardi di dollari nella costruzione di sistemi missilistici, come il sistema vassallo della NATO “, ha detto Aleksandr Sherin.
    Nel frattempo, il presidente russo Vladimir Putin ha convocato un incontro urgente con il Consiglio di sicurezza russo, dopo aver assistito agli ultimi test missilistici statunitensi.
    Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha affermato che la Russia non ha mai rifiutato il dialogo con gli Stati Uniti sul Trattato delle forze nucleari di copertura intermedia (INF), ha dimostrato apertura e trasparenza nelle sue azioni.
    “Non ci siamo mai rifiutati di parlare, l’abbiamo proposto da febbraio ad agosto. Abbiamo mostrato la nostra apertura. Abbiamo mostrato il missile che ha sollevato domande. Gli americani non sono venuti. Se erano stati richiesti più partecipanti, perché hanno ritenuto necessario distruggere tutto? ”Ha dichiarato Sergei Shoigu in un’intervista con il canale televisivo Rossiya 24.

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  2. Cuando se habla de gastronomía en el país está claro que tenemos mucho terreno por recorrer en aras de alcanzar la eficiencia, control y disciplina. Sin embargo, con la premisa de que al socialismo no le sobra nadie, a ese sector, rectorado por el Ministerio del Comercio Interior, le nació una obra por excelencia humana: el Sistema de Atención a la Familia (SAF).

    Se trata de una acción que vio la luz en 1998 en aras de favorecer a un sector de la sociedad en situación vulnerable, que no por reducido deja de importar. Se conecta, además, con la actual dinámica demográfica, pues muchos de los que se benefician con este servicio de alimentación especial son adultos mayores.

    Hoy, a precios razonables, en 1 437 establecimientos, distribuidos en todos los municipios del país y en las zonas del Plan Turquino, se favorecen de este programa 71 674 cubanos, según dijo a Granma Sonia Mantrana Expósito, directora nacional de Gastronomía del Ministerio del Comercio Interior.

    En condiciones confortables, las personas de bajos ingresos que acceden a estos recintos para complementar su alimentación disfrutan de variedad de platos, asentados en la tradición culinaria del país, para lo cual el Ministerio de Economía y Planificación proporciona recursos y alimentos y cada territorio dispone de un presupuesto asignado para este tipo de programa.

    Los caminos para acceder al saf son varios. Las peticiones llegan mediante el trabajador social de la comunidad, la dirección de la Juventud y el Partido, el delegado del Poder Popular y hasta de los propios comedores. Una vez que se recogen las propuestas y se realiza la caracterización, el Consejo de la Administración Municipal (CAM) evalúa cada solicitud y da el visto bueno a la lista de los censados. Hay prioridad para los casos sociales, discapacitados, jubilados, personas de la tercera edad que viven solas, embarazadas con riesgo y, en sentido general, todo aquel que no puede acceder de manera independiente a la elaboración del alimento.

    También se verifica si el ciudadano cuenta con los recursos económicos para costearse la prestación, y ahí es donde interviene el Ministerio de Trabajo y Seguridad Social (MTSS), al aprobar una chequera mensual para aquellos que se declararon como insolventes; tal subvención económica es independiente de la pensión que puede recibir el ciudadano por su jubilación o por la asistencia social. El subsidio solo deja de ser válido cuando se comprueba que las condiciones que dieron origen a la protección se han modificado.

    En Cuba todos contamos y por eso es obligación de administraciones, Gobierno y población en cada territorio obrar cual centinela alerta por el buen funcionamiento de esta otra arista de la Gastronomía, que distingue a una sociedad como la nuestra.

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  3. DAL MIO LIBRO "L'ALTRO LATO DEL BLOQUEO"

    I FIORI NON SI MALTRATTANO
    Un pomeriggio verso le 16 ero in giro per Las Tunas con un caro
    amico toscano che vive la'.
    Se non vado al mare, di solito, faccio una bella colazione, con la
    quale tiro fino a sera smangiucchiando qualcosa per strada.
    Mi alleno e non mi voglio appesantire.
    Quel pomeriggio pero' avevamo fame.
    Siamo andati in un locale dove facevano un decoroso hot dog.
    Entriamo, c'erano 3/4 persone in attesa.
    Ad un certo punto entra una bella ragazza con una rosa in mano.
    Una di quelle rose piccole e corte che vendono a Cuba.
    Appoggia la rosa sul bancone e ci adagia sopra la borsa, la
    ragazza era piena di sacchetti, faceva fatica a coordinarsi con
    tutta quella roba.
    Un signore sui 40 anni, accanto a noi la guarda e con un bel
    sorriso le dice; "signorina...i fiori non si maltrattano....."
    Lei lo osserva, gli sorride dicendogli "hai ragione i fiori non si
    maltrattano mai".
    Mi sono immaginato la scena in Italia, sarebbe difficile che
    qualcuno si occupasse, presi come siamo dalle nostre cose, dei
    problemi di qualcun altro.
    Se qualcuno, qua’da noi, facesse notare a una bella ragazza che
    i fiori non si maltrattano, minimo verrebbe guardato come un
    adescatore se non come un pericoloso maniaco.
    Nel migliore dei casi come uno che dovrebbe farsi gli affari suoi.
    Abbiamo perso il gusto dei piccoli gesti...delle piccole cose.
    A Cuba certe carinerie sono ancora in voga, per fortuna.
    Per el dia de la madre si vendono migliaia di cartoline di auguri.
    Per el dia dell'amor tutta la citta' e' in festa, piena di gente che ha voglia di divertirsi.
    Non sono solo piu’ solamente feste commerciali come da noi.
    Quel gesto mi ha colpito, non me lo aspettavo.
    "Signorina i fiori non si maltrattano"

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  4. hola! esatto è un insieme di condizioni che rende l'invito un opzione meno appetibile per entrambe le parti. Quante storie ho sentito e conosciuto negli anni ragazze truffate dai classici esplendidos a parole e poi una volta qui hanno sofferto veramente alcune per paura di tornare come perdenti e del chisme probabilmente fanno una vita peggiore di quella che avevano lasciato. Personalmente ci ho pensato solo 1 volta seriamente tra 2008 e 2009 ma ho lasciato perdere perchè l'obiettivo era replicare una trombo vacanza qui in itaglia dove soprattutto dove vivo non ci sono le condizioni di spensieratezza e la tipa non mi avrebbe dato le stesse soddisfazioni, ovviamente era d'accordo sui termini, ed ho lasciato perdere preferendo farci un paio di vacanze alla fonte. Se cuba fosse stato un paese normale sarei durato quei 2-3 mesi ma per me non è sopportabile. chao Enrico

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    1. Mai dire mai ma il futuro è io a Cuba, non le cubane qua'.

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  5. Per me troppi soldi,troppa burocrazia,troppi problemi. Giuseppe

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    1. Se fai per conto tuo risparmi ma ti devi sbattere. Con una agenzia è più comodo ma spendi. In entrambi i casi non hai garanzie di buon fine.

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  6. BLOGRAMA

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    INVITI 2019

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  7. Da tempo Raul non appare dal vivo. Hai notizie?
    Alessandro

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  8. Ciao Ale.
    Non freschissime ma viaggia non lontano dai 90....gli acciacchi ci sono.
    Ci vediamo a Tunas

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  9. Mia recente esperienza personale.
    Invito la mamma della mia compagna (non moglie, con permesso di residenza, ma non cittadinanza). L'invitante sono io, facendo forza sul legame di parentela tra mia figlia italiana e la nonna cubana.
    Visa aperta per tre anni concessa al primo colpo (pur con il precedente della mia compagna che non era rientrata). Costo della pratica 500 euri.

    Simone M&S

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    1. Tre mesi ogni volta max.
      Simone ms

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    2. Se è una risorsa e non un peso perché no?

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    3. Viste le mie ultime avventure direi che è stata una risorsa molto importante.

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    4. Ascendente di cittadina italiana é altra procedura sempre invito turistico ma con quasi il 100% di probalita di ottenere la visa

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    5. Sopratutto si parla di ricongiungimento riguardante una señora major. Difficile che lo neghino giustamente.

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  10. fatti direttamente 2 inviti uno nel 2002 ed uno nel 2015, una miriade per aiutare amici e parenti vari, meno uno sono tutti andati a buon fine( in quel caso la chica ha raccontato palle all'intervista), mai rivolto ad una agenzia. Per me l'invito serve se hai una relazione che hai intenzione di regolarizzare infatti dopo qualche mese con entrambe mi sono sposato, per vedere come è la convivenza fuori dal periodo vacanziero, non ha senso per me fare un invito per trombovacanza perchè tu non sei in vacanza e manca tutta l'atmosfera cubana per me molto importante.

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  11. Vero come è anche vero che, se vogliono, nei 3 mesi possono nascondere la basura sotto il tappeto...

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    1. Si non dico che in 3 mesi conosci una persona anzi ma la vedi in un contesto diverso e convivi gia di piu delle 3 settimane di vacanza.

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    2. Sicuramente.
      Non a caso il mio secondo e ultimo invito, 13 anni fa, durò 10 mesi.

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  12. INTERVISTA A SIRIGU UOMO VERO PRIMA CHE GRANDE PORTIERE.

    Sul Filadelfia – “Si sente chiaramente che vestire questa maglia ha qualcosa di particolare, un po’ come se la storia di questo club ti entrasse nella pelle. Ma non mi pesa anzi: sono onorato di giocare nel Torino. Per quello che rappresenta in Italia, per quella mitica squadra del 1949, per i grandi giocatori che ci sono passati . Una squadra che, piano piano, è riuscita a guadagnare i piani nobili della A“.

    Sulla presenza dei granata a Torino – “Assolutamente [onnipresente]. Nei primi tempi, amici e parenti che mi venivano a trovare dicevano: “Incredibile che nella città della squadra italiana più titolata non si trovino tifosi juventini, ma granata ad ogni angolo!”. A Torino, i riferimenti al Toro sono permanenti. Tutti parlano dei giocatori e degli allenatori che hanno fatto la storia. Vi assicuro che lo spirito Toro è tutto meno che un concetto astratto!“.

    Sul rilancio personale – “È un modo di vedere le cose che non mi spaventa. Non bisogna drammatizzare: credo che nella carriera di un calciatore, come in quella di qualsiasi sportivo, sia normale avere degli alti e dei bassi. È come affronti le cose che importa. È facile impegnarsi a fondo quando va tutto bene, ma bisogna essere combattivo e determinato in tutte le circostanze: è l’unico modo per superare le difficoltà del mestiere. La costanza nel lavoro quotidiano è il miglior modo di affrontare i momenti difficili“.

    Sul suo livello attuale – “Diciamo che a trentadue anni mi considero anche come un portiere giovane, che ha tanto da dare. L’età è relativa in questo ruolo. Certo, ho già vissuto tante situazioni che mi hanno arricchito, ho fatto molte esperienze e e ho accumulato un certo bagaglio. Conosco il mio valore e quesoto mi dà sicurezza nell’affrontare le partite, nel gestire le situazioni complicate durante il week-end“.

    Sulla preparazione contro i rigori – “Si possono studiare le abitudiini di chi calcia, ma il rigore è soprattutto questione d’istinto. Al momento del tiro, la sensazione che hai vale più di tutto quello che hai imprato in precedenza su chi ti si presenta davanti. Poi ho capito che oltre all’istinto è soprattutto questione di tempistica: bisogna scegliere il momento giusto per tuffarsi. Spesso è questo che fa la differenza“.

    Se segue ancora il PSG – “Se c’è un articolo o dei video, li guardo volentieri. Non si possono dimenticare cinque anni e dodici trofei insieme“.

    Se si chiede ancora il perché dell’addio – “È più il modo di come si sono sviluppate le cose del fatto di non giocare molto che mi fa domandare. Ma non sono né il primo né l’ultimo a cui succede. Preferisco guardare l’aspetto positivo e constatare che la squadra che ha cominciato il ciclo vittorioso, che ha scritto la storia, è sempre nel cuore dei tifosi, come mi dimostrano quelli che incontro. Penso di essermi fatto apprezzare sul piano umano, anche solo per aver fatto lo sforzo di parlare francese. E non ho mai cercato polemiche. Di tutti questi anni terrò particolarmente con me il ricordo di un gruppo fantastico. Qualcuno parla di clan, ma non è vero, lo garantisco. C’era una grande solidarietà in campo e una bella atmosfera fuori“.

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  13. CREWE ALEXANDRA-ASTON VILLA 1-6

    COPPA DI LEGA INGLESE

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