mercoledì 20 novembre 2019

MILITARI


 Risultati immagini per MILITARI DONNE CUBANE


La storia la scrivono sempre i vincitori ma e' innegabile il fatto che non vada interpretata, si chiama “storia” proprio perche', nella maggior parte dei casi, e' innegabile.
La storia racconta che senza l'aiuto, la collaborazione, la complicita' o anche solo l'astensione delle forze armate sia difficile, per qualunque movimento di rivolta, prendere il potere.
Allo stesso tempo qualunque governo degno di questo nome non puo' rimanere al suo posto senza l'appoggio delle forze armate.
In linea generale questo discorso vale sopratutto per i paesi dove la democrazia (ammesso che sia poi questa gran cosa...) latita o viene tirata per la giacchetta come avviene in America centrale, Sud America, Africa e in alcune zone dell'Asia ma anche in Europa orientale.
In Europa occidentale le centenarie democrazie hanno sviluppato una serie di anticorpi, ad esempio la nostra Costituzione impedisce ad un militare di essere ministro della difesa.
Questo non ha impedito ai poliziotti durante il governo Tambroni di sparare sui manifestanti, i crimini durante il G7 alla Diaz e la vergogna del povero Cucchi.
Aggiungo anche le repressioni della polizia francese nei confronti dei gilet gialli e di quella spagnola sui catalani, che volevano soltanto esprimere il proprio giudizio di voto in materia di indipendenza.
Se facciamo un largo passo indietro Franco vinse la guerra civile spagnola sopratutto per l'aiuto italiano e tedesco ma anche per il fatto che l'esercito, in larghissima parte, si schiero' con lui. 
La gloriosa Rivoluzione d'ottobre abbe successo quando l'esercito zarista, in gran parte stufo di farsi macellare nella prima guerra mondiale, si schiero' coi Soviet.
Cio' che e' accaduto in Bolivia col colpo di stato, le repressioni della policia in Equador e Cile con immunita' assoluta nei confronti di chi, in divisa, ha ucciso, torturato e stuprato sono la testimonianza della veridicita' di quanto affermo.
Quindi se, in quella zona del mondo, vuoi governare con tranquillità devi avere i militari coinvolti nella gestione del potere.
Non a caso, come dicevo in un altro pezzo, Maduro quando annuncia qualcosa lo fa sempre circondato da esponenti dell' esercito Bolivariano, non a caso Ortega e' stato un guerrigliero e sa come funzionano queste cose.
Aggiungo che in Venezuela, se l'esercito non dovesse fare il proprio dovere, ci sono 3 milioni di volontari della milizia popolare territoriale, si suppone armati di tutto punto, pronti a prendere in mano la situazione.
La Rivoluzione cubana in parte smentisce questo assioma ma si e' trattata di una situazione unica e irripetibile.
L'esercito di Batista, mantenuto mani e piedi dal governo americano e dai mafiosi nostrani era una cosa da operetta, ad un certo punto tutti furono promossi sergenti, non esisteva piu' un soldato semplice.
Pero', quando el Comandante en Jefe prese il potere la prima cosa che fece non fu di mettere il Che a capo delle forze armate ma bensi' Raul, assicurandosi la fedelta' eterna dei militari.
Senza l'appoggio dell'esercito la Baia dei porci avrebbe, probabilmente, avuto un epilogo differente.
Vi ho raccontato come durante la recente elezione di Diaz Canel i militari erano in seconda fila a destra sotto il palco dietro al loro Generale.
Che i militari, a Cuba, siano una casta privilegiata chiunque abbia messo piede una volta nel paese lo ha capito al volo.
Il mio socio di M&S Simone ha il suegro canrnicero in un distretto militare, penso possa dare un buon contributo alla discussione.
I militari hanno un salario discreto, per i canoni cubani, un pacchetto a fine mese contenente ogni sorta di aseo personale oltre che prodotti per la casa, hanno hotel, resort, luoghi di villeggiatura che non hanno nulla da invidiare ai migliori hotel dell'isola, quando manca qualche prodotto nei negozi loro lo hanno sicuramente e godono di totale immunita' di fronte alla magistratura strettamente legata alle loro dinamiche.
Fuori Las Tunas, in una localita' chiamata Club Familiar c'e' un resort che solo a vederlo da fuori, piantonato giorno e notte, da' l'impressione del classico circolo esclusivo suppongo per ufficiali e pezzi grossi della seguridad dello stato.
Avevo anni fa raccontato un episodio, ero di fronte al Serrucho, una tienda molto...cubana, vedo una sorta di tumulto, era arrivata una rastra di carne de res dove invece della ciccia venivano scaricate, teste, code, e frattaglie.
La gente chiedeva al rastrero dove era finita tutta la roba che intercorre fra la testa e la coda di un animale; “Alle mense militari”, fu' la risposta del tipo.
Quindi e' palese che i militari, oltre all'eventuale spirito Rivoluzionario (mai dato per scontato...) godano di tali e tanti privilegi da rendere perlomeno complicata una loro ribellione.

25 commenti:

  1. Domenica 17 novembre il Governo dell’Ecuador ha registrato una battuta d’arresto pesante. La legge economica non è stata approvata in Parlamento, bensí negata e 9. Una sconfitta importante che avrà, molto probabilmente, conseguenze a breve periodo.
    Dopo la deroga del Decreto 883 dello scorso 13 ottobre, il Governo aveva presentato un disegno di legge nel quale si stabilivano le direttrici economiche da applicare per il bienno 2020 - 2021. La proposta di legge era stata depositata in Parlamento dal Ministro delle Finzanze Richard Martínez lo scorso 18 d’ottobre con modalità emergenza1. Il dibattito parlamentare si è svolto, in questo mese, in un clima ancora rovente. Persecuzioni a líder indigeni, ad attivisti, giornalisti dei mezzi di comunicazione alternativi e comunitari, processi e denunce in atto, accuse reciproche tra i movimenti e il governo.
    In questi trenta giorni ci sono stati due modus operandi opposti tra l’ufficialismo e l’opposizione. Da una parte, il governo voleva chiudere in fretta e furia la pratica della legge economica rimpiazzando il decreto 883 con una nuova stangata sottoforma di progetto di legge ed emendamenti parlamentari e dall’altra il movimento indigena occupato a costruire un progetto político più amplio e plurale per sfidare l’attuale esecutivo alle prossime elezioni del 2021.
    Infine, il voto di domenica sorsa ha palesato enormi contraddizioni all’interno del Governo che sembra, ormai, più incapace di governare.
    A mio avviso, si registra molta improvvisazione e falta d’identità politica nell’attuale esecutivo che incassa un nuovo contraccolpo da cui forse non riuscirà a riprendersi. Quindi, cosa succederà?
    La figura di Moreno è debolissima. Il suo livello di popolarità è ai minimi termini ed anche l’appoggio istituzionale è scarso. La domanda nasce spontanea:”Si vuole andare alle elezioni anticipate? E chi ne benficerà?
    Le forze politiche oggi al governo e quelle alleate sono in difficoltà, in quanto non riescono a catalizzare il malcontento e la sfiducia strisciante dopo i dodici 12 giorni di sciopero generale. Chi invece aumenta consensi e accettazione popolare sono i movimenti sociali - con la Conaie in testa - e il ‘correismo’ che, malgrado le persecuzioni, è vivo e vegeto.
    Il voto, infine, ha fatto emergere due blocchi che hanno votato in modo opposto. Da un lato Alianza País (partito dell’attuale Presidente Moreno) e CREO (la destra del banchiere Lasso) e dall’altra Revolución Ciudadana (di Rafael Correa), la CONAIE (dei movimenti indigeni) e il PSC (la destra di Jaime Nebot). Questi blocchi si stanno già posizionando per una campagna elettorale alle porte?

    1 Secondo la Legge Organica della Funzione Legisltaiva, tali leggi devono essere discusse e approvate entro 30 giorni

    RispondiElimina
  2. Cuba lanzó el viernes en su embajada en China una campaña turística llamada «Destino Cuba», con el fin de promover la cooperación turística bilateral y atraer a más visitantes chinos.
    En 2018 los chinos hicieron casi 150 millones de viajes turísticos al ultramar, lo que supone un incremento interanual del 14,7 por ciento, según datos oficiales del país. Por su parte, el país latinoamericano, con sus abundantes recursos turísticos naturales y culturales, presenció el arribo de 4,75 millones de visitantes internacionales.
    «El turismo emisor chino ha mostrado un gran crecimiento, China se ha convertido en un Estado atractivo (en materia del turismo) para Cuba, que ofrece una amplia variedad de recursos culturales, naturales, históricos y patrimoniales», dijo en el evento Lisbet Quesada, encargada de negocios (interina) de la embajada de Cuba en Beijing.
    La diplomática subrayó que es «esencial» continuar incentivando las relaciones de cooperación con todos los actores del sector turístico, para incrementar el número de visitantes chinos a la isla.
    Manuel Marrero, ministro de Turismo de Cuba, sostuvo que el país latinoamericano está dispuesto a continuar estrechando las relaciones con China, y a convertir a China en una prioridad para el turismo cubano.
    Cuba busca convertirse en la puerta del Caribe para los turistas chinos, señaló Marrero, quien reveló además que su país planea buscar cooperación con México y República Dominicana para ofrecer a los chinos paquetes turísticos de múltiples destinos en la región caribeña.
    Para satisfacer las necesidades de los visitantes chinos, Cuba está tratando de colaborar con empresas e institutos de investigación chinos para desarrollar productos turísticos específicos, dijo el alto funcionario.
    Marrero añadió que la isla está formando una alianza con empresas chinas de internet, entre ellas Ctrip, la mayor agencia de viajes en línea de China, y Alipay, una plataforma de pagos en línea, a fin de promover una interacción más fluida con los turistas del país asiático.
    El año pasado, Cuba firmó con China un memorándum de entendimiento para la construcción conjunta de la Franja y la Ruta. Marrero afirmó que la inversión china bajo el marco de la iniciativa, especialmente en infraestructura, beneficiará el desarrollo del turismo de la isla, y que el gobierno cubano se esforzará por participar en la construcción de la Franja y la Ruta.
    El año que viene marcará el 60º aniversario del establecimiento de relaciones diplomáticas entre Cuba y China. Cuba aprovechará la efemérides para multiplicar la promoción y el trabajo para atraer a más visitantes chinos, adelantó el ministro.
    Adicionalmente, Cuba invitará a China para que participe como país invitado de honor en la Feria Internacional de Turismo de Cuba en 2021, añadió. (Tomado de Xinhua)

    RispondiElimina

  3. Moscú.- Mi amiga Yiliam ya no está en Bolivia. La seguí desde que lloró la partida de Evo, cuando arreciaron las amenazas, y permanecía en la casa con las ventanas y puertas clausuradas, junto a otros 15 colegas más.
    Supe que perdía su último salario por la injusta detención de los compañeros que regresaban del banco, la sentí indignada cuando apresaron a su jefa Yoandra... ¡Y respiré! cuando estuvo montaba en el avión, llevando consigo su propio ámbito de silencio con impotencia, pero rumbo a Cuba.
    Yiliam es una tunera lindísima que yo quiero por muchas razones y desde hace muchos años. Se hizo cardióloga y trabaja en el hospital Hermanos Ameijeiras de La Habana, pero desde hace nueve meses ofrecía consultas en el Centro Integral de Salud Comunitaria Chacaltaya en el Alto, La Paz, Bolivia y luego en uno de los hospitales móviles instalados, cuando en agosto los médicos bolivianos, en son de exigencias al Gobierno, entraron en paro.
    Cada vez que alguna de las dos estaba desvelada, sus historias cruzaban la diferencia horaria y venían hasta Rusia. Me contaba que todos los días atendían a unos mil 500 humildes de manera gratuita.
    Hablamos de lo mucho que había logrado Evo y de lo que le faltaba, pues no había seguro para cubrirle a sus pacientes el implante de un marcapasos, valorado allí en cuatro mil dólares, ni las cirugías cardiovasculares, con un costo de 15 mil.
    Leía su sufrir porque muchos lloraban y le decían "doctorita" en un aymara que nunca aprendió bien, pero que no fue barrera para que los sentara al lado, los tocara y aliviara.
    Ahora en Bolivia, solo quedarán los injustamente detenidos.
    Y otra vez la vigilia interoceánica..., hasta que la justicia les coloque, como a Yiliam y a sus demás hermanos..., rumbo a la Patria.

    RispondiElimina
  4. Evo avrebbe dovuto distribuire armi ai minatori e ai cocaleros,con le zappe adesso fai ben poco.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per farli massacrare dall'esercito? Evo ha fatto la cosa giusta....doveva pero' pensarci prima a questa eventualita'...ma ne parleremo in futuro.

      Elimina
  5. Non posso che confermare il tuo pensiero. Nei club militari (soprattutto quelli frequentati dai graduati) trovi di tutto. Vino italiano, gorgonzola, olio extra Sagra, carne di vitello, salmone affumicato, tiramisù, solo per citare alcune cose che ho visto portare a casa dal suegro. E attenzione. Nessuna ruberia (o molto meno che un tempo). Tutto viene venduto in cup a prezzi ridicoli. Una boccia di havana sette a 20-25 pesos. In più a fine mese un pacchetto con vestiti (ho visto polo della robe di kappa), scarpe, borse, profumi... E mio suocero fa solo il macellaio ed è un civile. Figuriamoci chi conta. A guanabo il mio migliore amico soggiorna da sempre in una casa proprietà di un portaborse di un generale. 7 cuarti con split e ogni confort, ranchon gigante, giardino e piscina spettacolare con filtri e ricambio automatico dell'acqua (non le pozze con acqua stagnante, peli e chissà cosa altro, spacciate dai dueni per piscine).
    Simone ms

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ....e questi dovrebbero appoggiare una eventuale rivolta?

      Elimina
    2. l'esercito di cuba, inoltre, è diviso in tre tronconi.L'esercito occidentale, centrale e orientale.Ognuno di questi ha il suo comandante.
      Perciò in caso di ribellione di uno, gli altri sono a disposizione del governo legittimo.

      Elimina
    3. Cuba è un'altra cosa...anche da questo punto di vista.

      Elimina
  6. Solo da noi il Duce prese il potere malgrado l'esercito. Giuseppe

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'esercito rispondeva al Re, lo stesso che nel 43' lo lascio' in balia dei tedeschi fuggendo a Taranto.
      Il Duce si fece forte delle camice nere, le stesse che poi, inviate al fronte, si distisero per la velocita' di fuga di fronte ad ogni nemico...persino i greci.

      Elimina
  7. hola! il regime è l'esercito, chi ha le armi possiede il potere assoluto, a cuba sono una casta molto numerosa includendo anche el g2 che sono in giro come borghesi. Impossibile che ci sia un colpo di mano violento. chao Enrico

    RispondiElimina
  8. Anche perche' di armi non ne girano....

    RispondiElimina
  9. Oggi ricevo un SMS da WhatsApp una amica di Las Tunas è riuscita arrivare a Miami mi chiede se posso aiutarla a comprare biglietto per Holguin, mi scrive la vita dei cubani a Miami ma quale libertà, lei dice che è obbligata a prostituirse per lavorare,zio poporco e ladro

    RispondiElimina
  10. Aleardo non cambiare idea ogni 5 minuti.
    O Cuba è una merda e Miami il paradiso o il contrario...😁

    RispondiElimina
  11. milco dal tuo rientro stai scrivendo dei bei pezzi e tutto corrisponde alla verità complimenti li leggo volentieri a dimenticavo sono gianni

    RispondiElimina
  12. BLOGRAMA

    Your new post has been just indexed

    MILITARI

    RispondiElimina
  13. Molta analogia con la Thailandia.
    Renato

    RispondiElimina
  14. Dici i privilegi dei militari Renato?

    RispondiElimina
  15. Si. Sotto sotto comandano loro

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A Pucket giravo in scooter senza casco, da pirla.
      Multa e ritiro del passaporto.
      Il giorno dopo mi recai al posto di polizia indicandomi a pagare la multa e mi ridiedero il documento.
      Non si scherza.

      Elimina
  16. news di questa mattina. non si trovano antibiotici e altri farmaci di base
    Simone M&S

    RispondiElimina
    Risposte
    1. mandala ad alamar,sono riuscito a trovare anche la moringa in pillole.anche a bahia si trova qualcosa
      vanno a periodi
      ricordate l'olio?
      sono inefficienti,non riescono a ORGANIZZARSI
      anno scorso son rimasti senza farina a fine anno
      non riescono a pianificare nulla
      son fatti cosi,non e' colpa loro
      popolo in cerca del capitalismo in un paese socialista.
      GUGUMARINO

      Elimina
  17. Si problemi anche a Tunas.

    RispondiElimina
  18. Anche a Sancti Spiritus ma ormai da molti giorni!😢😢
    Mirco

    RispondiElimina