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Il calendario mi racconta che, oggi, un altro anno e' passato, altra sabbia e' scesa nella clessidra.

Questo non vuole essere un pezzo celebrativo (ma di che poi?
Oramai l'eta' e' quella del dattero maturo) ma bensi' un occasione per alcune riflessioni fatte ad alta voce su cio' che ancora puo' riservare il futuro, quando il 6 come prima cifra e' lontano solo un paio d'anni.
Intanto questa cosa ha dell'incredibile...dove sono andati tutti questi anni? Mi sembra impossibile che fra 24 mesi debba mettere il 6 davanti a tutto.
Non ho mai avuto la sindrome di Peter Pan, la vita semplicemente mi ha portato a non dover modificare mai certi modi di vivere che avevo gia' quando ero poco piu' che adolescente.
Da maggio a ottobre braghetta e maglietta, in inverno pantaloni della tuta e felpa, raramente un jeans o un paio di scarpe che non siano da ginnastica.
Operando in settori dove serviva un certo tipo di immagine non mi sono mai posto il problema di cambiarlo, da qualche parte, in fondo a qualche cassetto devo avere una cravatta, ho 2 giacche che prendono polvere e un paio di camicie che non metto da una vita.
Quello che voglio oggi condividere con voi e' un pensiero ben preciso; quando superiamo i 50 anni dovremo tutti mettere la qualita' della vita al di sopra di ogni altro tipo di considerazione.
La fortuna e le capacita' hanno voluto che sia io che i miei amici piu' cari siamo riusciti, lustri fa, a risolvere il problema di mettere insieme il pranzo con la cena e questo, credetemi non e' poco e non e' detto che sia per sempre.
Un po' di fortuna, qualche freccia nell'arco e alcune scelte di vita hanno fatto di me una sorta di privilegiato che puo' permettersi di vivere, in eta' di lavoro, per 70/90 giorni ogni anno dall'altra parte del mondo, in un isola che conosciamo bene.
Sono scelte non compatibili con l'avere una famiglia, dei figli e delle responsabilita' ben precise nei loro confronti.
Rimpianti? Nessuno!
Voglio dire che, dopo una certa eta' la ricerca della felicita' diventa non soltanto piu' un diritto ma anche un dovere a cui tutti dovremo ottemperare.
Siamo felici nel mondo che ci siamo costruiti addosso in questo lato del bloqueo? Permettetemi di dubitarlo vedendo anche come vivono tanti amici che conosco, imprigionati in un quotidiano che odiano senza nessuna possibilita' di scappare via.
Quindi, quando ho visto mio padre andarsene al creatore dopo 3 anni che era in pensione, a 57 anni, poco dopo che si era comperato la casetta in montagna dei suoi sogni, ho deciso che solo OGGI era importante, fottendomene di cio' che sara' domani, perche' a forza di aspettare Godot rischiamo tutti di vederci passare la vita davanti senza mai riuscire a dare quel colpo di reni per cambiare un certo stato di cose.
Sono consapevole che, probabilmente, non riuscirei a vivere a Cuba in pianta stabile ma gia' il solo fatto di sapere che potrei partire domani mattina senza dover rendere conto a nessuno mi fa comprendere come certe scelte passate abbiano avuto un senso.
Questo e' un periodo molto particolare, sono alla ricerca di uno sbocco professionale adeguato a tutto cio' che ho scritto prima.
Mi hanno proposto alcune collaborazioni con altre palestre ma non so se oggi sarei in grado di lavorare per altri, mi hanno offerto in acquisto un paio di fitness club, avrei anche un paio di soci da coinvolgere.
Pero' per fare il giochino di sempre, acquistare al costo delle patate per poi rivendere un gioiellino a un ottimo prezzo, ci vogliono almeno 4 anni.
Non ho voglia di passare i prossimi 4 anni chiuso 8 /10 ore al giorno dentro 4 mura, ad ascoltare i tiramenti della gente...
Quindi che fare?
Non so...sto' forse cercando altre strade consapevole come sono che il solo lavoro che so fare bene e' quello dell'imprenditore sportivo o turistico, lavoro che continuo ad amare ma di cui non voglio piu' essere schiavo.
4 anni sono troppi, mi mancherebbe l'aria, quello che vorrei in realta' e' un qualcosa che mi permettesse di tenere i piedi in 2 scarpe, ai 2 lati del bloqueo.
Ci arrivo ragazzi, tranquilli che ci arrivo...
Oggi, per finire, giornata quasi normale, questa mattina mi sono allenato in palestra, nel pomeriggio ho un po' di cose da fare, questa sera partita coi miei Villans dove correro' come se il tempo non fosse mai passato, poi cena con loro, gli amici di sempre.
Quelli che c'erano, ci sono e ci saranno fino alla fine.

ORE 22.30...