Qualche approfondimento
sul discorso delle code a Cuba credo vada fatto, con qualche
riferimento nostalgico a quando eravamo piu' giovani.
La mia generazione sa
cos'e' una coda, i 20/30/40 enni non hanno avuto questo tipo di
esperienza essendo cresciuti in un mondo molto piu' tecnologico del
nostro, ma gli over 50 ricorderanno bene il tempo passato in coda in
una supermercato, in un ufficio statale o dal benzinaio.
Ho vissuto i tempi prima
dei bancomat, i telefonini erano un ipotesi molto futura, se dovevi
prelevare denaro o fare una qualsivoglia operazione bancaria, ti
facevi la tua bella coda perche' tutti erano nelle tue stesse
condizioni.
Ho vissuto i tempi in cui
le commesse dei negozi e dei market prima ti facevano il conto a mano
e poi, anni dopo, con la calcolatrice, allungando i tempi di chi
aspettava il proprio turno.
Non parliamo di andare
all'anagrafe, in un ospedale, alla posta o in qualsiasi altro ufficio
statale.
Senza andare troppo
lontano, la settimana scorsa ho aspettato il mio turno per 40 minuti
all'ufficio postale di Giaveno per ritirare una raccomandata e per
spedirne un'altra, certo non c'era la coda, avevo il mio numerino,
sono uscito guardando dalla grande vetrata lo schermo dove c'era la
progressione numerica.
Voglio dire che non e' che
non si sappia di cosa si stia parlando quando entra in ballo
l'argomento delle code.
Nella nostra isola ritengo
ci siano differenti tipi di coda.
Le piu' pericolose sono
quelle che io chiamo “Le code cattive”.
Parliamo di code fatte per
prodotti considerati canasta basica; pane, olio, riso e sopratutto
pollo.
Del pane si puo' tutto
sommato fare a meno, l'arroz e' importante ma per un breve tempo...si
vive senza, al posto dell'olio c'e' la manteca del puerco, ma se
manca il pollo o comunque qualcosa di ciccioso da mettere nel plato
fuerte sono cazzi.
A febbraio e a maggio 2019
sono stato a Las Tunas nel periodo piu' complicato di questa
congiuntura.
Mancava il pollo.
In realta' c'era ma la
fornitura non era costante, quindi quando appariva in una tienda,
grazie al misterioso ed efficientissimo tam tam de la calle cubana,
mezza citta' si dirigeva in quel negozio nella speranza di portare a
casa la sua parte di pollo.
Parliamo della base della
base della comida cubana, ho assistito a risse, interventi della
policia, matazones e anche una vetrata di Casa Azul andata in
frantumi sotto la spinta di centinaia di persone incazzate da ore in
coda sotto il sole.
Quelle sono le code
cattive.
Poi ci sono le code piu'
morbide, per l'aceite, il riso, lo zucchero, il pane, i piatti, il
detergente, il pure' de tomate (puro incubo degli scrivani italici,
pare che senza non sia possibile la vita sul pianeta) la colcha per
limpiar el piso e via discorrendo.
Poi ci sono le code AD
MINCHIAM, quelle in cui la gente passa, vede che c'e' una coda, si
mette in fila e solo DOPO chiede per quale prodotto si stia facendo
la coda.
Mentre nei supermercati
italiani quando ci sono 6 persone in coda la solita sciura
pensionata, che non ha un cazzo da fare tutto il giorno, si mette a
sbraitare chiedendo l'apertura di un'altra cassa e il gestore del
negozio o viene lui o manda una lavorante, a Cuba visto che e' tutto
statale, le impiegate di una qualsivoglia tienda se ne fottono se ci
sono 2, 20 o 200 persone in coda, continuando col loro ritmo lento.
Mentre da noi smaltire la
coda e' una priorita' da loro e' la normalita', se la cassiera riceve
una telefonata, con tutta tranquillita' parla al telefono trascurando
la cliente o rallentando di molto ogni operazione, perche' a fare 2
cose insieme non sono geneticamente portati.
Non parliamo poi se
qualcuno paga con tajeta...diciamo che ora la cosa sta' diventando
una consuetudine e le procedure sono un po' piu' rapide, ma anche
solo 2 anni fa ci volevano minimo 10 minuti prima che la cassiera
prendesse tutti i dati della cliente, scrivendoli a mano su un pezzo
di carta di fortuna.
Code, buone, code
cattive...ma sempre code.
P.S. A BREVE UNA GROSSA
NOVITA'...
Castelnovo Monti. È culminato nella sottoscrizione di un protocollo tra l’Appennino reggiano e Cuba la visita, che si è conclusa ieri mattina, di un gruppo di esponenti governativi e amministratori arrivati da Cuba, per studiare la strategia nazionale “Aree Interne” e in particolare la strategia d’area “La montagna del latte”. . «È stata una visita davvero molto utile e formativa – commenta il presidente dell’Unione, Enrico Bini – e anche se c’è una grande distanza chilometrica tra l’Appennino e Cuba, abbiamo avuto modo di trovare molteplici punti di contatto per quanto riguarda i problemi da affrontare nelle aree decentrate e disagiate, che anche nel loro territorio sono le zone distanti dalla costa e dalle principali città, che affrontano difficoltà simili alle nostre. Per questo le giornate di visita sono culminate anche nella firma di un protocollo, che sarà uno strumento per scambiarci idee, consigli e buone pratiche su settori quali sanità, istruzione, mobilità, cultura, gestione del rischio ambientale, import-export di prodotti tipici tra le parti, sostenibilità ambientale e sociale». «Per noi questi giorni sono stati anche occasioni per presentare le nostre eccellenze ambientali, produttive e formative. Si sono creati davvero ottimi rapporti, anche di amicizia, e credo questa collaborazione, attraverso il documento sottoscritto, vedrà nuovi capitoli e ricadute molto positive» conclude.
RispondiEliminaUn esempio di questi ottimi rapporti sono le parole spese dal sindaco di Baracoa sulla visita: «Il Comune di Castelnovo con la sua ricca e storica cultura e tradizione patriottica ha sorpreso la delegazione cubana che li visita, lasciando tracce indelebili nei sentimenti delle persone che sono unite per il bene comune indipendentemente dall’ideologia e dal sistema politico che praticano. I popoli sono ciò che fanno i popoli. Cuba e l’Italia convergono su una strategia di sviluppo e benessere sociale a livello locale».
Il progetto di sviluppo locale cubano “Padit”, affine alla strategia italiana per le “Aree Interne”, ha infatti l’obiettivo di sostenere lo sviluppo socio-economico locale attraverso processi costruiti dal basso, con il supporto degli attori locali, dunque come evento partecipativo.
Tra i membri della delegazione vi erano Anelis María Marichal González vice ministro e direttrice generale dell’Istituto di Pianificazione Fisica, Susset Rosales Vázquez direttrice del settore Pianificazione strategica e sviluppo del Ministero dell’Economia, Pablo San Jorge Rodríguez vicedirettore della sezione relazioni multilaterali per il Ministero del Commercio e gli investimenti esteri, Jorge Luis Villa Miranda, vice presidente della Provincia de La Habana e Jose Luis Salas Rosette vicepresidente della Provincia di Pinar del Río. —
RispondiEliminaEl excanciller David Choquehuanca y el líder cocalero Andrónico Rodríguez, sobresalen como propuestas del Movimiento al Socialismo (MAS) para competir en las próximas elecciones en Bolivia.
En una nutrida reunión ampliada en el departamento de Oruro los participantes apoyaron a las dos destacadas figuras de esta fuerza política en un proceso que se realiza para escoger la fórmula presidencial.
En el encuentro trataron los principales problemas que afectan al país en el actual escenario marcado por el golpe de Estado.
En ese sentido, resolvieron defender los recursos naturales y rechazaron la designacion de Juan Carlos Zuleta como encargado de Yacimientos de Litios Bolivianos por considerarlo un agente pro chileno y principal enemigo de la industrialización del litio, ciento por ciento estatal.
En el ampliado del MAS, los miembros de la principal fuerza política de Bolivia, rechazaron el proyecto de ley que prorroga el mandato constitucional de las autoridades electas.
Andrónico Rodríguez en un mitin en Sacaba, en Cochabamba, Bolivia, 25 de noviembre de 2019.
Foto: Danilo Balderrama/ Reuters.
De igual forma, convocaron a realizar concentraciones pacíficas en la ciudad de La Paz para escuchar el mensaje del líder Evo Morales el próximo día 22. También repudiaron la presencia de la Organización de Estados Americanos en el proceso con miras a las elecciones del 3 de mayo.
Rechazaron el atropello a la libertad de expresión por parte del régimen de la autoproclamada presidenta Jeanine Áñez, sobre todo a quienes denuncian el golpe de Estado.
En ese sentido repudiaron el cierre de más de 50 radios comunitarias operadas en gran medida por comunidades originarias.
Consideraron que el Parlamento debe rechazar la carta de renuncia de Evo Morales, ya que su mandato termina el 22 de enero.
De acuerdo con el diario Opinión, el MAS inició el proceso de análisis de la coyuntura política del país para definir sus candidatos con miras a las elecciones generales del próximo 3 de mayo, declaró este sábado el senador por ese partido Omar Aguilar.
El 10 de noviembre último, el líder Evo Morales renunció a su cargo presionado por altos mandos militares y de la policía.
Desde entonces rige un gobierno de facto que, según denuncias, ha tomado atribuciones que no le corresponden.
En ese contexto lleva a cabo una persecución política contra dirigentes del MAS y personas afines a ese movimiento, así como contra exautoridades del gobierno de Morales.
Como parte de la asonada, los golpistas tratan de callar todo medio de comunicación en su contra y por el momento sólo es posible conocer lo que realmente ocurre en el país a través de las redes sociales.
(Con información de Prensa Latina)
Gli addetti ai controlli negli aeroporti sono abituati a vedere e sequestrare le cose più strane infilate in valige e bagagli dai viaggiatori ma quanto accaduto lo scorso ottobre all’aeroporto della Malpensa, ma lo si è appreso solo oggi, è incredibile. Una donna si è presentata agli imbarchi internazionali cercando di far passare un bagaglio con all’interno un cranio e ossa, 150 tra segmenti e frammenti. L’insolito bagaglio era nella valigia di una 41enne cubana, proveniente da Cuba. La donna è indagata dalla Procura di Busto Arsizio per distruzione, soppressione e sottrazione di cadavere. L’accusa contestata da Massimo De Filippo, sostituto della procura bustocca deriva dal fatto che gli esperti del dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Milano dopo una prima serie di esami parlano di ”compatibilità con l’essere umano”. La conformazione del teschio non lascerebbe dubbi, ma soltanto l’analisi istologiche e biomolecolari potranno determinarne la specie, l’origine, l’età, la provenienza. C’è da stabilire se siano componenti di un unico corpo o se abbiano un Dna diverso. La notizia sulla incredibile scoperta e inquietante vicenda è trapelata solo ora. La donna al momento dell’apertura dell’insolito bagaglio ha sostenuto che erano ossa di scimpanzé. Al momento non si possono avanzare ipotesi, perché se fossero ossa umane potrebbero aprirsi scenari inimmaginabili che vanno dalla complicità in un omicidio al traffico di scheletri da vendere sul mercato nero per scopi tutti da individuare. Si trattasse di ossa di scimpanzé sarebbe comunque un reato, perché l’importazione di animali – vivi o morti – da altri Paesi è illegale. A maggior ragione se fossero reperti archeologici. Gli investigatori, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti“, non escludono che dietro a questa vicenda dai contorni oscuri ci possano esserci pratiche voodoo, riti magici tipici delle zone caraibiche, santeria (religione che nasce dal sincretismo tra cattolicesimo e yoruba). Ben si comprende il fatto che attorno alla vicenda si affollano interrogativi. Ci vorrà tempo per avere le prime risposte.
RispondiEliminaCerto che c'è gente che ha proprio un tenis in testa come dicono a Cuba.
EliminaCome diavolo è uscita da Cuba con sta roba?
EliminaIn Italia con 4 persone la coda diventa subito cattiva. Giuseppe
RispondiEliminaTolti i pensionati che, pur non avendo un cazzo da fare sono in giro dall'alba, qua abbiamo tutti fretta di correre da qualche parte.
RispondiEliminaBLOGRAMA
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CODE E CODE 'CATTIVE'
A Cuba sicuramente il tempo per stare in coda non manca. Detto questo sono inaccettabili soprattutto perché con poco (lasciare un po più di iniziativa ai cubani e non centralizzare tutto in mano ad incompetenti ) potrebbero diminuire. Ero nelle Antille Olandesi a capodanno (curacao etc) supermercati moderni ricolmi di merce senza alcun problema... in un isoletta semi deserta che vive solo di turismo o quasi...ci vorrebbe così poco ma evidentemente hay que esperar. Mat
RispondiEliminaSe quelle tiendas fossero di un privato che può comprare dove vuole le code non esisterebbero.
EliminaEsatto! Ci vorrebbe così poco ad implementare un minimo di iniziativa non selvaggia privata rivolta ai cubani, invece si ha sempre la sensazione che il governo centrale voglia tutto, briciole comprese. Mat
EliminaIl cane con troppi padroni muore di fame...
EliminaPensa a quanti funzionari, jefes intermediari, importatori, gerenti e dipendenti ci mangiano col sistema attuale e ti sarai risposto da solo.
hola! las colas per me fanno parte del folklore cubano, certo non riuscirei a viverle tutti giorni. Comunque il tempo d'attesa si può ingannare facendo conoscenze interessanti. chao Enrico
RispondiEliminaLe sole conoscenze che fai sono con quella avanti e quella dietro. Se ti sposti ti fregano il turno...🤠
RispondiEliminaIo non so te ma ultimamente andare in posta è un delirio.Per certi servizi ci vogliono 15/20 minuti Fanno troppe cose,mancano solo i rogiti.
RispondiEliminaInfatti ho chiesto all'impiegata il perché di tutto questo casino.
RispondiEliminaMi ha detto che era così da novembre perché si sono accavallate troppe cose.
PREMIER
RispondiEliminaAston Villa - Watford 2-1
Da quando è arrivato Reyna 4 punti in 2 partite
Saliamo al 16esimo posto, 2 punti sopra la zona calda.
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