sabato 4 aprile 2020

MAS QUE UN CLUB


In queste lunghe giornate da passare in casa l'obiettivo e' quello di riempirci la giornata di cose da fare, ma allo stesso tempo si accavallano pensieri vicini e distanti.
Il mio mestiere non mi consente di dare una mano, fattivamente, in questi difficili frangenti, non ho i titoli e le competenze per poterlo fare, pero' questa non e' una ragione per restare con le mani in mano facendo assolutamente nulla.
Da buon Capitano ho sentito i miei Villans, gli amici per sempre, insieme abbiamo cercato una maniera per dare il nostro piccolo contributo che non e' altro che una goccia nel mare, ma anche il piu' grande degli oceani, in fondo, e' fatto di tante piccole gocce.
Si pensava di dare una mano a qualcuna di quelle famiglie che in questo momento non ce la fanno, perche' gran parte delle attivita' lavorative si sono fermate.
Mia sorella lavora alla Coop, loro non hanno una lista di famiglie a cui potere indirizzare il nostro aiuto, del resto non e' questo il compito di una catena di supermercati.
Uno di noi ha un'aggancio al Sermig di Torino fondato da Don Ernesto Olivero, l'Arsenale della pace.
Al termine di questo scritto, nei commenti, pubblico le mail che ci siamo inviati.
Chi mi frequenta sa che non sono credente, conosce la mia poca simpatia per il mondo ecclesiastico ma ci sono delle eccezioni.
Lorenzo anni fa cantava; “Io credo che a questo mondo esista solo una grande chiesa, che passa da Che Guevara e arriva fino a Madre Teresa, passando da Malcon X attraverso Ghandi e S.Patrignano, arriva da un prete di periferia che va avanti nonostante il Vaticano.”
Ecco...io la penso cosi'.
Quindi avevamo davanti 2 strade dopo avere raccolto una certa cifra; o acquistare degli alimenti a lunga conservazione e portarli in arsenale, ma con questi blocchi c'era il rischio che ci fermasse qualche forza dell'odine con tutti i casini che sarebbero capitati a chi di noi si fosse fatto carico di questa opzione, oppure fare un bonifico a nome ASTON VILLA 64, alternativa che alla fine, per una ragione di pura comodita', abbiamo preferito adottare.
Quindi abbiamo fatto una donazione ad un ente che conosciamo e di cui apprezziamo tutto cio' che fa nei confronti degli ultimi e dei diseredati di questa societa'.
Solitamente queste cose si fanno e non si devono raccontare perche' si tratta di cose personali, intime, non e' necessario “farsi belli” per una cosa del tutto naturale.
Gia' in passato come Villans abbiamo fatto cose simili, questa volta ne parliamo perche' in un momento tanto tragico speriamo di essere da sprone nei confronti di tutti coloro che possono farlo, hanno la possibilità di aiutare tanta gente che, letteralmente, non ce la fa.
Questo virus si portera' via tante persone e ci lascera' addosso una crisi economica da cui sara' complicato uscire, chi e' in grado qualcosa deve fare.
Se vogliamo a titolo personale...posso chiamarlo anche Socialismo...cercare di lasciare meno gente possibile indietro, ma è solo una mia considerazione.
In rete trovate sul Sermig tutte le informazioni possibili.
Un grazie a tutti i Villans per quanto fatto...ma non ho mai avuto
dubbi.





7 commenti:


  1. Cari amici

    dopo settimane di silenzio motivato dal rispetto verso il dolore di tanti amici che prima di noi hanno iniziato a lottare con il coronavirus e i suoi devastanti effetti, desideriamo darvi qualche notizia di noi.

    È passato poco più di un mese da quando il diffondersi dell’epidemia ci ha costretti ad un isolamento preventivo. L’Arsenale si è svuotato di colpo di tutte le attività di volontariato, di tutti i servizi educativi e formativi, il silenzio ha preso il posto del vociare dei bambini, dei giovani, delle conversazioni con tanti amici, degli incontri…
    Ma subito ci siamo detti che non potevamo chiudere la casa a donne e uomini che non hanno dove vivere: donne maltrattate, mamme con bambini, giovani scappati dalla guerra, uomini senza casa, anziani che si sono affidati a noi e non hanno altra famiglia che questa e abbiamo scelto di tenere aperte tutte queste accoglienze.

    Per evitare che si propagasse il contagio del virus, abbiamo proposto a tutti di restare con noi dentro l’Arsenale 24 ore su 24, finché il pericolo sarà passato. Ora all’Arsenale siamo circa 200 divisi in piccoli gruppi e in spazi ben delimitati; ogni gruppo è diventato una piccola comunità dove le giornate sono scandite da attività e da proposte.
    Condividere l’Arsenale in tanti significa proteggere tutti il più possibile, utilizzando tutti i presidi sanitari consigliati (mascherine, disinfettanti, termometri per la temperatura…); significa essere attenti all’igiene e sanificare con cura tutti gli spazi abitati. Un impegno molto gravoso sia dal punto di vista umano che economico.

    Fin dai primi giorni dell’emergenza poi, il centralino dell’Arsenale ha iniziato a ricevere molte telefonate di famiglie o di persone anziane sole, del nostro quartiere e dei quartieri limitrofi che ci chiedevano di poter avere del cibo. Abbiamo così deciso di attivare una distribuzione alimentare di emergenza, iniziando ad utilizzare le nostre provviste, raccolte e selezionate nei mesi precedenti dai nostri volontari. Il servizio proseguirà almeno fino alla fine dell’emergenza, con l’aiuto di privati e di aziende che ci offrono alimentari e generi di prima necessità o denaro. La richiesta è molto grande e richiede davvero tante risorse.

    La stessa emergenza ha coinvolto gli altri Arsenali, quello dell’Armonia sulla collina di Torino dove viviamo con bambini affetti da gravi patologie, con le loro mamme o i loro papà. Quello dell’Incontro in Giordania dove siamo rimasti, pur con la scuola per disabili chiusa, per sostenere almeno attraverso il telefono i bambini e i ragazzi disabili e le loro famiglie. E l’Arsenale della Speranza a San Paolo del Brasile dove gli oltre mille uomini di strada accolti sono da qualche giorno tutti residenziali, per evitare che girando per la città si contagino o contagino altra gente; uno sforzo sovrumano per la nostra Fraternità che vive con loro. Una preoccupazione grande ci unisce tutti, ma tutti abbiamo scelto di proseguire perché sentiamo che quello che stiamo vivendo a fianco dei più poveri ci immerge pienamente nel progetto di Dio su di noi ed è Dio che ci sostiene.

    Tanti di voi ci chiedono come poterci aiutare, come aiutare gli Arsenali nei servizi offerti ai più deboli. Non vi nascondiamo che per continuare ad accogliere i più poveri che hanno solo noi, rispettando le norme di sicurezza per evitare al massimo il contagio, stiamo sostenendo costi molto elevati. Abbiamo bisogno dell’aiuto economico di ognuno di voi e di quanti, tramite voi, vorranno coinvolgersi in questa catena di solidarietà, di bene, attraverso donazioni di materiale e di denaro. Grazie per ciò che farete!

    Grazie per l’amicizia che ci confermate seguendoci negli streaming e sui social, telefonandoci, pregando per noi. Anche noi vi teniamo tutti nella preghiera e sappiamo bene che molti di voi vivono in zone molto provate dal contagio, con molti ci siamo sentiti, ci scambiamo notizie, ci sosteniamo a vicenda. Vi siamo vicini, vi sentiamo parte del popolo del Sermig.

    Gli amici della Fraternità del Sermig

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  2. Buongiorno,
    vi scriviamo queste poche parole per dare una piccola spiegazione al bonifico che vedrete accreditato sul vostro c/c "Centro come Noi S.Pertini" per un importo di.... €.
    Siamo una squadra di calcio amatoriale , costituita da un gruppo di amici nel lontano 1982, ed ancora in attività per periodiche partitelle che sono occasione di svago , di attività sportiva e rinnovo della nostra pluriennale amicizia.
    In questo periodo così difficile per tutti , a causa dell'emergenza Coronavirus, abbiamo pensato che fosse giusto poter dare un piccolo contributo a favore di chi rischia di vivere questo periodo in modo ancora più difficile , non avendo magari i mezzi per superare, anche per i bisogni primari , questi giorni così pesanti.
    Sappiamo che voi siete un'ancora di salvezza per molte di queste persone e vogliamo col nostro piccolo gesto , poter dare una mano.
    Grazie per quello che fate e per quello che farete.

    Un saluto carico di ammirazione da parte nostra.

    ASTON VILLA 64

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  3. Devo copia incollare i testi sulla pagina fb del blog, non posso più linkarli in quanto i contenuti non sono ritenuti conformi al loro "standard etico".
    In pratica siamo finiti sotto Bloqueo...incredibile davvero.

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  4. hola! bella iniziativa, io la penso peggio di te sulla religione mafia assinina pederasta cattolica. chao Enrico

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  5. Volevamo fare qualcosa come è nella nostra storia ma senza la possibilità di muoversi le scelte erano obbligate

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  6. Bella storia Milco. Giuseppe

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    1. Abbiamo fatto davvero una goccia, le belle storie sono ogni giorno in corsia.

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