lunedì 6 luglio 2020

CUBA E I FALLIMENTI DI TRUMP

A dicembre, covid permettendo, si svolgeranno le elezioni presidenziali negli Stati Uniti.
Fare un pronostico e' arduo anche per il sistema elettorale statunitense, basta pensare che 4 anni fa la Clinton ottenne 3 milioni e mezzo di voti in piu' ma la presidenza ando' al tycoon.
L'avversario di Trump sara' il democratico Biden, non esattamente un mostro di carisma ma non e' escluso che riesca a sfilare la poltrona da sotto il culo dell'attuale presidente.
Biden e' stato vice presidente con Obama, puo' contare sul voto di tutti i democratici, la stragrande maggioranza di neri, un discreto numero di repubblicani ed, in generale, quello dei moltissimi che odiano Trump.
Non si puo' dire che questi quasi 4 anni di presidenza siano stati un successo per il presidente in carica, aveva promesso piena occupazione, il rientro delle aziende che avevano delocalizzato la produzione, la risoluzione di tutta una serie di problemi di politica estera e molte altre cose.
Il covid ha dimostrato al mondo, ma sopratutto agli americani quanto sia deleterio avere un presidente che non sa di cosa sta parlando, non si fida degli esperti, si circonda di inutili yesman e che come si muove sbaglia.
Obama aveva aperto il sentiero alla normalizzazione delle relazioni con Cuba, l'embargo e' un retaggio del secolo scorso, un refuso della guerra fredda, un qualcosa che nel nuovo secolo non ha alcun motivo per esistere.
Si erano riaperte le ambasciate, cittadini dei 2 paesi viaggiavano tranquillamente, erano tornati voli e navi da crociera sull'isola, si stavano mettendo in piedi interessanti discorsi commerciali, i
cubani che vivevano all'exterior potevano mandare nell'isola ai parenti tutto il denaro che volevano, equipos sportive di entrambi i paesi stavano viaggiando per gareggiare in competizioni importanti. Insomma si erano create le basi per una
normalizzazione dei rapporti che avrebbe, probabilmente, portato alla fine del bloqueo, che pero' non e' nelle competenze del presidente ma bensi' del congresso.
Con l'avvento di Trump, sicuramente per ricompensare Rubio ed il resto della gusaneria per l'appoggio elettorale, tutto e' cambiato ed i rapporti sono tornati ad essere tesissimi.
Sono molti i campi in politica estera dove Trump ha toppato dimostrando la propria inadeguatezza.
In Siria i russi hanno fatto quello che hanno voluto in appoggio ad Assad, liberando gran parte del paese e relegando gli Stati Uniti quasi ad un ruolo di comparsa.
La Turchia, storico alleato statunitense, condivide con la Russia l'interesse di ripulire la Siria, probabilmente con diversi obiettivi, acquista proprio dai Russi tutta una serie di armamenti sofisticati, non era mai successo nella storia.
Trump punta tutte le sue carte su Guaido' per rovesciare il governo, legittimamente eletto, di Maduro, non solo, sovvenziona anche alcuni interventi armati di elementi paramilitari statunitensi e colombiani, tentativi che fracassano sonoramente.
Guaido' ottiene l'appoggio di una parte dell'inutile Unione Europea ma fallisce nel suo intento, rimandendo coinvolto in ruberie e imboscamento di finanziamenti vari, tanto che Trump e' costretto a venire a miti consigli proprio con Maduro.
Dopo un paio di incontri infruttosi con Kim, il leader della Corea del Nord i rapporti si raffreddano e la Corea stessa riprende i suoi esperimenti nucleari, Seul la capitale della Corea del sud e' a soli 40 km dal confine e non e' certo stata favorita da questo ennesimo fallimento di Trump.
Viene ucciso, forse su ordine del Tycoon, un generale dell'esercito iraniano, i rapporti gia' tesi diventano gelidi anche a causa delle sanzioni statuinitensi nei confronti dell'Iran, tanto che viene emesso un mandato di cattura da parte dela giustizia iraniana proprio nei confronti di Trump.
Scatena una vera e propria guerra commerciale con la Cina, con tanto di sanzioni, controsanzioni e contro controsanzioni, volano accuse pesanti nei confronti del gigante asiatico che, e' bene ricordarlo, detiene gran parte del debito estero statunitense.
Poi arrivano i disastri col Covid, il caso Floyd, disordini ovunque con le forze armate che si rifiutano di presidiare le strade e tutto il resto.
Direi che, per ora, puo' bastare per mandarlo a casa.

NUOVO VIDEO SU CUBA

TORNANO GLI STRANIERI

19 commenti:

  1. El Gobierno de Cuba despliega una operación humanitaria para garantizar el retorno organizado de sus ciudadanos, quienes fueron sorprendidos por la pandemia de la COVID-19 en otras latitudes y no pudieron regresar a casa tras el cierre de los vuelos comerciales, a fines de marzo.

    De acuerdo con declaraciones exclusivas para Granma de Ernesto Soberón, director general de Asuntos Consulares y Cubanos Residentes en el Exterior (Daccre), desde el 22 de marzo hasta la fecha han regresado a la Mayor de las Antillas 4 365 cubanos desde 46 países.

    Como parte del programa, esta semana han llegado a nuestro país vuelos procedentes de España, Haití, Nicaragua, México, Italia y  Antigua y Barbuda.

    Soberón precisó, además, que estos arribos se mantendrán hasta que se reanuden los vuelos regulares, previstos para la fase tres de recuperación pospandemia.

    A su llegada a la Isla, conforme al protocolo sanitario, los viajeros se trasladan a centros de aislamiento, donde permanecen durante 14 días hasta descartar un posible contagio con el SARS-COV-2.

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  2. MILANO. Voli già prenotati e pagati, cancellati all'improvviso, sempre per «esigenze legate al contenimento della pandemia da coronavirus», oppure prendendo a pretesto le norme relative al contrasto al Covid-19: moltissimi viaggiatori si sono trovati di fronte questo scenario nelle ultime settimane, da quando i viaggi in aereo sono ripresi con regolarità. Una regolarità solo teorica, visto che in tantissimi sono rimasti a terra e si sono visti 'rimborsare' solo con un voucher che permette di acquistare un posto su un altro volo. Ora però la Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione contro Grecia e Italia per violazione delle norme dell'Ue a tutela dei diritti dei passeggeri.
    Secondo la Commissione i due Paesi hanno adottato una legislazione che consente ai vettori di offrire voucher come unica forma di rimborso, contrariamente a quanto previsto dai regolamenti sui diritti dei passeggeri dell'Ue, secondo cui i passeggeri hanno il diritto di scegliere tra il rimborso in denaro e altre forme di rimborso, come appunto i voucher. Sia la Grecia sia l'Italia avrebbero adottato misure «non conformi alle norme dell'Ue sui diritti dei passeggeri del trasporto aereo e sui viaggi per via navigabile». Inoltre, l'Italia avrebbe adottato misure non conformi alle norme dell'Ue in materia di viaggi in autobus e diritti dei passeggeri nel trasporto ferroviario.

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  3. Storia delle relazioni Cubano-Vietnamite
    Le relazioni cubano-vietnamite sono di tipo inter-statale tra la Repubblica di Cuba e la Repubblica socialista del Vietnam. Si basano su scambi commerciali, crediti e investimenti che sono aumentati significativamente dagli anni ’90 e su credenze ideologiche condivise – sono entrambi Stati socialisti. Le relazioni diplomatiche tra i due Paesi sono attive nel dicembre 1960. Da allora il Vietnam è diventato il secondo partner commerciale di Cuba in Asia, con il Vietnam alle spalle della Cina.

    Alleanza Politico-Economica
    Il Vietnam è un alleato politico ed economico di Cuba. Il commercio bilaterale consiste principalmente in riso, prodotti tessili, calzature, computer, elettronica, legno e caffè. Il commercio tra i due Paesi supera i 500 milioni di dollari USA. Nell’ottobre 2012, Marino Murillo, un Vicepresidente del Consiglio dei ministri cubano, auspico che il Vietnam sostenga Cuba allo sviluppo agricolo, coltivazioni alimentari e industriali.
    Nel novembre 2018, il presidente di Cuba Miguel Díaz-Canel visito il Vietnam dove incontro il suo omologo vietnamita Nguyễn Phú Trọng. Tra i due Paesi ci sono accordi commerciali e finanziari con l’intento di promuovere gli scambi bilaterali.

    In aiuto a Cuba
    01/07/2020 Il Partito, lo Stato e il popolo vietnamita hanno consegnato mercoledì a Cuba le 5.000 tonnellate di riso. Consegna che avevano promesso in aiuto al Paese a risolvere le sue difficoltà alimentari nel bel mezzo della lotta contro la pandemia di Covid-19.

    La consegna è avvenuta nella città portuale settentrionale di Haiphong. Città dove negli anni ’60 e ’70 arrivavano prodotti cubani a sostegno di un popolo che allora lottava per la sua libertà e indipendenza.

    L’ambasciatore Cubano, Lianys Torres apprezzò sottolineando che questo nobile e solidale gesto è l’espressione dei rapporti storici di amicizia e fratellanza tra i due Paesi. La donazione è stata ufficializzata il 17 aprile 2020 ad Hanoi. L’ambasciatore ha ricevuto una lettera del segretario generale del Partito comunista e presidente del Vietnam Nguyen Phu Trong. Questa lettera erà indirizzata al suo omologo cubano, Raul Castro, e al presidente cubano Miguel Diaz-Canel.

    Il diplomatico aggiunge che 59 anni prima, Cuba affrontava l’invasione statunitense di Playa Giron e in meno di 72 ore ha sconfitto i mercenari statunitensi.

    Con lo stesso spirito, il nostro popolo combatte contro Covid-19. Vinceremo anche il Covid19, ha assicurato poi Torres, in previsione di quanto sta accadendo recentemente a Cuba.

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  4. Il lavoro fotografico di Paolo Simonazzi, realizzato a Cuba nel 2015, in mostra a Cesenatico, dal 1° luglio al 6 settembre 2020, presso la Galleria Comunale d’Arte Leonardo Da Vinci. In una recente intervista pubblicata proprio sulla nostra rivista, a proposito della genesi del progetto Mantua Cuba, Simonazzi spiega il significato di questo insolito reportage, in cui “dipinge”e regala una realtà poco convenzionale.
    Perché Mantua, Cuba? “ Per più di una ragione… “ – dice Paolo Simonazzi – “La prima sicuramente di tipo affettivo, ovvero il desiderio di ricordare un amico mio concittadino, Velmore Davoli, che era stato a Mantua nell’estate del 1999 per un progetto di cooperazione internazionale e che dopo pochi mesi scomparve tragicamente in un incidente aereo nel Kosovo, dove si stava recando per un altro missione internazionale di cooperazione. Descrivendomi questa località un po’ai confini del mondo mi disse: ”Avresti dovuto essere con me con la tua macchina fotografica.”

    Le altre ragioni sono, direi, di tipo espressivo, nel senso che provo una forte attrazione per quei luoghi improbabili dove il reale si mescola in maniera impercettibile con il surreale, e avevo la sensazione che Mantua già solo per l’origine curiosa del suo nome, tuttora sospesa tra storia e leggenda, potesse essere uno di quei luoghi. Per dirlo con le parole di una grandissima fotografa, Sarah Moon “l’occhio sente prima di vedere””.
    Il progetto Mantua, Cuba è un progetto che nasce da un’esigenza intima e primaria dell’Autore: quella di ricordare l’amico scomparso Velmore Davoli, che aveva visitato quei luoghi nel 1999, all’interno di un programma di cooperazione internazionale. Il progetto, nella sua complessa e lunga evoluzione, si è arricchito del contributo fondamentale di Davide Barilli, che conosce bene Cuba, spesso protagonista dei suoi romanzi e dei suoi racconti. Proprio sulla base di queste sollecitazioni nascono uno studio e una ricerca che rivelano un’interferenza tra storia e leggenda, fra un’origine forse italiana della piccola cittadina caraibica e un brigantino genovese affondato nell’oceano, a poca distanza dalle coste su cui sarebbe sorta Mantua. Alcune testimonianze sembrano confermare l’avventurosa origine, ma poco importa la veridicità della Storia.

    La leggenda basta e avanza per costruire una narrazione e per cercare affinità elettive, apparentemente improbabili, tra la provincia padana e quella cubana, tra oggetti, simboli e dettagli sospesi in un “mondo piccolo”, che protegge la propria viscerale identità. Simonazzi fotografa ciò in cui ritrova un senso di appartenenza, indipendentemente dalle latitudini geografiche, ovvero l’idea stessa di provincia: una nebula afosa, dove i muri possono essere testimoni di pezzi di storia, di fede, di sincretismo magico. E proprio dalla visione di una scritta ritrovata su un edificio in abbandono, Bar del olvido, tutto ha avuto inizio. Una scritta che diventa il sentimento intorno al quale ruota l’intero progetto, la dimenticanza come filo rosso tra Mantua, la sua bizzarra italica leggenda e la capacità intrinseca dei luoghi remoti di ovattare la Storia, di trasformarla e farla danzare su un teatrino in cartapesta.

    Tutto questo è filtrato da una cultura fotografica ben definita, che individua i propri modelli in quell’importante esperienza che dalla via Emilia arriva a toccare l’asfalto americano: da Luigi Ghirri ai New Topographers, passando attraverso il cromatismo di William Eggleston. Una cultura che Simonazzi rivendica e attualizza nella consapevolezza di raccontare una leggenda, qualcosa che forse è già scomparso anche se ancora davanti agli occhi. Qualcosa che va comunque protetto, anche solo per provare il piacere di potersi rifugiare, qualche volta, nelle illusioni.

    Mantua, Cuba Progetto fotografico di Paolo Simonazzi Con il contributo di Davide Barilli A cura di Andrea Tinterri 1° luglio – 6 settembre 2020 Galleria Comunale d’Arte Leonardo Da Vinci Viale Anita Garibaldi, 3 – Cesenatico (FC) Orari: tutti i giorni dalle 17.00 alle 23.00 Ingresso gratuito

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  5. Speriamo no lo rieleggano questo razzista....asintomatico.
    Rodolfo

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    1. Credo abbia fatto abbastanza danni e che molti che lo hanno votato si vergognino oggi di quella scelta

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  6. Questa é la speranza...
    Rodolfo

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  7. Milco hermano como estas,necesito me pases por wasat el vídeo de Laura paucini,,este vídeo,saludos.aquí todo perfecto un abrazo.
    Eudys

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  8. Questo pezzo è stato pubblicato in INTOPIC CUBA
    Grazie ai gestori del sito.

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  9. hola! non dovrebbe avere una seconda opportunità anche se nei momenti di difficoltà gli statunitensi si stringono attorno al presidente poi c'è il particolare sistema elettorale dove alcuni stati valgono più di altri non in base al numero di abitanti e poi la cosa più importante i dati economici che falsa da anni e le manipolazioni di mercato a forza di trwit. Nulla è scontato a ver que pasa. Certo alla isla farebbe molto comodo il turismo gringo. chao Enrico

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  10. Questo pezzo è stato pubblicato in BLOGRAMA
    Grazie ai gestori del sito.

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  11. La storia insegna che un presidente in carica negli usa viene sconfitto dal rivale, quando l situazione economica e' critica.e ora fino a novembre la crisi negli usa si fara sentire.percio il capellone sara sconfitto dall'anziano biden

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    1. Oppure come accade a Carter quando scoppia un casino tipo l'assalto all'ambasciata Usa a Teheran e il presidente non lo sa risolvere.

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  12. Nuovo post sul blog Guascone
    https://milcofasano.blogspot.com/2020/07/sinisa.html?m=1

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  13. Fuori tema - ma l'Isla è sempre nelle nostre crape: mail a un vecchio amico frequentatore di quelle lande - si "parlava" di Carboncita, sulla Tercera a Miramar: "

    "Penso che ti sia stata proposta a voce dalla compañera camarera - a dipendenza degli "arrivi". L'avrai pagata l'iradiddio - a me una volta hanno fatto pagare 19 una pizza con jamon serrano...

    I prezzi delle pizze sono direi su standard italiani - 7-8 CUC: il mio cavallo di battaglia, da riscaldare dopo la disco nel microonde di casa - sono le 5 del mattino: la "capriciosa". In tutti i casi penso che sia la pizza più cara dell'Avana. Naturalmente se io sono giù 5-7 giorni non bado a spese, il 10 CUC non mi fa nemmeno solletico..."

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  14. Le migliori pizze a Cuba le ho mangiate por la calle a 5/7 pesos....il resto solo fuffa.

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