LE REGOLE DI STEVE

Steve Jobs è morto di tumore al Pancreas in giovane età ed era uno degli uomini più ricchi d’ America. Questo è ciò che ha scritto 2 giorni prima di morire.                                  
Agli occhi degli altri la mia vita è l’essenza del successo ma a parte il lavoro ho provato poca gioia. Alla fine la mia ricchezza è soltanto una parte della mia vita a cui mi sono abituato. In questo preciso momento malato e sul letto vicino alla morte capisco che tutta la mia ricchezza è insignificante.              
Puoi assumere qualcuno per guidarti l’auto, puoi assumere gente che ti faccia guadagnare più soldi ma non puoi assumere qualcuno a cui dare la tua malattia. Possiamo avere tante cose ma non possiamo avere una cosa, la VITA quando stai per perderla.                                     
Trattati bene e gratifica il prossimo. Più invecchiamo più saggi diventiamo, un orologio che vale 30$ è lo stesso di uno che ne vale 300$, tutti e due segnano il tempo, un’auto che vale 30.000$ o una che ne vale 300.000 hanno lo stesso scopo, ti portano a destinazione, se hai una casa da 300 metri o 3000 se sei solo la solitudine è identica. Quindi alla fine spero che tu capisca che avere veri amici con cui parlare è la vera gioia.                                                  
Adesso ti dico 5 cose che dovresti fare:                                     
1️⃣ non educare i tuoi figli a essere necessariamente ricchi così quando saranno grandi non importerà il prezzo delle cose ma il loro valore.                               
2️⃣ mangia il tuo cibo come una medicina altrimenti dovrai mangiare le medicine come fosse il tuo cibo.                                 

3️⃣ dai valore alla tua sposa, alla tua famiglia, ai tuoi amici.      
4️⃣ trattati bene, gratifica il prossimo.                                            
5️⃣ ama le persone che Dio ti ha mandato♥️
I 6 migliori medici che ci sono: Il sole. Il riposo. L’esercizio. La dieta. L’autostima. Gli amici.
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Mi sono imbattuto per caso in questo pezzo scritto da Jobs pochi giorni prima di morire per un brutto male.
C'e' racchiusa tutta la mia filosofia di vita, rafforzata da questa maledetta pandemia che ci ha chiusi in casa per mesi ribaltando la nostra esistenza e la scala di valori, non sempre esatta, a cui ci siamo aggrappati.
Sono le ultime parole di un uomo che ha dedicato la vita ed il suo indubbio genio al lavoro e alla realizzazione di progetti che, da un lato, lo avranno sicuramente gratificato dal punto di vista economico e personale ma dall'altro gli hanno portato via il tempo di una vita intera.
Come diceva Pepe Mujica le cose che comperiamo non le paghiamo coi soldi ma col tempo impiegato a guadagnarli, tempo sottratto al godere di quella che dovrebbe essere una vita ideale.
Non faccio il moralista, sono consapevole che ogni giorno dobbiamo fare compromessi fra la vita che vorremmo e quella che ci e' toccata, ma ci sono momenti come questi dove una riflessione in piu' e' quasi naturale.
Per questa ragione e' importante fare dei lavori che non siano soltanto incidenti di percorso in attesa di poter iniziare a vivere una volta finito l'orario giornaliero, per questa ragione riuscire a guadagnarsi il pane non alzandosi al mattino dicendo “cazzo, oggi mi tocca andare a lavorare” puo' fare la differenza.
Sogna la pensione chi ha subito e patito il proprio lavoro, chi il lavoro lo ama in pensione non vorrebbe andarci mai.
Per questa ragione oriento le mie scelte sempre tenendo presente la qualita' della vita, fra successi e qualche strada inforcata contromano sono riuscito a prendermi il mio tempo, lavorare
quando questo era funzionale ad un progetto, aspettare quando non
c'era nulla che meritasse la mia attenzione.
Cuba entra perfettamente in questo
discorso.
Qualunque scelta vada a fare nel futuro, anche breve, deve tenere conto che per nulla al mondo rinuncero' ai miei 70/80/100 o anche di piu' giorni nell'isola.
Qualunque progetto sto andando ad abbracciare, qualunque socio mi portero' dietro deve essere consapevole che quel tempo da dedicare alla mia isola e alla vita che faccio da quel lato del bloqueo sara' sacro, in quanto parte della vita stessa.
Amare la propria vita, ovunque la si viva e' un privilegio di pochi, anche nei giorni grigi del lockdown ho cercato di dare un senso ai mio tempo casalingo, consapevole che non oggi, non domani, ma presto sarei comunque tornato a vedere la mia gente, realizzare progetti, volare nella maggiore delle Antille.
Mi capita, ora che sono come voi ancora bloccato in queste latitudini, (l'estate italiana e' comunque sempre un valore
aggiunto) mi ritovo a pensare alla quotidianita' dei miei giorni cubani, ai riti che si ripetono, alla famiglia, alle donne, alla gente che incontro a quella che ancora dovro' incontrare.
Steve Jobs aveva ragione, i 6 migliori medici sono il sole, il riposo, l'esercizio, l'alimentazione (piu' che la dieta...) l'autostima e gli amici.
Aggiungerei la figa, quella giusta e buona, ed il cerchio e' perfetto.