UNA NUOVA ERA

Come previsto e preventivato durante l'ottavo congresso del Partido Raul, Valdes e Machado coi loro 90 anni hanno abbandonato il teatro della vita politica del paese. E adesso? Diaz Canel diventa capo del Partido sicuramente fino al 2024, forse fino al 2029, trattasi delle due date conclusive del suo mandato. Secondo la nuova costituzione il massimo che un leader puo' governare il paese sono 10 anni con una conferma a meta' percorso. Quindi mentre Fidel e Raul hanno mollato lo scettro quando salute, volonta' ed eta' hanno imposto, Diaz Canel dovra' farlo secondo quanto e' scritto nella legge, non e' esattamente la stessa cosa. L'attuale Presidente sara' anche il solo e l'unico scelto dalla famiglia Castro, il prossimo verra' designato secondo modalita' differenti per ora sconosciute. Diaz Canel non sara' pero' capo delle forze armate, o meglio non lo sara' come lo e' stato Raul, in quanto chiunque sara' a capo dell'esercito se dovra' fare due telefonate soltanto la seconda sara' per il Presidente, la prima sara', fino a quando e' in vita, per Raul. Pero' almeno sulla carta ora Diaz Canel esce dall'ombrello protettivo del Generale per camminare con le sue gambe. Con la fuoriuscita di tutta la generazione historica che ha fatto la Rivoluzione il potere passa in mano ai sessantenni, il Presidente potra', probabilmente, fare le sue scelte riguardanti anche gli uomini da avere accanto, mentre fino ad oggi ha dovuto collaborare con tutti ministri e collaboratori scelti da Raul. Siamo sicuramente di fronte ad un cambio epocale anche se ampiamente preparato da anni. C'e' chi, sopratutto fuori dal paese, si aspetta un cambio politico, magari sono gli stessi che erano sicuri che dopo Fidel i marines si sarebbero abbeverati nel Rio Cauto, che gli yatchs attraccati a Miami avrebbero fatto rotta sull'Avana in modo che i loro proprietari si riapproppiassero delle case perdute decenni prima. Cuba ha retto dopo Fidel, reggera' dopo Raul a patto di cercare di risolvere i problemi che tuttora la attanagliano e di cui vi ho parlato al mio rientro dall'ultimo giro. C'e' chi auspica il multipartitismo come se fosse la panacea ad ogni male, una delle storie che Raul racconta spesso e' quando dei politici americani gli fecero notare che negli Usa c'erano due partiti, il Generale per far capire che erano la stessa cosa dicendo che c'erano anche a Cuba, Quello di Fidel ed il suo... Ma poi di cosa stiamo parlando? Draghi lo ha eletto qualcuno? Conte? Qualcuno ha votato 5 stelle per fare un governo con la Lega o viceversa? Qualcuno ha votato PD per fare un governo con 5 stelle e Lega e viceversa? Quindi il multipartitismo non e' certo la soluzione ad ogni male, anzi a volte e' il male stesso come sta accadendo nel nostro paese. Piuttosto occorrera' cercare di togliere Cuba dal guano in cui e' immersa, cercare di dare inizio al piano vaccinale in modo da immunizzare la popolazione, riaprire successivamente al turismo che rappresenta una risorsa insostituibile, avere di nuovo mercanzia nei negozi, non soltanto in quelli in MLC, per fare in modo che le code tornino ad essere solitamente normali e non folli come in questi periodi. Serve che si sviluppi una rete di negozi ed attivita' por cuenta propria i cui proprietari possano attingere a tutto il mondo per acquistare i loro prodotti. Il paese e' di fronte a problemi enormi che non possono essere certamente risolti dalla generazione historica per ovvi motivi anagrafici, serve gente nuova con la mente fresca ed idee in linea coi tempi, compatibili col sistema Socialista. Si puo' fare. Cina e Vietnam dimostrano che e' possibile coniugare stato sociale, solidarieta' con mercato e imprenditoria. Cuba deve tornare ad essere appetibile per gli imprenditori di tutto il mondo che vogliono investire in uno dei posti piu' belli e caratteristici del pianeta. Molto dovrà cambiare anche per dare prospettive ai giovani che non devono avere come obiettivo soltanto un biglietto aereo di sola andata. Certo ci sono il bloqueo, il covid, la crisi economica, gli scompensi portati dall'unificazione monetaria ma Cuba ce la puo' fare senza svendersi al primo pappone che passa. L'impresa fa tremare i polsi, io non so se Diaz Canel ed i suoi saranno in grado di risolverla o se le cose diventeranno piu' problematiche, non ho risposte, sono solo un turista che vorrebbe continuare ad esserlo. Fidel e Raul hanno lasciato un'eredita' pesante, con l'acqua sporca occorrera' fare attenzione a non buttare via anche il bambino.

Diario DI BORDO FB

20/4/2021