CIAO BP

Malgrado le speranze da parte dei consueti disagiati neuronali che si augurano, bivaccando sul web cubano 20 ore al giorno, che a Cuba tutto vada sempre peggio, dal 15 novembre si calcola che ogni giorno sbarchino negli aeroporti della maggiore delle Antille circa 400 aerei carichi di turisti, col sacro compito di rimpinguare le esangui casse statali rese ancora piu' precarie dal covid, come se non bastasse el bloqueo, la crisi economica globale e la mala gestione politica. Fra questi 400 aerei non ce ne sara' nessuno Blu Panorama. In realta' non ce ne sara' nessuno che arrivera' direttamente dall'Italia visto che l'inutile ministro della salute Gufo Triste ha prolungato fino al 15 dicembre le vigenti disposizioni. Si vola da tutto il mondo ma non dall'Italia, semplicemente geniale, poi domandiamoci perche' ogni compagnia aerea italiana vada rapidamente sempre dal culo. Comunque l'eutanasia di Blu Panorama pare sia finita o comunque siamo nella fase terminale, i dirigenti hanno affermato che gli aerei si fermano in quanto lo stato non ha ottemperato alla promessa di sostanziosi sussidi a seguito del covid. Credo che come paese dal punto di vista di mantenere compagnie aeree in fallimento abbiamo gia' ampiamente dato nei decenni con Alitalia, ora continuiamo a dare con Ita, che e' partita ma non si sa se e come arrivera'. Come molti di voi ho volato parecchie volte con Blu Panorama, credo la peggiore compagnia che abbia utilizzato in questi oramai piu' di 21 anni di Cuba. Per chi come il sottoscritto e' di base nell'oriente cubano Blu Panorama era una opzione in quanto volava anche su Holguin oltre che sulla capitale. Il prezzo del volo variava normalmente fra 700 e 800 euro, tenete conto che oggi su La Habana spendo circa la meta', poi dipende dai periodi. Si partiva da Malpensa, quindi da Torino molte volte andavo in auto fino ad uno dei parcheggi della zona, oppure prendevo il bus che dal centro della citta' sabauda portava direttamente allo scalo. Nei primi anni, anche se non era certo una compagnia d'elite, le cose tutto sommato erano accettabili, poi sono iniziati i casini. I voli erano regolarmente in ritardo, parlo di ore ed ore, se cercavi di avere un rimborso non c'era verso perche' la compagnia era gia' in amministrazione controllata. Il cibo poi... Non sono un mangione e non do particolare importanza al cibo che viene servito in aereo, diciamo che la cena e' un modo per rompere la monotonia del volo, ma non puoi neanche prendermi apertamente per il culo. Al penultimo volo al posto della cena arrivo' una specie di merenda, tanto che l'ultima volta che utilizzai quei cialtroni, oramai parecchi anni fa, mi portai un panino con la mortazza da casa, se era un panino che ti rifilavano tanto valeva che fosse fatto bene dalla macellaia del paese dove vivo piuttosto della roba simil plastica che rifilavano. A bordo mai visto hostess cosi' brutte ma questo sarebbe il meno, semplicemente dopo il decollo sparivano tutti per ore, tanto che se volevi un bicchiere d'acqua dovevi andarli a cercare col lanternino per trovarli e sembrava pure che ti stessero facendo un piacere. Ora e' saltata per aria, non so se torneranno in auge ma francamente non ci siamo persi nulla. Il problema per molti (non per il sottoscritto che non rinuncerebbe agli ultimi giorni all'Avana per nulla al mondo) sopratutto gente un po' avanti con gli anni e non vuole troppi sbattimenti e' che dall'Italia e' un problema raggiungere lo scalo di Holguín. C'e la Neos che pare abbia anticipato al 4 dicembre la ripresa dei voli, oppure la Condor ma occorre fare uno scalo a Francoforte. Probabilmente ci sono anche altre opzioni ma credo siano tutt'altro che comode oltre che poco economiche. Finiti i bei tempi della Lauda Air che resta una delle compagnie migliori con cui abbia volato, forse perche' avevo 15/20 anni di meno ed ero perennemente su un aereo. Comunque i voli ripartono, Cuba riapre e gia' soltanto questa e' una gran bella notizia.

"L’immagine è la mano sulla spalla di Draghi sulle scale della sede CGIL a Landini. C’è un’immagine plastica che rende quello che sto dicendo che consiglio a tutti i lettori di andare a vedere. Quando nel 2013 Barack Obama, presidente USA, incontra Raul Castro, si vede la mano di Obama che si staglia sulla spalla di Raul, che rapidissimo gliela solleva prima che la tocchi e la alza come segno di vittoria ma di fatto la evita perché Castro non si fa mettere la mano sulla spala dal Presidente americano”.

Marco Rizzo

SPAGNOLO