lunedì 18 aprile 2022

SCUOLA

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A marzo 2022 e' partito il nuovo anno scolastico a Cuba.
Ovviamente siamo in una situazione di assoluta anormalita' perche' gli anni scolastici iniziano a settembre ma il covid ha sparigliato tutte le carte anche nel mondo dell'educazione.
Quindi visto che sull'isola, come in ogni altra parte del mondo, per
un certo numero di mesi le scuole sono state chiuse, si e' prima terminato l'anno scolastico precedente per poi, a marzo, dare inizio a quello successivo che, suppongo, finira' a giugno/luglio.

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Dal punto di vista dell'educazione l'isola ha affrontato la pandemia con molto coraggio ed un briciolo di incoscienza in quanto si e' cercato di tenere chiuse la scuole il meno possibile dando grande risalto ai vaccini autoctoni.
Come e' noto oltre il 94% dei cubani dai 2 anni in su e' stato vaccinato questo ha permesso un calo vistoso dei contagi con conseguente ritorno ad una sorta di normalita' che, ovviamente, ha
coinvolto anche il mondo dell'educazione.

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Avendo la fortuna di non avere avuto la Azzolina come ministro della sanita' sull'isola non ci sono stati costosi acquisti di banchi con le rotelle che oggi, da noi, giacciono nei tristi scantinati degli edifici scolastici, un monumento sul come si riesca a buttare via il denaro pubblico.
Cuba da sempre denuncia una scarsita' di docenti, vuoi per i salari un tempo irrisori, vuoi per la massiccia emigrazione vuoi per i benefit insufficienti, mi e' capitato di vedere nell'educazione fisica dei “professori” che erano poco piu' che ragazzini.
Detto questo l'educazione scolastica cubana, che non puo' in nessun modo essere comparata alla nostra, rispetto a cio' che avviene da altre parti della regione puo' essere definita soddisfaciente.
Le nozioni di base vengono insegnate pur nella endemica carenza di mezzi che caratteristica ogni settore della vita sociale del paese.

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Vivo vicino ad una primaria, a poche centinaia di metri c'e' una secondaria e poco piu' in la un pre universitario.
E' sempre bello vedere uscire da scuola i ragazzi cubani, sono allegri, casinisti, divertenti e divertiti.
Purtroppo anche da loro sono arrivate alcune deleterie usanze nostrane come i pantaloni alla cacaiola per i maschi e le felpe a maniche lunghe col cappuccio rigorosamente da tenere sopra alla testa alla moda delle baby gang statunitensi, ma anche nostrane.
Per il momento, fortunatamente, le similitudini si limitano appunto
al cappuccio sollevato.

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Mi capita di vedere fuori dagli asili il materiale ordinatamente sistemato, le maestre diligenti ed attente al loro lavoro ed una comunicazione, questo vale per ogni grado scolastico, fra il corpo docente e le famiglie che da noi e' andata perduta.
Se da ragazzino portavo a casa una nota poi...prendevo il resto, oggi i genitori il resto vorrebbero darlo al docente reo di lesa maesta' nei confronti del figlio che, sicuramente, e' un genio incompreso.
Per non parlare di un paio di amici con cui ho fatto l'Isef che insegnano alle superiori educazione fisica e che devono parcheggiare l'auto a 2 isolati dalla scuola perche' si sono ritrovati gia' delle “sorpresine” indesiderate.
In linea generale possiamo dire che la scuola a Cuba funziona discretamente, i problemi iniziano quando questa finisce e ci si deve confrontare col mondo del lavoro dove spesso la sola opzione e' un biglietto aereo di sola andata per il resto del mondo o, alla peggio, una balsa con destinazione 90 miglia a nord.

12 commenti:

  1. CUBADEBATE
    Una carga de 3 400 kilogramos de leche en polvo acopiados por grupos de cubanos residentes en Estados Unidos y otras organizaciones de esa nación solidarias con Cuba fue recibida este lunes en La Habana.

    El donativo, que arribó al aeropuerto internacional José Martí, tiene un valor aproximado de 15 813 dólares, y será destinado a los hospitales oncológicos de La Habana y Holguín, en el oriente de la isla, y a adultos mayores del hogar Ejército de Salvación, informaron los promotores de la iniciativa.

    Esta donación fue patrocinada por la Fundación El Pan, Cubanakoa, Global Health Partner y la Asociación de Productores de Leche del estado de Míchigan, entre otros, para ser distribuida por el Consejo de Iglesias de Cuba (CIC).

    Félix Sharpe, representante del proyecto EL Pan en Míchigan, señaló que este es el resultado del esfuerzo de cubanos residentes en Estados Unidos comprometidos con el bienestar de su pueblo y demuestra que Cuba no está sola.

    Asimismo se pronunció por la eliminación del bloqueo de Estados Unidos a la isla caribeña y señaló que este gesto es una gran esperanza de un mañana mejor en el camino por establecer relaciones normales entre los dos países.

    Por su parte, Mark Friedman, coordinador del Comité Manos fuera de Cuba en la ciudad de Los Ángeles y en representación de la campaña Salvando Vidas, calificó el logro de este donativo como otra victoria de la solidaridad.

    Anunció el lanzamiento de una nueva campaña consistente en la recaudación de 125 000 dólares para la adquisición de cuatro máquinas de anestesia y otros insumos e instrumentos que se destinarán al hospital Calixto García, de La Habana.

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  2. La Habana, 12 abr (ACN) El Primer Secretario del Comité Central del Partido Comunista y Presidente de la República de Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, recibió este martes, en el Palacio de la Revolución, a la Vicepresidenta Ejecutiva de la República Bolivariana de Venezuela, Delcy Rodríguez Gómez, quien realiza una visita de trabajo a la Mayor de las Antillas como parte del chequeo de los Acuerdos Intergubernamentales entre ambas naciones.

    “Delcy y hermanos venezolanos, para nosotros es un placer recibirlos aquí en Cuba. Esta es su casa”, expresó el Presidente Díaz-Canel Bermúdez a la Vicepresidenta Ejecutiva del país suramericano, y a quienes la acompañan. “Aquí no hay nada que sea protocolar”, dijo el anfitrión, quien además mencionó las palabras “cariño y solidaridad”, y afirmó que el encuentro era para intercambiar sobre temas de interés común.

    El Jefe de Estado agradeció a Delcy Rodríguez por la visita, envió un saludo a su homólogo Nicolás Maduro Moros, y extendió el agradecimiento al país hermano por el apoyo brindado a Cuba, por “las donaciones que nos han llegado en tiempos muy complejos y que nos han ayudado a solventar un grupo de dificultades”.

    Lea: Sostiene Díaz-Canel encuentro con embajador y empresario vietnamitas

    Igualmente el Primer Secretario del Comité Central del Partido Comunista ratificó a la visitante “la voluntad del apoyo incondicional a la Revolución Bolivariana”, y “el apoyo, en nuestras modestas posibilidades, con la colaboración cubana”, al tiempo de “seguir trabajando en los programas de la colaboración”.

    El mandatario ofreció a la Vicepresidenta Ejecutiva de la República Bolivariana de Venezuela detalles acerca de la situación actual de Cuba: habló del bloqueo recrudecido que el gobierno estadounidense aplica contra la Isla; e hizo referencia a la agresividad del país norteño, posición que se expresa a través de campañas mediáticas contra naciones como la venezolana, la de Nicaragua, y la cubana.

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  3. La Habana, 12 abr (ACN) Cuba mantiene infatigables gestiones para el regreso seguro a Cuba de los médicos Assel Herrera y Landy Rodríguez, secuestrados en Kenya hace ya tres años, suscribió hoy en Twitter Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Primer Secretario del Comité Central del Partido Comunista de Cuba y Presidente de la República.


    “Hoy se cumplen tres años del secuestro de nuestros médicos Assel y Landy. Continuamos infatigablemente realizando gestiones para su regreso seguro a la Patria junto a sus familias”, publicó Díaz-Canel en esa red social.

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  4. Questo pezzo è stato pubblicato in INTOPIC CUBA
    Grazie ai gestori del sito

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  5. Se confirmaron 337 nuevos casos de #COVID19, para un acumulado de 1 millón 100 mil 073.

    1 655 casos activos
    1 631 evolución clínica estable
    13 en estado crítico
    11 en estado grave
    8 mil 521 fallecidos (uno en el día)
    1 millón 089 mil 838 recuperados
    57 retornados a sus países
    2 evacuados

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  6. In 24 ore 18.380 casi, 79 morti 
    Tasso di positività al 17,4%

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  7. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è risultato positivo al Covid-19 ed è asintomatico.

    A rappresentare il Governo nelle missioni nella Repubblica dell'Angola e nella Repubblica del Congo, previste mercoledì 20 e giovedì 21 aprile, saranno i ministri Di Maio e Cingolani.

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  8. TRA QUANTI MORTI?

    di Marco Travaglio - 19 APRILE 2022

    Per capire a che punto è la notte, mettiamo in fila i fatti che nessuno nega. Nemmeno il più fervido atlantista afferma più che la resistenza ucraina sia in grado di sottrarre all’armata russa il Donbass, la Crimea e la striscia che li collega sul Mar Nero; che Mariupol, rasa al suolo e ormai in mani russe, possa tornare in quelle ucraine; che Putin, sconfitto e isolato da tutti, abbia le ore contate prima del famoso “regime change” annunciato da Biden e smentito dai suoi. Anche altre incaute analisi, in lieve contraddizione con le suddette, tipo che Putin fosse impazzito e pensasse di papparsi in tre giorni un Paese grande due volte l’Italia e di esservi accolto con petali di rose da una popolazione per 9/10 antirussa, per poi occupare l’intera ex Urss e infine marciare come Hitler sul resto d’Europa, erano bufale così grossolane che neppure i bufalari le ripetono più. Insomma, il dibattito pubblico sta atterrando con quasi due mesi di ritardo sulla realtà che i veri esperti videro subito: una guerra regionale per il Donbass spacciata dagli attori in campo (palesi e occulti) per una guerra mondiale. La lenta marcia dei tank su Kiev era un diversivo per impegnare parte dell’esercito ucraino (tutt’ altro che inerme: una potenza militare armata fino ai denti da Usa e Uk e ora pure dall’Ue) e un’arma di pressione per i negoziati (anche con stragi orribili, vedi Bucha): nessuna volontà di occupare la capitale (Mosca avrebbe usato l’aviazione e calato le truppe dalla Bielorussia), rovesciare Zelensky, sostituirlo con un fantoccio e annettere il Paese (mission impossible con la popolazione ostile, l’economia al collasso, la gran quantità di armi e milizie mercenarie riconvertibili alla guerriglia e al terrorismo).

    Stando così le cose, quanti morti ucraini serviranno ancora alle potenze (palesi e occulte) per sedersi al tavolo e prendere atto della realtà? L’iniziativa non la prenderà Putin, che dopo Mariupol e Kherson tenterà di sfondare su Odessa per avere altre merci di scambio a prezzo di nuove stragi. Non la prenderanno Biden e Johnson, che soffiano sul fuoco con altri allargamenti della Nato, nuovi invii di armamenti e “addestratori”, aumentando i rischi di incidenti fatali. E non la prenderà Zelensky, ubriacato dai falsi amici che gli raccontano che sta vincendo la guerra e presto i suoi marceranno su Mosca. Possono prenderla i governi europei, smettendo di inviare armi e subordinando la fine delle sanzioni a una trattativa seria, che parta non dai sogni, ma dalla realtà. La realtà che il cancelliere Scholz vide già quattro giorni prima dell’invasione russa, quando offrì invano a Zelensky un compromesso migliore di quello che uscirà dal negoziato post-bellico. Era due mesi fa, migliaia di morti fa.

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  9. Se confirmaron 232 nuevos casos de #COVID19, para un acumulado de 1 100 312.

    1 473 casos activos
    1 451 evolución clínica estable
    13 en estado crítico
    9 en estado grave
    8 522 fallecidos
    1 090 258 recuperados
    57 retornados a sus países
    2 evacuados

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  10. Coronavirus, i dati: 27.214 casi e 127 morti nelle 24 ore. I ricoverati di nuovo sopra quota 10mila

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