domenica 27 novembre 2022

MEDICI, TORINO E LA CALABRIA

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Il blog durante e dopo la pandemia ha spesso parlato dei medici cubani che hanno prestato servizio a Crema e nella mia Torino.
Questo pezzo si aggancia a quei racconti tenendo anche conto che,presto, altri medici verranno a darci una mano, per ora in
Calabria,poi vedremo come si muoveranno le altre regioni di fronte alla drammatica carenza di medici in cui e' incappato il nostro paese.

Dopo due anni sono tornati in Piemonte alcuni componenti della Brigada Henry Reeve impegnati a Torino dal luglio 2020 nel Covid Hospital allestito nelle Ogr.
A riceverli, oltre ai commossi colleghi italiani che hanno lavorato con loro c'era il Presidente della Regione Alberto Cirio.
E' curioso come siano stati tutti Presidenti del centro destra ad affidarsi ai medici cubani, questo dimostra come la sinistra da noi
sia oramai una barzelletta di quelle che non fanno ridere.

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“Esprimiamo tutta la nostra gratitudine, questa e' la giornata del GRAZIE, lo abbiamo fatto quando questi medici sono arrivati e quando sono partiti, ma quelli erano GRAZIE ancora pieni delle ferite del covid, oggi e' il GRAZIE di chi non dimentica quello che queste persone e quel paese hanno fatto per noi”.
Ha dichiarato il Presidente del Piemonte.

Emozionato Julio Guerra Izqueirdo, il capo delegazione di quei medici ha dichiarato; “dove un tempo si riparavano i treni noi medici abbiamo curato le persone, e' bello tornare e rivedere i colleghi italiani con cui abbiamo fatto qualcosa di unico, speriamoche questa collaborazione possa durare a lungo.

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Michele Curto, presidente dell'agenzia interscambio culturale ed economico con Cuba ha sottolineato che quel rapporto non si e'mai interrotto tanto che il Piemonte ha inviato a Cuba respiratori e ossigeno che l'embargo stava bloccando.

Sergio Livigni della Asl di Torino ha affermato;” L'emergenza ci ha permesso di conoscere il valore delle persone, al di la' della comune professione”.

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Intanto procede l'iter per fare arrivare in Calabria 500 medici ed operatori della salute cubani.
Le spese di alloggio, viaggio e gli altri rimborsi saranno a carico della regione.
Il compenso sara' di 34,50 euro lordi all'ora, si concretizza il “Primo contratto attuativo” dell'intesa di agosto approvato dalla giunta di Roberto Occhiuto.

L'accordo e' fra la regione e la CSMC (Comercializadora de servizios medicos Cubano) che ha aperto a Roma una sede di
rappresentanza con unita' locali a Catanzaro, Reggio Calabria, Crotone, Cosenza e Vibo Valentia.
Il CSMC ha effettuato una selezione seria del proprio personale medico specialistico in linea con le esigenze dalla Regione, che a sua volta ha nominato una commissione per la valutazione dei curriculum dei professionisti forniti da Cuba, i primi 41 sono gia' stati valutati positivamente.

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Per accertare che l'adesione dei medici sia su base volontaria il Csmc dovra' fornire copia di dichiarazione individuale di
disponibilita' di accettazione dell'incarico professionale.
Accettazione che i medici cubani dovranno reiterare alla firma del contratto con le aziende del servizio sanitario regionale.
Ogni medico firmera' un
contratto per una
retribuzione di 4700 euro al mese, quanto poi resti nelle tasche di ciascun cerusico dipende dal contratto fatto dagli stessi con le autorita' sanitarie del loro paese.

Sicuramente arrivera' gente con diverse missioni alle spalle, vedremo cosa accadra' a fine missione, visto anche l'esodo di
sportivi, musicisti ed altri professionisti che in questi mesi stanno lasciando la maggiore delle Antille.
E' anche vero che i medici sono dei privilegiati che godono di tuttauna serie di benefit in patria sconosciuti alla gente normale.
Non a caso ne' a Torino ne' a Crema ci furono "diserzioni".

Non e' escluso che altre Regioni italiane percorrano questa strada per ovviare alla drammatica carenza dei medici nel nostro paese.
Non a caso il governo nuovo ha riabilitato, con torto o ragione, i cerusici sospesi in quanto no Vax
In questo momento c'e' bisogno di tutti.

12 commenti:

  1. CRONACA QUI'
    Cuba, 1856. Una grande nave attracca nel porto. La stiva non contiene provviste, materiali o gioielli, ma donne. Grazie alla loro manodopera, i ricchi possidenti terrieri si assicurano importanti profitti e grazie ai bambini che partoriscono possono sempre contare su nuova manovalanza. Tra quelle donne, c’è anche la dodicenne Kaweka che viene acquistata dal marchese della famiglia dei Santadoma. Indomita e fiera, Kaweka fin dalla più giovane età sente dentro di sé il peso dell’ingiustizia e il bruciante desiderio di rivalsa. Madrid, 2017. Lita ha una promettente carriera nella prestigiosa banca Santadoma, di proprietà degli omonimi marchesi, i quali stanno cercando di mettere a punto la lucrosissima vendita del proprio istituto a un gruppo finanziario americano. Lita è la figlia, faticosamente emancipatasi grazie agli studi e alla determinazione, di una domestica di casa Santadoma, una donna che porta su di sé il peso del riscatto dalle sue umili origini, della discriminazione. Una visita a Cuba la avvicinerà non solo alle sue radici, ma anche a una sconvolgente rivelazione sulla storia della sua famiglia. Con il monumentale “Schiava della libertà” (Longanesi, 24 euro, traduzione di Pino Cacucci, Camilla Falsetti Spikermann, Claudia Marseguerra), Ildefonso Falcones si confronta con uno dei più grandi orrori di sempre: la tratta degli schiavi, portando per la prima volta, nella sua carriera di grande romanziere storico – tra i suoi titoli, “La cattedrale del mare”, “La regina scalza” e “Gli eredi della terra” -, la narrazione ai giorni nostri. Falcones sarà al Circolo dei Lettori (via Bogino 9) questa sera alle 21, in dialogo con Anna Chiara Sacchi.

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  2. La 43ª edizione del Festival Internazionale del Nuovo Cinema Latinoamericano si svolgerà a L’Avana dal 1º al 11 dicembre, con lo spirito di far gustare il cinema alla grande, hanno informato gli organizzatori in una conferenza stampa.
    Sono 185 films che partecipano quest’anno. 103 sono in concorso e si proietteranno in quattro dei cinema più importanti della capitale: Yara, 23 y 12, Acapulco e Chaplin
    Quest’ultimo accoglierà la gala dell’inaugurazione con la pellicola /Argentina, 1985/, e quella della premiazione il 9 dicembre.
    Yumey Besú, direttore del Festival, ha detto che in questa convocazione sono state ricevute 2000 opere. La riduzione della quantità di films risponde a uno stretto processo di selezione basato nei criteri artistici delle opere, così come dell’intenzione della manifestazione d’offrire una selezione meglio organizzata al pubblico.
    Poi ha spiegato che negli anni precedenti si esibivano anche 400 titoli, ma la maggioranza veniva proiettata una sola volta, ed ha segnalato la partecipazione al Festival di registi molto giovani e di un altissimo numero di donne realizzatrici.
    La portavoce dell’incontro, Mayté Madruga, ha spiegato: «La gente, ma soprattutto i giovani, si sono abituati a vedere i films nel computer, laptop e cellulari e vogliamo stimolarli a lasciare i piccoli schermi per dieci giorni, perché guardino i films nel grande schermo.
    Per questo promuoviamo lo slogan /Cinema alla grande/».
    La parte teórica dell’evento tratterà temi relazionati all’intelligenza artificiale e alle tecnologie nel cinema, e la distribuzione cinematografica. Un altro tema attraente sarà dedicato all’opera dello scrittore cubano Nicolás Guillén Landrián.
    Il programma del festival include tre esposizioni di manifesti, la tradizionale nel lobby del Chaplin, Ghosth Posters, in 23 y 12, e Fabulosa Habana, nella Casa Saúl Yelín, ubicata in 19 e 2, nel Vedado.
    Inoltre si presenteranno due nuovi titoli stampati da Ediciones Icaic, tutto il catalogo in formato ebook e vari audiolibri dedicati al pubblico infantile. (GM- Granma Int.)

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  3. REVISTA MAS VUBA
    En el contexto del aniversario 28 de la cadena turística cubana Islazul, inició sus operaciones el nuevo Hotel Paseo Habana, ubicado en el barrio habanero del Vedado.
    Islazul ofrece a los viajeros alojamiento confortable y para todos los gustos a lo largo de la mayor de las Antillas. Quienes buscan los entornos de naturaleza o experiencias culturales de ciudad además de las playas, tienen en sus establecimientos excelente opción, asegura un comunicado de la empresa.

    En La Habana gestiona ahora el nuevo hotel Paseo Habana, próximo a la avenida que le da nombre y que es una de las principales arterias de la ciudad. La instalación posee 30 habitaciones climatizadas, con baño privado y TV por cable, ideales para descansar y relajarse tras un recorrido por la urbe.

    Como opciones gastronómicas, el hotel propone el Restaurante Brisas de Paseo y su Bar 17, donde los huéspedes pueden acceder a un variado menú de cócteles y tapas. Para eventos y reuniones de pequeño formato, el sitio cuenta con un salón con capacidad para 25 personas, climatizado, con TV y otras facilidades tecnológicas.

    Destaca especialmente el amplio portal de estilo habanero, uno de los espacios preferidos por los clientes para observar la vida en la barriada del Vedado. Los sillones o mecedoras garantizan el disfrute de un buen momento de relax, mientras se avanza en la lectura o se disfruta de un café.

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  4. CUBASI
    Los saberes de los maestros del ron ligero de Cuba, la artesanía de la "baguette" francesa y el toque manual de campanas en España buscan consagrarse la próxima semana como Patrimonio de la Humanidad durante una reunión de la Unesco en Marruecos.

    El comité del Patrimonio Cultural Inmaterial examinará en Rabat del 28 de noviembre al 4 de diciembre las 56 candidaturas a sus listas, que ya incluyen el "pasillo" ecuatoriano, el tango, los mariachis mexicanos o la parranda de San Juan de Venezuela.

    El patrimonio cultural inmaterial, o "patrimonio vivo", es una herencia "de nuestros antepasados y transmitida a nuestros descendientes", señala la Unesco. Esta comprende tradiciones orales, rituales, prácticas sociales, etc.

    La gastronomía protagoniza la presente edición con las propuestas más internacionales: además de la artesanía de la "baguette" y del ron ligero, el menú se completa con las técnicas tradicionales de la elaboración del té en China y los saberes sobre la "harissa" de Túnez.

    Surgido en Santiago de Cuba en 1862 y disperso desde entonces por toda la isla, el maestro del ron ligero es un guardián de los saberes transmitidos entre generaciones, que van desde un código moral a conocer el historial de cada barril, según la candidatura.

    "Un maestro del ron cubano es portador de una tradición que no le pertenece y es depositario de una cultura y una forma de hacer desarrollada desde los antecesores", afirma en el dossier de candidatura el primer maestro Juan Carlos González Delgado.

    La candidatura francesa también apela al saber hacer, a la tradición y a una "cultura" que se generalizó después de la Segunda Guerra Mundial. ¿Cuál es su secreto? La "baguette" tiene cuatro ingredientes: harina, agua, sal y levadura o masa madre.

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  5. Gugu Italia:
    la pelota è ormai morta qui

    han dovuto unire piu squadre per fare un campionato

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  6. Los orientales son del Barcelona, Los capitalinos del real
    Enrico

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  7. Nuovo post su Facebook e sui cryptoblogs
    https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02RBXp4SDXgbUHW199F9eaQeqWZFzEQcRUd5d58MMvTm6ypiLfpZZqdmxNkxeY38J5l&id=100003980252386

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  8. la scarsità di medici/infermieri è un problema europeo ed un'opportunità per tanti latini. So di 50 medici/infermieri colombiani che sono appena atterrati vicino a Vienna e verranno collocati in strutture della regione con stipendio discreto ed entro 12 mesi opportunità di portarsi marito e figli. Mat.

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  9. Da noi la barzelletta è il numero chiuso in università

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  10. Allesandro, non dovevi partire oggi

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  11. Appena incontro Alessandro glielo chiedo... 😂
    Tutti qua' capitano... 😂😎

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