venerdì 25 novembre 2022

UNIVERSI PARALLELI

Sto' finendo un libro di Lorenzo Licalzi, uno scrittore ligure, di formazione psicologo, non credo conosciutissimo.

Si intitola “La vita che volevo”, parla delle mille situazioni che indirizzano una vita in una direzione piuttosto che in un'altra.

Una serie di racconti brevi, l'ultimo autobiografico dove racconta che oltre alla vita che sta vivendo ha un po' di rimpianto per altre due che invece gli sono passate accanto senza pero' “prenderlo”.

Ho trovato alcune analogie con la mia storia e forse quella di molti di voi.

La prima vita che gli e' passata accanto e' stata quella del fotografo a cui pero' ha preferito l'universita' di psicologia.

Io per un certo periodo, ero poco piu' che un ragazzo, ho pensato di fare il giornalista, mi piace scrivere, lo feci anche per alcuni giornali locali, a tempo perso.

Pero' scrivere era ed e' un piacere, farlo diventare un mestiere, a patto che ne avessi le capacita', avrebbe sminuito il gusto che provo nel farlo quando e come ne avevo voglia, poi c'era l'Isef da fare.

La seconda vita di cui parla l'autore del libro e' il classico sogno di una vita al caldo caraibico.

Quando aveva 22 anni visse per un anno in Giamaica, fidanzato con una locale, dove con 30 mila dollari poteva comprare un lotto fabbricabile per fare un resort, parliamo di quasi 30 anni fa e dei soldi di papa'.

Quindi in universi paralleli ci potrebbe essere un Lorenzo Licalzi fotografo e un altro che vive in Giamaica.

Alla fine decise di lasciare perdere, se vogliamo l'analogia e' con le tante volte in cui mi e' balenata l'idea (a me come sicuramente a molti di voi...) di andare a vivere a Cuba.

Pero' Somerset Maugham scriveva nel suo Filo del rasoio;”Uomini e donne non sono solo se stessi, sono anche la regione dove sono nati, la casa dove hanno imparato a camminare, i cibi che mangiavano, le scuole che hanno frequentato, i poeti che leggevano, il Dio in cui credevano. Tutte queste cose li hanno resi cio' che sono, cose che non puoi conoscere per sentito dire, le conosci soltanto se le hai vissute, le conosci soltanto se SEI queste cose”.

Io sono la terra in cui vivo, la mia citta', i miei monti, la bagna cauda, il Toro, le partite di pallone, gli amici che sono tali da 40 anni, le mangiate in compagnia, i supermercati dove c'e' tutto, gli sfizi che posso togliermi, le stagioni che cambiano, il freddo di cui lamentarmi, la palestra, lo sport, Birillo e tante altre cose.

Ci ho seriamente pensato qualche anno fa, i soldi c'erano, poi comunque ho lavorato in tanti posti del mondo, avrei saputo cavarmela, ho preferito regalarmi a vita lo status del turista, turista da 60/90 giorni ogni anno, ma pur sempre turista.

Forse non ho mai fatto il grande passo per poter eternamente lamentarmi con me stesso di non averlo fatto.

Quindi anche nei miei universi paralleli c'e un Milco giornalista ed un altro che vive in qualche modo nell'oriente cubano.

Poi magari fra qualche anno decidero' di passarci qualche mese in piu' ma non ne sono del tutto sicuro.

Oppure le cose cambieranno a Cuba in peggio e, ricordando la scena finale di Havana, faro' come Robert Redford (l'attore che per distanza ho sempre amato di piu').

Da qualche parte della Florida del sud (o di Diano Marina) guardero' l'oceano nell'attesa che qualcosa succeda, anche se non sapro' bene cosa.

Sapro' solo che dall'altra parte ci sara' sempre Cuba ma non piu' la Cuba che ho conosciuto ed amato.

Molti riescono a fare quel tipo di passo ma devo dire che conosco un discreto numero di residenti a Cuba, non ho mai avuto la sensazione che fossero persone felici.

Mi sembrano, senza generalizzare, personaggi di quei primi film di Salvadores, gente in fuga da qualcosa, da qualcuno.

Certo il caldo, le donne, la vita piu' leggera, pero' almeno io non riesco ad accontentarmi di queste cose, so gia' che non mi basterebbero, che rimpiangerei troppo quello che ho lasciato.

Facessi una vita di merda lo capirei...ma vivo in un bellissimo posto, faccio un lavoro che amo, viaggio per Cuba o per stagioni estive in Villaggio almeno 120 giorni ogni anno, per ora va bene cosi'.

Gli universi paralleli li lascio dove sono, dove sono sempre stati, chissa'...magari nella prossima vita...

10 commenti:

  1. Nuovo post su Facebook e sui cryptoblogs
    https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid022sPdX7gtywC5NpFnj2dDrhRxbUmF6UD7zUJs4vjjzgF5xXx1t2wdbaVV4iEvPVLbl&id=100003980252386

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  2. INSIDE OVER
    Dopo sessant’anni dalla crisi di Cuba che tenne il mondo con il fiato sospeso, Cuba e la Russia hanno scelto di celebrare la loro entente cordiale con un viaggio molto più che simbolico del presidente cubano Miguel Diaz Canel a Mosca.

    La visita di Diaz Canel a Mosca
    Il presidente Vladimir Putin e quello cubano hanno inaugurato insieme una statua in bronzo di Fidel Castro, al culmine di una visita che ha sottolineato la sintonia politica fra Mosca e L’Avana contro le sanzioni occidentali. “Entrambe i paesi, Russia e Cuba, sono soggetti a sanzioni ingiuste”, ha detto Diaz Canel, citato dalla Tass. Putin, dal canto suo, si è lasciato andare nostalgicamente al ricordo delle “ore di conversazione” con il defunto leader cubano. Castro diceva che “ogni paese aveva diritto a svilupparsi liberamente, a scegliere la sua strada, e che le dittature, il saccheggio e il neocolonialismo non hanno posto in un mondo giusto”, ha tuonato lo zar. L’incontro è stato perfino “benedetto” dalla presenza del patriarca Kirill e dell’ex presidente russo Dmitry Medvedev.

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  3. CUBADEBATE
    El presidente de la República de Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, fue recibido hoy por el mandatario turco, Recep Tayyip Erdogan, en el Complejo Presidencial de Türkiye.

    Tras el encuentro, ofrecieron una conferencia de prensa en la que coincidieron en la necesidad de reforzar la cooperación bilateral.

    Erdogan consideró la visita del mandatario cubano como un nuevo punto de inflexión en las relaciones entre los dos países y calificó a Cuba como uno de sus principales socios en América Latina.

    Además, el jefe de Estado turco confirmó la determinación de ambas partes de incrementar el volumen comercial.

    Por su parte, Díaz-Canel subrayó la importancia del encuentro y agradeció al gobierno y al pueblo turco su apoyo a Cuba frente al bloqueo impuesto por Estados Unidos.

    “Tuvimos unas fructíferas conversaciones, donde nos referimos a posibles proyectos conjuntos”, declaró el jefe de Estado, quien se pronunció a favor de diversificar las relaciones comerciales, financieras y de otras esferas con Türkiye.

    “Resulta muy importante para nosotros realizar esta visita a Türkiye, en especial en coincidencia con el 70 aniversario del establecimiento de las relaciones diplomáticas entre ambos países, basadas históricamente en la solidad y el respeto mutuo”, declaró Díaz-Canel.

    El mandatario subrayó que existe un mutuo interés por la cooperación en la biotecnología, la energía renovable, el turismo la agricultura, la ganadería, la cultura y la educación.

    Además, agradeció a Erdogan el apoyo de la Agencia de Cooperación y Coordinación de Türkiye en la realización de proyectos conjuntos en Cuba en la agricultura y otras áreas prioritarias.

    El presidente recordó la visita de Fidel al país euroasiático en 1996, y el viaje a Cuba realizado en 2015 por Erdogan, a quien invitó a visitar la isla nuevamente.

    Por su parte, el jefe de Estado turco expresó su intención de llevar el intercambio comercial entre los dos países a 200 millones de dólares.

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  4. GRANMA IT
    ALGERI.-Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista e Presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha percorso i bellissimi spazi - al chiuso o all’aperto - della Grande Moschea d’Algeri, e al termine della visita ha scritto nel libro che offrono al visitante:
    «Per la delegazione cubana che guido, è un onore e una grande soddisfazione visitare questo luogo sacro dove possiamo apprezzare la ricchezza storica e la cultura dell’Algeria. È un luogo molto bello che fa sentire in un ambiente di libertà, pace, armonia e bellezza».
    Il dignatario, che ha realizzato la visita assieme a sua moglie Lis Cuesta Peraza, accompagnato dalla delegazione d’alto livello che dal 16 novembre realizza una visita ufficiale nella Repubblica Algerina Democratica e Popolare, ha scritto che era«un desiderio visitare questo paese al quale ci uniscono storici e profondi vincoli d’amicizia, fraternità e solidarietà»,
    Inoltre ha segnalato il fatto di farlo precisamente nell’anno in cui le due nazioni commemorano il 60º anniversario del ristabilimento delle relazioni che sono un esempio di rispetto, aiuto reciproco, cooperazione e solidarietà».
    Il Capo di Stato ha espresso nelle sue linee finali: «Oggi abbiamo visitato questo luogo e ieri abbiamo sostenuto un’importante agenda di conversazioni ufficiali che aprono una nuova tappa nelle nostre relazioni bilaterali. Grazie per le vostre attenzioni. L’Algeria potrà sempre contare con Cuba. Un abbraccio».
    Nella Grande Moschea di Algeri, nota come Djamaa el Djazaïr, il cui minareto è il più alto de mondo, il dignitario ha avuto come anfitrione principale il Magnifico Rettore di questo complesso culturale-religioso, Mohamed Mamoune El-Kacimi El-Housseini, che ha spiegato al mandatario che il luogo rappresenta l’Algeria, la sua storia, il suo legato culturale, le sue tradizioni, la sua cultura, e contiene il tradizionale mescolato al contemporáneo.
    Il Rettore è stato enfatico nel gesto di benvenuto e ha espresso la sua gratitudine a «sua eccellenza e alla delegazione che lo accompagna, così come l’allegria che sentiamo con la vostra visita oggi in questa istituzione». Mohamed Mamoune El-Kacimi El-Housseini ha voluto approfittare della «grata occasione per risaltare le magnifiche relazioni tra Algeria e Cuba».

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  5. Silvio Rodríguez se despide de Pablo Milanés con una canción inédita de hace más de cinco décadas: El trovador cubano Silvio Rodríguez publicó en su blog una canción que le escribió a Pablo Milanés en el año 1969, como un homenaje al artista fallecido el pasado lunes 21 de noviembre

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  6. Purtroppo vivere nella cuba attuale implica un adattamento eccessivo per me , posso durarci solo da turista. Chissà se cambierà mai ma se dovesse farlo non piacerà più perché perderà la sua essenza fuori dal tempo
    Enrico

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  7. Blogarama
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  8. Trovare l'equilibrio tra il "non vivere di rimpianti" e il chi "si accontenta gode" è un dilemma che anche inconsciamente viviamo tutti. Mat.

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  9. COCOLOCO CUBA FACILE
    La stragrande maggioranza degli hotel inaugurati recentemente e ancora in costruzione sono 5 stelle
    Magari non hanno la stessa qualità dei 5 stelle di Dubai ma neanche gli stessi prezzi
    Già questo dimostra a quale tipo di turismo stia puntando il Governo

    Poi, se per "strutture turistiche" consideriamo anche bar, ristoranti e discoteche direi che la qualità del servizio se non dell'offerta é sicuramente migliorata in molti locali privati. Certo bisogna scegliere locali di un certo livello dove un mojito o un piatto di pasta puó costare 400-500CUP

    Peró una grande maggioranza di stranieri camajanes di lungo corso preferiscono frequentare locali di mala muerte dove si spende la metà o anche meno. Hanno il sacrosanto diritto di scegliere come e dove spendere i propri $oldini ma poi non dovrebbero lamentarsi

    Se un cubano si scola 10-20 birre in una notte lo straniero camajan se ne beve al massimo 2-3. Nessun straniero camajan chederà mai un trago o una bottiglia del ron o del whisky piú caro. Cosa che fanno spesso molti cubani, specialmente quelli che vivono nel paese dei sogni

    Capisci che tutti, hotel statali e strutture private, aspirano ad un diverso tipo di turisti

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  10. (LaPresse) I cubani ricordano il loro ex presidente e leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, nel sesto anniversario della sua morte, avvenuta il 25 novembre 2016 quando aveva 90 anni. Si è svolta una cerimonia all’Università di L’Avana alla quale hanno partecipato studenti e alcuni membri della leadership del Partito Comunista.

    Raul Castro, 91 anni, che è succeduto al fratello fino alle sue dimissioni nel 2018, era atteso ma non ha partecipato all’evento. Il presidente cubano Miguel Diaz Canel, invece, ha commemorato Castro con un post su Twitter dalla Cina, dove si trova in visita di Stato.

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